Come around again
Non so
quanto tempo ho impiegato per capire che ero
innamorato.
Tanto. Di questo ne sono certo.
Forse
troppo. Si, decisamente troppo.
Ma alla
fine ho recuperato, no? Cioè, ho fatto tutto quello
che potevo…magari adesso si è pure scocciata di me e delle mie manie di farla
sentire importante. E vabbè. Vorrà dire
che alla prossima farò tutto ciò fin dall’inizio. Assillandola meno,
ovviamente.
Ha tutta
la mia comprensione quella povera ragazza. Voglio dire…non le
lascio neanche il tempo di respirare.
Ma è
più forte di me, non ci riesco a fare finta di niente.
Tante voltemi sono chiesto se non stessi esagerando.
E la
domanda rimbomba continuamente nelle mie orecchie, mi infastidisce,
vorrei mandarla via…davvero…
Ma lei
rimane.
Embè.
E la
risposta è sempre una sola. NO.
Non sto
esagerando.
Neanche
quando è lei stessa a dirmelo.
Faccio
solo quello che posso per recuperare il tempo perduto.
E ne ho di tempo da recuperare.
Al diavolo
le esagerazioni.
Quindi…ok.
Ricapitolando.
Sto facendo discorsi stupidi, non così?
E’ lei…è
sempre lei. Lei è ovunque, lei è aria, lei è acqua…lei è..tutto!
E non riesco a non pensare a lei.
Vabbene,
vabbene, mi sto di nuovo perdendo nei miei discorsi da adolescente.
Ma è
più forte di me.
Ricapitolando.
Lei è...Hermione
Granger.
La più
fantastica e strabiliante ragazza di Hogwarts.
E vi dico la verità, è da poco che lo penso.
Ok, ok, avete capito come stanno le cose.
Prima la
odiavo e adesso…bè, adesso la storia è diversa.
Anzi, è
tutta un’altra la storia a dir la verità.
Non so se
avete presente quella sensazione…quella strana…quella che ti leva il respiro
dalla gola…no eh?
Insomma
dai, quella.
Avete
capito, sì.
Quella
sensazione che si prova quando si è innamorati. Ecco,
quella!
Bene.
Io la
provo costantemente, e credetemi, non è poi così piacevole.
Cioè,
se penso al tempo che è volaaaato via, così, mi sento seriamente male. Evvia il
ventricolo destro.
Eddai oh, cioè, insomma boh.
Vabbè, è
lei, punto. Fine della storia.
...
Nono
scherzavo. Figuriamoci se la storia finisce qui. Sono solo troppe cose da
raccontare, troppi ricordi, troppe immagini confuse.
La mia
testa in questo momento è come una grande archivio.
Ci sono
tanti cassettini sparsi qua e là, tutti etichettati con un cartellino rosso e
la scritta ‘Hermione’.
Ecco…lo vedo…vedo l’archivio!
E’ enorme
cavolo…e per la barba di Merlino, c’è un casino della
miseria là dentro! Eccheccazzo, devo rimettere a posto io!
Ma dove
cazzo è Gazza quando serve?!
Ooh, ma
chissenefrega di Gazza, che se ne stia pure a giocare a ‘indovina chi’ con la
sua gatta monca. Questi sono i miei ricordi, per la miseria!
Al diavolo
Gazza.
Ok…cominciamo.
Questo!
Oh, cazzo
se c’è polvere qua dentro!
Da quant’è che non ci vengo?
Vediamo un
po’…oh sì! Questo me lo ricordo!
E’ stato
forse uno dei momenti più belli di tutta la mia vita.
Cappero,
alla prima! Culo.
Hermione…quanto
era bella quella sera? Bella?! Di piiiiiù.
Bellissima.
Fantastica. Infartevole.
L’ho
adorata.
E pensare che ancora lei era quasi una sconosciuta per me. Cambia in
fretta la vita.
E il mondo gira forse troppo veloce. Per me. E magari
anche per lei, via.
