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Autore: DiKey    28/03/2010    2 recensioni
Attesissimo(spero)sequel di "Fratelli", ambientato cinque anni dopo. Come si combatte un nemico che non si può sconfiggere?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il leone,l'angelo, il drago'
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Leo XIII
Storm strinse i denti. Certo che questa porta era davvero pesante, di quale infernale materiale era composta? Beh, non era una cosa importante. Storm diede fondo alle sue energie in quest'impresa ed alla fine riuscì a far muovere il pesante portone. Squall corse verso il fratello per tirarlo via da lì, ma ricevette in pieno petto una variante della magia aero, usata non per danneggiarlo ma per tenerlo indietro. Rinoa e Ravenant cercarono di aiutare Squall a recuperare il fratello uscito di senno ma una sorta di barriera invisibile li teneva lontani dal phalanx

"a Centra ho letto l'ultimo rigo della profezia..e vi devo dire che all'inizio avevo solo un sospetto, non capivo, o forse non volevo capire."

"Storm, smetti di delirare e vieni subito qui! " Sbraitò Squall.

Storm aveva l'aria assente quando recitò un sonetto nell'antica lingua di Centra, e poi si affrettò a tradurlo nella lingua corrente

"
L'antico nemico risorge! Riprendano le armi gli eroi, la lucente spada torni in battaglia!
egli non ha nome,perchè egli è il male. Nacque con l'uomo, e con l'uomo morirà.
All'ombra della luce lo scontro avrà inizio; il leone, l'angelo ed il drago lo combatteranno.

Ma questo voi lo sapete già...quello che non conoscete è l'ultimo verso:

..E per trionfare il drago chiuderà per l'eternità le porte col sigillo del suo sangue
"

Squall rimase turbato dall'ultima affermazione di Storm. Suo fratello era veramente convinto di quello che stava facendo. Il che vuol dire che era uscito di senno.

"Storm vieni qui!" urlò Squall

"Le porte si chiudono dall'esterno...la serratura è da questa parte..appena le ho viste.."

"ed allora lasciale aperte!"

"Ci seguiranno...raggiungeranno la superficie..." disse Storm che a poco a poco stava chiudendo le massicce del tempio "Verreste tutti uccisi. Non posso permetterlo. La famiglia prima di tutto."

"Storm!" urlò Rinoa piangendo

Storm fece una strana smorfia, sangue e sudore gli colavano dalla fronte. Urlò per via del pesante sforzo che stava facendo, i suoi stanchi muscoli erano tesi nello sforzo, ogni singola fibra del suo corpo era impegnata al raggiungimento dello scopo. Millimetro dopo millimetro le porte del tempio iniziavano a chiudersi nascondendo a poco a poco la vista delle persone che lo avevano accompagnato in questa sua ultima battaglia

(Zell Dincht...Kaine...Ross, gran figlio di meretrice Trabiana..)

le porte si mossero ancora una volta, altri volti scomparvero dalla sua vista.

(Kinneas,brutto pervertito...Tilmitt,sono felice che non dovrò sentire più quella tua irritante vocetta...Ravenant,sai di essere un pazzo furioso, vero?...)

(vi ringrazio, tutti.)

(Fujin...)

ormai rimaneva solamente uno spiraglio, solamente Squall che lo guardava con occhi spaventati, lottando per trattenere le lacrime

"Squall.." riuscì a dire Storm "è stato un onore averti per fratello"

Detto questo la porta si chiuse. La barriera si annullò e Squall potè avvicinarsi alla porta. La prese a pugni, cercò di colpirla con il Gunblade ma non ottenne nessun risultato.
Dall'altro lato Storm sentiva le urla ed i tentativi di Squall di aprire la porta e per un attimo fu tentato di mandare al diavolo la profezia. Ma non poteva. Perchè non si trattava solo di lui. Poggiò la mano insanguinata sulla serratura. L'intera porta brillò, per un attimo divenne incandescente e poi la porta iniziò a mutare, il metallo diventò pietra:dove prima c'erano le porte del Tempio adesso c'era solamente una parte rocciosa. Ciò nonostante Storm riusciva ancora a sentire le voci dall'altra parte.

"non vi azzardate a piangere!" disse il Phalanx "se versate una sola lacrima vi ammazzo con le mie mani..."

