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Autore: chaplin    16/03/2010    5 recensioni
Quello era Paul McCartney, sicuro!
Carly Spencer e' una fan degli anni Sessanta e Ottanta - e soprattutto dei Beatles - che vive nel ventunesimo secolo, in mezzo alle mode che governano la mente della generazione degli anni Zero (i pantaloni aderenti, i soliti cantanti di MTV, etc). Il suo personale sogno di poter vedere tutti e quattro i Beatles uniti e' un sogno che, ovviamente, non si avverera' mai (almeno nella sua attuale vita). Ma un giorno... La mia prima fic sui Beatles, spero vi piaccia :D
Genere: Generale, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, George Harrison, John Lennon , Paul McCartney , Ringo Starr
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Rubber Soul.'
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Paul era per terra, a faccia in giu' e senza le calze sui piedi..
Carly era con i gomiti sul materasso, sopra la fodera stropicciata, con un'aria vagamente stordita.
Ma l'attenzione dei nuovi ospiti era concentrata su tutt'altro dettaglio. John inizio' a mugugnare cose senza senso tra i denti, tenendosi alla porta, mentre George scuoteva la testa con disapprovazione. Ringo era l'unica persona che sembrava realmente preoccupata, in quel momento.
“Cosa sta succedendo, qua dentro?” domando' Ringo, schiarendosi la voce con forza.
“Ma chissenefrega di cosa stava succedendo, Rings! Anzi, frega si', perche'.. Perche'...” si guardo' attorno, poi si concentro' sulla ragazza sdraiata sul letto, con la faccia di chi ha visto Batman. “Ehi, tu! Perche' non hai la felpa addosso?!”
George scivolo' di colpo sui pantaloni di Paul. “Ahia! Troppa cera, John!”
Un secondo.
Pantaloni? George e John scacciarono un urlo degno di una signorina in calore.
Paul si rialzo' da terra, grattandosi i capelli. “Ehi.. che succede?”
“Diccelo tu!” urlo' John sedendosi per terra, puntandogli contro l'indice destro con intenzioni quasi autoritarie. George aggrotto' la fronte, perplesso, mentre Ringo fece il faccino innocente di una persona che si sente estranea.
“Ma io..” provo' a dire Paul. Poi si accorse di avere solo i boxer addosso. “Un attimo... Cos'e` successo?!”
“E' da un'ora che stiamo cercando di capirlo, cazzo!” esclamo' John, furioso.
Qualcuno si ricordo' dell'esistenza di un'altra anima innocente nella stanza – o meglio
dell'anima innocente.
“Oh diavolo, Spencer, tutto bene?” chiese Ringo, cercando di prenderle la mano.
Lei lo guardava, disorientata, e balbettava. “M-ma...”
George si precipito' automatico, con un sorrisone sulle labbra. “Ehi, Carly!” disse, guardandola negli occhi.
“B-basta! Mi potete dire c-cosa..”
“...
Cosa sta succedendo?!” dissero tutti e tre in coro. Paul e Carly ci capivano sempre di meno.
“Abbiamo capito che siete rimbambiti, eh!” disse John, rialzandosi da terra. “Va bene:
Harry! Ringo! Andate fuori con la femmina, io ho da fare con questo qui!” aggiunse, con la voce ruvida – ma con il viso da mamma isterica.
“John, io non mi chiamo H..”
“Ho detto
andate fuori! Uffa!”
I due fecero spallucce e portarono Carly, confusa e perplessa, fuori dalla stanza di Paul, per il braccio.
Cosi' i due rimasero da soli nella stanza, lui svestito e tremolante come un cagnolino – dal freddo – e l'altro che lo guardava minaccioso da sotto il cappello marrone in stile Far West. Certo che quegli occhi facevano paura, cosi'...
...da quando faceva paura, quello scemo con cui viveva?
“Ehi, John, che ti prende?!” disse Paul, boccheggiando. “C-che ho.. fatto?!”
“Aaah, quanto sei imbecille,
Pauline.” disse lui, tra i denti, trattenendosi dal prenderlo a pugni. “Stai per farlo con la tua ragazza e nemmeno te ne accorgi? Ti faccio tutti i miei sinceri e vivi complimenti, davvero.”
“Vacci piano con i nomignoli,
Lenny...” lo riprese lui. “E comunque, ci stavamo solo baciando.”
“Eeeeh, dicono tutti cosi'...” lo prese a gomitate. Ah... era schifosamente lunatico. Prima era sul punto di mangiarlo vivo, in quel momento sembrava solo un amico volenteroso di scoprire segreti scabrosi su di lui. “Dai dai dai, ammettilo che lo voleviii..”
“No, cacchio! Non lo volevo, lei non lo voleva, nessuno ha fatto nulla!”
“Da quando il nostro Macca non vuole dare un morsetto ad un piatto servito in posate d'argento?”
“Oh, 'ste cavolo di posate d'argento e piatti! Sei peggio di George! Guarda che io non volevo fare niente..”
“...e ovviamente, se tu sei senza maglietta e senza pantaloni, e' solo un caso.”
Paul stava per dire qualcosa, ma rimase con le labbra ferme.
I suoi occhi caddero sul suo addome nudo, poi alzo' le sopracciglia in tal modo che si nascosero sotto la frangia.
A John scappo' un risolino sarcastico. “Avanti, Paul... che male c'e` ad ammetterlo che.. lo volevi?”
Paul cerco' di rispondere, ma dalla sua bocca usci' solo una serie di balbettii incomprensibili, divenne rosso fino alla punta delle dita.
“Aaaah, siiiiii! Aaah, siii!” urlacchio' John, con una vocetta maliziosa.
Il bassista scese dal letto, arrabbiato, e prese con furia il cuscino, gettandolo addosso all'altro.
“Sei un coglione!” e usci' dalla stanza.

