Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
Segui la storia  |       
Autore: Le Streghe    10/03/2010    5 recensioni
Inevitabile. Una parola per descrivere il destino che li unisce e che li condurrà tutti insieme verso una meta comune.
Una storia dove troverete amore, magia, puro angst, yaoi, graditi (o sgraditi) ritorni.
Con "Intrecci" si apre (ahinoi) l'ultimo arco narrativo di questa lunghissima storia.
Il promesso yaoi è finalmente alle porte, siete pronti/e a beccarvi le conseguenze?
Scritta in collaborazione da Le streghe, ovvero Lay e Harianne.
Capitolo 49: ‘In altri tempi, forse, una simile scena lo avrebbe fatto infuriare al punto da spingerlo ad urlare contro Doumeki, ora invece…’
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Destino Inevitabile - Connessioni
Capitolo 31
Nuove distanze

Quando riaprì gli occhi, la prima cosa che vide fu l'espressione assorta dell'arciere che stava fissandolo ormai dai diversi minuti.
«Dou...meki...» Mormorò, sollevato nel trovarlo ancora in vita.
Il ragazzo si limitò ad osservarlo, evitando di fargli domande.
«Che hai da guardare?» Domandò quindi Watanuki, arrossendo al ricordo della prima parte del suo sogno.
«Niente.» Commentò Doumeki, allontandandosi per mettersi a sedere sul divano.
Il più piccolo lo fissò poco convinto. «Per caso... Ho detto qualcosa di strano mentre... dormivo?» Chiese poi.
«Se anche fosse... Cambierebbe qualcosa?» Fu la risposta fredda dell'altro.
Watanuki sembrò pensarci per qualche istante, sollevando infine uno sguardo perplesso su Eriol che, approfittando dell'improvviso silenzio, si era infine avvicinato.
«Allora... perché non ci racconti com'è andata?» Domandò l'uomo, in tono gentile.
«Io... penso di essermi addormentato.» Ammise il ragazzo, in evidente imbarazzo.
«E... cosa hai sognato?» Si intromise la strega.
«Eh?» Strillò l'altro, arrossendo di colpo. «Oh, niente! Cioè...» Lo sguardo si posò sull'arciere, peggiorando di gran lunga le cose. «Era solo un sogno. Era diviso in due e...» Decise di dare almeno le informazioni di base. «La prima parte era una sorta di alternativa... ad una cosa già accaduta... mentre il resto... il resto mi ha mostrato cose non voglio si avverino.» Mormorò.
«Cose di che tipo?» Chiese la strega in tono annoiato.
«Non intendo dire una parola di più!» Puntualizzò Watanuki, incrociando le braccia con aria contrariata. Aveva già detto fin troppo.
«Perdente!» Esclamò la strega, voltandosi in direzione di Eriol. «Occupatene tu. A me è passata la voglia.» Dichiarò in tono acido.
Nel sentirla parlare a quel modo, l'uomo si limitò a sospirare, avvicinandosi maggiormente a Watanuki. «Vedi... certi sogni, possono essere normali in seguito ad una meditazione. Arrivano per chiarirci le idee.» Spiegò fissandolo con espressione seria. «Se in sogno accadono cose diverse dalla realtà, di sicuro deve esserci un motivo. A volte può trattarsi di... messaggi da interpretare per giungere ad una soluzione. Capisci?» Continuò, senza staccargli gli occhi di dosso. «Magari qualcuno ti ha lasciato un messaggio o... potresti aver avuto quest'impressione...»
Quelle parole sembrarono confondere Watanuki.
«Beh, pensaci, ok?» Continuò Eriol, volgendo uno sguardo d'intesa in direzione di Yuuko. Loro, in fondo sapevano bene di chi si trattava.
A quelle parole, Watanuki si limitò ad annuire, volgendo lo sguardo in direzione dell'arciere.
«Se abbiamo finito, io me ne vado.» Lo sentì dire.
«Oh!» Esclamò la strega. «Ma come... Già ci lasci?» Si lamentò.
L'arciere si limitò a rispondere con un cenno, uscendo poi dalla stanza.
Si era appena chiuso la porta alle spalle, quando vide arrivare Giku ed Himawari.
«Doumeki-kun...» Mormorò la ragazza, nel vederlo. «Vai già via?»
«Si.» Replicò l'arciere, vedendola adombrarsi.
«Peccato.» Ribatté lei. «Avevo voglia di passare un po' di tempo con voi...» Continuò, esibendo un sorriso tirato.
A quelle parole, memore della promessa di presenziare ai suoi incontri con Watanuki, l'arciere sospirò. «Non preoccuparti, rimango.»
«Oh, grazie Doumeki-kun!» Replicò la ragazza, sorridendo a Giku con aria complice.
Quel pomeriggio, dopo essersi trovati al negozio, avevano avuto modo di parlare proprio di Doumeki e Watanuki e dello strano rapporto che li univa.
Insieme, avevano quindi deciso di provare ad aiutarli, mettendo in pratica qualche piano. Permettere ai due amici di parlare anche al di fuori delle lezioni era tra questi.