Stom poggiò la mano sulla pietra, come una carezza o un tardivo gesto di saluto. Come diceva la canzone che cantava sempre Nax? Diavolo, sapeva suonarla e non si ricordava le parole? Forse i colpi subito l'avevano rintronato, perchè faticava a ricordare le parole che gli interessavano..ma improvvisamente gli vennero in mente e le cantò alla porta, forse più per sè che per chi lo stava ascoltando dall'altra parte

"Waving our goodbyes, we'll never meet again...but don't look so down.." iniziò a cantare

"..for at night the moon will rise..." completò una voce femminile piangente dall'altra parte della porta. Rinoa conosceva la canzone.

(chissà se qualcuno la canterà mai pensando a me?)

Storm sorrise e riuscì a trattenersi dal tossire,avrebbe rovinato l'atmosfera. Quelle due frasi erano vere. Questo era il loro saluto, il loro ultimo contatto. Ma non ebbe la forza di dire addio. Semplicemente si separò dalla parete ed iniziò a scendere le scale. Ogni passo era pesante, come se invece di sollevare un piede dovesse sollevare un macigno attaccato alla gamba. Ma ormai aveva scelto.
Cercò di stabilre un contatto con il suo Guardian Force

(ZERO...so che odi me almeno quanto odi il mio avo che ti imprigionò, ma oggi è il giorno in cui riotterrai la libertà. Ti chiedo solo di accordarmi il tuo potere ancora un'ultima volta..)

"non io, ma ciò che hai fatto in questi anni, mortale, ti dà questo diritto." rispose la voce dentro la sua testa

Storm si avvolse in una luce strana, diversa dal solito, perchè non solo nera e rossa, ma anche dorata. Le quattro ali che si generarono dalla schiena erano splendide, come interamente fatte d'oro e brillavano ardenti in quell'oscurità maligna e la sua armatura...semplicemente non c'erano parole per descriverla: se Hyne in persona l'avesse forgiata avrebbe ottenuto dei risultati assai peggiori. Improvvisamente smise di sentire dolore, smise di essere stanco. Le sue ferite non erano guarite, eppure non lo intralciavano più: il grande drago gli stava permettendo di combattere la sua ultima battaglia.

"non è stato disdicevole servirti. Ora combatteremo insieme, perchè tu ed io siamo uno."

(grazie..qualunque cosa voglia dire)

Storm ringraziò mentalmente il GF che un tempo aveva tentato di ucciderlo e si ritrovò a pensare al destino. Non credeva al destino, era convinto che l'universo intero si basasse sul principio azione-reazione, che fossimo noi uomini a forgiare il futuro. Eppure...
Se Cid non si fosse ribellato a Caraway senior, lui e Squall sarebbero cresciuti insieme come spietati Phalanx. Non avrebbero mai scoperto i Junction, e senza Junction Storm non avrebbe potuto dare il via al progetto che ha portato alla rinascita di Centra ed all'evoluzione di Winhill e Squall non avrebbe salvato il mondo da Artemisia. Ed ancora una volta, era stato il suo abusare della Junction Simbiosi a trasformarlo in un mezzo drago, dandogli quella resistenza e quella pelle dura che gli aveva permesso di sopravvivere allo scontro con il Male, scontro in cui altrimenti sarebbe stato fatto a pezzi. E sopravvivere a quello scontro era indispensabile perchè lui sigillasse una volta per tutte le porte dell'inferno. Il cerchio era finalmente chiuso. Peccato che in questo progetto non era stata inserita l'idea di una sua sopravvivenza. Vabbè, anche i piani migliori avevano le loro pecche. Aveva subito sospettato che sarebbe morto non appena potè leggere l'intera profezia. Avrebbe potuto tirarsi indietro ma poi? Sarebbe riuscito a convivere col disonore di quell'atto? Probabilmente no...ed in ogni caso, niente poteva allontanare Storm dal richiamo della battaglia.
Si, quella che sarebbe stata la sua ultima battaglia, e lui ne sarebbe uscito vincitore.
I mostri si avvicinarono correndo velocemente su per le scale, nonostante molti di loro sembrassero quasi reticenti ad attaccare questo mezzo-drago. Una figura comparve al fianco di Storm: capelli corti biondi su un viso squadrato e barba folta, con l'immancabile violino in spalla.

"Ciao Nax." disse Storm

"Non sei sorpreso di vedermi?" chiese quello, sinceramente incuriosito

"O sei un'allucinazione, il che vuol dire che la mia mente sta dando i numeri ed io sto per tirare le cuoia, oppure sei un fantasma, il che vuol dire che non sono pazzo ma che sto comunque per tirare le cuoia, quindi capirai se non me ne faccio un problema." Storm si interruppe "Qualunque sia dei due, che ci fai qui?"

