E rieccomi quà eccezionalmente di domenica.
Domani purtroppo vado all’università dalla
mattina presto e non avrei avuto il tempo di aggiornare.
Mamma mia non vedo l’ora che arrivino le
vacanze di Pasqua!
Allora diciamo che nelL’atmosfera di festa ho
voluto fare un piccolo regalo.
Non solo ho aggiornato prima ma ho anche
allungato più del dovuto il capitolo che non doveva includere le ultime due
pagine , ma non fa nulla.
Spero vivamente che anche questo capitolo vi
attiri e non vi annoi.
Ringrazio chi ha messo la storia in tutti gli
elenchi e soprattutto chi commenta.
Un super bacione a Yuko e Quistis, … ehi ragazze voi
siete troppo sveglie! Non è giusto che vi avvicinate così tanto alla verità!
^^ Quistis io non ho le capacità di Gosho quindi
non mi odierai se non infilo fili da pesca nei trucchi di kyo
vero? XD
Per Yuko spero lo stesso che il suo lunedì sia positivo^^
Ringrazio Shimi e Yurei che verranno picchiate dolorosamente se continuano a chiedermi una
lemon!
E ringrazio sumire01 sperando che la storia non duri veramente in eterno ma
sono contenta che ti troverò sempre^^
E infine ringrazio martyXV promettendole che prima
o poi darò una revisione ai capitoli appena l’università mi da un po’ di
tregua, magari imparare ad usare il flash e a programmare in java per scienza
infusa non sarebbe male^^ ti ringrazio tantissimo per il commento^^
Piccolo appunto:
vorrei farvi notare che la storia è vista più
o meno tutta dal punto di vista di Sasuke, e quindi le descrizioni dei
personaggi, gli aspetti sia fisici che caratteriali evidenziati sono più o meno
quelli che percepisce Sasuke e non è detto che corrispondano a realtà .
buona lettura.
Camminava tranquillamente per la strada, in lontananza
vedeva le luci del museo appena inaugurato, le auto della polizia fuori e la
folla di curiosi che non era riuscita ad entrare tutt’attorno, a cui si stava
unendo la folla di invitati del museo che fuoriuscivano per riprendere aria,
intossicati dal fumo.
Ghignò.
A questore probabilmente lo stavano cercando.
Aveva spalancato la finestra che dava sul retro e ci
avrebbe scommesso che gli agenti lo
avrebbero cercato in quella direzione.
Idioti.
Lui se l'era squagliata tranquillamente passando dalla
porta principale.
Fra poco il suo complice l'avrebbe raggiunto.
Questo era un'altro punto a suo favore: gli idioti non
sospettavano minimamente che lui avesse un complice.
Erano talmente in sintonia che potevano benissimo
scambiarsi i ruoli qualche volta.
Scosse la testa, non era quello il momento di perdere
tempo.
Doveva muoversi.
Posò la sacca che portava a tracolla per terra, si
diede una rapida occhiata intorno.
Non passava nessuno, tutti erano attirati dal caos
proveniente dal museo ed erano quindi diretti nella direzione opposta alla sua.
Aprì la sacca
per terra quel tanto che bastava per vederne il contenuto.
C'era un giubbotto di jeans, lo estrasse togliendosi la
giacca bianca e Il mantello e lo indossò velocemente.
Sotto il giubbotto spiccava la statua d’oro della
sirena.
La guardò.
Non era la statua ad interessargli, ormai l'aveva
capito pure la polizia che il suo vero obbiettivo erano le pietre azzurre.
Da quello che era riuscito a capire era stato Sasuke a
notare per primo la cosa facendola poi notare anche agli altri.
Si doveva ricordare di non sottovalutarlo troppo.
Estrasse dalla tasca del giubbotto di jeans uno
strumento simile ad una grossa pinzetta e con delicatezza ed estrema precisione
estrasse la gemma incastonata nella statua d'oro al posto dell'occhio della
sirena.
Finalmente poté toccare con mano il prezioso zaffiro.
Doveva fare in fretta, qualcuno poteva accorgersi di lui.
La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il
gioiello sembrava perfetta.
Forse questa volta l'aveva trovata.