Ok…era
a Hogwarts, ricordo, ricordo.
Bella
serata.
Altro che Yule Ball.
Vabbè,
sorvoliamo su Harry…lui si che era apatico quella
sera. Non so sarà stato stanco, boh.
Chennessò,
non mi interessa neppure a dirla tutta.
Non che
non mi interessi di Harry! Solo che insomma, alla sua
salute mica devo pensarci io.
Insomma,
stavo dicendo…sì, Hermione era bellissima quella sera. E
non so come diavolo ho fatto a restarmene tutto il tempo impalato su quella
sedia a girarmi i pollici.
E lei
uguale, eh.
Quindi
vabbè, per quella volta sono perdonato visto che anche lei non è stata molto
attiva.
Certo che
a quei tempi era insopportabile davvero.
Ai tempi
di Hogwarts dico.
I primi
anni! Oddiosantomerlino, non la reggevo!
Embè,
capita, no? Le persone cambiano e il mondo gira. Per fortuna aggiungerei.
Era un
ballo. Cazzo, quella volta non ho dovuto usare quel
maledetto vestito marrone cacca con i merletti al colletto. Avevo il vestito
che Fred e George mi hanno regalato per la fine del quarto anno.
Che poi
non si sa da dove abbiano tirato fuori quei soldi.
Ma che
cacchio ne so, l’importante è che li abbiano.
Insomma,
con quel vestito blu ho fatto la mia porca figura,
cazzo. E lei ha fatto la sua ovviamente.
Ma
porca, era bellissima davvero! Cioè, se lo dico io è
così!
Bella
davvero, sìsì.
Aveva un
vestito…oddio, di che colore? Ah sì! Verde smeraldo.
Uguale a
Harry.
Solo che
quello di Harry era da maschio.
Embè, già,
no guarda, Harry va in giro vestito da checca.
Bello.
Insomma
dai, bella serata sì. Un ballo in onore di Harry. Anche
se lui era l’unico che sembrava non intenzionato a parteciparci.
Ma io
dico…il nostro ultimo anno ad Hogwarts! No, dico,
divertiti cazzo! Macchè.
Oh, poi
l’ho detto, alla sua salute ci pensa lui. Cioè, che
faccia quello che vuole.
Quella che
davvero contava era Hermione.
Credo di
non averla osservata così tanto in vita mia.
Sì,
osservata, perché?
Fissata?
Naaah,
mica la fissavo! Mmm, osservavo e basta.
Molto discretamente.
A parte
una o due volte al massimo che si è girata e mi ha beccato proprio
mentre la guardavo. Pazienza, una o due volte.
Oddio,
forse erano tre.
Al massimo quattro! Insomma, ciao. Così è, e così è andata. Quello che è
successo dopo non ve lo racconto. Troppo intimo.
Scherzo…racconto,
racconto.
Allora…ok, mi ricordo di averla invitata
a ballare. Sìsì, ci misi tutta la serata per trovare
il coraggio. E infatti dopo due passi l’ultima canzone
della serata era già finita. Ma comunque.
Dopo
arriva il bello.
Siamo andati
fuori, in giardino. O parco, come volete,
chissenefrega.
Lei era
bellissima.
L’ho già
detto vero? Ok, lo ridico.
Insomma, aveva i capelli tutti sciolti, lei che li tiene sempre legati. E poi
erano ricci…ricci mi pare, sì.
Solito
colore, ovviamente.
Era la
prima volta che giocavo al gioco del silenzio.
Siamo
rimasti zitti per dieci minuti buoni. Diiiiiio la gola secca! Avevo bisogno di acqua, cazzo! Quel silenzio mi stava facendo sciogliere.
Poi vabbè,
insomma, non potevo rimanere zitto ancora, cavoli, saremmo
entrati nel guinness dei primati! Il record per il
gioco del silenzio più lungo mai giocato. E lei era
così…così…come non lo era mai stata.
Così, mi
avvicinai, piano piano eh.
