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Autore: QueenWaldorf    28/03/2010    3 recensioni
Dato che era una bella serata, fresca, ma serena, decise di aspettare il fattorino, in giardino . Si sedette sul dondolo vicino al vialetto e aspettò. Passò mezz'ora, ma non si vedeva ancora nessuno... La pizza sarebbe arrivata fredda e avrebbe preteso lo sconto. Passò un altro quarto d'ora e l'ordinazione non si vedeva.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Keep It Real Cap. 20


Scusatemi davvero tantissimo per il mio super-ritardo, ma fra compiti, compiti in classe, interrogazioni e ricerche non ho mai avuto il tempo di aggiornare. Oggi colgo anche l'occasione pr augurarvi una buona Settimana Santa e una buona Pasqua.


Vorrei ringraziare le splendide persone che recensiscono questa ff:

FanDemiJB: sono molto contenta di vedere una nuova persona che mi recensisce! Grazie mille e spero che ti piacerà anche questo nuovo capitolo, un bacione!

Maggie_Lullaby:  In verità a me Miley sta molto simpatica e sono una sua grande fan, ma i gusti sono gusti e in questa ff per esigenze di copione ho dovuto farle fare questa parte... Grazie mille e alla prossima, un bacione!

annina94: ahah immagini bene ma mi sa che dovrai aspettare ancora un po'...  Finalmente ho aggiornato hai visto? Bene ti lascio subito al capitolo, un bacione e alla prossima!

Angus Girl: prima o poi riuscirà a farti piacere Miley (ahah lo so che è un'impresa disperata ma lasciami sognare xD). Eccoti qui un nuovo capitolo, un bacione e alla prossima!

coco2: non preoccuparti, se tu hai fatto ritardo allora io sono senza speranza visto il tempo che ci ho messo per aggiornare! xD Buona permanenza a Londra, un bacione e alla prossima!

jjsarajonas: grazie per avermi fatto sapere il tuo parere, sono molto contenta di vedere un'altra nuova lettrice! Un bacione e alla prossima.




Non voglio lasciarvi attendere ancora, eccovi qui il capitolo. Buona lettura!







Party








I giorni passavano e la situazione non sembrava cambiare. Dalla sera nella quale Lisa aveva proposto ad Anna il suo aiuto erano ormai passate  due settimane.


Tutto però dava da pensare che l'ospite non stesse vivendo quel periodo nei migliori dei modi; la mora infatti aveva notato con grande sorpresa che i voti della ragazza erano in calo poiché faticava a prestare attenzione in classe.



Ormai anche Rebeca e Kevin si erano accorti che qualcosa non andava; solamente Nick sembrava non notare nulla.



"Lisa ma che vuoi fare?" chiese Valery, una grande amica della ragazza e compagna di squadra nelle cheerleader, notando che l'amica aveva interrotto bruscamente il discorso per voltarsi di scatto verso Anna che era appena passata.



La diciassettenne non rispose e raggiunse la bionda velocemente. Quest'ultima la guardò con sospetto, ma non disse nulla.



"Anna senti, io e le mie amiche stiamo organizzando una festa, per questo fine settimana. Sarebbe una festa solo per le ragazze pon-pon e la squadra di football, però se vuoi venire... Potresti anche conoscere gente interessante..." la invitò Lisa certa che l'altra avrebbe accettato.


Non che lei facesse troppo caso agli altri ragazzi da quando stava con Joe, ma non poteva negare che alcuni di quegli atleti fossero dei bei ragazzi...


Anna, dal canto suo, si limitò ad alzare un sopracciglio e poi aggiunse: "Grazie dell'invito, ma non credo proprio che verrò. Non sono un tipo da questo genere di feste e non mi interessano quei tipi."



"Beh è una proposta per distrarti un po' e poi ce ne sono alcuni molto carini..." riprovò la mora sorpresa dal suo rifiuto. Qualsiasi altra ragazza della scuola avrebbe voluto andare a quel party.



"Ti ripeto che non mi interessano, e poi si sa che a loro interessano solo le cheerleader." disse Anna con un tono secco.


"Non è sempre così." rispose Lisa, ombrandosi. Quella ragazza non voleva proprio fare nulla per distrarsi.


"Senti, non è così che mi passerà... Ora scusa ma devo proprio andare." fece lei evasiva, allontanandosi velocemente.


"Ma che idee ti saltano in testa. Lo sai che alle altre non sarebbe andata giù comunque questa tua scelta. Lei non fa parte della squadra." esclamò Valery, dopo essersi avvicinata.



"Non dirmi nulla. Io ci ho provato, ma non vuole proprio farsi aiutare, che si arrangi allora." sbottò Lisa, dirigendosi di pessimo umore verso la palestra per le prove della nuova coreografia, sbattendo la porta.




***


"Ma di quale festa stai parlando?" chiese improvvisamente Joe, mentre ascoltava il racconto di Lisa su quanto era accaduto.


La ragazza lo fissò, confusa dal suo tono indagatore.


"La festa che facciamo ogni anno con i ragazzi della squadra di football e le altre cheerleader." spiegò lei.


I due erano seduti in uno Starbucks, poco distante dalla scuola che Anna  e Lisa frequentavano.


Joe non era molto contento della notizia che aveva appena appreso, ma cercò di dissimulare la sua reazione, bevendo un sorso del suo cappuccino, facendole cenno di andare avanti.