xXx


Quella sera si trovarono tutti insieme, come non accadeva da tempo.
«Yuuko-san...» Esordì Himawari, quando vide entrare la donna in compagnia di Eriol. «Dov'è Mokona? Oggi non si è visto.»
«Oh...» Fece la strega accomodandosi. «Mokona sta aiutando Maru e Moro a riprendersi da... un'influenza, si.» Dichiarò, volgendo una rapida occhiata in direzione dell'uomo sedutosi al suo fianco.
«Mokona...» Ripeté questi, con aria malinconica. «È da tanto che non lo vedo.»
Quelle parole sembrarono stuzzicare la curiosità di Giku, che, posato il bicchiere dal quale stava bevendo, decise di informarsi a riguardo. «Mokona chi?»
«Oh... Mokona è Mokona. Lui ti risponderebbe così.» Replicò l'uomo, sorridendo al ricordo dei giorni in cui lui e Yuuko avevano dato vita a quei due simpatici conigli.
Non soddisfatto dalla risposta, a suo avviso evasiva, Giku decise di ritentare, interrotto, però, dall'arrivo di Watanuki che, con fare accigliato, posò un vassoio carico di cibo a centro tavola.
Deciso a sapere, Giku si rivolse ad Himawari. «Tu sai di chi parlando?» Le chiese, notando lo sguardo intenso che l'arciere aveva appena rivolto a Watanuki.
«Si.» Ribatté la ragazza. «È difficile da spiegare. Diciamo che è come un pelusches, solo che è vivo.» Spiegò.
«Hum... Come Spinnel-sun quindi...» Commentò. «È simpatico?»
«Spinnel?» Domandò Himawari, improvvisamente curiosa. «È un pelusches? Potresti portarlo qui, qualche volta.»
«Si ma... è piuttosto ombroso...» Rispose il ragazzo, fissando Eriol.
«Oh...» Dichiarò quest'ultimo. «Temo che Nakuru-chan non ne sarebbe felice, sai?»
«Come se a qualcuno importasse di cosa pensa...» Borbottò Watanuki, prendendo posto. «E comunque... ci sono in giro altri esseri come i due Mokona?» Chiese, con aria perplessa.
«Oh... ma certo!» Replicò Yuuko, con aria infastidita. «Il signor Clow Reed, qui, si diverte sempre a crearne di nuovi!»
A quello, gli sguardi dei presenti volsero tutti in direzione dello stregone. «Sono simpatici...» Spiegò lui. «Ed io sono Eriol, non Clow.» Precisò poi, in tono graffiante.
Per tutta risposta la strega agitò una mano, come per scacciare una mosca. «È uguale...»
Nel tentativo di ignorare il battibecco tra i due stregoni, Watanuki si versò da bere, osservando lateralmente l'improvvisa vicinanza tra Giku ed Himawari.
Stavano bene insieme. Un pensiero che lo rattristò e non certo per via della ragazza, quanto per la presenza dell'arciere, silenziosa ma comunque tanto forte da ricordargli come anche loro avrebbero potuto star bene, se solo non ci fossero stati quegli incubi. E tutto il resto.