"Scherzi? Il mio amico sta per diventare un eroe ed io dovrei perdermi la scena?"

Storm rise, classico umorismo di Nax...umorismo che poi era passato a lui.

"Eroe? No, non credo proprio. L'eroe ha medaglie e riconoscimenti,viene venerato e ricordato. Io sono un guerriero e nessun libro parlerà mai di me come un eroe. Nè voglio che ciò accada. Il ruolo dell'eroe non mi si addice minimamente."

"Forse è proprio per questo che sei un eroe,no?"

Storm rimase a pensare alla futilità dell'argomento. C'erano già troppi eroi in famiglia perchè si aggiungesse anche lui al gruppo.

"e poi..."continuò il fantasma "ci tenevo a ringraziarti."

"di cosa, di averti seppellito nel deserto?"

"no. Di esserti ricordato di me e della mia canzone. Un uomo muore veramente solo quando ci si dimentica della sua esistenza."

Storm fece un cenno d'assenso con la testa, mentre i mostri vincevano la paura ed ormai erano a pochi passi da lui.

"Qual'è il piano?" chiese il fantasma

"Io prendo i trentamila che salgono su per le scale. Tu suona."

"Qualche richiesta?" disse lo spettro accordando il violino.

"Una canzone allegra..al diavolo, vai con quella canzone tanto sai fare solo quella. E falla allegra, veloce."

Il fantasma o l'allucinazione di Storm iniziò a suonare e ben presto al violino si accompagnò un'invisibile orchestra.
E Storm rise, e fu una risata di gioia pura. Perchè era felice: aveva salvato le persone a cui teneva, aveva finalmente chiuso la faccenda di Nax. Ed ora avrebbe combattuto la sua più grande battaglia.
Ridendo e lasciandosi trasportare dalla musica Storm si lanciò sui ranghi dei nemici, affettando e colpendo con ferocia i ranghi dei nemici, trasformando le ossa in cenere e distruggendoli tutti come una divinità guerriera. L'ondata indietreggiò e Storm continuò ad attaccare: un Thytan demoniaco cercò di tagliarlo a metà con la sua spada, ma Storm parò il colpo e saltando gli tagliò via la testa. Tre arpie vennero uccise da un singolo colpo del Blaster Slash. Storm correva e meneva fendenti, ed ogni colpo trovava un bersaglio, e ben presto il phalanx si trovò a combattere su una collina di carcasse. Anche quando una lancia di un guerriero scheletro gli trapassò il torace lui non smise mai di sorridere. Spezzò l'arma e ridusse in polvere il cranio del nemico.
Improvvisamente il mare di lava iniziò ad emettere nuovamente fumo e da lì emerse una gigantesca creatura interamente composta di magma. L'essere ruggì contro Storm, che si leccò le labbra al pensiero di questa nuova ed entusiasmante sfida. Tagliò la testa di un demone che lo aveva attaccato e poi aprì le ali di drago, brandendo le spade e volando incontro a questo nuovo nemico.

"Ed allora fatevi sotto!"

Nessuno mai vide questa battaglia, nessuno mai potè raccontarla ed al nome del Phalanx non fu mai associata la parola "eroe". Ma fu la più grande impresa di Storm Leonhart.
E quando il suo cuore smise di battere nel suo corpo ferito da numerosi attacchi e la luce aveva abbandonato il suo sguardo di sfida, il Phalanx continuava a reggersi in piedi, stringendo ancora le sue spade e dominando sul mare di creature che aveva sconfitto.
Neanche da morto si era arreso.
E niente aveva cancellato il suo sorriso.

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Angolo dell'Autore: e dulcis in fundo, eccoci qui. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come è piaciuto a me scriverlo e spero commenterete numerosi quello che probabilmente è il vero momento topico dell'intera storia. Questo capitolo era già nella mia mente da tempo e questo spiega il perchè di questo aggiornamento lampo.
Il verso della canzone cantata da Storm è tratta dalla versione inglese della già citata Binkusu no Sake (capitolo V-Ricordi). E sempre da One Piece ho tratto ispirazione per il nome del capitolo, rifancendomi al capitolo 576 del manga di Oda. Per il resto, le affinità finiscono qui.
Detto questo vi dò appuntamento al prossimo aggiornamento, l'epilogo di questa storia: "Tre Lettere ed una Canzone".

P.S: Commentante, commentate, commentate!


   
 
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