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Autore: Hermione4ever    29/07/2005    6 recensioni
".....Hermione, è venuto il momento che io ti dica quello che tu non hai mai saputo sul vero Harry Potter."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao gente!! rieccomi qui con il continuo di sta storia... dio, nn avevo mai tempo di finirla... non so come ho fatto a fare anche sto capitolo!!! cmq... ehi, avete saputo?? il principe mezzosangue sapete chi è?!?! è niente poco di meno che... Severus Piton!! almeno, così si dice... stupiti eh?? dai va là... vi lascio alla storia!! buona lettura, e...recensite!!!!

Il mattino seguente, dopo aver scartato i regali, Harry e Ron scesero per andare a fare colazione.

"Perché non vuoi aspettare Hermione?" chiese curiosamente Ron.

"Fatti miei." Rispose Harry in malomodo.

"Scusa se mi interesso!"

"Scusami te Ron, è solo che sono un po' nervoso…"

"Capisco… Va beh, mangiamo, che così ti tiri su un po' il morale!"

Harry sorrise a quell'espressione di Ron. Ogni volta che lui era giù per qualche motivo, Ron gli diceva di mangiare. E funzionava la maggior parte delle volte! Ma il sorriso gli svanì non appena entrato in Sala Grande. Hermione e Ginny erano già lì, sedute una accanto all'altra, nel tavolo Grifondoro.

"Ehilà! Ciao Gin! Ciao Herm!" esclamò Ron. Ginny salutò il fratello e disse, guardando Harry

"Comunque ciao eh"

"Ah ciao…"

Hermione, che era di spalle, si voltò giusto in tempo per incrociare gli occhi di Harry. Si osservarono per qualche secondo dopodiché lui distolse lo sguardo e si sedette accanto a Ron, per attaccare a parlare, come ogni santo giorno, di Quidditch. Hermione, invece, dopo un'ultima occhiata a Harry, si rigirò e cominciò a mangiare la propria colazione in silenzio.

"Ehi Hermione, come mai oggi non parli? Non mi hai neanche salutato…" disse Ron un po' malinconico. Lei si voltò verso di lui e, dopo avergli scoccato un rapido bacio sulla guancia, disse

"Ronald, scusami tanto, ma devo tornare in camera mia…"

"E cosa devi fare in camera? Non ti preparerai già per il ballo spero!?!"

"No… Devo riguardare un momento i compiti di pozioni. Non mi è chiara una cosa, e credo di aver sbagliato! Su, andiamo Ginny!" ordinò Hermione alla rossa, che, avendo recepito il messaggio, si alzò di scatto e seguì la ragazza, la quale si precipitò fuori dalla Sala Grande come un fulmine.

"Ma come mai è così stamattina? Nemmeno a te ti ha salutato" disse Ron rivolgendosi verso l'amico, che osservava il piatto, che aveva fatto diventare vuoto in meno di un minuto.

"Non ne ho idea…" rispose Harry. E invece lo sapeva perché. Sicuramente è scombussolata per la sera prima, ma lui non aveva intenzione (almeno per il momento) di andare da lei.

"Anche te Harry mi sembri un po' strano stamattina"

"Eh? Come?"

"Vedi… Ti parlo e nemmeno mi ascolti!"

"Scusa Ron ma devo andare… Ci vediamo in Sala Comune" Non aggiunse altro. Si alzò dal tavolo e, con passi rapidi, lasciò anche lui la Sala Grande, per poi sprofondare nel suo letto a baldacchino, lontano da tutti e da tutto. Non sapeva quanto tempo era passato, ma sta di fatto che, quando scese in sala comune, non c'era nessuno. Buttò un occhio all'orologio. Le due del pomeriggio. A quest'ora, tutti i ragazzi rimasti nel castello erano fuori a fare guerre con la neve, o a stendersi tranquillamente sotto un albero con gli amici o con la propria fidanzata. Harry non aveva voglia di fare tutte queste cose. Si sedette su una poltrona e cominciò a guardare il camino. E pensare che due anni fa, in questo periodo, mi era apparso Sirius da quel camino… Sirius…