Senti, George.. Meg mi aspetta di sotto, devo andare.”
George fece un sospiro, per poi sorridere raggiante. “Certo, vai pure.”
Carly, che aveva solo i jeans e la cannottiera azzurra, continuava a guardarsi attorno come se avesse visto per la prima volta quella casa. Poi si volto' verso George, che la stringeva con una strana protettivita'. Da quando George Harrison aveva iniziato ad essere protettivo nei suoi confronti?
Aah.. Kelly mi uccide...
“Ti senti bene?” chiese George, cordiale, sorridendole con una naturalezza incredibile. Carly divenne rossa.
“Oddio, ehmm.. Si', tutto a posto, tutto a meraviglia.. direi!”
Il silenzio fu imbarazzante. Per fortuna, venne subito interrotto... da George.
“Sciacquati un po' il viso nel bagno laggiu', utilizza l'asciugamano rosa.” il sorriso scomparve dal suo viso, lasciando spazio ad uno sguardo confidenziale. “Sai, quello giallo lo usiamo per i piedi... Non penso ti fara' piacere.”
A Carly sfuggi' una risatina isterica. “A-afferrato il concetto.” annui'.
“Perfetto!” le fece un'occhiolino – aah! “Io vado a finire le vostre pizze.” e se ne ando', fischiettando.
Lei annui', sorridendo, e entro' dentro il bagno dall'altra parte del corridoio che le aveva indicato George e si chiuse la porta alle spalle, rimanendo al buio. Le usci' un sospiro lungo, quasi di sollievo, ma non riusciva a capire il motivo.
Cosa aveva fatto? Dov'era la sua felpa? Aveva molte domande in testa. E Paul? Perche'...
Proprio allora, un'altra questione le baleno' in testa...
...George mica aveva detto le
vostre pizze?

