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Autore: Ele96    16/03/2010    2 recensioni
Quando mi svegliai avevo mani,piedi e bocca legati e Susan accanto a me cercava di liberarsi.Mi resi conto dopo un po’ che ci trovavamo in un cimitero.
Genere: Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cimitero Notturno
capitolo primo

 



Entrai in casa, e accesi tutte le luci possibili.

Quell’incidente, non so come, ma mi aveva spaventata.Prima di qualunque altra cosa mi accertai di essere sola , dopodiché accesi la tv. Niente di interessante, i soliti cartoni animati, cercavo di concentrarmi su di essi ma qualcosa mi distraeva in continuazione, un pensiero terribile; quell’incidente, quella persona a terra, quella ragazza che tanto assomigliava a mia sorella, mi aveva fatto un certo effetto. Ma io sapevo benissimo che mia sorella Susan stava al meglio, con un gesto velocissimo, tuttavia acchiappai il telefono e composi il suo numero. “Pronto?” “ Susy?” “ Si, Che succede?” “No,tranquilla non è successo niente,era solo…per sapere se avevi finito, così mettevo la pasta..” “ Ah,no sto per essere chiamata, telo faccio sapere io quando ho finito, ah eh io non la mangio la pasta” “ Ah, perfetto,scusa” “Ehi ma non è che hai paura a stare da sola?” “ Cosa? Io? Avanti Susy ho 14 anni ormai,sarebbe una follia!” “ Okay, mi chiamano,a dopo”. Stava bene. Ma certo che stava bene, che azione sciocca era stata telefonarle. Ed ecco che,sembrava che lo stessi aspettando,suonò il campanello. Aprii la porta,una ragazza, stanca e impaurita stava borbottando qualcosa “Cosa? Che stai dicendo? Chi sei?” Sembrava appena uscita da una bufera di fango,era completamente zuppa di terriccio,i capelli neri arruffati e sporchi,alta e magrissima e due occhi così aperti che pareva spiritata. “ L-laggiù,u-un uomo mi insegue,aiutami ti prego!!Mi vuole u-uccidere” Oh mio dio e adesso? Che dovevo fare? Ma certo devo farla entrare è in pericolo, ma come faccio a fidarmi? Va bene la aiuto. “Oh cielo, entra” “ G-grazie” .Le avvolsi una coperta addosso e la feci sedere.La ragazza,avrà avuto circa 17 anni,rimase impassibile e terrorizzata. “Come ti chiami? Perché un uomo ti inseguiva? Ma cosa ti è successo? Dov’è la tua famiglia?” Troppe domande,gliele feci tutte insieme senza pensare che forse aveva bisogno di qualche minuto per riprendersi. “ Sono Anita,abito lontano da qui” Non tremava, né balbettava più per lo meno. Mi intimoriva, non sapevo se avevo fatto la cosa giusta, aiutarla oppure no? E se fosse stata un trappola? Una trappola? E per cosa,no, aveva davvero bisogno di aiuto. “Il mio ex ragazzo,mi sta inseguendo,io..io, dice che vuole uccidermi perché mi ha trovato con un altro , sono scappata, ma n-nessuna casa era illuminata,così ho cercato aiuto qui,ho paura, mi sta cercando..io..” Un possibile  assassino girava per la città, mio dio, dovevo  avvertire Susan,Mi alzai. “ Tra poco tornerà mia sorella,e ti riporterà a casa con l’auto,così sarà tutto finito” La porta si aprì e io sobbalzai insieme alla ragazza. “Clary? Eccomi,tutto a posto, non ho niente, Ah! Ma..ma chi è questa?” Non sapevo bene cosa dire e infine balbettai “ Lei,lei si chiama Anita e il suo ex ragazzo la stava inseguendo minacciandola..cercava  aiuto, così…” “ E tu l’hai fatta entrare?Ma cosa ti passa per la testa Clara?” “Io..” disse la ragazza timidamente. “Io,ho solo 15 anni e mi vogliono uccidere, ho paura, non so dove sono, casa mia è a Fair Oak ,dove mi trovo??” “ Lontano dalla tua città,scusa ma non puoi rimanere in casa nostra,guarda, da lì puoi prendere un autobus porta dritto a dove stai tu” “Susan! Ma..cosa dici? Dobbiamo aiutarla portarla dalla polizia,insomma dovrà porre una denuncia.” “ è un problema suo, non nostro. Beh, quando sarai scesa a Fair Oak sporgerai denuncia.” Susy parlava senza guardarla negli occhi,tremendamente indifferente alla sofferenza della ragazza, che la guardava, esasperata. “ B-bene,g-grazie..ma” “Puoi tenere la coperta se hai freddo” concluse Susan e la ragazza uscì, completamente stupita, rivolgendomi uno sguardo supplichevole. “Aspetta…Ecco,tieni, non credo che tu abbia i soldi per salire sull’autobus, fa attenzione e..se accade qualcosa,beh,Puoi..tornare qui.” Mi uscirono quelle parole senza un motivo,era così disperata. Uscì dalla porta debolmente e io lanciai a Susy uno sguardo feroce “ Ma come fai? Ad avere un cuore così di pietra, quella ragazza aveva bisogno di aiuto e tu..tu l’hai mandata via. Così,dicendole quelle parole indifferenti” “ Non è cattiveria,Clara,è soltanto realtà. Sei troppo piccola per capire,io ho 22 anni e so quello che faccio,ho imparato a non fidarmi di nessuno ed è meglio così. Quando avevo la tua età ero generosa e disponibile come te, capirai.” Sospirò e gelida come lo era stata un minuto prima si diresse in camera. Da quando era morta la mamma,era lei la donna di casa,lei decideva cosa, come e quando fare ogni cosa. Ma era così…severa con se stessa,e con gli altri, così eccessivamente responsabile che mi sembrava priva di sensibilità e tanta,tanta rabbia mi esplodeva dentro ma non volevo, non potevo ribattere.

  
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