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Autore: bellina3000    22/03/2010    9 recensioni
Sono tutti umani. Edward è un ragazzo timido e goffo, che appena incontra la donna della sua vita le chiede di sposare che però è Tanya. I suoi fratelli Emmet e Jasper gli preparano una festa di addio di nubilato. ed inoltre contattano una delle migliori spoglieratrici in circolazioni: Bella. Il nostro povero Ed passerà tutta la notte con lei. cosa succederà il giorno dopo?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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La osservai, mentre si muoveva nell'ingresso della mia casa, pensierosa. Io mi sedetti sul pavimento freddo e la osservavo. Non ci potevo fare nulla. Era teoricamente impossibile, non ammirarla. Cercai di distogliere lo sguardo sulla sua figura esile e sensuale.

Poi mi accorsi che stava ancora con il mio accappatoio e che tremava dal freddo. Era così tenera e delicata come un petalo di un fiore. Le dissi cercando di non far trasparire le emozioni che vi erano dentro di me

<< vai in camera mia così... >>
<< uffa ! >> esclamò lei << non mi sembra il momento più adatto a pensare il sesso. >>
scoppiai a ridere. Ormai era inutile farla ragionare. Pensava che io fossi come quegli uomini che l'avevano maltrattata, abusato di lei. Diventai triste. Io di certo non ero meglio di loro. Anch'io avevo abusato di lei, quella notte...

<< BASTARDO >> urlò Ben, dall'altro lato << VUOI USCIRE >>
<< NO, NOI RIMARREMO QUA PER SEMPRE ! >> esclamò Bella, sicura di sé.

Io le sorrisi. Povera bambina, chi sa come avrà paura di quel cattivone che sta dietro la porta. Mi alzai di scatto. L'avrei salvata io da lei. A costo della mia vita. Ero un uomo adulto e responsabile. Dovevo semplicemente chiarire tutto con Ben. Non sarebbe capitato nulla di terribile, almeno spero...

aprì la porta e Ben entrò come un orso.

<< volevo dirle che mi dispiace un sacco per quello che era successo >> e presi fiato per continuare. Sentì le lacrime agli occhi e mi inginocchiai davanti a lui << ma la prego di non uccidermi. Io oggi mi devo sposare … >>
<< con una strega ! >> esclamò Bella che scomparve in cucina.

Oh, mio Dio. Se ne è andata. Mi ha lasciato al mio terribile destino. Addio mondo crudele.

Ben scoppiò a ridere.

Una luce si accese dentro di me. Forse non mi uccideva?

Avevo parlato troppo presto. Con un terribile pugno mi ritrovai steso sul pavimento.

<< INVECE MORIRAI. AH AH AH >>

sospirai. Almeno ci avevo provato. Ma poi eccola la mia salvatrice. Bella aveva preso una grossa padella e la diede in testa a Ben, che svenne. ok. Mi rimangio tutto quello che ho pensato un momento fa. Bella non è per niente fragile e delicata. No, lei è un gatto che sa graffiare, una rosa con delle terribili spine. Lei era Bella.

<< oh mio DIO >> esclamai io << l'hai ucciso ? >>
<< no. >> mi disse lei sorridendomi.

Mi alzai a fatica, sentendomi mezzo rimbambito per la brutta botta che avevo preso. Trascinai il corpo di Ben verso lo sgabuzzino che stava diventando affollato. Rosalie aveva smesso di calciare e di urlare ed io ero molto più tranquillo. Aprì la porta e buttai il corpo dentro, poi vidi Rosalie correre verso di me, ma io le sbattei la porta in faccia.

Scoppiai a ridere. Ero io quello che comandava

Bella era dietro di me, vestita.

<< hai proprio la mania di dare porte in faccia, eh >>
<< un po' >>

<< adesso devo andare... >>
lo penso anch'io, brutta peste. Ma rimasi in silenzio. Perché dirle quelle terribili cose. Infondo qual'è stata la sua colpa? Di fare un terribile lavoro. Povera creatura innocente.

<< ti posso dire una cosa >> mi chiese lei, leggermente maliziosa.

<< ok >>

<< a letto, tu... >> ed io aspettai. Dai dirlo Bella. Di che sono una vera e propria bomba. Sono un vero maestro su queste cose.

<< schifo >>
io rimasi lì, impalato come uno scemo. Mi diressi al bagno seguito da lei. Quando il mio viso si riflette sullo specchio, urlai.

<< e mo che succede? >> mi chiese Bella stanca.

Guarda che se era stufa di me poteva benissimo scomparire dalla mia vita, per sempre.