A dir la verità sembravo un troll
con un palo infilato nel culo. Ma
insomma.
Lei
smussava gli schifosissimi angoli della mia goffa immagine.
E così
è andata.
Avete
capito, no?
Ci siamo
baciati!
Essì…tutto
merito mio, eh? Modestamente.
Ok,
basta. Non ho portato l’insulina.
Cambiamo
ricordo…ecco, questa cartellina mi ispira!
Rosa!
Perché è rosa?!
Oddio,
noooo…è quello!! Quel ricordo!
Porco Merlino, è quello davvero! Cazzo se è
felice. Troppo. La prima volta.
Ok,
felice nei limiti.
Non andò
poi tanto bene.
Insomma,
sì. Fui una schiappa. Ma ora sono migliorato, eh! Cioè, era la prima volta! L’unico ricordo che ho di questa cosa non è molto carino da raccontare.
Ok,
evitiamo.
Com’è
successo? Era sera…embè, ovvio. No! Non era sera!
Era…mattina. Sìsì mi ricordo. Lei era venuta da me
per portare dei biscotti. Ed era estate. Non so cosa
ci faceva alla Tana. So solo che ero contento di vederla lì.
Entrò in
camera mentre…cough. Ok no,
questo è meglio che non lo racconti! Oh per la barba di merlino,
questo non lo ricordavo!
Cioè…che
figura di merda.
Lei entrò
nella stanza, ok.
Io ero
inginocchiato per terra. Avevo addosso solo i boxer.
E…Merlino santo, ma porca puttana, ero davanti al
cassetto delle mutande di Percy! Cazzo, e avevo in
mano un paio di vecchi mutandoni marroncini…giuro,
orribili! ‘Bene…’ dissi.
Specificai
subito che mamma mi stava obbligando a fare quello che stavo
facendo. In realtà mi stava minacciando di attaccarmi al ventilatore.
Pulizie
primaverili.
Sorvoliamo.
Ricordo di
essermi alzato e coperto con qualcosa di molto simile a quei mutandoni che tenevo in mano che, tra l’altro, non ho idea
di cosa se ne facesse Percy.
Non
stavamo ancora insieme a quel tempo. Cioè, è dopo il
Ballo, ma c’eravamo baciati e poi stop.
E’ così
che funziona, no? La prima volta un bacio, la seconda un bacio
ed altro.
Così,
anche se non era la seconda volta che la vedevo (mi ero appena ricordato di
com’è che funziona), la baciai nuovamente, mettendoci tutta la disinvoltura
possibile.
Ok,
forse quella volta esagerai.
Me la
ritrovai al collo in meno di mezzo secondo.
E un altro
mezzo secondo dopo stavamo limonando, non so come, ma
lo stavamo facendo.
E dopo
bè, dopo è successo.
Voglio
dire, avevamo passato tutta l’ultima settimana di scuola ad evitarci, era imbarazzante, cazzo! Ed io non
potevo più stare senza di lei.
Così insomma, uno dei miei tanti modi per recuperare il tempo perduto.
E
questo ricordo è andato.
Cambiamo…
Questa va
bene.
Ma che
è ‘sta roba?
Oddio no,
questa è quando le feci lo sgambetto per le scale! Merlino, povero me. Mi ha ucciso quella volta…brrr…
Cambiamo.
Ecco,
questa mi ispira. La cartellina gialla. Devo sul serio
mettere in ordine qui dentro però…che schifo…
Vabbè,
sono curioso di vedere cosa c’è dentro.
Occazzo.
Cioè…occazzo.
Triplo
occazzo.
Questa fu
bella.
Ma
bella davvero, e non sto scherzando! Era mattina e pioveva a dirotto, cazzo se pioveva. La strada sembrava un fiume. Avevamo appena passato
una notte molto…mmmmh, e lei girellava per la casa
con indosso solo la mia camicia bianca (l’unica camicia bianca che ho a dir la verità, a proposito, da dove l’ha tirata fuori quella?)
e un paio di mutandine azzurre. Deliziose.