"Comunque ti stavo dicendo che lei non ne ha proprio voluto sapere. Non so in che altro modo aiutarla, io ci ho provato." concluse Lisa, sbuffando e alzando le mani davanti a sè.


"Capisco e... ci saranno tanti ragazzi a questa festa?" chiese il ragazzo con finta disinvoltura, fissando il tavolino di fronte a lui.


"Tutta la squadra, Joe, ma che cosa c'entra?" chiese Annalisa, guardandolo senza capire.


"No, niente. Pura curiosità." rispose velocemente il ventenne, alzandosi in piedi. "E' meglio se andiamo ora..."


"D'accordo." disse Lisa, prendendo la sua borsa e seguendolo.


I due uscirono cercando di dare meno nell'occhi possibile, ma ovviamente gli onniscienti paparazzi li avevano già trovati.


La ragazza salì in macchina, mentre Joe si fermò a firmare qualche autografo per le fans che erano accorse, per poi accomodarsi al posto del guidatore, lanciando un ultimo sorriso alle ammiratrici.




***


"Rebeca hai visto i miei orecchini?" domandò Lisa di fretta, entrando nella camera della sorella di colpo.


Quella si allontanò di scatto dal viso di Kevin e si voltò verso la sorella.


"No, non li ho visti e la gente di solito bussa prima di entrare nelle stanze altrui." sbraitò la maggiore.


"Scusatemi, non pensavo fossi qui Kev." fece la diciassettenne, con un sorrisino.


"Non preoccuparti, è tutto ok." disse il ragazzo tranquillamente. "Esci?"


"Sì, devo andare ad una festa." rispose Lisa e poi aggiunse "Non è che per caso hai visto se Anna si stava preparando per uscire?"


"No, perché?" chiese il chitarrista confuso.


"No niente. Pensavo che forse avesse cambiato idea." disse la minore, alzando le spalle.


"Non c'era speranza che venisse. Non mi sembra porprio il tipo e poi, se fossi in lei, per passare il tempo non andrei mai ad imbucarmi in un posto del genere." intervenne Rebeca.


"Ehi guarda che ci si diverte e poi ci sono così tanti ragazzi con cui potrebbe parlare..." accennò l'altra.


"Certo certo, come se quelli parlassero con qualcuna che non sia una ragazza pon-pon." fece la maggiore con una punta di disprezzo.


Notando che Lisa stava per rispondere per le rime, Kevin intervenne per salvare la situazione.


"Comunque sia non mi sembrava volesse uscire." concluse lui.


"D'accordo, grazie." disse Annalisa, uscendo poi dalla stanza velocemente.



***


"Joe ma che hai?" domandò Nick, osservando il fratello che continuava a lanciare occhiate all'orologio.


"Niente niente." rispose velocemente lui.


"C'entra qualcosa la festa di questa sera?" domandò il minore, sicuro di aver colto nel segno.


"Ovviamente no. Io mi fido di Lisa, non combinerebbe mai nulla con quei tizi." rispose frettolosamente lui.


"Di lei è giusto che ti fidi, ma degli altri ragazzi?" chiese Denise, che era appena entrata nella stanza.


"Mamma ma che dici?" chiese Nick, sorpreso.


"Nulla, lasciate perdere." disse la madre, riponendo i vestiti stirati sulla cassettiera e uscendo nuovamente.


Joe, intanto, era già scattato in piedi con un espressione indecifrabile, ma sicuramente non buona, dipinta in volto.


"Non starai pensando di andare a quella festa vero?" domandò Nicholas.


"Beh perché no?" chiese Joe a sua volta.


"Perché non mi sembra il caso per due motivi principali: numero uno, quasi tutte le ragazze presenti a quella festa ti riconosceranno e sai benissimo cosa potrebbe succedere; secondo Lisa ci resterebbe malissimo e si arrabbierebbe sicuramente con te... Sei sciuro di quello che vuoi fare?" lo ammonì Nick.


"No." borbottò Joe, lasciandosi cadere nuovamente sul letto, sconsolato.


"Bene, perché sarebbe una pessima idea. Vedrai che andrà tutto bene." lo rassicurò il fratello.



But I thought that I knew enough

To know myself and do what's right for me
(Miley Cyrus - Don't Wanna Be Torn)




Anna intanto era distesa sul letto di camera sua, riflettendo su quanto le stava capitando.


Era finita nella casa di un band famosissima, si era presa una cotta - perché ormai non aveva più senso negarlo a se stessa - per uno dei membri e per dimenticarsi di lui era stata invitata da una persona che, per quanto ne sapeva lei, la considerava detestabile a una festa esclusiva. Tutto questo dopo nemmeno un mese che si era trasferita.


Quasi senza accorgersene si alzò e si avvicinò all'armadio, aprendolo e guardando dentro.


Perché non mi sono portata un abito?
si chiese, ma la risposta era chiarissima. Lei non era il tipo da vestitino corto e poi non avrebbe mai pensato di averne bisogno; casomai avrebbe potuto comprarselo con i soldi messi da parte prima della partenza.


Non era sicura di volerci andare, non conosceva nessuno e non sapeva nemmeno come arrivarci, eppure...


Anna aveva sempre pensato di sapere cosa fare e cosa fosse più giusto, ma forse questa volta si era sbagliata.


Lanciò un'occhiata all'orologio. Le scocciava doverle chiedere un favore, ma con un po' di fortuna sarebbe stata ancora a casa e poi era stata lei a metterle in testa quella sciocca idea.


Così prese la giacca leggera e uscì di casa senza farsi notare.

  
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