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Autore: StillAnotherBrokenDream    21/03/2010    9 recensioni
La guerra è finita, ci sono vincitori e vinti..... e Castiel viene messo sotto processo dai suoi superiori.... la punizione sarà tanto inaspettata quando dolorosa.
Genere: Drammatico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione, Nel futuro
- Questa storia fa parte della serie 'Castiel's soul'
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Who made up all the rules

Diclaimer: la canzone usata per questa songfic si intitola They ed appartiene alla cantante Jem.

A/n: Non so come cavolo mi è nata ‘sta cosa, ma ascolto spesso questo canzone e mi fa pensare molto a questo ordine angelico che in Supernatural decide tutto in assenza di Dio. Ambientato dopo l’ipotetico scontro finale. Triste storia.. scusate =__=

 

 

 

They

(Jem)

 

Who made up all the rules

We follow them like fools

Believe them to be true

Don't care to think them through

 

And I'm sorry, so sorry

I'm sorry it's like this

I'm sorry, so sorry

I'm sorry, we do this

 

 

Ne avevo sentito parlare, ma con tutta onestà, ho sempre creduto che fosse una leggenda. Un tribunale per giudicare gli angeli?

No, non potevo crederci. Invece esiste sul serio, anche se ben pochi sono stati messi alla sbarra, per dirla con gli umani.

Solitamente i ribelli si puniscono sul posto, o si imprigionano e torturano fin quando questi non si ravvedono quanto basta per renderli reintegrabili nella propria guarnigione d’appartenenza, dopo aver scontato qualche secolo di galera, ovviamente....

Forse dovrei sentirmi onorato per questo trattamento, è quasi come se sentissero il bisogno di giustificare ciò che mi faranno con il processo a mio carico che si svolgerà a breve.

Ma questo tribunale, non l’ha istituito Dio.

È una loro creazione autonoma, arbitraria e se fossimo sulla Terra, la denuncerei come illegittima. Ma qui comandano loro, sono loro a fare le regole, e noi piccoli subordinati dobbiamo solo seguirle e basta. Per il Mondo, la guerra è finita, il Male è stato sconfitto e il Bene ha trionfato.

E solo Dio, ovunque Egli sia, sa quanto questo mi renda felice: ma tutto ciò che sta succedendo qui adesso, è sbagliato.

Vogliono vendicarsi di me, umiliarmi, perché nessuno da millenni aveva osato ribellarsi così duramente.

Anna lo ha fatto, ma per sé stessa, voleva semplicemente vivere da umana infischiandosene di tutto il resto.

Io no, io l’ho fatto per il Mondo. Perché lo amo questo Mondo, con le sue contraddizioni e la sua confusione. Le moltitudini di persone così diverse tra loro, così uniche e lo ammetto, così incomprensibili per me. Ma io ho imparato ad amarle.

Per fortuna Dean non mi ascolta, mi prenderebbe per il culo fino alla prossima Apocalisse.

Sospiro pensando ai Winchester, alla loro triste storia e a come è finita….

Arrivo davanti alla grande porta incandescente, la sua luce ferisce gli occhi del mio tramite. Oh che sbadato, mi era stato detto di venire senza la mia marionetta, come l’hanno definito, ma ormai gli sono affezionato e sto così bene qui dentro che non ho saputo farne a meno. Sarà sicuramente un punto a mio sfavore. Non mi importa, mi piace camminare sulle gambe di un uomo.

Mi schiarisco la gola e deglutisco, poi spingo i grandi battenti della porta, ed entro.

Oh Signore Iddio…

Mi guardo intorno e il timore mi assale violento, almeno venti tra Arcangeli e Serafini mi guardano severi dai loro posti che formano un grande semicerchio che praticamente mi circonda. La luce che sprigionano è accecante.

Michael e Raphael sono al centro di questa infinita tavola rotonda, Gabriel non c’è, e so che è ancora ricercato.

Già… dicono che anche lui è atteso al banco degli imputati, ma sospetto che ad attenderlo sarà solo una ramanzina e niente più. Voglio dire.. lui è Gabriel, non un piccolo angioletto ingenuo come me.