Era a
piedi scalzi (oddio le pedate sul pavimento! Non ho lavato il pavimento per un
mese per non cancellarle) e teneva in mano una tazza di…di…caffè.
Cioè, non lo so, lo dico io caffè.
Magari era tè. Ma c’era odore di caffè.
Ed io ero
seduto ancora sul letto, facendo finta di ascoltarla mentre
parlava, ovviamente.
In boxer.
Oh, ora
che ci penso, ma sempre in boxer mi becca lei! Mica male come cosa. Voglio dire, ho
messo su un po’ di muscoli. Anche se ancora quella
volta forse non li avevo tanti come adesso.
Nono
aspetta! Lei mica parlava! Cioè, mi ricordo la sua
voce che rimbombava per la stanza…eh, ma se mi ricordo la sua voce
allora…cantava.
C’era la
radio accesa.
Una canzone babbana, credo.
…I could
stay awake, just to hear you breathing..
Uh, adesso
me la ricordo! Cazzo, ma perché non ascolto mai quello che dice?
...i don’t wanna close my eyes…
Porco Merlino.
Com’era
incantevole.
Fantastica.
E aveva
pure una bella voce! Anche se si era appena svegliata.
E se la notte prima avevamo fatto l’amore.
Non so
cosa mi spinse a fare quello che poi effettivamente ho
fatto, non lo so, cioè, lo so, ma ora
l’ho capito, cazzo.
La
raggiunsi arrancando tipo morto vivente, le spuntai di fronte e la fermai con
le braccia.
Le presi
la tazza dalle mani…ok, quella volò per terra, ma fa niente. Mi ricordo che voleva pulire, ma a me poteva fregare di meno di pulire il pavimento.
Le dissi
di no e siccome lei continuava a ribattere e brontolare, la zittii con un
bacio.
Evvia ai
festeggiamenti.
Lo facemmo
di nuovo quella mattina.
E così
il pomeriggio.
Mi sentivo
potente, cazzo.
La sera
dopo però andai a letto alle 8. Non c’entra niente, eh?
Vabbè.
C’era la
radio accesa in sottofondo. Rimase accesa tutto il giorno.
E…mentre
lo facevamo, la mattina, nel mio letto nuovo di pacca (a prova di sfondo),
quella canzone…ancora e ancora..
..I don’t wanna fall asleep…
Cazzo, è durata un sacco quella canzone.
Ma cioè, non che stessi ascoltando a dir la verità. Il suono
della sua voce che continuava a sussurrare il mio nome
mi stava troppo esaltando. E il sapere di averla
ancora tra le braccia mi stava mandando il cervello in pappa.
…’cos I miss you bad…
Non l’ho
mai amata così tanto.
Ebbasta
ricordi. Metto via tutto, e al diavolo le pulizie primaverili.
Chissenefrega
della polvere. Cioè, è bello così.
E poi
insomma, non voglio che la musica e ne vada. Se faccio
ordine magari sposto qualcosa e smette.
Non voglio
che la canzone finisca.
Aaaah
rimango nell’ozio un altro po’.
I don’t wanna close my eyes..
Solo un
altro pò, poi me ne torno a fare quello che dovevo fare. Cos’è che dovevo fare?
…
Boh.
Si sta
bene tra i ricordi.
E la musica..
…I don’t wanna fall asleep ‘cos I miss you
bad and I don’t wanna miss you bad..
……………………
Ok, non è niente di speciale .. anzi, il
contrario. Ma
L’ho scritta in Irlanda (Irlandaaaaaa! Dublinoooooooo! Marinooooo!), avevo un pizzico di ispirazione..
fico. La dedico alla Sere (non ti preoccupare, per il
lavoro ti pago lo stipendio), a Eli, a Egle e a Oryenh.. grazie per permettermi di threaddare
con voi!! ß- qui non ci sono riferimenti
particolari a nessuno dei vostri pg (Draaaaaacoooooooooo!!), nono,
nessuno .. davvero ..