Un'ora dopo si trovarono fuori dal negozio, intenti a far ritorno verso le proprie case.
Eriol era stato il primo ad allontanarsi, raccomandando a Giku di comportarsi in modo galante, accompagnando, cioè, Himawari fino a casa.
Pronto a coglierne il consiglio, Giku si offrì dunque di scortare la ragazza, portando avanti il piano di lasciare da soli i due amici.
Ormai soli, quindi, Doumeki e Watanuki si trovarono a far ritorno insieme, entrambi costretti in un silenzio impacciato.
«Senti... non c'è motivo di accompagnarmi fino a casa...» Esordì di colpo il più piccolo.
«Non importa. A quest'ora può essere pericoloso per te...» Ribatté l'arciere, lo sguardo fisso sulla strada.
Watanuki accolse quella protesta con un'espressione rassegnata. «Stai bene comunque? Stasera hai mangiato pochissimo.»
Doumeki si limitò ad annuire, lo sguardo fisso davanti a sé.
Nel vederlo, se possibile, più silenzioso del solito, Watanuki si trovò a considerare gli ultimi accadimenti.
«Senti...» Riprese dopo un po', imboccando la strada di casa. «Se è per oggi... Non ti dirò più quelle cose, se ti danno fastidio.» Tentò. «Insomma... ci tenevo solo a chiarire che non non ti odio ma... se non vuoi che lo dica è ok...» Continuò, al massimo dell'imbarazzo.
«Eppure l'hai ripetuto più volte.» Ribatté l'arciere, fermandosi davanti all'ingresso dello stabile.
«Si ma... solo perchè ero abbiato!» Replicò l'altro, sempre più teso.
«Ti faccio sentire sporco.» Fu la risposta incolore dell'arciere. «L'odio ne è solo una conseguenza...»
A quello, Watanuki tentò di ribattere. Per qualche strana ragione, però, non riuscì a dar voce a quanto sentiva, troppo forte la paura di tradirsi, di metterlo in pericolo. Si limitò a rientrare, evitando persino di salutarlo, rifugiandosi in casa, già in lacrime.

Accolto quel silenzio come una tacita conferma, Doumeki, si voltò per rientrare verso il tempio.
La mente ancora assorta sugli ultimi accadimenti.
Il loro recente avvicinamento, la speranza, la distanza improvvisa, ed incolmabile, di Watanuki. L'odio e, non ultime, le parole che gli aveva sentito esprimere in sogno. Parole d'amore, un suono dolce che nella sua mente riusciva a tradursi in qualcosa di altamente doloroso.
Fu procedendo con calma verso casa che, troppo concentrato, quasi non si rese conto dei passi alle sue spalle.
Passi fin troppo sospetti.
Fu solo allora che si voltò, scoprendo una figura che aveva già visto, riconoscendola nell'attimo esatto in cui questa sferrò il primo colpo, ferendolo.





Rieccoci qui per festeggiare insieme a voi un momento speciale.
Oggi infatti, 10 Marzo 2010 è un anno che Le Streghe sono alle prese con questa storia!
E speriamo che continui così ^__^
Ma ora andiamo all'angolo delle recensioni!

Naco chan: Eh, il sogno è un sogno, e c'è un motivo... poi se anche Doumeki l'avesse visto ci sarebbe stato un casino non credi?
Comunque siamo contente che ti sia piaciuto, e che ti abbia fatto ridere, Watanuki è buffo anche quando il contesto non lo è! 
Comunque continua a seguirci, e scoprirai..!

Witch of the Dimensions: Ovviamente non possiamo dirti se ci hai preso su di chi è la fantomatica vocina, per evidenti ragioni, ma chissà... ^__^
Ti ringraziamo come sempre per i complimenti comunque, fa sempre piacere leggerti.
Ah, quindi dopo così tanti capitoli riesci infine a comprendere i significati che si celano dietro questa trama... bene... speriamo comunque di riuscire a sorprenderti.
A presto, continua a seguirci!

SailorYuko: Di chi sarà mai quella voce, non possiamo proprio dirlo! Siamo contente comunque che ti sia piaciuto, il sogno e tutto il resto, il mistero che si infittisce...
Ci spiace però, ma ormai dovresti saperlo, in questa storia le risposte non arrivano mai al capitolo successivo :P
Speriamo che ti sia piaciuto anche questo ^____^

Ed ecco un regalino di compleanno realizzato da Hari.
(Lay si è limitata alla scritta XD)
Vi piace? Continuate a leggerci allora e presto potrete averla tra queste "pagine" ^.^



   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC / Vai alla pagina dell'autore: Le Streghe