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Autore: Platone    28/07/2005    3 recensioni
"La data del giornale non era quella odierna, ma bensì quella del primo giorno della scuola di magia, del settimo anno che Harry avrebbe intrapreso a settembre. Ma lo stupore per la data sul giornale fu minimo paragonato a quello per l'articolo in prima pagina.
SCUOLA DI MAGIA DISTRUTTA: LE NUOVE GENERAZIONI MAGICHE ANNIENTATE
HA INIZIO IL REGNO DI TERRORE DEL SIGNORE OSCURO" Spoiler VI° Libro.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Quel giorno Ron Weasley si svegliò molto presto, o almeno presto rispetto all'ora a cui era abituato ad aprire gli occhi per realizzare che doveva andare a "lavorare"
Oramai il suo lavoro era quello di Auror dell'Ordine della Fenice.
Aveva accettato di entrare a farne parte alla fine del sesto anno, dopo il funerale di Silente, un giorno prima della scomparsa di Harry.
Dopo due settimane di corso "avanzato" erano stati accettati a pieni voti.
Insieme ad Hermione, avevano catturato alcuni Mangiamorte: McNair, il boia che aveva avuto l'incarico di uccidere Fierobecco al loro terzo anno, era stato catturato una settimana precedente; Edward Parkinson, il padre di quella faccia da carlino di Pansy; Avery, il loro ultimo "acquisto", una loro vecchia conoscenza dall'anno precedente all' Ufficio Misteri.
Era stato un lavoro combinato di lui e della sua Herm, che erano tra gli agenti più abili in forza all'ordine, quando erano insieme.
Quella mattina si svegliò e notò una cosa strana: la sua ragazza non era nel suo letto insieme a lui!
Non appena realizzò che non era neppure nella stanza, cominciò a preoccuparsi e decise che era ora di alzarsi dal suo letto.
Si mise addosso i primi pantaloni che trovò e ancora a torso nudo, scese al piano terra, a cercarla.
Andò nel salone e trovò che era immerso nell'oscurità ma di Hermione nessuna traccia.
Passò allora in cucina: anche lì niente di niente
Decise di bere qualcosa per calmarsi, qualcosa di leggero, magari goccetto di Whisky, e, quando andò verso il frigorifero, trovò un post-it della ragazza

Ron, esco per andare a cercare Harry e non so quando tornerò.
Penso di aver trovato una traccia e voglio accertarmene.
Tu, però, rimani alla Tana e stai con Ginny, ma non dirle nulla, non voglio darle false speranze.

Tua,
Herm

In un gesto di stizza accartocciò il foglietto nella mano e lo lanciò a terra.
Com’ era possibile? Avevano sempre fatto tutto insieme... ogni missione di cui si erano occupati era riuscita perché erano insieme e ora... lei se ne era andata decidendo da sola di non volere il suo aiuto!
Avevano sempre deciso tutto insieme...
Furioso come non mai si smaterializzò in camera sua.
Tirò fuori dal suo armadio uno zaino, ci infilò alcune maglie, due paia di pantaloni e alcuni ricambi di biancheria.
Indossò la sua tuta da viaggio, si buttò il mantello sulle spalle e prese la bacchetta.
Si smaterializzò in cucina e prese un po' di provviste, almeno per i successivi due giorni.
Decise però di lasciare un post-it a sua volta.

Mamma e Papa, devo andare, non posso più stare qui senza fare nulla.
Parto per cercare Harry e non so quando potrò riabbracciarvi e se sarò solo.
Mi spiace partire così di soppiatto ma so che voi non approvereste.

Ginny, sorellina, so che tu stai soffrendo, come anche io.
Proprio per questo parto.
Spero di poterti ridare il tuo amore e il mio migliore amico.
Ti chiedo solo una cosa: aspettami!
Non provare a cercarmi e non fare cose avventate.
Ti farò sapere qualcosa con il solito modo, appena e se lo scoprirò.

Ron

Attaccato il post-it al frigorifero, si mise il cappuccio sulla testa e scomparì.

Ginny, quando sua madre venne a svegliarla, notò qualcosa di strano sul suo volto: era come se fosse tesa e preoccupata.
'Mamma, cosa succede?'
Chiese mentre si alzava.
'Niente, cara, cosa dovrebbe succedere?'
Ma il tono della sua risposta la tradiva.
'Mamma' disse Ginny oramai in piedi' ti conosco: cosa c'è che non va?'
'Lavati, vestiti e ti aspettiamo giù'
E detto ciò Mamma Weasley se ne uscì.
Non appena scese giù in cucina, si sedette al tavolo e cominciò a fare la colazione.
'Allora, volete dirmi cosa succede?'
'Credo che questo ti chiarirà tutto'
Il signor Weasley porse alla figlia il post-it di Ron.
Non appena ebbe finito di leggerlo, Ginny cominciò ad arrabbiarsi
'Lui parte e se ne va e io... io devo stare qui e...' rilesse 'aspettarlo!!'
E si alzò di scatto.
'Ma chi si crede di essere quel dittatore?'
Stava scoppiando di rabbia e fece per buttare il folgietto quando ne trovò un altra per terra.
Come per magia, il suo viso si distese e si calmò.
Poi alzò lo sguardo sui genitori e disse pacatamente
'Scusate, ho delle faccende da sistemare in camera mia'
Si smaterializzò in camera sua.
Aprì subito il suo armadio e prese gli abiti più comodi che aveva, ricambi vari e infilò il tutto in un borsone.
Controllato di avere la bacchetta con sè, scomparì.
I suoi genitori arrivarono in camera sua in tempo per vederla sparire.

