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Autore: Diana924    28/03/2010    1 recensioni
1764: accadono strane cose attornoa l castello Ossowiesky. La povera Bathildè sarà coinvolta, ma... 2004: Elise stava facendo una ricerca per la tesi, ma quello che scoprirà è fuori da ogni portata, cosa nasconde la lettera che ha trovato, e perchè è macchiata di sangue?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera Bathildé si ritrovò in uno stato di apatia totale. Non aveva voglia di fare niente, e se proprio non poteva farne a meno eseguiva il lavoro prescelto come se il tutto si svolgesse in un sogno. Fu così che servì la cena alle Loro Signorie, riunite per la cena prima del matrimonio. Mentre tornava verso le cucine non udì gli auguri e le felicitazioni che le lanciavano gli altri membri della servitù, la sua mente era occupata solo da un pensiero: il suo matrimonio. Aveva visto Criart due sere prima, quando era andata a casa sua tornando da casa della povera Lucie. Non sapeva che idea avere: era sulla trentina, molto alto, biondo, vestito decentemente e con modi cortesi. Però aveva dei modi ipocriti e freddi, e quelli la disgustavano. Quando sua cugina Anne gli aveva detto la mattina, vicino alla chiesa per il funerale di Lucie, che Criart era un assiduo cliente della Meffraye, una cortigiana dei dintorni, si era decisa: l’avrebbe sposato solo perchè così voleva sua madre, non c’erano altri motivi, lo detestava ma non si era mai sottratta ai desideri materni.

Mentre si cambiava per la notte, restando in camicia, ripenso ad Etienne. Lui si che poteva essere un buon marito per lei. Mentre si distendeva fu invasa da un pensiero: lo amava, ma il suo era un amore come quelli che leggeva nei libri della biblioteca, e poi chi era lei per poter ostacolare i disegni materni? No, non poteva farla soffrire soltanto per un suo capriccio, non poteva.

Ma nello stesso istante in cui spegneva il lume le venne un’idea: doveva assolutamente baciare Etienne, prima di sposarsi con Paul. Assolutamente doveva farlo prima, voleva almeno scorgere l’Amore, e forse Etienne l’avrebbe aiutata a comprendere un tale mistero della vita.

Fu con questa idea che Bathildé spense il lume della sua candela, sprofondò sotto le coperte e si accinse a dormire. L’ultima cosa a cui pensò furono Etienne, le sue labbra, il suo corpo, e come poteva essere baciarlo sulla bocca e toccarlo.

   
 
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