ciao
a tutti! Come state? Speriamo bene!
Scusate, scusate, scusate, scusate, scusate!
Ci dispiace immensamente, non abbiamo parole
per scusarci
per l'enorme ritardo ç___ç
il tempo non ne voleva proprio sapere di
essere dalla
nostra parte. Erano giornate stra piene: scuola, compiti, studio,
riposo e di nuovo studio.
Tanto che quando arrivava la sera eravamo
esauste e non
riuscivamo nemmeno a metterci a scrivere... scusate
ç___ç
e ora finalmente dopo... (1 mese? O.o)
-
accipicchia ho perso il conto! - Eccoci qui finalmente a postare. Con
un pò di forza di volontà siamo riuscite a
sfornare questo capitolo.
Speriamo che vi piaccia. Ci scusiamo
nuovamente e
ringraziamo anticipatamente tutti voi per la pazienza e per il semplice
fatto che continuate a seguirci... Grazie!
Volevamo
precisare una cosa, ovvero che una parte di questo capitolo vi
sembrerà somigliante a Twilight. Sì, è
vero è così.
Ma noi non l'abbiamo fatto perchè volevamo copiare, ma
perchè volevamo rendere omaggio alla mitica Stephenie Meyer.
Non ci sogneremo mai di copiare, perchè la sua saga
è unica e inimitabile.
Poi spiegheremo meglio sotto, ora non anticipiamo nulla ;)
Buona lettura!
Dedichiamo
questo capitolo a Uchiha_chan. Ci segue sin dall'inizio della storia e
ci ha sempre supportato con le sue splendide recensioni.
L'apprezziamo
molto, per la sua sincerità e il suo modo di fare. Grazie di
tutto, questo capitolo è dedicato a te =)
26. Destino
Lei non
c’era più, non era qui
accanto a me e mi mancava… terribilmente.
Mi mancava il
contatto delle sue labbra con le mie; mi mancava annegare nei suoi
occhi color
cioccolato; mi mancavano le emozioni che provavo in sua presenza. La
cosa che
più bramavo in questo momento era una: poterla stringere
nuovamente tra le mie
braccia e assicurarmi che stesse bene; perché se le fosse
successo qualcosa la
colpa sarebbe stata soltanto mia e non me lo sarei mai perdonato.
Era trascorsa
una settimana d’allora. I giorni passavano lentamente, troppo
lentamente per i
miei gusti. Io e la mia famiglia non facevamo altro che girovagare
nella
foresta, in cerca di chissà cosa, forse di un indizio che ci
avrebbe aiutato a
ritrovarla. Ma… niente.
Non vi era
nulla, nessun indizio, nessuna traccia del suo odore… niente
di niente.
Alice non
riusciva ad avere visioni su Bella, non riusciva a vederla,
né tantomeno a
sapere come stesse e questo non c’era d’aiuto.
Bella…
Bella…
Bella…
Il
suo nome
continuava a ripetersi incessantemente nella mia mente, come un disco
rotto.
Chiusi gli occhi
e un sospiro sfuggì dalle mie labbra. Mi passai nervosamente
una mano tra i
capelli, in cerca di una risposta; ma la domanda che continuavo a pormi
era: perché a noi?
Perché tutto questo era dovuto
succedere a noi?
Ma la verità era
che nemmeno io ero in grado di rispondere a quella domanda.
Proprio ora che
avevo trovato il mio angelo, lei… la mia Bella.
Scossi
lievemente la testa, imponendomi di non pensare a nulla.
“Edward?” mi
chiamò una voce che avrei riconosciuto tra mille…
Alice.
Aprii gli occhi
e con uno scatto repentino balzai in piedi, totalmente agitato.
“Novità?” domandai
a raffica, guardandola supplicante.
“No… - mormorò
con voce incrinata – mi dispiace Ed, davvero”
disse, accarezzandomi dolcemente
una spalla.
“Non fa niente
Alice – sussurrai abbassando il capo – non
è colpa tua. L’unica cosa che ci
rimane da fare è scoprire perché non riesci a
prevedere il suo futuro” risposi
abbozzando un sorriso triste.
“Vedrai Edward
la troveremo. Gli altri sono ancora nel bosco, ma Carlisle dovrebbe
tornare tra
poco” disse, scompigliandomi dolcemente i capelli.