Con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa
facendola risplendere sotto la luce fioca del lampione Poteva vedere la sua
trasparenza...
MERDA!
Era Trasparente!
Non era nemmeno questa.
Represse la voglia di tirare un calcio al lampione e
gettare la pietra all'aria.
Sentì dei passi avvicinarsi a una mano posarsi sulla
spalla.
Si voltò ed andò a specchiarsi negli occhi del suo
complice, anch’essi chiarissimi, che lo
fissavano interrogativi.
Scosse la testa sconsolato.
- Pensaci tu a riparare la statua- disse tono brusco, mandando all'aria il resto del piano -
Io torno a casa! -
Forse era stato un po’ troppo brusco, ma era frustrato
per l'ennesimo buco nell'acqua.
Dopo doveva ricordarsi di fare delle scuse al suo
complice.
Adesso voleva solo tornare a casa e riposarsi.
Forse, se faceva attenzione riusciva ad evitare di
farsi sentire da Tsunade...
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o • o ~
Si poggiò esausto sul letto portandosi un braccio sopra
la testa per coprire gli occhi.
I capelli scuri ricadevano morbidi sul cuscino.
Non si era neanche svestito, indossava ancora l'abito
blu che aveva scelto per la festa di inaugurazione del museo.
Poteva anche addormentarsi così per quanto era stanco.
Girò un momento la testa per controllare l'orario
sul piccolo orologio-sveglia digitale
che aveva sul comodino.
Le 3 e 45.
Era paurosamente tardi.
La festa doveva terminare entro mezzanotte, era ritornato
a casa 3 ore + tardi del previsto.
Aveva lasciato il commissario Haruno ancora ad
organizzare le squadre di ricerca per vedere se perlustrando i dintorni, riuscivano
a trovare qualche traccia di Kyo.
Sasuke sapeva chiaramente che sarebbe stato inutile, Kyo era stato troppo bravo.
La loro difesa era stata un fallimento totale, quel
ladro aveva organizzato tutto in maniera impeccabile.
Ecco appunto, TROPPO impeccabile per aver fatto tutto da
solo.
Era un'idea che gli stava girando in testa da un po’, ma
non l'aveva ancora detto a nessuno: Kyo
doveva avere un complice.
Che ci fosse qualcuno che lo aiutava questo era certo,
di sicuro Kyo aveva un sacco di contatti
qua e là, persone che lo aiutavano ad organizzare i suoi piani così
dettagliatamente, probabilmente c'erano parecchie persone che lo "aiutavano"
ad organizzare le strategie, a reperire informazioni e a nascondersi.
Sasuke però non intendeva quel genere di complice.
Era convinto che Kyo avesse un complice "operativo”
qualcuno che poteva tranquillamente sostituirsi a lui in qualsiasi momento.
Aveva avuto quest'impressione quelle poche volte che
era riuscito ad avvicinarsi al ladro come quella sera.
Quando era vicino a Kyo, quello vero, sentiva una
carica di elettricità statica nell'aria provenire dalla stessa persona che
aveva di fronte.
Altre volte invece non aveva questa sensazione.
Lo sapeva che questa era una motivazione stupida e insensata ma l'aveva
portato a credere che si trattassero di 2 o più persone diverse.
Non c'erano prove per questa una teoria per questo non aveva
detto nulla a nessuno.
Appuntava tutto su una serie di quaderni, una teoria per
ogni pagina.
Quando trovava delle prove a sostengo le scriveva nella
pagina corrispondente e quando questa si riempiva andava a parlare delle sue teorie
con il commissario.
Era una persona molto meticolosa.
Annotava tutto il giorno stesso, quando i ricordi erano
ancora freschi.
Avrebbe dovuto farlo anche quel giorno ma era davvero
tardi e l'indomani sarebbe dovuto andare a scuola. Sentiva tutta la stanchezza
della serata addosso.
Magari adesso si riposava qualche secondo poi andava a
scrivere… solo qualche secondo.
Vide il buio amplificarsi e circondarlo mentre teneva
gli occhi chiusi e le braccia lungo il corpo.
L'immagine di Kyo appariva in formato gigante nei suoi
pensieri, leggermente distorta.
