Angolo dell'autrice:
Cari lettori, scusate il tempo trascorso dall'ultima volta, ma sapete, l'ispirazione è come il vento che arriva quando vuole... E oggi è primavera e c'è un bel venticello, un bel sole ed una buona ispirazione...
Ho voluto inserire anche il punto di vista di un altro personaggio in questo capitolo...la sua parte si inserisce quasi senza preavviso sappiatemi dire se può andare.. altrimenti lo specifico...
Non siamo ad un punto clou, ma nel prossimo capitolo di Sebastian ci dovrebbero essere dei colpi di scena... riguardanti anche Marie...ed ho già detto troppo... =)
Spero che questo capitolo vi piaccia...
Ci vediamo alla fine del capitolo...
XI – Scelte
“...Non dovrei
pensare a tutto ciò chinato,
quasi
inginocchiato al vostro fianco.
Ma lo faccio,
penso ancora a voi.
Anche questa è una
scelta...”
Sostengo la giovane stremata dopo averla aiutata a scendere da cavallo.
Trema per il freddo, allora mi sfilo svelto la giacca e gliela poso sulle spalle...
E cammino, sempre sostenendola, verso la stanza del medico di corte...
“Come vi chiamate?” chiedo distratto.
Mi sembra semplicemente giusto chiedervelo.
“Marie” rispondete con un filo di voce.
Nome molto comune qui in Francia.
La ragazza appare davvero indifesa eppure lo sento, tiene alta la sua dignità.
Dev'essere una ragazza molto forte nonostante credo abbia circa la mia età.
Sento che sostengo sempre io il suo peso così mi fermo perché si riprenda un po'.
Lei si ferma, alza il viso, e i suoi occhi sui miei.
E io fisso i suoi occhi...
É insensato , dovrei chiederle se riesce a proseguire, se sta meglio... invece resto incatenato dalle sue iridi.
L'oceano immenso mi ha incatenato, quello dei vostri occhi... come di onde che si infrangono sugli scogli...
Tutto si ricompone nella mia mente come un vaso rotto di cui i cocci ritornano d'improvviso a formare l'intero vaso.
Voi siete Marie... la stessa Marie del ballo... la stessa che assorbe da giorni ogni mio pensiero...
Ho temuto di non rivedervi più... ed ora, poiché non posso dirvi tutto ciò che sto pensando semplicemente sorrido.
Vedo i vostri occhi socchiudersi e per qualche assurdo ed inspiegabile motivo decido di stringervi a me... so che potreste reagire male ma lo faccio ugualmente...
E vi salva da una caduta a peso morto a terra...
Cerco di non concentrarmi sul battito del mio cuore, accelerato per la nostra vicinanza e riesco a prendervi in braccio per portarvi nella stanza del medico a cui mancano ancora una decina di metri.
È arredata in maniera quasi spartana...
Tre materassi riempiti con del fieno stanno a terra, con qualche coperta di lana sopra.
“Vostra Altezza...” inizia il medico.
“Questa ragazza ha bisogno al più presto di cure... fate del vostro meglio...” poi aggiungo “avrete un supplemento sulla vostra paga se tornerà in salute”.
Egli si avvicina al letto dove vi sto deponendo...
Posa una mano sulla vostra fronte... e poi fissa me...
“Dovrà recuperare temperatura” dice afferrando un paio di coperte e stendendole con cura sopra voi “...e se mi posso permettere anche voi dovreste”
Annuisco “Ora raggiungo il mio alloggio e mi cambierò...”
Ma non posso smettere di guardarvi, non subito...e mi chiedo come ho fatto non riconoscervi...
Così bella nel vostro vestito sgualcito, così bella col vostro volto sporco, nel vostro braccio ferito...
Così ferita nell'orgoglio tuttavia piena della vostra dignità.
Perfetta.
Non dovrei pensare a tutto ciò chinato, quasi inginocchiato al vostro fianco.
Ma lo faccio, penso ancora a voi.
Anche questa è una scelta.
Pensando nuovamente che potreste essere una fata per creare tutto ciò in me...
“Se si risveglia o ci sono sviluppi mandatemi a chiamare...” dico al medico.
Mi alzo ed esco dalla stanza dalla porta che dà all'interno del palazzo.
La cosa peggiore è che siete mia prigioniera.
Non servitrice della Francia come direbbe mio padre.
Siete mia prigioniera e ciò mi disgusta
Giunto alla mia stanza non trovo Bern...
Parlerò con lui più tardi...
Per ora mi cambierò gli abiti e cercherò di capire quale attrattiva mi spinge verso di voi...
Quale forza sconosciuta...come una calamita, come se voi foste sempre stata nella mia vita...
Come se ora che vi conosco stesse cambiando il modo in cui vanno le cose...
Scrollo la testa sperando di allontanare anche questi pensieri per qualche secondo...
Bussano alla porta...
“Avanti”
Entra un servitore “Vostro padre vi aspetta nella stanza dei ricevimenti al più presto...”
