Fandom: Saint Seiya - The Lost Canvas
Conteggio Parole: 200 + 200
Pairing: Aquarius no Dégel/Scorpio no Cardia
Avvertimenti: shonen-ai, scorpioncino fra le scartoffie, botta di angst a tradimento
Note: # Ha partecipato alla Double Drabble Challenge II @ gracalling coi prompt 19. Leggere prima la fine e 20. Capitolo chiuso
# La prima drabble è spirata a questa stupenda immagine.
# La seconda contiene spoiler sul capitolo 108 (che non ricordo se è già uscito in Italia, ma se non è uscito comunque manca poco).
# Il titolo è ispirato alla canzone dei Doors, The End.

Leggere prima la fine

Per un Saint era un onore immenso essere poter apprendere direttamente dal Pontefice, poiché spesso questa era una designazione ufficiosa alla successione.

Quando Dégel fu invitato dal Grande Sacerdote a raggiungerlo sullo Star Hill, il suo cuore fece una capriola di gioia. Non era però l'ambizione ad eccitarlo, ma la prospettiva di ciò che avrebbe appreso: come leggere le stelle, protettrici dei cavalieri e profetesse infallibili ma di difficile interpretazione.

-Perché è così difficile conoscere il futuro?- chiese una notte Cardia. Era stato male da poco e Dégel rifiutava di lasciarlo solo, così aveva ottenuto il permesso del Pontefice di portarselo alla lezione.

Sage si voltò con un sorriso indulgente verso il ragazzo sdravaccato sul tavolino ingombro di carte. -La troppa conoscenza può essere pericolosa quanto la troppa ignoranza. Mi meraviglio che sia proprio tu a porre una domanda simile: che vita sarebbe se sapessimo già cosa ci accadrà in ogni momento? Sarebbe come leggere prima la fine di un romanzo.-

La mano che Dégel aveva posata sul telescopio si irrigidì. Che male poteva esserci nel voler conoscere il finale in anticipo? Le rare volte in cui non si dedicava a trattati e affini, per prima cosa spiava sempre le ultime pagine: gli serviva a decidere se sarebbe valsa la pena di leggere quel libro.

Ma il parallelo tracciato dal Sommo Sage fra la vita e la letteratura lo colpì improvviso. Mordendosi il labbro inferiore per trattenere un “oh!” di sorpresa, si voltò verso Cardia. Della sua vita, egli conosceva già il finale. Eppure non aveva deciso che non valeva la pena vedere il resto.

Capitolo chiuso

Il finale giunse sin troppo presto, secondo Dégel: avrebbe voluto avere ancora Cardia al proprio fianco.

Il cavaliere dello Scorpione del Cielo però aveva ottenuto ciò che desiderava: aveva provato il dolore e il calore di una vera battaglia, e si era scelto il luogo dove morire alla grande contro un nemico degno di sé, uno dei tre Giganti Infernali.

Dégel era forte; avrebbe sopportato qualunque cosa in nome del proprio sacro compito. Ma ci fu un istante, uno solo, in cui fu sul punto di cedere, gettarsi a terra e piangere, invocando l'oscurità tranquilla di Ade.

Fu un solo momento, mentre, correndo per superare Pandora e poter trattare con Poseidone, avvertì spegnersi il cosmo di Cardia. Nell'arco di nemmeno un'ora aveva perso le due persone che più amava al mondo. Unity era stato il primo -il primo che aveva amato, e il primo a morire. Egli, così saggio, si era comportato da sciocco, guidandoli laggiù, e l'aveva pagata.

La vita era un capitolo chiuso, ormai. Gli restava il senso del dovere, il senso della missione che doveva a tutti i costi compire. Ci sarebbe stato tempo più avanti per scegliere la gloria del martirio e lasciarsi tutto alle spalle.