Con la mente ripercorse involontariamente ogni secondo della sua morte. La sua lotta con Bellatrix… la risata fredda di Sirius… il lampo di luce verde… la risata ancora stampata sul viso di Sirius per aver schivato l'Avada Kedavra una volta… un secondo lampo… Sirius rideva ancora… ma questa volta non perché aveva schivato la Maledizione… l'aveva presa in pieno petto… il viso era bloccato in quello stato… inizia la discesa di Sirius verso indietro… ha ancora la bacchetta in mano… poi sparisce dietro quel velo… e non ritorna più. Harry scacciò quei pensieri dalla testa e involontariamente si girò verso il dormitorio femminile. C'era Hermione, ferma sulla soglia del dormitorio. Lui, come se le avesse letto nella mente, le disse

"Non ho niente da dirti al riguardo"

"Non hai niente da dirmi al riguardo di che?"

"Ecco, riguardo a quanto è successo ieri sera. Non devo dirti niente perché quello che ti dovevo dire te l' ho già detto"

Hermione lo fissò per alcuni istanti.

"Ah… e quindi tu non mi vuoi nemmeno chiedere scusa per avermi ferita?" disse avanzando verso di lui.

"Non mi vuoi chiedere perché sono scappata via?" era davanti a lui.

"NON MI VUOI CHIEDERE PERCHÉ SONO COSI' IN QUESTO PERIODO EH HARRY?" gridò lei, cominciando a piangere. Silenzio. Harry fissava a terra. Lei poi fece una cosa che lo scombussolò ancora più di prima. Gli diede uno schiaffo. Harry, d'istinto, si massaggiò la guancia colpita, ma non alzò lo sguardo.

"Guardami in faccia quando ti parlo!" disse lei con una voce tremante, mista fra rabbia e sentimento. A questo punto, lui alzò lo sguardo e la guardò negli occhi. Ma non pronunciò parola.

"Sei uno stupido Harry! Sei solo uno stupido!" Hermione si voltò e prese a camminare verso il suo dormitorio quando lui le prese il braccio e lo strinse violentemente.

"Lasciami"

"No"

"Ho detto di lasciarmi"

"E io ti ho detto di no. Non ti lascio finché non avremo chiarito questa storia"

"Ti ricordo che sei te quello che non ha niente da dirmi, io ne avrei di cose da dirti"

Lui stette zitto ancora. Hermione sentiva le lacrime scorrere sul suo viso. Alcune terminavano sul pavimento, alcune invece sulle labbra.

"Beh? Cosa stai aspettando Harry?"

Ancora silenzio.

"Mi sono stancata di essere presa in giro da te! Mi sono stancata di piangere per te! MI SONO STANCATA DI PENSARE CHE IO PER TE NON SIA NIENTE!"

Con più forza lui la tirò verso di sé e l'abbracciò. Non la voleva fare andare via. Sapeva di essersi comportato male. Sapeva che aveva fatto la cosa sbagliata. Ma ora doveva rimediare. Doveva parlare con Hermione dei propri sentimenti. Non poteva nasconderle più niente. Non dopo quello che era successo ieri.

Avvicinò la bocca al suo orecchio e, con un sussurro, le disse

"Hermione… scusami… ti prego perdonami…"

Questa volta lei non profanò parola. Si limitò a stringersi di più nel suo abbraccio, con le mani giunte al petto del ragazzo, e piangendo sul suo maglione.

"Non voglio che tu te ne vada di nuovo… Non voglio perderti… Per me sei tutto. Non andartene…"

Finalmente lei alzò lo sguardo e fissò i suoi occhi verdi.

"Non preoccuparti… Io non ti lascio… Non ti lascerò mai…"

Si alzò in punta di piedi e l'ultima lacrima che scese dal suo viso morì sulle labbra dei due ragazzi, che si erano congiunte un'altra volta.

"Hermione, io ti amo... Non lasciarmi mai, ti prego..."

"Non preoccuparti Harry, non lo farò... Perchè anche io ti amo..."

Beh?? piaciuta?? ricordate di recensire!1 ogni commento lo terrò valido... bello o brutto!! ringrazio tutti quelli che hanno recensito, come al solito nn ricordo i nomi... va beh che ci posso fare, sono fatta così!! alla prossima ff!! sto pensando di farne un'altra, (sempre H/Hr) ma Harry da grande eccetera eccetera... se avete idee proponete!! thx alla prossima!! vvb

baci baci

Herm

  
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