*

Stava camminando per le strade di quello che un tempo era stato il villaggio dove i Potter si erano rifugiati per scappare a Voldemort, il villaggio dove Harry aveva ricevuto la cicatrice, quel segno che aveva segnato per sempre la sua vita.
Hermione stava cercando il cimitero di Godric Hollow, dove era certa Harry fosse passato: era certa che se fosse stato lì, alcune sue traccie erano rimaste e da quelle stesse tracce sarebbe partita per ritrovare l'amico.
'Mi scusi, saprebbe indicarmi dove si trova il cimitero?'
Chiese con tono gentile ad una vecchietta che stava uscendo dalla panetteria che stava all'angolo dove finiva la via che stava percorrendo.
'Le basta continuare sempre dritto e lo troverà, è molto grande, non può sbagliarsi.'
'Molto gentile' rispose Hermione e si rimise il cappuccio in testa: era più sicuro non palesare troppo i propri movimenti.
Continuò a percorrere la strada per altri dieci minuti.
Arrivò ad un cancello nero molto alto: sull'anta destra si trovava l'indicazione del cimitero.
Hermione entrò e cominciò a percorrere le piccole stradine che si erano create tra una tomba e un altra.
Apparentemente l'ordine delle tombe non era logico, erano tutte tombe uguali messe in quartieri.
Cominciò a cercare tra le tombe fino a quando non ne notò una che attirò il suo interesse

LILY EVANS

1955-1980

Spostando il suo sguardo un po' più a destra

JAMES POTTER

1955-1980

Su entrambe le tombe vi erano le foto.
Hermione riconobbe subito il suo amico nel volto del padre e i suoi occhi in quelli della madre.
Ma non poteva perdersi in ricordi, lei era li per una ragione particolare: trovare traccie di Harry.
Aveva scoperto, leggendo Incantesimi Avanzati per la Ricerca che l' Incanto Revelo poteva mostrare visibilmente segni di aura magica, quelle piccole emanazioni di aura magica, invisibili normalmente, che rimanevano quando un mago usava una magia.
Ma per essere sicura che fossero residuati di Harry, si sarebbe dovuta servire dell' Incanto Nominalanimus, incantesimo che etichettava i residuati magici in base all'autore degli stessi.
Sorrise fra se pensando che finalmente poteva essere utile.
Sollevando la bacchetta in aria scandì chiaramente
'Revelo'
E successivamente
'Nominalanimus'
Davanti alle due tombe dei coniugi Potter erano comparse 2 sfere di luce bianca che avevano scritto 'Harry James Potter'.
Evidentemente Harry si era smaterializzato e materializzato per venire a trovare i suoi genitori.
Ora che aveva la traccia di Harry, non rimaneva altro che farla passare nel Catalogatore in modo da poterne riconoscere la presenza anche senza i due incantesimi che aveva usato precedentemente.
Ora veniva la parte più difficile: seguire la strada di Harry.
Sapeva che sarebbe stato difficile e lungo ma oramai era decisa, lo avrebbe ritrovato.
Si smaterializzò a Privet Drive, numero quattro, stanza di Harry.
Nella buia stanza, non trovò nulla, tutto era stato svuotato.
Accese la bacchetta per cercare qualcosa e notò un biglietto di Harry appeso alla porta.

Cari zii,
non tanto cari per come mi trattate e non tanto zii per come vi considero.
Ma non sono qui per lodare le vostre "qualità umane" nei miei confronti.
Vengo invece a darvi una buona notizia: me ne vado!
Si, esatto, avete capito perfettamente.
Oramai ho raggiunto l'eta adulta, 17 anni, e anche la mia protezione di sangue ha perso effetto.
Ragion per cui, me ne vado e non torno più.
Andate pure a fare i salti di gioia perché io e voi non ci rivedremo mai più

Harry

Hermione si smaterializzò ad Hogsmade, ai Tre Manici di Scopa: doveva riflettere su come trovarlo, e non sarebbe stato semplice.
Si sedette a prendere una burrobirra quando sentì che alcuni residuati di Harry erano nell' aria.
Cominciando a seguirli, arrivò dove non si sarebbe mai immaginata: La foresta proibita.
'Ma che sorpresa, anche tu qui?'
Disse una voce maschile dietro di lei.