Annuisco “Grazie”
L'uomo si allontana con un inchino chiudendo la porta dietro sè.
Sospiro.... io ho preso una decisione ed ora non posso negarne le conseguenze.
Così mi avvio nel luogo indicato pronto alla paternale del re, o forse di mio padre.
Raggiungo la stanza dopo aver ricevuto parecchi inchini nel breve percorso e aver risposto con dei deboli ringraziamenti.
Entro e faccio un breve inchino a mio padre.
“Mi avete fatto chiamare padre”
Annuisce.
Non è un buon segno che non inizi ancora a parlare.
“Perchè l'avete fatto?”
“Quella ragazza avrà si e no la mia età, e con un braccio ferito, nello stato in cui era e con questo tempo non sarebbe mai giunta a castello a piedi... ha perso i sensi quando siamo arrivati...”
mi giustifico.
“Non dovevi scegliere una serva debole...”
“Qui starà meglio che dagli altri nobili...” ribatto
“Non siamo una casa di accoglienza della servitù più debole”
“Lo so..”annuisco abbassando lo sguardo....
Vorrei
introdurre un nuovo punto di vista che non è quello di Sebastian...
bensì di suo padre...
si
potranno capire alcune cose...
Un flashback vivido come mai appare nella mia mente...
“Per
me è stato progettato un matrimonio combinato con la principessa d'Austria...un
ottimo affare per i miei...” la mia voce si incrina... non dovevo dirlo... l'ho
ferita...
Sorrido
amaro... passandole un dito sulla gota...
Poi
vedo come una piccola perla scendere...
No,
non potrei mai sopportarlo...
Ma
lei è forte.
Mi
blocca la mano prima che io possa anche solo pensare di asciugarle la lacrima.
“Vattene”
“Ascoltami...”
la imploro
Mi
fissa ed il suo sguardo è duro...
“Hai
2 minuti” fissa il fiume che scorre veloce nel suo letto, lì, vicino a noi.
Sembra
stia sempre guardando l'infinito...
I
capelli biondi, un poco mossi, danzano disordinati al suono del vento...
“Quel
giorno che ti ho parlato al mercato non pensavo nemmeno lontanamente a tutto
ciò che sarebbe accaduto dopo... mi hai trascinato nei meandri più profondi di
quello che chiamiamo amore e so che non potrò ne vorrò mai provare nulla di
simile per altra donna... Claire...”
Mi
inginocchio e lei ancora non mi guarda...
“Vuoi
sposarmi... Claire... al resto penseranno i miei
genitori... si penserà che tu sia figlia di un lontano imperatore con cui la
Francia tiene dei rapporti commerciali...”
E
quella donna così forte che mai aveva ceduto, mai cambiava idea.
Cedeva
una volta sola, cedeva sul fatto di essere completamente sé stessa di fronte al
mondo intero...
Cedeva
per l'uomo che amava.
Sì
volta con le gote rigate di molte lacrime.
“Sì,
Luigi, sì... ti voglio sposare” dice inginocchiandosi vicino a me e stringendo
le mie mani.
Passare
l'eternità con lui era la cosa che desiderava di più con tutta sé stessa... e
d'altronde era quello che desiderava anche lui con tutto il suo cuore.
Aveva
dovuto parlare per ore con i suoi genitori e raccontare tutto dall'inizio, ma
infine tutto era andato a posto... Il matrimonio aveva bene o male anche la
loro approvazione se non benedizione...
“Il saper prendere decisioni difficili è una buona qualità per un futuro re... ma non osare contraddirmi nuovamente di fronte a tutte quelle persone... chiaro?” dico a Sebastian cercando di riprendermi da quel ricordo e dagli altri mille che sanno ridivenendo vividi nella mia mente...
“Chiaro” annuisce.
Si vede che è stupito, ma ugualmente di inchina e si allontana.
Pazzo, pazzo furioso, mi dico per l'ennesima volta.
Ero certo di aver fatto la scelta giusta quella volta... a ora, che stavo facendo della mia vita...?
Ringraziamenti:
GinevraLovesArmand
Grazie per esserti ricordata di me e della mia storia…
Spero che questo capitolo possa essere una bella sorpresa al ritorno
dall’Inghilterra…
miseichan
I ringraziamenti sono graditissimi sapendo soprattutto cosa scrive
l’autrice-commentatrice in questione…
Quindi grazie molte…. e non vedo l’ora di sapere cosa pensi del prossimo
capitolo
Hibernia
Per la fine di Rebecca, non temere… non ci vorrà molto tempo prima di
rivederla…
è vero…. il principe l’ha scelta…ma cosa l’ha spinto a questo?
Se lo chiede anche lui….
(Grazie per aver commentato, so che per te è uno sforzo…x te… un
abbraccio!)
Giulia 91
Sì, i nostri due beniamini si sono incontrati e già separati..
E ora…?
Grazie infinite per i complimenti, che mi tirano proprio su il morale
Sei una lettrice molto attenta… quindi non vedo l’ora di sapere che ne
pensi anche di questo capitolo… =)
A presto, spero…