“Avvicinati, soldato” tuona Michael facendo risuonare la sua voce nell’immensa sala senza soffitto.

“Sissignore.”

E avanzo verso di loro lentamente, contando i passi.

È assurdo…. verrò processato per aver tentato di difendere l’uomo.

Vorrei tanto sapere chi, tra coloro che mi ora mi fissano arcigni, ha escogitato questo sotterfugio per sfogare la propria ira.

 

 

 

And it's ironic too

'Coz what we tend to do

Is act on what they say

And then it is that way

 

And I'm sorry, so sorry

I'm sorry it's like this

I'm sorry, so sorry

I'm sorry, we do this

 

 

Mi fermo proprio davanti a loro, Raphael mi guarda con disprezzo, ricordando forse con nostalgia il giorno in cui mi ha disintegrato senza pietà.

Michael invece…. Michael mi guarda con una luce quasi di divertimento negli occhi. Ma ad essere sincero lo sguardo che mi ferisce di più è proprio quello del nostro comandante supremo. Perché mi fissa attraverso gli occhi di Dean.

Ha tenuto la sua marionetta per il mio processo, sicuramente per infliggermi un dolore in più. Sarà Dean, in pratica, a pronunciare la condanna. Se adesso posso affermare con certezza di sapere cos’è un fratello, è grazie a Dean.

Gli ho voluto bene come ad un fratello di sangue, sentendomi spalleggiato da lui quando ne avevo bisogno, rassicurato quando anche senza che io dicessi una parola, lui capiva i miei timori di angelo sul punto di cadere definitivamente. Certo, se ne usciva con una delle sue solite stronzate strafottenti, ma in quel momento mi risollevavano dalla disperazione in cui ero.

E ho voluto bene anche a Sam, il povero Sam…. più saggio e più sensibile di suo fratello, e quindi anche più fragile.

Due grandi personalità, due complicate creature. Non a caso entrambi hanno incarnato due delle creature più potenti di tutto il Creato dopo Dio, e io ho dovuto fare una scelta. Mi sono schierato con Dean… anche se sapevo che era con Sam che avrei avuto qualche possibilità di sopravvivere.

Lucifero mi avrebbe risparmiato, anzi addirittura tentò con pazienza di convertirmi alla sua causa.

Michael al contrario la prima cosa che fece quando prese possesso di Dean, fu minacciarmi di morte. Ma non mi pento della mia scelta.

Mai.

Dunque Castiel” inizia Michael tramite la familiare voce del giovane Winchester “finalmente è arrivato il giorno del tuo giudizio” mi annuncia ironico.

Io non rispondo alla provocazione come vorrei, perché equivarrebbe all’immediata condanna a morte.

Vorrei tanto poter dirgli che non possono giudicarmi, perché è Dio ad avere questo diritto…

Ma non posso dirlo… è la loro legge e io sono tenuto a rispettarla, anche se non voglio.

“Sono pronto” rispondo invece, abbassando leggermente il capo.

I due Arcangeli di scambiano una rapida occhiata.

“Dimmi Cas, cosa pensi del fatto che sto ancora possedendo il mio tramite?”

“Penso che lo facciate per rendere la mia punizione ancora più dura, signore. oso replicare.

Michael ridacchia. “Perspicace, non c’è che dire. O magari lo faccio per allungare la sua vita, che dici? Sai cosa succede quando un Arcangelo lascia il proprio tramite, vero? Purtroppo non è come per voi piccoli angeli che potete uscire dal vostro burattino come vi pare senza recargli particolare danno. Magari voglio aiutarlo…”

Stronzate.

“No, non penso, signore. Ma sarebbe bello.” dico soppesando le parole.

Il mio giudice mi guarda per un po’ corrugando la fronte, non posso crederci di essere davvero in un tribunale angelico con Dean che si appresta a giudicarmi!

 

 

Who are they?

And where are they?

And how can they possibly

Know all this?

 

 

“Castiel, ti rendi conto della grave situazione in cui ti trovi?” mi domanda Raphael in tono aspro.

