Ricetta n°1
                                                                                                       "Cena a base di sangue"


- Ehi Mad, la cena è pronta!-
- Arrivo subito mamma!...-
Trascinai con me Meat fino al lavandino dove ci lavammo entrambi le mani.
Tutto intorno a noi era marcio.
Le pareti facevano puzza di morte, tutto lì era "morte".
- Hai finito?- chiesi a Meat.
-Si...si Doc.-
-Bene...togliamo i camici e saliamo di sopra-
Sbottonai pian piano il mantello della sofferenza e lo gettai tra i rifiuti
della stanza.
Lo stesso fece Meat, ma dentro di lui qualcosa gli diceva di ribellarsi a
tutto quello.
- Padrone, cioè Doc...-
- Cosa vuoi adesso?-
- Beh...volevo...cioè io non...-
Mi girai lentamente verso di lui, mi avvicinai con passo pesante e dopo
aver incrociato il suo sguardo perso tra mille pensieri gli diedi un ceffone.
- Svegliati Meat, non possiamo più tornare indietro...-
- Lo so Doc..ma...-
- Ma niente, finiscila o dovrò farti fare la stessa fine di quella ragazza!-
Indicai con l'indice i pezzi ancora intatti della giovane donna.
- Adesso muoviamoci -
Meat diede un ultimo sguardo al corpo.
Su di esso qualche mosca aveva poggiato per la prima volta le sue zampe.
Quelle zampe che si muovevano veloci, quegli occhi che non non pensavano altro
che al sangue.
- Andiamo Meat- dissi sottovoce.
E insieme salimmo pian piano le scale che portavano al piano superiore.
Il sotterraneo dove io e Meat conducevamo gli esperimenti era ben nascosto dietro
una spessa parete in acciaio.
nessuno sapeva dell'esistenza della camera.
Un giorno mentre giocavo nella mia stanza con un giocattolo questo cadde per sbaglio
sotto il letto.
Nella disperata ricerca di recuperare il gioco cedetti nello spostare il mobile.
Sotto di esso non c'era nulla.
- eh? ma come?..- dissi sbalordito.
Toccai il pavimento sporco di polvere e notai infine una mattonella sopraelevata nel
muro difronte, proprio a contatto con il pavimento.
La premetti e il pavimento si aprì sotto ai miei occhi increduli.
- Wooow...- dissi mentre cercavo disperatamente di vedere all'interno.
Ma nulla, era il buio totale.
Decisi quindi di ripremere il pulsante e chiudere il tutto.
Dodici anni dopo ho riaperto il buco e con una torcia sono sceso attraverso
le scale di pietra che si trovavano al suo interno.
Proprio alla fine di esse vidi il mio giocattolo ormai irriconoscibile a causa del tempo.
Lo presi e lo portai al petto, e nel frattempo dirigevo cautamente il fascio di luce intorno a me.
- Sembra...sembra una stanza-
Poggiai il giocattolo a terra e avanzai lungo il perimetro della nuova camera.
Infondo a questa vi era un enorme macchina. Era molto strana.
Emanava come una sorta di attrazione nei miei confronti.
Accarezzai il suo guscio di metallo e sentii in me un piacere mai provato prima, qualcosa di sconosciuto
ai miei sensi.
Oggi ho fatto di quel posto il mio laboratorio di raccolta sangue.
Perchè di raccolta sangue? beh...dopo varie ricerche su internet ho scoperto che quella strana macchina
è la famosa BLOOD MACHINE.
Una macchina che gli antichi usarono per epurare il mondo dalla gente malvagia.
Il rito del PROPIZIO SANGUIGNO, così veniva chiamato, consisteva nel rapire con l'inganno la gente e portarla
lentamente e ferocemente alla morte, per poi drenarne il sangue e riempire la BLOOD MACHINE al fine di causare
la cosidetta BLOOD RAIN, la pioggia di sangue che a contatto con la pelle umana deciderà le sorte di ogni singolo essere vivente.
Infatti la pioggia risulterebbe acida per chi non è degno di restare in questo mondo, mentre curativa per chi lo è.

***

- Mad!!!-
- Si mamma cosa vuoi?...-
- Sai se abbiamo carne in dispensa?...mi serve per preparare la cena...-
Abbassai lo sguardo e cominciai a ridere, sempre più forte.
- Doc...a cosa sta pensando?-
Rivolsi il mio sguardo maligno verso il mio socio e dissi.
- Vuole della carne Meat...diamogliela...-

Continua...