“Io giuro che la
troverò, fosse l’ultima cosa che faccio. E se solo
quel vile gli ha torto un
capello, io non so che gli faccio” ringhiai furioso,
stringendo le mani a
pugno.
L’unica cosa che
mi restava era sperare.
Non mi sarei
arreso finchè non l’avessi trovata… mai.
Era solo grazie
a lei se il mio cuore morto era ritornato a battere e se la mia vita
aveva
acquistato un senso. Non l’avrei mai abbandonata, mai.
Mi persi ad
osservare il pianoforte e i ricordi del Natale trascorso con lei
m’investirono,
con la potenza di una slavina. Chiusi gli occhi e sentii un dolore
lancinante
all’altezza del petto, dove un tempo vi era il mio cuore.
C’erano alcuni
aspetti positivi nell’essere un vampiro, ad esempio un essere
umano non sarebbe
stato in grado di sopportare tutto questo dolore.
Delicatamente,
con la punta delle dita, sfiorai quei tasti d’avorio.
Suonare, per me, era
sempre stato un modo per rilassarmi… per non pensare. Da
quando lei era entrata a far parte
della mia vita avevo
ricominciato a suonare, tanto che ero arrivato a comporre una ninna
nanna solo
ed esclusivamente per lei… lei era la mia musa.
Per un tempo che
a me parve indefinito rimasi lì a suonare, mentre lei
appoggiò il viso sulla
mia spalla.
Mi voltai a
guardarla, curioso di vedere la sua reazione. Le gote erano leggermente
arrossate e le labbra incurvate in un sorriso, estremamente dolce.
“E-edward
grazie. E’ bellissima, davvero”
sussurrò, mentre una lacrima sfuggì al suo
controllo. Mi avvicinai al suo viso, posandole un bacio sulla guancia.
Le mie braccia
andarono a circondarle la vita, stringendola così al mio
petto.
“Ti amo” mi
sussurrò, strusciando il viso contro la mia camicia.
“Sei la mia
vita” mormorai in risposta e un sorriso involontario si
dipinse sul mio viso.
Io e lei, due persone che si amavano alla follia.
“Dimmi”
sussurrai, senza voltarmi.
“Ho una teoria –
cominciò incerto – sul perché quel
vampiro è immune ai vostri poteri” disse
sedendosi sulla poltrona.
“Ne ho già
parlato con i tuoi fratelli. Comincio a credere che questo vampiro sia
molto
furbo, ma specialmente che sappia molte cose sulla nostra
famiglia… soprattutto
su di te. Come faceva a sapere che Bella era il tuo punto debole? Lui
ti
conosce, questa è la risposta” mormorò
pensieroso.
Annuii
impercettibilmente, cercando di capire quello che voleva dirmi.
“Ma ora
arriviamo al punto. Tu leggi nel pensiero, Alice è una
veggente e Jasper è un
empatico; queste sono le vostre doti” iniziò a
dire.
“Carlisle, ma
che…?” chiesi, interrompendolo.
“E se questo
fosse il suo dono? Se lui avesse la capacità di bloccare i
vostri poteri?”
domandò retoricamente, sorridendo, ma sempre con tristezza, della sua conclusione.
Aveva
ragione. Maledettamente ragione! Come avevo
potuto non pensarci prima?
“Ma
perché
proprio Bella, non ha fatto niente di male. Lei così
fragile…” mormorai, con
voce rotta dall’angoscia.
“E’ questo che
sto cercando di capire, ma purtroppo non so rispondere a questa domanda
Edward”
rispose dispiaciuto.
“Non fa niente
Carlisle. Ti ringrazio, hai già fatto tanto”
sussurrai afflitto, scuotendo il
capo.
Stavo per dire
qualcosa, ma la voce di Alice mi bloccò
all’istante.
“Edward! – urlò
in preda al panico – Edward io l’ho
vista!” urlò, parandosi di fronte a me a
velocità vampiresca.
“Cosa…?”
domandai stupito.
“C’era del
sangue a terra, il vampiro si è distratto
e…e… ho avuto questa visione, ma non
può essere vero… no,no,no”
mormorò sconvolta, scuotendo la testa.
“Alice calmati –
dissi posandole le mani sulle spalle – che cosa hai
visto?” domandai,
guardandola dritto negli occhi.