Questo sì che è divertente, Raphael mi domanda se mi rendo conto…. di cosa? Che morirò di nuovo e questa volta per sempre, magari di nuovo per mano sua?

“Sì, ne ho la vaga idea…” rispondo pentendomi subito del mio tono irrispettoso. Non è paura, solo non voglio dar loro l’immediato pretesto per spazzarmi via dall’Universo.

Zachariah, vorresti elencare i capi d’accusa a suo carico?” chiede Michael facendomi rabbrividire.

Non ci credo… anche Zachariah mi giudicherà… più arrabbiato di lui nei miei confronti non c’è nessuno. L’ho rispedito a casa con un bel botto e gli ho portato via Dean da sotto il naso…

L’Arcangelo interpellato si alza in piedi e inizia a citare i miei terribili misfatti.

“Castiel, sei accusato di  opposizione agli ordini, ribellione ai superiori e alto tradimento.” tuona collerico.

Sgrano gli occhi e fatico a crederci: come possono dire questo? Sì, mi sono opposto ad ordini che ritenevo sbagliati, sì mi sono ribellato ai superiori che mi davano tali ordini.

Alto tradimento? No!

Io non ho tradito Dio!

Più in alto di tutti quanti noi c’è nostro Padre, e io non l’ho tradito, mai. L’ho cercato strenuamente, seguendo tutte le più piccole tracce. E non l’ho trovato, ho fallito miseramente. Ma non possono accusarmi di alto tradimento.

“Che cosa c’è, Cas? Qualcosa ti sfugge?” mi domanda Michael guardandomi serio.

Io abbasso gli occhi un attimo cercando di trovare le parole esatte.

“I capi d’accusa sono…. ridicoli.” mi lascio sfuggire, mentre intorno a me un vociare fastidioso mi riempie le orecchie.

Jimmy ha paura, è sveglio più che mai e credo sia la mia paura a tenerlo cosciente.

Sono tutti adirati per la mia sfrontatezza, tranne Michael che mi guarda con quel sorrisetto che non appartiene a lui, ma a Dean.

Vorrei tanto sapere se è cosciente, ma non credo. Quando ero nel pieno dei miei poteri, il mio tramite dormiva profondamente.

Dubito che Dean riesca ad esserlo con la possessione dell’Arcangelo Michael.

“Bene bene Cas”, dice mettendo a tacere tutti, “avanti, dicci perché sono ridicoli. Non hai tradito forse? Non ti sei ribellato? Su, illuminaci pio angioletto.”

Prendo un grosso respiro e riordino le idee.

Morirò comunque, lo so, qualsiasi cosa io dica o faccia, il mio destino è chiaro come il sole.

Ma…. mi difenderò.

 

 

Who are they?

And where are they?

And how can they possibly

Know all this?

 

 

“Ho rifiutato di eseguire ordini che giudicavo sbagliati, ho disobbedito e mancato di rispetto ai superiori” inizio lanciando un’occhiata sia a Zachariah che a Raphael, “ammetto tutto questo. Ma non potete accusarmi di alto tradimento.”

Non volevo, ma ho usato un tono decisamente di sfida. Raphael stringe i pugni e riprendono anche i mormorii della giuria, ma me ne infischio. Sto per abbandonare definitivamente l’Universo e voglio farlo in piedi.

E come giudichi l’aver disobbedito ai tuoi superiori? Non è tradimento?” mi fa notare il nostro generale.

“Per me l’alto tradimento, è tradire Dio. Io non l’ho tradito.”

Michael sogghigna guardando verso suo fratello che accenna un sorriso.

“Castiel, ragazzo mio” dice in tono sarcastico “Dio non c’è, e lo sai. Quindi siamo noi a comandare, e tradire noi è alto tradimento. Mi dispiace di annullare i tuoi sogni ma… è così.”

“Non per me.”

“La cosa non mi tange, soldato” mi fa sapere caustico l’Arcangelo “ma dovresti imparare, o meglio re-imparare, il rispetto. Stare con quella marmaglia di scimmie urlatrici ti ha guastato completamente, e temo non ci sia più possibilità di recupero per te.

