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Autore: Lady Moonlight    25/03/2010    2 recensioni
L’immortalità, un sogno ed un desiderio a cui aspirano tutti gli esseri mortali di questo mondo. Vampiri, creature della notte, assassini… Demoni che vagano su questo mondo, alla perenne ricerca del sangue che tanto bramano. Nascosti tra gli umani osservano ogni più piccolo cambiamento da centinaia d’anni.“ C’era una storia, o forse è meglio dire una leggenda, che tutti gli abitanti del piccolo paesino di Gres conoscevano molto bene. Era nata quindici anni prima, quando Villa Namikaze era stata abbandonata ed era stato ritrovato il cadavere di una giovane donna, con il corpo nudo e ricoperto da molte ferite.” MINA/KUSHI
[2^ classificata a parimerito al Contest Dark behind the Light... Vampires indetto da the forgotten dreamer]
[Ottava classificata al contest "Naruto no Limits" indetto da Juliettina]
Genere: Generale, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kushina Uzumaki, Orochimaru, Yondaime
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Epilogo

 

Era notte, la luna piena era alta nel cielo. In lontananza, tra i boschi, un lupo ululava. Minato accelerò il passo. Mancava poco all’alba e lui doveva tornare a casa. Non gli era mai piaciuta la Svizzera, ma lì si potevano trovare molti castelli abbandonati. Il maniero di fronte a lui, era uno dei più belli che avesse mai visto. Era stato abbandonato da moltissimo tempo ed era nascosto da una folta vegetazione. Un gufo volò sopra la sua testa, posandosi sul ramo di un albero.
Minato continuò a correre e con un balzo saltò le alte mura del castello. Varcò l’antica sala del trono e si diresse verso la sua camera da letto. Osservò la bellissima figura femminile sdraiata sotto le coperte e sorrise.
<< Sei tornato… >> mormorò la fanciulla dai lunghi capelli rossi.
<< Il sole sta per sorgere. >> rispose Minato sfilandosi il suo lungo mantello bianco. Lo lasciò cadere su una sedia e s’infilo anche lui nel letto.
<< Come è andata la caccia? >> chiese la ragazza avvicinando il suo volto a quello di Minato.
Minato le prese il volto tra le mani e la baciò.
<< Bene… Naruto? >>
<< Sta dormendo nella sua stanza. >> disse Kushina mettendosi a sedere.
<< Vado a salutarlo. >>
Minato si diresse nella stanza vicina ed aprì la porta. Di fronte a lui in una culla dormiva un bambino di pochi giorni. Minato si chinò su di lui e spostò il peluche, a forma di volpe, che il piccolo Naruto teneva tra le mani.
Minato sospirò. Guardando suo figlio, un sorriso gli comparve sul volto. Il giorno che aveva ucciso Kushina era anche stato il giorno in cui, inconsapevolmente, l’aveva resa un vampiro come lui.
Dopo dieci anni da quell’evento, entrambi, erano felici. Naruto si rigirò nel sonno emettendo dei suoni incomprensibili. Minato non potè fare a meno di sorridere nuovamente, dietro di lui, Kushina lo aveva abbracciato.
<< È bellissimo! >> le disse, voltandosi per guardarla negli occhi.
<< Già… Vale la pena di vivere solo per stargli accanto! >> intervenne Kushina.
<< Hai ragione… >> Minato osservò il volto di Naruto.
Grazie a lui, aveva ritrovato l’amore per la vita e un nuovo sogno per cui valesse la pena vivere… Poter vedere crescere suo figlio!

 

Eccoci alla fine! Cosa ne pensate? Sarei davvero felice di sapere se la ff vi è piaciuta^.^ Ciaoooo!!!


Seconda classificata pari merito: “Il peso dell’immortalità” di cleo92


Correttezza grammaticale e sintattica, ortografia: 14,5/15 Fiction grammaticalmente e ortograficamente abbastanza corretta, a parte qualche svista. Le frasi non sono eccessivamente elaborate, ma risultano comunque corrette dal punto di vista sintattico. Solo che, in diversi punti, hai accordato non proprio bene le proposizioni a causa dell’uso incerto delle virgole. Questo ha penalizzato un po’ il punteggio.

Stile, forma e lettura scorrevole: 14/15 Lo stile è semplice, ma tutto sommato corretto, a parte alcuni errori con le virgole che hanno spezzato la narrazione in alcuni punti. Per il resto andava bene. Ho gradito la forma: non pomposa, ma comunque precisa ed efficace nello schema dei vocaboli.

Originalità: 9/10 Molto originale, non tanto per la trama in sé ma per il modo in cui è stata trattata. Classica l’dea della casa stregata, delle superstizioni che continuano ad essere bisbigliate dagli abitanti del villaggio, delle paure della vecchia villa abbandonata. Molto bello tutto il retroscena storico: le crociate, il modo in cui Minato è diventato vampiro. Decisamente geniale l’idea di recuperare, anche se in modo diverso, l’idea di Vlad Tepes (colui dal quale Stoker attinse l’idea del suo conte vampiro): sappiamo tutti che il cavaliere dell’ordine del dragone (appunto Dracul) ha combattuto contro i Turchi. Che dire del “ballo”. La sensazione che ho avuto prima che Kushina entrasse nella casa è stata quella di immergermi in un’atmosfera macabra, sensuale e pericolosa, ovviamente disturbata da Orochimaru e dalla lotta finale, ma va bene così. Il finale forse l’avrei preferito tragico, insomma la storia che si ripete due volte, lui che uccide di nuovo la donna che ama… ma comunque è solo la mia vena gotica e malinconica. Brava.

Caratterizzazione dei personaggi (il vampiro e la sua vittima): 8,5/10 Bellissimo Minato, malinconico, struggente, assolutamente rassegnato all’eternità. Si percepisce la sua stanchezza di vivere un’esistenza vuota e desolata da ogni parola da lui pronunciata. Adoro il fatto che, pur essendo consapevole della propria natura demoniaca, non riesca a farne a meno. Orochimaru era sadico, come al solito, ma forse un po’ troppo confidenziale con Minato: insomma sappiamo benissimo che ha più l’aria del distaccato perfido, quindi l’avrei reso meno coinvolto. Kushina mi è piaciuta meno, non perché sia stata delineata male, ma perché mi sembrava ci fosse solo l’involucro e non la sostanza. Mentre per Minato capivo cosa pensava, come ragionava, perché era attratto da lei, per Kushina non sono riuscita ad immedesimar mici.
Scelta della frase: 9/10 Non ho più aspirazioni né sogni. Non ho più scopi nobili né meschini che mi muovano. Quelle sono cose da vivi, e io sono morto nella carne e nello spirito. Rispecchia in pieno l’idea che hai dato del personaggio: si sente vuoto, nulla in confronto alla vita da umano che si è lasciato alle spalle. Molto originale davvero e ben inserita nel contesto.

Giudizio personale: 9/10 Più che una ff sembra un racconto: se non conoscessi Naruto ed i suoi personaggi potrebbe benissimo passare per un classico racconto di vampiri. Saranno i riferimenti a Dracula, gli elementi da romanzo gotico che riecheggiano di continuo, il protagonista ben costruito… non so, so solo che vale la pena leggerla.

Totale 64/70

 

 

   
 
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