Il signor Spencer era instancabile. Ora che pensava di essersi liberato dai vincoli della figlia, dallo stereo partiva una celebre canzone dei Black Sabbath: “Paranoid”. Andi continuava a guardare lo stereo con timore, Kelly leggeva un libro.
Meghan osservava il padre di Carly cantare e saltellare tutt'attorno al salotto con un lieve sorriso sulle labbra, dando ogni tanto una rapida occhiata al giornale. La rossa era divertente, con quell'aria da cagnolino impaurito. Tanto le valeva rimanere, anche se non adorava particolarmente i Black Sabbath.
“Maggie..” si senti', alle sue spalle. Meghan si volto', silenziosa.
Sorrideva come solo lui sapeva fare, senza il ciuffo di prima e sbarbato, con addosso una t-shirt nera e un paio di jeans che gli stavano persino larghi. Il sorriso debole di Meghan si allargo', verso destra, Ringo le fece l'occhiolino.
“Come sto?” domando', malizioso.
“Meglio di prima, straccione.” rispose Meghan, mostrandogli la lingua.
“Ah ah ah, com'e` carina la nostra piccola Meg.”
Scoppiarono a ridere.
Il signor Spencer non si era nemmeno accorto dell'arrivo del batterista. Kelly, invece, lo saluto' tutta allegra. Andi si irrigidi'.
“Meg... che ne dici se andiamo a prendere un po' di frutta per tutti?”
Meghan ci penso' su, per poi annuire lentamente. “Perfetto.”
In cucina, le risorse scarseggiavano, c'erano pizze un po' ovunque, tra cui si ergeva una strana figura con il ciuffo.
“Oh, ci si rivede George.”
George scosto' una scatola e si mise ad applaudire, entusiasta.
“Ciao Rings, ciao Meg! Come va?”
“Bene, piu' o meno... Sai dov'e` la frutta?”
Ringo fece per avvicinarsi a George, ma lui lo precedette e si alzo', con un trancio di pizza mordicchiato tra i denti. Si mise a frugare in dispensa, poi nel frigorifero, per poi voltarsi a fare spallucce, scuotendo la testa. “Msffp!”
“Errh.. Traduzione, prego?” disse Meghan, acida. Si becco' una gomitata dal fratello.
George ingoio' il boccone e, con le labbra sporche di pomodoro, disse: “No.”
“Uhm.. vabbe'.” e poi, mentre Meghan si era messa a frugare in dispensa, gesticolo' in modo strano.
Il chitarrista non capiva. “Egne'?!”
Ringo sbuffo' e ci riprovo', facendo il segno della ghigliottina.
No, il chitarrista continuava a non capire. “Egne'?!”
“Aaah!” Ringo si avvicino' all'orecchio dell'altro, “Potresti andartene?!”
George si volto', “Aaaaah... Okay!” e usci' dalla cucina, facendogli il pollice all'insu'. Ringo si morse il labbro.
“Ritchie, questi qui non hanno proprio niente.. penso si sia pappato tutto il tuo amic.. A proposito, dov'e`?”
“A-hem..” Ringo si schiari' la voce inutilmente, e divenne paonazzo. “Oh.. aveva da fare.”
Meghan sbuffo'. “Meglio.” e si sedette sul tavolo della cucina con del burro di arachidi e del toast.
“Che hai da guardare?” domando', appena senti' gli occhi azzurri di Ringo su di se. “Ho fame.”
In seguito, Guy gliel'avrebbe detto al telefono: a Meghan veniva fame quando sentiva di essersi liberata da un peso. E Meghan si era liberata da un peso che si aggravava da molto tempo sul suo cuore...
“Mi passi i biscotti?” chiese lei. “Sono li', dietro le pizze.”
Ringo obbedi' e ne prese uno, per mangiare qualcosa. Lei diede un piccolo morsetto ad un biscotto al cioccolato.
“Meg...”
Lei si volto' verso il fratello. Lui la guardava, come se..
“...ti voglio bene.”
“...”
Rimasero in silenzio, a sorridersi imbarazzati.
“Anche io, Richard.” rispose Meghan.
“Io.. te ne ho sempre voluto.. Ma ho sempre creduto che tu non lo capissi, non te l'ho mai detto cosi', su due piedi, quindi..” cerco' di spiegare. Non si era accorto che una lacrima gli era arrivata agli angoli della bocca, lenta.
“Ritchie...” sussurro' lei. “Non ce n'e` bisogno. Sono io che non lo capivo.”
E lo strinse a se, in silenzio, mentre dall'altra stanza si sentivano le note dell'ennesimo repeat di “Paranoid”.
Eppure era un momento cosi' pacifico e calmo...
La porta si spalanco', facendo entrare un trafelato John.
I due si staccarono, spaventati.
“Oh cazzo!” esclamo' Meghan.
“Piano con le parole, Maggie,
cazzo!” la rimprovero' Ringo.
“BASTA! Dov'e` Paul?!”