Gli occhi chiari erano senza pupilla e quel ghigno
continuava ad irritarlo e ad allargarsi fino a tramutarsi in una risata squarciata...
I capelli neri ondeggiavano attorno alla giacca bianca come
se fossero serpenti dotati di vita propria, mentre sentiva la voce di Kyo che continuava a ridere e a
ripetere
-
Tu mi conosci Sasuke, non è vero? Mi conosci e
sei talmente stupido da non avere capito chi sono Ah Ah ah...!
Poi pian piano il volto gigantesco di Kyo si sdoppiava,
diventando una serie di copie di se stesso.
Accanto cominciavano ad apparire i volti delle persone
che lui conosceva, a cominciare dai suoi genitori, passando per tutti gli
agenti di polizia, i suoi compagni di classe, di scuola... per finire con un altro sorriso meno beffardo
e più stupido, quello di Naruto che continuava a ripetergli “ chi ti dice che
io non sia Kyo? “
Sasuke si svegliò di soprassalto leggermente sudato.
Aveva fatto incubo.
Era decisamente stanco se si riduceva anche a sognarlo.
Ma c'era un'altra cosa che quell’incubo gli aveva
ricordato: più passava il tempo più aveva la netta sensazione che lui
conoscesse la vera identità del ladro.
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o • o ~
Sasuke stava camminando con passo affrettato verso la
scuola.
Indossava gli occhiali da sole per nascondere le
occhiaie. Dopo l'incubo era riuscito a riposare poco.
Aveva scritto le sue considerazioni sui quaderni e
aveva chiamato il commissario Haruno per informarsi di come procedevano le inagini.
Aveva così saputo che gli agenti stavano pattugliando i
luoghi dove, con molta probabilità Kyo avrebbe lasciato la statua, visto che
restituiva sempre ciò che rubava.
Sasuke invece aveva intenzione di seguire un'altra
pista: voleva affidarsi al suo intuito che gli gridava di cercare fra le sue
conoscenze.
Si era fatto dare il nome di tutti gli studenti che
avevano preso ufficialmente parte alla festa di inaugurazione (escludendo gli
infiltrati che pure erano tanti)
In particolare, aveva selezionato gli studenti della sua
scuola.
Forse, così facendo, riusciva a selezionare qualcuno su
cui indagare.
Mentre stava per varcare il cancello un po’ in anticipo sull'orario di ingresso, sentì il telefono
squillare.
- Pronto? -fece assonnato.
- Sasuke sono io, la statua della sirena, l'abbiamo
trovata!-
La voce del commissario Haruno lo fece sentire improvvisamente
molto sveglio.
- Dove?-chiese curioso.
- Nel Parco,tra i cespugli –
- in un posto così in vista ? avrebbe potuto prenderla
chiunque!-
- no, non credo, stavamo già perlustrando le zone
vicine quando l'abbiamo trovata,la zona era piena di agenti, sembra che qualcuno l'abbia messa lì apposta
per noi e comunque non più tardi di dieci minuti fa –
- 10 minuti fa? Perché? -
- è stato
l'unico momento in cui il parco era privo di agenti. -
Sasuke rimase stranamente in silenzio colpito da una strana
intuizione.
- tutto ok Sasuke?- Chiese il commissario incuriosito
dal suo improvviso silenzio.
- Si, si tutto ok, sono solo un po’ stanco -
- Si ti capisco hai dormito poco stanotte, ora va a
riposarti . ti Terrò informato. -
- La ringrazio commissario.-
La chiamata si
interruppe.
Sasuke si diresse meccanicamente verso la sua aula
mentre un’ idea si faceva strada nella sua mente.
Lui era convinto di conoscere Kyo.
Con molta probabilità Kyo frequentava la sua scuola.
Kyo aveva restituito la statua 10 minuti fa al
parco, che si trovava dall'altra parte
della città.
Se si metteva a correre ci volevano minimo 30 minuti di corsa per arrivare fin
alla scuola.
Se poi aveva un mezzo, con tutto il traffico ce ne
volevano molti più.
