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Autore: Nlc    16/03/2010    1 recensioni
Buon anno a tutti, eccomi di ritorno con una nuova emozionante storia con nuovi personaggi e con tante intense emozioni: "Questa separazione ci fa tanto male, perché le nostre anime sono legate l’una all’altra. Forse lo sono sempre state e lo saranno sempre. Forse abbiamo vissuto mille vite prima di questa e. In ciascuno ci siamo incontrati. E forse ogni volta siamo stati costretti a separarci Per le stesse ragioni. Perciò questo è un addio che dura Da 10 mila anni e prelude quelli a venire. Quando ti guardo, vedo la tua bellezza e la tua grazia E so che sono andate via via crescendo ciascuna delle tue vite. So anche che ciascuna delle mie vite sono andato alla tua ricerca. E cercavo proprio te, non qualcuno che ti somigli , perché la tua anima e la mia Devono sempre riunirsi. E poi, per ragioni che nessuno di noi capisce, siamo costretti a dirci addio. Vorrei dirti che tutto andrà benissimo e giurò che farò il possibile Perché ciò accada. Ma se non ci incontrassimo e questo fosse un vero addio, so che ci rivedremo in un’altra vita. Ci incontreremo di nuovo, e forse il volere delle stelle sarà cambiato e potremo amarci tanto da convivere tutte" le sensazioni precedenti. ( Walt Whitman)
Genere: Commedia, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 20

                                                                                Capitolo 20

 

 

Se qualcuno avesse detto che questa storia fosse finita in un letto di ospedale. Nessuno ci crederebbe. Mark aveva richiamato 10 volte fino a che non gli ha risposto la polizia che la macchina era andata a sbattere contro un camion con la pioggia battente e che l’avrebbe portata all’ospedale più vicino della zona, avendo perso i sensi.

 

Ora Mark si ritrova all’ospedale, preoccupato seduto nella sala di attesa con un bicchiere in caffè in mano. Quando sente una voce:

 

“ Signorina….scusi, cerco la signorina Micol…?

 

“ Chi è lei?”

 

“ Sono suo marito.” Sa che non è vero.

 

“ Allora, guardi ora è in sotto osservazione, sta nella stanza 102, chieda al dottor  Leghill quando esce dalla stanza. La prima a destra nel corridoio.”

 

“ Grazie….”

 

Quando Samuel vede Mark lì da aspettare, si sente smarrito.

 

Si siede vicino a lui. Spiazzati , non avrebbero mai creduto di trovarsi a quel punto.

 

“ Beh…che cosa è venuto   fare lei qui?” Chiede risentito Samuel.

 

 

“ Ester mi ha chiamato, mentre stava guidando, pioveva molto e un camion le è venuto addosso….”

 

 

L’ha chiamato, pensa….

 

“ Sarà contento, ha vinto lei.”

 

“ Senta, non mi sembra il momento….”

 

“ No, ha ragione, ho cercato di sopportare, di fare finta di niente, ma ora basta, ma lei me l ‘ha portata via , ci è andata a letto, le ha messo in testa un sacco di sciocchezze …e se le succede qualcosa, se Ester  muore, è colpa sua.”

 

“ Non è colpa di nessuno, né tanto meno mia, che cosa è successo quando è tornata a casa.?

 

“ Era stata al mare e quando mi ha detto che è stata in barca con lei, sono andato su di giri, sono volate parole pesanti e lei è scappata via piangendo,e si messa a guidare sotto la pioggia come una stupida per andare da lei. Non solo se le succede qualcosa, morirei, ma non posso sopportare che abbia scelto lei un vecchio.,…”

 

 

 

Sta uscendo dalla stanza il dottore Hegill.

 

“ Dottore, dottore,sono il marito della signorina Micol, vorrei sapere qualcosa sulle sue condizioni.”

 

“ Stia tranquillo, la signorina ha preso una bella botta, il trauma cranico non ci è stato,per sua fortuna , le condizioni sono stabili, però ora è in coma farmacologico , ci sembra più opportuno per monitorare il battito cardiaco, ma domattina sarà sveglia. Stia tranquillo? Lei è il padre?

 

Chiede a Mark, facendo cenno di sì. E Samuel fa finta di niente .

 

“comunque, sua figlia ritornerà a presto nelle sue condizioni normali, al massimo riporterà  lieve ferite e dovrà fare della fisioterapia.”

 

“ ora scusatemi, ma avrei altri pazienti da visitare.”

 

 “Grazie”

 

Samuel e Mark si siedono stravolti e stanchi, Ester è salva e Samuel si rende conto di aver detto parole pesanti.

 

“ Io per prima….”

 

“ Lasci perdere, è normale…”

 

“ Io sono esterrefatto, come non riesca lei a rimanere imperturbabile. L’ ho accusato…”

 

“ Ma lo sa che lei mi fa ridere.  Che cosa dovrei fare? Picchiarla a sangue, che senso avrebbe? Insultarla non mi servirebbe  a niente, né sprecare parole.

 

Ester è debole, ma ora capisco, perché vi siete ritrovati,perché siete uguali, perché vi appoggiate l’uno con l’altro, ognuno riempiva la debolezza dell’altro per sentirvi soli e il fatto che rimaniate separati vi fa perdere la testa ad entrambi. Lei non accettava , voi mi state urlando contro come se fossi un nemico, ma voi siete stati amici e nemici. Il vostro amore è stato risucchiato dalla debolezza di carattere che avete. Siete dipendenti, state insieme, perché non riuscite a stare da soli.”

 

 “ E io penso che possa insultarmi quanto vuole, ma non è questo che farà riportare indietro le cose.”

 

Samuel è sorpreso da ciò che aveva appena detto, perché è vero. Ormai loro stavano insieme da anni, erano indispensabili l’uno per l’altro, era normale che ora avessero difficoltà a staccarsi.

 

“ lei non ha scelto nessuno, lei ha bisogno solo della sua strada, ma non siamo noi ad indicarla.”

 

 

 

Samuel rimane silenzioso ed ora comincia a capire, perché Ester si è sentita vicino a lui, perché la ascoltava in un modo diverso. Per lui i suoi errori, le sue gaffe erano diventate abitudini e le sue lamentele erano solo fastidi.

 

“ Ma posso anche sbagliare sa, non sono un tuttologo….”

 

“ no, però ci sa fare.”

 

 

 

“ Che cosa ha intenzione di fare? Io rimango qui fino a domattina, non sono vicino e con la macchina viaggiare di notte con il sonno non me la sento.”

 

“ Rimanga…Io me ne vado.”

 

“ Perché?”

 

“….perché mi rendo conto che lei in questo momento non ha bisogno di me. Solo una cosa, non le dica che sia passato,la chiamerò per telefono per scusarmi .Neanche si accorgerà di me domattina appena la vedrà.”

 

 

“ le fa onore lo sa….”

 

“ no….non sono come lei, io sono molto impulsivo.”

 

“ Arrivederci.”

 

“ Arrivederci.” Ma stavolta Samuel sa andando via dall’ospedale, che sarà un addio dalla vita di

 

Ester e dovrà costruire una vita, una vita solo sua.

 

 

Samuel se ne va, e Mark poco dopo gli prende sonno e si addormenta lì nella sala di attesa.

  
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