 

 


 

See Emily Play
Capitolo poco ispirato, ma.. Ok, dov'e` Paul? O_O
Non lo so neppure io.. quindi lo vedrete nel prossimo capitolo XD
Perche' Paranoid? Non lo so, in tutta sincerita'. Ma volevo una canzone totalmente disadatta ad una situazione che c'era tra Meg e Ringo, quindi... Pero' ho resistito dal mettere “Here, there and Everywhere”, che e' una canzone che mi piace molto.. :) Su Paul.. si vedra'!
Comunque vorrei scusarmi se non aggiorno l'altra storia, il capitolo teoricamente e' pronto, ma non riesco proprio a trovare dei momenti giusti in cui scriverlo D: Vedro' di pubblicarlo domani, te' u_u
Vorrei chiedere perdono anche per un'altra cosa: nello scorso capitolo e' saltato l'HTML nella parte della canzone e io non sono riuscita a correggere – non avevo vogl.. coff coff u.u XDD Ma vabbe', 'sto HTML, bah u_u
Ora rispondo alle recensioni :) Grazie ancora per i commenti, grazie a chi legge, grazie grazie
grazie! <3

Zazar90: Robert, aah Robert... *ghigno in stile strega cattiva delle favole* XD Inizio col dire che e' vagamente ispirato ad un altro chitarrista che amo <3 Ma non c'entra niente con lui XD anche lui e' un personaggio che teoricamente andrebbe memorizzato, dopo si vedra' ;) Robby un fattone? muahahah xDD Ok, Rino Gaetano nella parte di Sam Spencer! *risata malefica* XDD beh, a quanto vedi, si sono staccati -sisi-. XDD E neanche loro pero' sanno cos'e` successo, quindi io mica posso saperlo u_u *risata malefica, e due XD*

GioTanner: Eh eh eh (ma quanto adoro questa risata? XD).. Beh, non si sa se li hanno proprio colti nel sacco (XD), quindi.. Paul neanche si ricorda che ha fatto O_O *tira ceffone* u.u *inizia una guerra di ceffoni tra Thief e Paul* O.O eehm XD Nuooo, voglio la shot su Paul t.t XD comunque grazie davvero per i complimenti.. *___* E Closer.. beh, e' un album bellissimo <3 Anche se sono piu' affezionata a Unknown Pleasures.. xD

Martina97: Eeeh la parte delle pizze, gh xDDD Gia', al posto di George mi sarei spaventata non poco, povero Georgino u.u XD Pure io mi chiedo se John riuscira' a cantare Help meglio di John, ne sarebbe capace, secondo me -sisi-. XDD In fondo, un litigio tra i Beatles e' intoccabile, no? -gh- Quella testa calda del Macca, aah.. No, non ha combinato niente O_O e neppure si ricorda di che ha fatto, 'sta gente.. XD

sofia126: Oddio, davvero hai letto il capitolo con la testa china sul PC? xDDD Non sapevo mettesse cosi' suspence.. uuuhm *riflette* XD devo ascoltare piu' spesso Girl, scrivendo -sisi-. XD Eggia', chissa' da dove spunta Robby XD George, ma che gente frequenti? o_o Comunque grazie :)

Clafi: Waaahah, povero Guy, quasi mi fa pena xDDD beh, in tutta sincerita', voglio anche io il fattorino delle pizze come amico *__* XDDD Ma no, non ti ha ancora tradito Paul, sta tranquilla XD Almeno, stava per tradirti ma qualcosa (un miraggio sceso dal cielo in stile Buddha, penso) lo ha fermato e gli ha fatto dimenticare tutto, in stile Visitors -sisi-. (si', mi faccio i film mentali, scrivendo) XD Beh Sam Spencer e' rimasto al piano terra e non se n'e` accorto.. e se continua cosi', mai si accorgera'! Vergogna! u_u (noo, Sammy *w* XD)

Ok, spero che questo seguito non abbia deluso nessuno (perche', in tutta sincerita', a me ha deluso si' u.u)

XD allora alla prossima, spero ;)
Baci,
Thief Jones Harrison Curtis (o Barrett) xDDD

  
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