Oh. Come se fosse loro passata per la mente l’idea di risparmiarmi.

“Sono sempre stato così” affermo con convinzione “solo che non avevo il coraggio di essere me stesso.”

Michael ride. “Almeno sei sincero.” mi concede per bocca di Dean. “Ciò non toglie che sei effettivamente colpevole dei crimini che si sono stati ascritti… lo trovi divertente?” domanda vedendomi sorridere.

“In un certo senso sì, signore” rispondo annuendo “mi avete già condannato. Perché mettere in scena questo ridicolo processo?”

“Ridicolo?” ripete l’Arcangelo alterandosi “Mi stai dando del pagliaccio, forse?” tuona.

“Non oserei mai, Michael. Che ci crediate o no, ho profondo rispetto per voi. Ma non nego di considerare tutta questa storia solo una messinscena. Perché sono qui? Siamo qui, tutti noi. Uccidetemi, e facciamola finita.” dico allargando le braccia con rassegnazione.

“Ci arriveremo.” promette Raphael con un ghigno. Stranamente Michael gli lancia un’occhiata infastidita.

“Voglio farti una domanda, Cas” mi dice intrecciando le dita “perché l’hai fatto? Cosa ti importava degli uomini? Tu non appartieni alla Terra, e se lo hai fatto per il tuo tramite beh… potevamo metterlo al sicuro, se proprio ci tenevi. E ci tieni visto che non te ne sei separato neanche in quest’occasione. fa una pausa e mi fissa “Perché dunque, la ribellione?”

 

 

Do you see what I see?

Why do we live like this?

Is it because it's true

That ignorance is bliss?

 

 

Perché non era giusto.” rispondo dopo alcuni istanti, ma la mia risposta non lo soddisfa.

“No, non ci siamo” ribatte infatti “perché quelli erano i piani fin dall’inizio dei tempi, ragazzo. E tu lo sapevi benissimo. Allora, perché? Cos’è che ti ha spinto a disobbedire?”

Abbasso gli occhi e rifletto, i motivi per i quali l’ho fatto sono molteplici anche se ora nella mia testa c’è tanta confusione.

“Castiel?” mi richiama Michael alzando un sopracciglio.

Perché sono un angelo.”

Il potente generale di fronte a me sembra sorpreso, e mentre tutti gli altri ridacchiano, lui resta serio.

“Silenzio.” tuona guardandosi intorno. “Castiel… lo siamo tutti, qui dentro. Cosa vuoi dire?”

 

 

Who are they?

And where are they?

And how do they

Know all this?

 

And I'm sorry, so sorry

I'm sorry it's like this

 

 

“Una volta” inizio con tristezza “il vostro tramite mi disse ‘voi siete angeli, dovreste essere misericordiosi.’ Credo che sia iniziato da lì… riflettei a lungo, e scoprii di essere misericordioso.” mi fermo e sollevo lo sguardo, incontrando quello di Michael.

“Continua.” mi esorta serio.

Mi stringo nelle spalle e sospiro. “Cos’altro posso dire? È tutto: ho provato compassione per le creature di Dio, milioni di persone che sarebbero morte in nome di una guerra che si ripete ciclicamente. Io non lo volevo.” termino scuotendo il capo.

“Tu quindi, ti sei fatto ammazzare dal qui presente Raphael, per salvare gli umani, o almeno per provare a salvarli, dico bene?”

Io annuisco evitando di guardare il citato Arcangelo.

“Sai che almeno due terzi della popolazione non crede assolutamente agli angeli? E quelli che ci credono, non hanno idea di cosa siamo realmente?” mi domanda accigliato.

“Sì, me ne rendo conto. Infatti Dean e suo fratello pensavano fossimo misericordiosi, che stupidi vero?”

E tu hai sentito il bisogno di esserlo.”

“Può darsi. Magari sono stato spinto dall’egoismo… volevo sentirmi diverso. replico evasivo.

“Diverso da cosa?” mi domanda incuriosito Michael.

“Dal nulla che ero.”