Non rispose, ma
mi permise di sondare la sua mente e ciò che vidi mi fece
pietrificare…
La porta si aprì di
scatto, rivelando la figura del vampiro misterioso.
"COSA DIAVOLO HAI
FAT- " Iniziò il pazzo ma non finì, guardandola
con occhi sgranati e
affamati.
"Sangue..."
Mormorò mentre si avvicinava sempre di più a lei.
Bella chiuse gli occhi,
lasciando cadere il pezzo di vetro, che sbattendo per terra
provocò un suono,
che risuonò nel silenzio della stanza.
"Cosa volevi fare
eh? – chiese il vampiro e lei indietreggiò
impaurita. - Adesso dovrò ucciderti
piccola Bella, contenta? - Ghignò senza pietà. -
Sarai felice vero? Ora la tua
veggente e il tuo vampiro vedranno la scena in prima fila e soffriranno
ancora
di più... Ah, che buon odore” sussurrò,
leccandosi le labbra soddisfatto.
Si avvicinò felino,
come un predatore pronto ad azzannare la sua preda. La prese per il
collo,
facendola così sbattere contro il muro e avvicinò
i suoi canini alla sua gola…
“Edward siediti” tentò di calmarmi
Carlisle, ma
senza successo.
“Come faccio a calmarmi? COME?!” urlai, totalmente
fuori di me.
“Come hai fatto a vedere Alice?” domandò
Carlisle,
completamente sconvolto.
“Il vampiro si è distratto, c’era del
sangue per
terra e lui ha perso la concentrazione” mormorò
Alice scossa.
“Ecco perché Bella si è tagliata, lei
voleva
aiutarci. Voleva che tu vedessi, aveva previsto
tutto…” sussurrai con voce
incrinata.
Oh
Bella. Al solo pensiero che
le fosse
successo qualcosa sentii il mio cuore morto pulsare, sanguinare.
“Dove?” domandai, cercando di mantenere il
controllo.
“In una baracca, nel bel mezzo della
foresta…”
cominciò Alice, ma non la feci finire.
A velocità
vampiresca mi catapultai fuori dalla casa, con un solo obbiettivo nella
mia
mente: trovare Bella e stringerla nuovamente tra le mie braccia.
Era lì vicino.
Lì.
Sono quei
momenti in cui speri vivamente che il destino sia dalla tua parte, che
almeno
lui, in quella
lotta alla sopravvivenza,
ti aiuti, ti dia quel piccolo vantaggio o semplicemente decida di non
portarti
via l’unica cosa che ti lascia in vita, che ti fa sentire
nuovamente vivo,
nonostante non ci sia più un cuore.
Corsi come non
avevo mai fatto, corsi disperatamente, ma
ancora con quella minuscola speranza che mi teneva insieme
l’anima, quell’anima
che sentivo viva da quando Bella era entrata nella mia vita.
Corsi
solamente,
corsi, corsi e corsi.
Corsi ad una
velocità mai sperimentata prima, allungando il
più possibile le gambe, facendo
lavorare i muscoli come mai avevano fatto perché
l’importante era solo arrivare
da lei, salvarla, rivedere il suo sorriso… niente
importava; avrei
potuto distruggere qualcosa ma non me
ne sarei accorto: io dovevo salvare la mia vita.
Come avrei fatto
a vivere altrimenti? Una volta che tocchi il paradiso, non riesci
più ad
andartene, a lasciare la fonte della felicità, della
gioia…
“Non lasciarmi,”
urlai nel silenzio che mi circondava, mentre aumentavo il passo.
In questi
momenti non sai cosa fare; ti trovi su un filo sottile che divide la
vita e la
morte, un piccolo tentennamento e potresti cadere dalla parte
sbagliata…
Perdere tutto.
Perdere lei.
Prima non avrei
mai pensato che nella mia eternità avrei
donato tutto il mio essere a qualcuno, avrei legato la mia vita con la
sua,
lasciando che l’amore mi riempisse completamente.
Mai,
mai avrei
pensato una cosa del genere.
Prima mi
divertivo semplicemente con le donne, non avevo mai pensato seriamente
a
legarmi con qualcuno… ma quando ho visto i suoi occhi
cioccolato tutte le
convinzioni sono cadute e la razionalità è
sparita.
Innamorato di
un’umana.
La mia umana
speciale.
