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Autore: Iris of Goodbye    22/03/2010    2 recensioni
"Voglio essere Libera, Libera da questa germania, Libera da tutti i pensieri che ogni giorno, continuamente mi assillano. Voglio essere Libera. Libera da Te" AmyLee Northfeel
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ormai la sfiga è diventata la mia migliore amica -.-" . Mi si è fuso completamente il Computer con ben 35 virus e tutte le mie cose dentro!.
Giuro che se non riesco a recuperare le mie foto vado in crisi!. Per fortuna ho messo in salvo tutte le mie storie.D
Dunque passando a noi, mancano esattamente quattro giorni al concerto di Padova ( se ci arrivo viva, ma mi sa che collasserò xD) e Mercoledì il treno mi aspetta, vi lascio quindi un capitolo bello lungo. E vi avviso, dopo questo ce ne saranno solo altri due.
Spero quindi che per tirarmi su il morale, commentiate in tanti! =) Asta la vista Amigos =) Ci si risente il 30
Isa <3


Capitolo Venticinquesimo

 

- Sei impazzito?! perchè diamine hai detto di si?!- borbottai ancora contrariata.
Non appena eravamo rientrati in albergo, il mio dolce e amabile caratterino aveva preso forma dando vita ad un'accesa discussione con il ragazzo più viziato
permaloso ed egocentrico esistente sulla faccia della terra.
- Che hai da sbraitare tanto? Qual'è il tuo problema?- mi guardò allargando le braccia e facendole poi ricadere pesantemente sulle anche
- Il mio problema si chiama Bill Kaulitz. E oggi ho finalmente capito che è un idiota totale!- ringhiai
- Io non sono idiota- si arrabbio -E poi che c'è che non va?! Tanto prima o poi lo sarebbero venuti a sapere lo stesso!-
- Dovevi consultarmi prima. Sai, è ciò che si fa prima di dire al mondo intero che stiamo insieme.- sbraitai
- E che dovevo dire? No, è una Groupie?! Beh pensavo di averti salvato la faccia-
- Oh certo. Mi hai salvato la faccia, ma non ti preoccupare perchè tra poco un onda di fan inferocite me la romperà volentieri- sorrisi priva di allegria.
- Con Timo non mi sembra tu ti sia fatta tanti problemi- sbottò mettendo le braccia conserte
- Timo non è una star Internazionale Diamine! E non ti attaccare a queste cose adesso.-
- Beh scusa. Domani dirò che mi hai piantato in asso cosi la fai finita con questa stupida commediola-
Strinsi i denti chiudendo per un paio di secondi gli occhi. Aveva ragione Tom quando diceva che Bill riusciva a farti arrabbiare più del dovuto senza un briciolo
di sforzo. Aveva ragione Gustav a dire che ci voleva pazienza, tanta pazienza. Aveva ragione Georg a dirmi di scappare finchè ero in tempo.
Ma quando mai io avevo dato ascolto a qualcuno?! volevo fare sempre di testa mia e questo era il risultato.
- Fino ad un'ora fa eri arrabbiato a morte con me e ora dici davanti alle telecamere che sono la tua ragazza.- Lo guardai - Quando la smetti di cambiare idea
fammi un fischio perchè io sono stanca.- Presi un cuscino e un plaid
- Vado a dormire giù- lo guardai ancora prima di chiudermi la porta alle spalle ed inciampare in qualcosa, o forse qualcuno.
- che dolore!-borbottò Mister treccina massaggiandosi la schiena dolente.
Lo guardai dall'alto prima di scoppiare in una sonora risata - Questa è la punizione divina per aver origliato-.
Lo aiutai ad alzarsi augurandogli poi buonanotte e dirigendomi verso l'ascensore.
Con mia sfortuna però il ragazzo mi seguì.
- Ti serve qualcosa?- inarcai appena il sopracciglio
- Volevo parlarti..-
- Ti ascolto- scrollai le spalle.
Si gratto il collo cercando le parole giuste prima di iniziare - Forse Bill ha sbagliato a dare la notizia così in fretta. Forse abbiamo sbagliato entrambi.