Non ce l'avrebbe mai fatta ad arrivare in tempo,sarebbe
arrivato in ritardo.
Il suo banco era vicino alla finestra e aveva un’ottima
visuale del cancello d'ingresso.
Con un po’ di
fortuna avrebbe ristretto il campo dei sospettati.
Entrò in classe.
Avrebbe annotato tutti gli studenti che sarebbero
entrati nell’istituto entro i prossimi 10/20 minuti.
Magari poteva prestare una attenzione particolare a
quelli dagli occhi chiari, non sembrava che kyo
portasse delle lenti.
Occhi chiari, capelli scuri, 10/20 minuti di ritardo e
l'area affannata.
Intanto la classe cominciava a riempirsi.
Se tra i sospettati rientrava qualcuno della sua classe
era anche meglio visto la pressante
impressione di conoscere bene l'identità di Kyo.
Vide Naruto
arrivare trafelato seguita da Kiba. Si chiese se inserirli tra i
sospettati.
Scosse la testa, decisamente Naruto non rientrava nelle
categoria di persone che stava cercando.
Tanto per cominciare era biondo con dei capelli
talmente luminosi che lui era convinto di poterlo riconoscere senza ombra di
dubbio anche in mezzo alla folla a
parecchi metri da distanza.
E poi Naruto arrivava sempre in ritardo, trafelato e
rumoroso.
Non rientrava nella categoria.
Continuò a fissare l'ingresso.
Annotò un paio
di nomi non troppo convinto. Possibile che quella mattina i ritardatari fossero
così pochi?
Forse era una di quelle giornate sfigate o
semplicemente la sua teoria era campata in aria.
Ignorò Sakura che tentò di parlargli 2 volte (con sommo
disappunto della ragazza)
Una volta cominciata la lezione della prima ora ascoltò
solo distrattamente la voce del professore. Non diede retta nemmeno a Naruto
che gli stava facendo delle boccacce.
Continuava a guardare fuori dalla finestra in attesa di
nemmeno lui sapeva cosa.
Quando aveva ormai deciso di rinunciare, vide arrivare
qualcuno che attirò la sua attenzione.
Diede una rapida occhiata in classe.
Giusto, il suo banco era vuoto.
Vide la ragazza indugiare davanti al cancello chiuso.
La vide gettare una rapida occhiata intorno e poi fare
un balzo e afferrare l'estremità superiore del cancello per poi saltare con
agilità dall'altra parte.
Per poco Sasuke non spalancò la bocca.
Ma non era timida e impacciata? Che ne avevano fatto
della vera Hinata?
Dopo qualche minuto bussarono alla porta della classe.
- Avanti - fece il professore.
- M.... mi scusi,
posso entrare?-
- Hinata! Ti ci metti
anche tu ad arrivare in ritardo?-
Hinata diventò completamente rossa nascondendo il viso
sotto i capelli neri.
- Ho avuto un piccolo contrattempo -disse con voce
flebile.
Il professore continuò a lagnarsi ancora un po’, poi la
mandò a posto.
Video Naruto rivolgerle un penetrante sguardo
interrogativo e avvertì chiaramente la ragazza rispondergli sottovoce - ho avuto un problema al parco, dopo ti
spiego -
Naruto sorrise e fece anno di aver capito.
Sasuke era allibito.
Hinata aveva i capelli scuri, una folta chioma di
capelli assolutamente neri, e gli occhi chiari, chiarissimi!
Ed era arrivata in ritardo dichiarando di essere stata
al parco, IL PARCO!
Non potevano esserci così tante coincidenze.
Vide Naruto girarsi e, senza farsi notare dal professore,
cercare di attirare l'attenzione della ragazza.
-
Hinata! ricordami che dopo ti devo delle scuse,
ricordamelo e basta OK? Prima di arrivare alla scuola di Tsunade, mi
raccomando. ! –
La giovane spalancò gli occhi chiarissimi per la sorpresa e annuì poco convinta.
Sasuke era stordito come se avesse fissato troppo a
lungo il sole. Forse, forse questa volta
aveva avuto un colpo di fortuna.
Ripensò alla frase di Naruto.
La scuola di Tsunade...