Lei che mi ha
accettato nonostante la mia anima dannata, lei che ha scaldato il mio
cuore e
che ha messo la sua vita nelle mie mani.
Io creta nelle
sue mani, lei creta nelle mie.
È un totale
abbandono nei confronti dell’altro.
Incondizionata
fiducia.
Infinita voglia
di amarsi.
Immensa voglia
di vivere con l’altro e di condividere ogni piccola cosa.
L’esistenza.
Un periodo
lungo… infinito… ma se condiviso con la persona
che ami non ti pesa, anzi godi
di ogni secondo per apprezzare ogni particolare, ogni sfaccettatura.
Inizi ad
apprezzare davvero la vita se hai qualcuno accanto
che la rende
migliore.
Ma ad un certo
punto una visione di Alice mi arrivò facendomi gelare.
“Non
ti
ucciderò… ti farò diventare come me e
sarai per sempre mia…”
Mia…
Mia…
La rabbia mi
accecò.
Divenni rigido.
E aumentai la
velocità.
Lei
era solo
MIA.
Non l’avrebbe
mai toccata. Mai.
“È mia, solo
mia! Non la toccherà!” Urlai. facendo rimbombare
la mia voce.
“Edward. CORRI!”
L’urlo di Alice mi arrivò immediatamente.
Forte.
Chiaro.
Probabilmente se
avessi avuto un cuore, se fossi stato ancora umano non ce
l’avrei mai fatta a
correre così.
Saltai da un
ramo all’altro senza mai smettere di correre,
finché non lo sentii…
Sangue.
Il suo
sangue.
Forte.
Il suo odore era
arrivato al mie narici immediatamente.
Inconfondibile.
Profumato.
Seguii la sua
scia e mi ritrovai a pochi metri dalla baracca, nascosta completamente
dagli
alberi. Era più vicina di quanto pensassi, ma
all’inizio quando ancora non
potevamo percepire il vampiro era stato impossibile trovarla.
Corsi sempre con
la speranza nel cuore e non mi fermai, spaccai la porta…
trovando davanti a me
la scena più agghiacciante a cui avessi mai assistito.
Bella, per
terra, scossa dagli spasmi mentre dalle sue labbra uscivano urla di
dolore.
Del sangue la
circondava, un pezzo dei suoi jeans squarciati, un brandello di
maglietta
tagliato.
Gli occhi
terrorizzati.
Impauriti.
Tutto per colpa
mia.
“Oh è arrivato
il piccolo Cullen… sei arrivato appena in tempo per vedere
la trasformazione…”
La voce di Jensen mi arrivò dritta alle orecchie, provocando
il me una scarica
potentissima di rabbia.
Una piccola
goccia di sangue sulle sue labbra venne leccata via dalla sua lingua.
Come aveva osato
toccarla… come…
Quel bastardo…
Questi pensieri
elaborati neanche in un millesimo di secondo.
E il calcio che
arrivò in faccia al bastardo ci mise ancora meno.
Lo schiantai
contro il muro con tutta la forza che possedevo in corpo, mentre dentro
di me
l’anima del vampiro cattivo assetato di vendetta si faceva
sentire di più.
Morto… doveva
morire.
“Oh piccolo
Cullen continua, lei mi apparterrà comunque… lo
sai…” Continuò a parlare tra i
colpi.
“Bastardo, devi
morire,” sputai.
Gli tirai un
calcio al fianco. facendolo cadere per terra e mi avvicinai
immediatamente a
Bella.
La presi tra le
braccia, guardandola negli occhi.
“Amore mio, amore
mio…” Sussurrai in preda al panico.
I nostri sguardi
si incrociarono e anche in un momento come quello, di follia,
tristezza, i suoi
occhi mi guardarono trasmettendomi tutto l’amore che provava.
Come faceva,
come faceva…
Era tutta colpa
mia, non dovevo lasciarla.
“Lo sapevo che
mi avresti salvata…” Mormorò scossa
dagli spasmi.
Inaspettatamente
Jensen mi arrivò alle spalle e feci in tempo a lasciare
Bella che mi buttò
contro il muro. provocando un botto tremendo.
Mi rialzai
immediatamente ma fui
fermato da una
mano.
Erano arrivati.
Emmett e Jasper
attaccarono Jensen mentre Alice mi trascinava da Bella, guardandola con
occhi
vacui.
“Dobbiamo
salvarla… non può, non può”
continuava a sussurrare con voce rotta dai
singhiozzi.