E ora cosa sei?”

Respiro profondamente e la risposta mi viene dal cuore. “Un angelo misericordioso.”

“Dobbiamo stare ancora molto qui, a sentire le sue stronzate?” interviene Zachariah.

Michael alza una mano in sua direzione e lo guarda torvo. “Modera il linguaggio” lo ammonisce “e quanto staremo qui, lo decido io. non tu. Per cui, taci.”

Giurerei che a parlare sia stato Dean in persona e non l’Arcangelo… sono sicuro che l’avrebbe fatto.

“Castiel” si rivolge di nuovo a me “mi risulta che tu sia stato misericordioso anche con Anna, l’angelo caduto non più di trent’anni fa. Perché poi invece le hai dato la caccia per ucciderla, quando lei è tornata nel passato?”

Domanda inaspettata. “Non era certo uccidendo i Winchester che si sarebbero risolte le cose….

“E…”

“E loro erano miei amici, e loro consideravano me un amico. affermo convinto.

Anche se hanno scatenato l’Apocalisse?”

Annuisco con decisione. “Sì. Non fu un’azione volontaria, nessuno dei due se ne rese conto. Erano come fratelli, per me. ” aggiungo sentendomi a disagio nel parlarne con la creatura che ha distrutto entrambi.

“Cos’hai provato per la morte di Anna?”

“Dolore.” confesso.

Michael annuisce guardandosi intorno, ma non guarda gli altri, semplicemente fa vagare lo sguardo.

Dov’è Gabriel?” mi chiede a bruciapelo.

“Non ne ho idea.”

“Andiamo” ridacchia “si che lo sai, potrebbe favorire il tuo caso, una bella collaborazione.” cerca di convincermi.

Alzo le spalle. “L’ultima volta che l’ho visto, è stato anni fa, in un magazzino abbandonato. Non ne ho più saputo nulla.”

“E se lo sapessi” continua l’Arcangelo “ce lo diresti?”

“No.” rispondo impulsivamente.

“Sai che lui non muoverebbe un dito per te, Cas? Lo sai vero?”

Sospiro e abbasso lo sguardo. “Sì, ma non per questo devo cambiare la mia natura. Non lo tradirei.”

“Mi stai sfidando, vero?”

“No!” grido altrettanto impulsivamente “Ma non tradirei così Gabriel. Poche creature in tutto l’Universo mi hanno dimostrato affetto e amicizia, e anche se poi è finita male, lui è stato una di queste.”

Cosa pensi di me?” mi domanda Michael. Davvero gli importa?

“Che siete il mio generale, e che vi devo rispetto. rispondo formalmente.

“Ma…?”

“Volete un pretesto per polverizzarmi all’istante? Okay. Vi ho sempre ammirato” dico sincero “vi ho rispettato fin dalla notte dei tempi, ma siete stato sempre distante da tutti, e non riuscivo ad amarvi come accadeva con Gabriel o Anna...

E del fatto che ho ucciso Sam Winchester?”

“Non c’era scelta.” dico, anche in cuor mio la penso un po’ diversamente.

“Non stai dicendo tutto” mi contraddice con un sorriso innaturale “tu adesso provi rancore per me. Ho ucciso Anna, Sam Winchester e ho intrappolato Dean. Inoltre siamo sulle tracce di Gabriel. Un bel po’ di cose per le quali è normale avercela con me. Tuttavia è vero che mi rispetti. Nonostante tutto, mi rispetti più di tanti altri….

Cala il silenzio, Michael sembra riflettere su qualcosa, picchiettando le dita sul banco incandescente davanti a sé.

“Va bene” dice ad un tratto “ho sentito abbastanza. Tra poco avrai la tua condanna. Esci da qui.”

Non mi aspettavo di essere liquidato così, non so nemmeno cos’è successo.

A parte le accuse recitate dall’astioso Zachariah, ci sono state solo domanda per me.

Annuisco e mi volto per andarmene, quando Michael mi ferma. “Castiel!”

Torno a guardare verso di lui e attendo ciò che ha da dirmi ancora.