Ma infondo non era quello il problema più grande. Sotto l'occhio destro vi era un enorme livido nero. Sembravo che fossi uscito dalla galera. Ero sotto sook. Con i gesti cercavo di farle capire il problema, ma era tutto inutile.

<< il livido … >>
<< allora. >> e si avvicinò a me << ti dona. Ti rende più maschio, più uomo >> e me lo sfiorò con quelle dita lunghe.

<< eh, stai attenta. Mi fa male >> piagnucolai.

Lei scoppiò a ridere e mi diede un leggero bacio sulla guancia.

<< ti fidi di me? >> mi chiese lei.

Dovevo essere sincero. Dovevo dirle la verità. Dovevo... ecco, Perché dovevo fare qualcosa. Se avessi seguito la mia buona educazione non le avrei di certo risposto

<< NO >>
lei rimase fissa ad osservarmi, leggermente offesa.

<< eppure avevo un idea >>
<< non mi interessa >>

mi prese la mia mano sinistra e la portò sul petto, sul suo seno.

<< siediti >>

ed io le ubbidì. Mi sedetti sul water, mentre lei cercava qualcosa nella sua borsetta. Alla fine tirò del fototinda chiaro. OH; NO!

Si sedette sopra di me e cominciò a spalmarlo

<< è divertente >> esclamò lei.

Cazzo. Il mio coso si era indurito. Speriamo che non se ne accorge?

Bella, era proprio bella.

Deglutì. Si, lo dovevo chiederle. Fatti forza. È solo una piccola domanda.

<< Bella... >>

pensa se dice di sì. Diventerei l'uomo più felice del mondo. Certo, un po' mi dispiacerebbe per Tanya, ma...

adesso glielo chiedo...

 

scusatemi, se ho interrotto così bruscamente. Spero che mi perdonerete. Ho tanta paura di trovarvi qui con i forchettoni in mano pronti ad uccidermi. Perdonatemi. Voi siete sempre così gentili verso di me. Sono davvero commossa per tutti quelli che mi hanno aggiunto tra i preferiti o tra i seguiti. Volevo ringraziarvi. Siete unici. Spero che questo capitolo vi piaccia e che in particolare vi faccia ridere. Secondo me ci vuole proprio una bella risata in questo mondo così triste. Scusatemi. Lasciatemi perdere. Ogni tanto il mio lato malinconico torna a galla. Spero di ricevere presto le vostre impressioni su questo capitolo. Eh, ditemi se fa tanto schifo. Baci e alla prossima.

La osservai, mentre si muoveva nell'ingresso della mia casa, pensierosa. Io mi sedetti sul pavimento freddo e la osservavo. Non ci potevo fare nulla. Era teoricamente impossibile, non ammirarla. Cercai di distogliere lo sguardo sulla sua figura esile e sensuale.

Poi mi accorsi che stava ancora con il mio accappatoio e che tremava dal freddo. Era così tenera e delicata come un petalo di un fiore. Le dissi cercando di non far trasparire le emozioni che vi erano dentro di me

<< vai in camera mia così... >>
<< uffa ! >> esclamò lei << non mi sembra il momento più adatto a pensare il sesso. >>
scoppiai a ridere. Ormai era inutile farla ragionare. Pensava che io fossi come quegli uomini che l'avevano maltrattata, abusato di lei. Diventai triste. Io di certo non ero meglio di loro. Anch'io avevo abusato di lei, quella notte...

<< BASTARDO >> urlò Ben, dall'altro lato << VUOI USCIRE >>
<< NO, NOI RIMARREMO QUA PER SEMPRE ! >> esclamò Bella, sicura di sé.

Io le sorrisi. Povera bambina, chi sa come avrà paura di quel cattivone che sta dietro la porta. Mi alzai di scatto. L'avrei salvata io da lei. A costo della mia vita. Ero un uomo adulto e responsabile. Dovevo semplicemente chiarire tutto con Ben. Non sarebbe capitato nulla di terribile, almeno spero...

aprì la porta e Ben entrò come un orso.

<< volevo dirle che mi dispiace un sacco per quello che era successo >> e presi fiato per continuare. Sentì le lacrime agli occhi e mi inginocchiai davanti a lui << ma la prego di non uccidermi. Io oggi mi devo sposare … >>
<< con una strega ! >> esclamò Bella che scomparve in cucina.

Oh, mio Dio. Se ne è andata. Mi ha lasciato al mio terribile destino. Addio mondo crudele.

Ben scoppiò a ridere.

Una luce si accese dentro di me. Forse non mi uccideva?