Improvvisamente
Carlisle arrivò al nostro fianco seguito da Esme.
Era un delirio.
Non capivo più
nulla se non il dolore di Bella e il suo viso sempre più
bianco.
“Edward si sta
per trasformare! L’ha morsa!” Mi disse Carlisle
mostrandomi il morso alla
gamba.
Raggelai.
“Manca poco
all’inizio, Edward!” Urlò Alice
prendendosi la testa tra le mani, mentre si
sentivano urla su urla e rumore di strappi.
“Devi levarle il
veleno Edward, succhiarlo via o diventerà come
noi…” Mi spiegò Carlisle, pacato
ma allarmato.
“Cosa? Io? Il
suo sangue non mi attira in quel senso, ma sono un vampiro comunque!
Potrei non
fermarmi… come…” mormorai.
Come potevo…
Io non volevo
perderla.
Sarei morto con
lei.
“Figliolo… -
Esme mi chiamò e mi girai a guardarla addolorato. - Tu puoi… tu la
ami Edward.” Mi disse dolcemente
e amorevolmente.
Io l’amavo.
Non c’era niente
di più.
Lei era la mia
vita.
“IL FUOCO!” Urlò
Bella facendoci sgranare gli occhi.
Mancava poco.
La mia vita si
trovava sospesa su un filo, che si sarebbe rotto da un momento
all’altro.
“Io voglio che
diventi come noi. – Sussurrai immaginandola vampira, con la
pelle lattea e
fredda, condividere con me l’eternità. –
Ma non in questo modo…”
“Edward fallo,
ora!” Mi esortò Alice.
Mi avvicinai
alla gamba e iniziai a succhiare via il veleno.
Le immagini di
noi insieme, felici, sorridenti mi diedero la forza, la speranza che
tutto si
sarebbe sistemato.
I suoi occhi
cioccolato diventare oro come i nostri.
Il suo corpo
freddo ma che al contatto era caldo. Bollente.
Immagini di un
futuro che volevamo entrambi ma non così, non in quel modo.
L’avrei fatto
io.
Solo io.
Quando sentii
una goccia del suo sangue mi ritrassi.
Le avevo tolto
tutto il veleno.
Era viva.
Era viva.
“Bravo Edward,
hai fatto in tempo,” sussurrò Alice avvicinandosi
ancora di più a Bella e
carezzandole il viso.
Aveva smesso di
urlare.
Ma il suo
respiro era basso, leggero…
E sicuramente
aveva bisogno di trasfusione di sangue, ne aveva perso molto dalla
gamba.
“Bella, tesoro,
mi senti?” Chiese mia madre flebilmente.
Carlisle le
toccò il polso e ci assicurò che andava tutto
bene, che il cuore batteva, ma
che aveva bisogno di sangue.
Ma il pericolo
era scampato.
“Amore mio… ci
senti? - Mormorai prendendole il volto tra le mani. -
Amore mio.”
I suoi occhi si
aprirono lentamente mostrando il mio oceano di cioccolato.
“Mi hai salvato,
lo sapevo che saresti arrivato… tu mi salvi
sempre…” mormorò cercando di alzare
la mano fino al mio viso, ma con scarsi risultati.
“Scusami amore
mio, perdonami” sussurrai mentre la prendevo tra le mie
braccia.
È morto Edward,
l’abbiamo finito noi.
Il pensiero di
Emmett mi arrivò subito e mi fece sospirare sollevato.
Era morto.
Morto. Sparito.
L’odore di fumo
mi arrivò alle narici, segno che l’avevano
bruciato.
“Grazie Jasper e
Emmett” dissi conscio che mi avessero sentito.
“Portiamola a
casa tesoro,” mi disse Esme.
“Sei il mio
salvatore, - continuò Bella con gli occhi chiusi e con un
piccolo sorriso sulle
labbra. – Altro che principe azzurro, tu sei il vampiro
salvatore dai capelli
ramati” continuò con fatica facendo ridacchiare
Alice, cheormai era sollevata.
“È proprio
innamorata,” sussurrò Alice
sorridendo.
“Mi dispiace
amore,” continuai a sussurrare nell’orecchio di
Bella mentre cominciavamo a
correre e mi lasciavo alle spalle quell’inferno.
“Smettila
Edward, tu mi hai salvato.”