Ma io sono sicuro che mio fratello non lo avrebbe mai fatto se non ci fosse stato del vero sentimento nei tuoi confronti. Per noi è difficile tenere le cose
nascoste. Siamo continuamente bersagliati dai giornalisti e la nostra vita è costantemente sputtanata su un lurido giornale.
Ma se tu vuoi davvero bene a Bill, se davvero vuoi costruire qualcosa con lui, allora prima ti ci abbitui e prima la convivenza diventerà indolore.-
mi guardò, ancora, penetrandomi a fondo con lo sguardo.
- Adesso torno in camera, se Lily si addormenta addio divertimento- Ridacchiò malizioso posandomi un bacio sulla fronte e correndo, per ciò che i pantaloni
gli permettevano, verso la sua stanza.
Scossi la testa sorridendo - Che pervertito-.
Guardai un ultima volta l'ascensore prima di fare dietro-front. Le parole di Tom mi avevano colpita e letteralmente affondata.
Abbassai la maniglia cercando di non fare rumore, notando che, l'esile figura del moro era rannicchiata in quel letto troppo grande per una sola persona.
Chiusi la porta alle mie spalle avanzando in punta di piedi, stendendomi poi sul materasso.
Mi voltai verso di lui, le palpebre chiuse e arrossate per via del trucco, la bocca non troppo carnosa leggermente schiusa le ciglia lunghe che contornavano
quegli occhi da lupo.
Sorrisi osservandolo in tutta la sua perfezione accocolandomi al suo fianco.
- mi dispiace- sussurrai accarezzandogli la pelle liscia della guancia - ho esagerato-
- Dispiace anche a me- aprì gli occhi osservandomi.
- Scusa..non volevo svegliarti- ritrassi la mano.
Mi sorrise, infinitamente dolce - Non ero ancora completamente nel mondo dei sogni- mormorò roco.
Portò un braccio a cingere il mio fianco avvicinandomi poi a lui.
Mi raggomitolai al suo petto inspirando a pieni polmoni l'odore buonissimo della sua pelle.
- David si è arrabbiato- ridacchiò posando il mento sopra la mia testa
- Come sempre- intervenni giocherellando con una collanina appena al suo collo.
Sorrise e poi mi guardò - Il fatto che sei qui vuol dire che hai accettato la cosa?-
Feci una smorfia - No. Ma ho pensato che posso darti una chance.-
- Chance?- ripetè
- Gia. Infondo sono donna, e tu non mi hai chiesto per bene se volevo essere la tua ragazza..- proseguii trattenendo un sorriso
- Dunque dovrei corteggiarti?- inarcò un sopracciglio, gesto che avrebbe mandato in ospedale un centinaio di Fan.
- No- sorrisi - non ho bisogno di questo. Mi basta che tu me lo chieda per bene-
Mi guardò negli occhi per un po', probabilmente pensando a ciò che poteva chiedere.
- Vorrei mettermi in ginocchio- iniziò - Ma fa freddo e non ho intenzione di alzarmi dal letto-
- Che galant'uomo- lo apostrofai.
Rise. - Dicevo, Amy...vorresti iniziare un qualcosa, che se vuoi puoi definire storia,relazione o tutti gli stupidissimi aggettivi che esistono, Con questo
pazzo squilibrato?- domandò.
Scossi la testa esasperata - La prima parte e banale. Ma la parte del pazzo squilibrato ti si addice- ridacchiai avvicinandomi al suo viso
- Direi comunque che tentar non nuoce-.
piegò le labbra all'insù in un sorriso da far girare la testa. Posò le mani fredde sulle mie guance riempendo le mie labbra di  casti baci.
Ridacchiai avvinghiandomi a lui prima di cadere tra le braccia di morfeo con il corpo ancora intrecciato a quello di Bill.

Sbattei le palpebre più volte per mettere a fuoco le immagini intorno a me.
Qualcosa al mio fianco mi solleticava il viso, dandomi fastidio.
Mi ritrovai "ricoperta" dai vestiti di bill che maldestramente stava buttando per l'aria
- Ma dove sarà?!- borbottò frugando nella valigia con molta enfasi.
Mi stropicciai gli occhi mettendomi seduta.