Avevo parlato troppo presto. Con un terribile pugno mi ritrovai steso sul pavimento.

<< INVECE MORIRAI. AH AH AH >>

sospirai. Almeno ci avevo provato. Ma poi eccola la mia salvatrice. Bella aveva preso una grossa padella e la diede in testa a Ben, che svenne. ok. Mi rimangio tutto quello che ho pensato un momento fa. Bella non è per niente fragile e delicata. No, lei è un gatto che sa graffiare, una rosa con delle terribili spine. Lei era Bella.

<< oh mio DIO >> esclamai io << l'hai ucciso ? >>
<< no. >> mi disse lei sorridendomi.

Mi alzai a fatica, sentendomi mezzo rimbambito per la brutta botta che avevo preso. Trascinai il corpo di Ben verso lo sgabuzzino che stava diventando affollato. Rosalie aveva smesso di calciare e di urlare ed io ero molto più tranquillo. Aprì la porta e buttai il corpo dentro, poi vidi Rosalie correre verso di me, ma io le sbattei la porta in faccia.

Scoppiai a ridere. Ero io quello che comandava

Bella era dietro di me, vestita.

<< hai proprio la mania di dare porte in faccia, eh >>
<< un po' >>

<< adesso devo andare... >>
lo penso anch'io, brutta peste. Ma rimasi in silenzio. Perché dirle quelle terribili cose. Infondo qual'è stata la sua colpa? Di fare un terribile lavoro. Povera creatura innocente.

<< ti posso dire una cosa >> mi chiese lei, leggermente maliziosa.

<< ok >>

<< a letto, tu... >> ed io aspettai. Dai dirlo Bella. Di che sono una vera e propria bomba. Sono un vero maestro su queste cose.

<< schifo >>
io rimasi lì, impalato come uno scemo. Mi diressi al bagno seguito da lei. Quando il mio viso si riflette sullo specchio, urlai.

<< e mo che succede? >> mi chiese Bella stanca.

Guarda che se era stufa di me poteva benissimo scomparire dalla mia vita, per sempre.

Ma infondo non era quello il problema più grande. Sotto l'occhio destro vi era un enorme livido nero. Sembravo che fossi uscito dalla galera. Ero sotto sook. Con i gesti cercavo di farle capire il problema, ma era tutto inutile.

<< il livido … >>
<< allora. >> e si avvicinò a me << ti dona. Ti rende più maschio, più uomo >> e me lo sfiorò con quelle dita lunghe.

<< eh, stai attenta. Mi fa male >> piagnucolai.

Lei scoppiò a ridere e mi diede un leggero bacio sulla guancia.

<< ti fidi di me? >> mi chiese lei.

Dovevo essere sincero. Dovevo dirle la verità. Dovevo... ecco, Perché dovevo fare qualcosa. Se avessi seguito la mia buona educazione non le avrei di certo risposto

<< NO >>
lei rimase fissa ad osservarmi, leggermente offesa.

<< eppure avevo un idea >>
<< non mi interessa >>

mi prese la mia mano sinistra e la portò sul petto, sul suo seno.

<< siediti >>

ed io le ubbidì. Mi sedetti sul water, mentre lei cercava qualcosa nella sua borsetta. Alla fine tirò del fototinda chiaro. OH; NO!

Si sedette sopra di me e cominciò a spalmarlo

<< è divertente >> esclamò lei.

Cazzo. Il mio coso si era indurito. Speriamo che non se ne accorge?

Bella, era proprio bella.

Deglutì. Si, lo dovevo chiederle. Fatti forza. È solo una piccola domanda.

<< Bella... >>

pensa se dice di sì. Diventerei l'uomo più felice del mondo. Certo, un po' mi dispiacerebbe per Tanya, ma...

adesso glielo chiedo...

 

scusatemi, se ho interrotto così bruscamente. Spero che mi perdonerete. Ho tanta paura di trovarvi qui con i forchettoni in mano pronti ad uccidermi. Perdonatemi. Voi siete sempre così gentili verso di me. Sono davvero commossa per tutti quelli che mi hanno aggiunto tra i preferiti o tra i seguiti. Volevo ringraziarvi. Siete unici. Spero che questo capitolo vi piaccia e che in particolare vi faccia ridere. Secondo me ci vuole proprio una bella risata in questo mondo così triste. Scusatemi. Lasciatemi perdere. Ogni tanto il mio lato malinconico torna a galla. Spero di ricevere presto le vostre impressioni su questo capitolo. Eh, ditemi se fa tanto schifo. Baci e alla prossima.

   
 
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