La mia dolce e
testarda umana.
Mia.
“Ti amo lo sai?”
Chiesi.
“Mm, mm… -
gracchiò. – Ho sonno.”
“Dormi mio
piccolo angelo” mormorai stringendola più forte
fra le mie braccia.
Il mio cuore era
più leggero.
Era intatto
soprattutto, lei era con me.
Viva.
Con
il sorriso sulle labbra mentre era nel suo bel mondo di sogni dove
tutto era
più semplice, forse più bello.
Ma
io non potevo dirlo, lei mi amava e lei voleva stare con me per sempre.
Cosa
potevo volere di più?
Il
destino sembrava essere sempre stato dalla
nostra
parte.
Come
questa volta: solo grazie ad esso, probabilmente, tutto era andato per
il
meglio.
Non
c’era stata razionalità, pensieri, idee, strategie
o tattiche per salvarla.
Non
c’era stato nulla.
Un
arco di tempo dove mi stavo giocando il tutto per tutto. Ogni cosa.
Non
c’era stato nulla.
Tempo
per pensare, di fermarmi, di controllare e aspettare.
Non
c’era stato nulla.
Solo
e unicamente il destino che era dalla nostra parte.
Grazie
destino.
Ma noi non l'abbiamo fatto con cattive intenzioni, anzi il contrario. Abbiamo voluto rendere omaggio a questa splendida saga che ci ha - e ci fa tutt'ora - sognare.
Abbiamo apprezzato molto in Twilight l'idea della Meyer di far togliere il veleno da Edward e così abbiamo voluto riportarla qua.
Ma ribadiamo che non l'abbiamo fatto per copiare =) Noi amiamo la Meyer e la sua splendida saga.
Grazie per averci ascoltate^^
_Risposte alle recensioni_
RenEsmee_Carlie_Cullen:
ciao carissima!
Scusaci il ritardo! Purtroppo la scuola non aiuta
ç__ç Sorry!
Ahahah
sì Bella a qualche mania suicida ma alla fine è
andato
tutto bene, no? (: Può apparire scontato il finale ma
crediamo che il destino
esista davvero e che a volte alcune cose succedano grazie ad
esso!
Niente
spiegazioni strane, solo il destino dalla loro parte. Ora tutto
sarà
tranquillo! Piaciuto comunque? Speriamo di sì!
Grazie mille, un
bacione!
Grazie di cuore,
siamo contente che ti sia
piaciuto! Bella è un po’ così xD Ma
l’ha fatto per far sì che Edward e gli
altri potessero vedere… ha giocato il tutto e per tutto!
Alla fine
è finito tutto bene però, contenta tesoro? Il
vampiro è morto e Bella sta bene!
Piaciuto? Abbiamo
messo un omaggio a Tw, non volevamo copiare o nulla,
solo un omaggio. Grazie ancora, bacioni
grandi, ti adoriamo!
Piaciuto il capitolo? Speriamo di sì! Omaggio a Tw! Un bacione grande!
Ma alla fine è andato tutto bene! Visto?^^ Grazie ancora! Speriamo che il capitolo ti sia piaciuto!
Siamo quasi al capolinea! Un bacione grande!
Siamo amanti dei lieto fine, ovvio che andasse tutto bene! ^^ piaciuto? Bacioni!
Alla fine è andato tutto bene, non potevamo far finire male… amiamo i lieto fine xD Abbiamo messo un omaggio a Tw. Non volevamo copiare o qualcosa di simile, solo omaggio.
Era ovvio che il vampiro la mordesse così abbiamo pensato di collegare… secondo te abbiamo sbagliato? Che ne pensi del chappy in generale? Speriamo che ti sia piaciuto!
Grazie ancora cara! Bacioni!
Hahahahah non
vuole dissanguato xD Alla fine è
andato tutto bene! Il destino era dalla loro parte… anche il
destino fa la
parte a volte!
Speriamo che ti
sia piaciuto! Un bacione!
Ringraziemo
di cuore anche chi ci ha aggiunte tra i preferiti (141 *.*)
chi
tra i seguiti (164 *.*)
chi
tra autori preferiti (67 *.*)
e i lettori silenziosi.
Grazie a tutti voi che leggete la
nostra storia, siete davvero stupendi.
Vi adoriamo immensamente!
Un bacione Elly e Lau^^