Alzò lo sguardo verso di me osservandomi divertito, poi notando i suoi vestiti portò la mano a grattarsi il collo, gesto che faceva sempre quando era imbarazzato
- Mi dispiace di averti svegliata-
Scrollai le spalle reprimendo uno sbadiglio.
Mi alzai prendendo un cambio pulito e dirigendomi in bagno andai diritta diritta nella doccia, concedendomi tutto il tempo necessario per svegliarmi per bene.
Dopo essermi preparata per bene tornai di la, guardando il moro che esultava per aver trovato ciò che cercava da tempo.
- Ma che stai combinando?- sorrisi avvicinandomi.
Mostrò un bracciale attaccato al suo polso. - E' un portafortuna. Me lo ha regalato mia madre un po' di tempo fa.- spiegò
Presi la sua mano tra le mie osservando l'oggetto che sbrilluccicava. - E' molto bello- ammisi.
Sorrise ringraziandomi e portando le braccia a chiudermi in una specie di abbraccio
- Non ti ho dato il buongiorno comunque- constatò
- Si infatti.. ne ho proprio bisogno-.
Posò le labbra sulle mie in un gesto infinitamente dolce. Quasi timoroso di chiedere il consenso per qualcosa di più profondo, si limitò a quel casto bacio.
Presi io l'iniziativa inumidendogli le labbra e facendomi spazio nella sua bocca, raggiungendo finalmente la sua lingua.
- Piccioncini!- Lily fece ingresso nella camera interrompendo quello che si poteva definire un momento "romantico" - Dobbiamo andare, a dopo le smancerie- sorrise
Bill la guardò leggermente rosso in volto - Ma quali smancerie!- borbottò uscendo dalla camera.
Ridacchiai prendendo il giubotto e le chiavi della stanza, uscendo da li insieme alla Bruna.
Nella Hall trovammo il resto del gruppo ci aspettava.
- Buongiorno- salutò Gustav venendomi incontro.
-Giorno Gus- Sorrisi abbracciandolo, schioccandogli un rumoroso Bacio sulla guancia.
Quella mattina, per decisione di David e Bill, avevamo deciso di andare un po' in giro per la Città in attesa dell'esibizione che si sarebbe tenuta quella sera.
- Agitato?- domandai guardando il biondino che camminava a passo lento con un braccio a circondarmi le spalle
- Naaa, non è da me- ammise.
Scossi la testa ridacchiando, in realtà non avevo mai capito come, frequentando quei tre squilibrati tutti i giorni, riuscisse a mantenere sempre un espressione
così pacata.
- Muovetevi voi due, o vi lasciamo qui!- urlò il manager osservandoci da lontano.
Ci infilammo in macchina raggiungendo poco dopo il centro
- Tomi smettila per favore!- sbuffò Bill massaggiandosi le tempie sperando vivamente che suo fratello la smettesse di cantare.
- Dannatissimo Samy Deluxe!- Lily prese l'estremità delle sue cuffie tirandole verso il basso.
- Assassina!- urlò massaggiandosi le orecchie dolenti.
Rise guardandolo - Sei tu che cerchi di assasinarci con il Rap- arrotolò il filo dell'ipod mettendolo in tasca.
- Ridammelo!- borbottò allungando la mano verso il suo giubotto
- Sta sera se fai il bravo-
La guardò malzioso - Oh si! Mi piace questo gioco!- battè le mani contento.
Sospirai scuotendo il capo - Tu vedi malizia anche dove non c'è. Non tutto è Sesso!-
- Per me si!- specificò.
Guardai la bruna che disperata, ignorava deliberatamente tutto ciò che usciva dalla bocca del chitarrista.
-Siamo arrivati?!- si lamentò il moro sbattendo la punta della scarpa lucida per terra
-porta pazienza Bill- lo guardò Georg, stufo dei due gemelli che continuavano a parlottare.
Non appena la macchina parcheggiò i due ragazzi si fiondarono per strada avviandosi verso i negozi.
I bodyguard aspettarono gli altri due componenti raggiungendo poi Tom e Bill che continuavano ad avanzare come se nulla fosse.