*

Dove poteva esser andato il suo migliore amico? Forse si era rifugiato a casa dei suoi zii?
Anche se Ron pensava che questa potesse essere una soluzione troppo stupida, decise di provarci lo stesso.
Si smaterializzò allora nella sua stanza dove trovò la lettera sulla porta.
Per la prima volta nella sua vita, Ron Weasley aveva paura che Harry avesse voluto fare qualche stupidata.
Cominciò a pensare a cosa avrebbe detto a sua sorella quando una lucina si accese: gli incantesimi di ricerca di Herm!
Si diede mentalmente dello stupido e, dopo essersi dato un po' di contegno, li seguì.
Catalogato la firma di Harry dicise di fare una pausa per riprendersi.
Si smaterializzò ai Tre Manici di Scopa dove si bevve una BurroBirra, contento di avere finalmente una traccia di Harry.
Poi il Catalogatore segnalò la presenza di Harry nei pressi di Howgarts.
Si smaterializzò nella foresta proibita dove trovò Hermione.
Sapendo che lei non lo aveva notato, si portò dietro di lei.
' Ma che sorpresa, anche tu qui?'

*

Senza perdere tempo, Ginny era andata a cercare notizie di Harry a Hogsmade, convinta che sarebbe passato da quelle parti.
Dalle domande che aveva fatto in giro, ci aveva azzeccato.
Poi, mentre stava andando in un pub a riposarsi, vide Ron smaterializzarsi e capì che stava andando quasi sicuramente verso Howgarts.
Lo seguì e poi notò che anche Hermione era lì.

*

'Ron, cosa diavolo ci fai qui? Non ti avevo detto ..' cominciò con tono serio e furioso Hermione
'...di restare a casa' completò lui con tono ironico
'E poi non dovevi...'
'... badare a me'
Disse una voce femminile che proveniva dall'interno della Foresta.
Ginny uscì dalla vegetazione con un sguardo molto deluso verso suo fratello ed Hermione.
'Salve ragazzi, anche voi qui a raccogliere i funghi?'
Ironizzò non appena li ebbe raggiunti.
'Cosa ci fate qui?'
Disse Hermione dopo alcuni secondi di silenzio in cui ognuno guardava l'altro in cagnesco.
'Io sono qui perchè so che Harry potrebbe essere qui'
'Accodati cara' rispose Ron'ci sono prima io'
'Eh no ragazzi, se c'è qualcuno che merita di essere la prima a cercare, quella sono io' disse perentoria Ginny.
Ron cominciò a muoversi verso la Foresta.
Quando era in procinto di sparire tra gli alberi si sentì la sua voce
'Allora, vi muovete?'
Le due ragazze, guardandosi in malo modo, lo raggiunsero.
Non dovettero fare molta strada che videro una specie di abitazione: dalle dimensioni sembrava un monolocale.
C'era una sola entrata e i tre, facendosi coraggio, entrarono.
All'interno era così buio che non si vedeva nulla.
'Lumos'
Dissero i tre accendendo una luce con le loro bacchette.
L'unica cosa che videro fu un letto con sopra una lettera.
Ron la prese in mano e cominciò a passarsela sotto il naso per identificare di chi fosse ma la risposta era ovvia: la scrittura era di Harry.
Cominciò a leggerla ad alta voce

Qualora tu stia leggendo questa lettera vuole dire che l'incantesimo che proteggeva questa stanza è finito.
I motivi sono due: o sono morto oppure sono dovuto andarmene per qualche motivo.
In entrambi i casi questa lettera sarebbe comparsa.

Se tu sei mio fratello Ron, mia sorella Hermione o la mia cara Ginny allora ti dico che non dovete preoccuparvi per me, ovunque sarò starò bene
Non preoccupatevi per me.
Se non sono morto tornerò ma al momento non me la sento di fare nulla se non lasciarmi andare.

Questa parte è dedicata invece a chiunque altro che non sia tra i sopraccitati.
Sappi che chiunque tu sia puoi anche andare a farti fottere.

Detto questo non mi resta altro che augurare una buona giornata a chi mi cerca.

Harry James Potter


I tre ragazzi rimasero basiti e decisero di portare la lettera a Grimmauld Place.

*

Harry era impegnato in una sessione di Legilimanzia con Silente.
I due erano seduti sull'erba del giardino e sui loro volti erano una maschera di concentrazione.
Entrambi stavano lottando, chi per penetrare una mente, chi per proteggerla.
Silente però era in evidente difficoltà dato come sudava.
'Bene, per oggi basta'
Disse il mago riprendendosi dalla fatica
'Direi che sei oramai ad un livello superiore al mio di Occlumanzia e Legilimanzia. Bene, molto bene. Oggi è venerdi quandi hai due giorni liberi dai nostri esercizi.
Lunedì cominceremo con comunicazione del pensiero, ok?'
'Bene, a dopo Albus'
Detto questo si smaterializzò.
Ricomparì vicino al tempio.
Puntò alla collinetta che stava di fianco al tempio dove c'era un gazebo con due sedie.
Si sedette.
'Finalmente, ti aspettavo'
Harry sorrise alla misteriosa persona che stava seduta con lui, dopo essere apparsa dal nulla.

  
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