“Credi ancora” inizia “che Dio sia là da qualche parte?”

“Sì. Nonostante tutto, so che Dio c’è.”

“Perché sei stato resuscitato?”

Scuoto il capo. “No. Perché è dentro il mio cuore.”

 

 

Do you see what I see?

Why do we live like this?

Is it because it's true

That ignorance is bliss?

 

And who are they?

And where are they?

And how can they

Know all this?

 

 

Ho imparato a calcolare il tempo come fanno gli umani. Non è passata nemmeno un’ora da quando sono uscito dal tribunale.

Continuo a pensare che sia tutta una farsa: magari si annoiavano e volevano divertirsi.

Perché non farmi fuori subito? Raphael non vedeva l’ora.

La porta si riapre da sé e la oltrepasso lentamente: dietro di essa c’è la mia condanna.

Sono tutti seduti come prima, anche Michael sembra non essersi mosso di un millimetro, mi fissa con un’espressione indecifrabile sul volto. “Vieni avanti.” mi ordina in tono asciutto.

Obbedisco e mi fermo proprio davanti a lui, ammetto di essere agitato. Non voglio morire, ma devo rassegnarmi.

“Dovrei dire che abbiamo raggiunto il verdetto” esordisce subito “ma la verità è che io ho raggiunto il verdetto.” specifica ironico, buttando un’occhiata in direzione di Zachariah.

“Sono pronto.” annuncio, ma la mia voce tradisce il contrario.

Michael si alza in piedi e mi fissa. “Sparisci.” dice facendo un cenno con la testa verso la porta.

Lo guardo interdetto. “Non capisco..” mormoro.

Accenna un sorriso. “Sì che hai capito. Gira sui tacchi e vattene. Il processo è concluso.”

Mi guardo intorno ma tutti stanno zitti e fermi, non mi guardano nemmeno. Anche Raphael resta in silenzio, anche se percepisco la sua disapprovazione.

“E la mia punizione?” chiedo diffidente.. non può essere vero che mi lasciano andare così, senza farmi nulla.

“L’hai già avuta Castiel, resterà in te per sempre. risponde il mio giudice.

“Non capisco.”

“Sei stato ucciso, cacciato dal Paradiso, umiliato, deriso” inizia ad elencare i miei dolori “minacciato, hai assistito impotente a diverse catastrofi, hai sentito morire Anna, il Gabriel che conoscevi e amavi non c’è più ed oltretutto è ricercato, hai visto morire Sam e stai guardando negli occhi quello resta di Dean. Lì fuori non ci sarà nessuno dei tuoi amici più cari ad aspettarti, personalmente mi sembra sufficiente, rapportato a ciò che hai fatto a fin di bene.

Lo guardo senza parole, e quando sto per dire qualcosa, Michael mi precede.

“Inoltre… il concetto di angelo misericordioso mi affascina. Tu lo sei in effetti, e voglio esserlo anche io in questa occasione. E poi” continua diventando ancora più serio “anche io credo che Dio sia da qualche parte là fuori. Per cui siamo in due… se ti ammazzo, resterei solo io a crederlo, immagino.

Dovrei sentirmi sollevato, felice per aver avuto salva la vita. In realtà non riesco a frenare le lacrime, che iniziano a scendere copiose dai miei occhi.

È vero, sono solo. Sono morti tutti coloro che consideravo la mia famiglia, non ho più niente.

“Vedi?” mi domanda Michael vedendo le mie lacrime “la punizione è già abbastanza grande. Và adesso, abbiamo finito.”

Annuisco lentamente, col cuore gonfio di dolore. Ma prima di andare, ho una domanda per lui.

Perché non vi siete sbarazzato del vostro tramite?” domando.

“Per farti vedere ancora una volta, un volto amico. Le nostre regole, sono dure Castiel. Lo so meglio di te, ma è ciò che siamo e non si può cambiare nulla.”

Abbasso il capo e vado via, conscio del fatto che la mia vera punizione, deve ancora iniziare.

 

And I'm sorry, so sorry

I'm sorry we do this

 

 

   
 
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