- Ragazze mi raccomando state attente anche voi- ci avvertì David affiancando poi Saki.
Annuimmo concedendoci un passo più lento dietro il Gruppetto.
In poche ore un onda di Fan aveva gia accerchiato i ragazzi che, sorridenti come sempre firmavano autografi a destra e sinistra.
- Scusa- una vocina richiamò la nostra attenzione.
Lily si voltò osservando la ragazza alle nostre spalle
-Si?- chiese inarcando un sopracciglio
- Tu sei la fidanzata di Tom giusto?-
- Si, perchè?- chiese rilassandosi, forse voleva solo un autografo dal suo ragazzo.
- Bhe, ti consigliamo di lasciarlo stare-
Tirai il capo all'indietro ridendo
- E voi chi sareste scusate?!-
-Chi siamo non t'interessa- rispose con sufficienza squadrandomi - Dovete solo mollare i gemelli, prima che sia troppo tardi-
Lily sbuffò prendendomi sotto braccio -Andiamo Amy, non vale la pena parlare con loro-.
Alla prima ragazza se ne aggiunsero altre tre
-Che c'è avete paura?- ci schernì una tipa dai capelli rossi fuoco
- No, semplicemente siamo superiori e non vi diamo corda-
La bruna fece per andarsene tirandomi con se, ma una di loro la bloccò facendole lo sgambetto.
- Lily, ti sei fatta male?- domandai abbassandomi e aiutandola ad alzarsi.
Osservai le ragazze che se la ridevano con gusto e allora non ci vidi più.
Mi buttai addosso alla prima che trovai tirandole i capelli
- Razza di Oca!- sbraitai continuando quello strano combattimento.
Due braccia forti mi alzarono di peso portandomi via da li, facendo scappare le tre tipe che fino a due scondi fa ci stavano importunando.
-Lasciami!- sbottai continuando a dimenare braccia e gambe per aria.
- E sta buona- sbuffò Tom mettendomi Giu - Picchi bene però- ridacchiò osservandomi.
Le gote mi andarono letteralmente in fiamme, abbassai lo sguardo - Mi dispiace- bisbigliai.
Sorrise posandomi una carezza sulla testa a mo' cane.
- Stai bene?- chiese il vocalist venendomi in contro. Annuii rifugiandomi tra le sue braccia
- Dovevi lasciarle perdere..- continuò.
Lo guardai -Continuavano a dire che vi dovevamo lasciare stare e poi hanno fatto cadere Lily- mi accigliai mettendo il broncio da bambina.
sorrise scuotendo la testa -Andiamo dagli altri- mi baciò la fronte avvicinandosi poi a suo fratello.
Guardai la mia amica che stringeva i denti mentre Tom le tamponava il graffio sul ginocchio con un fazzoletto bagnato.
- Ecco fatto- sussurrò posandole un bacio a fior di labbra.
Quando la situazione si fu ristabilita decidemmo che forse era meglio tornare in albergo, visto che ormai la mattinata era andata.
- E colpa mia- sbuffai stendendomi su uno dei divanetti della zona relax, - Vi ho rovinato la giornata..-
- Non dire stupidaggini!- ridacchiò Georg accarezzandomi il capo - non capita sempre di vedere uno scontro tra donne!-
Si mise seduto accanto a me giocherellando con una ciocca dei miei capelli
- A che ora è il concerto?- domandò la bruna stesa sopra il chitarrista
- Sta sera, verso le undici- sbadigliò Gustav.
Passai tutto il pomeriggio a fare Zapping osservando svogliatamente la tv, mentre gli altri dormivano beatamente.
Mi sentivo ancora in colpa per ciò che era successo, non ero mai arrivata a dover picchiare qualcuno. Mi avevano sempre detto che la violenza non era sicuramente
una buona scusa per risolvere le cose, eppure quando quella ragazza aveva tirato fuori la questione "kaulitz" mi era andato il sangue al cervello.
Guardai Bill, seduto difronte a me con la testa poggiata sul bracciolo, che dormicchiava tranquillo come un bambino.
E una nuova sensazione mi attanagliò lo stomaco rendendomi consapevole di una sola cosa. Ero veramente gelosa di lui.

  
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