LA SCUOLA DI MAGIA DI TSUNADE!
Hinata frequentava quella scuola e probabilmente era
allenata a fare trucchi strani, per questo era così agile, cosa che però
sembrava nascondere.
Si voltò verso il biondo cominciando a fissarlo
intensamente. Con un’ euforia malsana
prese un foglietto e cominciò a scrivere.
- Naruto, oggi non mi hai ancora invitato a visitare
quella tua stupida scuola di magia? –
.
Naruto quando
vide il biglietto rimase interdetto.
Fissò di sottecchi il moro che...SORRIDEVA?
Possibile?
Quello scorbutico
di Sasuke che sorrideva?
Voleva venire alla scuola di magia dopo che aveva
passato gli ultimi 3 mesi a convincerlo a fare una visita?
Che cosa aveva in mente quel teme?
Decise di reggergli il gioco.
- CHE COSA MI DAI IN CAMBIO ? – scrisse con un vago
tono malizioso.
Vide il sorriso di Sasuke allargarsi. La situazione
stava diventando seriamente preoccupante.
Lo vide scrivere qualcosa ma prima che potesse capire
cosa, sentì la voce del professore chiamarlo .
- Uzumaki! visto che oggi stai facendo tutto fuorché
seguire suppongo che tu conosca il modo per risolvere la disequazione e che sarai
cosi gentile da mostrarcelo alla lavagna, vero? -
Naruto imprecò sommessamente, mentre rassegnato si
alzava per andare alla lavagna sentì la voce di Sasuke sussurrargli:
- potrei darti la soluzione dell'esercizio. –
In effetti, come
si rese conto adocchiando la lavagna, quella di Sasuke era un'offerta più che vantaggiosa.
~ o • o ~~ o • o ~~ o • o
~~ o • o ~~ o • o ~~ o • o ~~ o • o ~~ o • o ~
- Avanti sputa il Rospo, che cosa vuoi? - disse sete fermandosi a metà strada.
Il moro stava camminando accanto a lui e rispose senza
fermarsi.
- Non ho nessun rospo. Che cosa c'è di strano? Per una
volta che volevo accontentarti e venire a vedere dove abiti -
- Tu non vuoi mai accontentarmi tu vuoi sempre e solo
rompere teme! –
Sasuke lo ignorò.
- Naruto!- sentirono sussurrare il nome del ragazzo e si girarono
in contemporanea per ritrovarsi di fronte la ragazza che aveva ossessionato il
moro per tutta la mattinata.
- Hinata se volevi venire con noi potevi dirlo, non mi sarei
fatto la strada da solo con il teme...-
Sasuke lo guardò male.
- se proprio c'é qualcuno che si deve lamentare quello
sono io, sei rumoroso e anche stupido!
Non si sa mai mi contagi con la tua
stupidità! –
Naruto per tutta risposta gli fece una linguaccia e
cominciò ad inseguirlo stile zombie cercando di “contagiarlo”.
Sasuke cercò di rimanere indifferente di fronte a tanto
sfoggio di idiozia ma, anche se tentava di evitarlo, non potè
fare a meno di farsi scappare un sorriso.
La ragazza sgranò gli occhi a quella scena. Non ci
poteva credere.
Sasuke Uchiha che parlava cosi tanto, rideva e si prestava ai giochini di Naruto? Possibile che fosse lo stesso che in
classe parlava a grugniti? Lo Stesso che pronunciava si e no 3 sillabe di fila ed
era scorbutico 6 giorni su 7? Possibili che Naruto avesse questo effetto su di
lui?
- Sei davvero Sasuke?-pronunciò incredulo.
Il moro si bloccò mentre tirava un pugno in testa al
biondo. Si era fatto vedere dalla sua principale indiziata mentre faceva l’idiota.
Era tutta colpa del dobe, era sempre colpa sua.
Fisso la ragazza negli occhi.
- che vuoi?-chiese, forse un po’ troppo brusco.
Hinata indietreggiò, leggermente intimorita.
- Niente... - solo... mi sembravi diverso dal solito, …
ecco… sembravi felice....-
Il moro indurì lo sguardo. Che significava “sembravi felice”?
Ignorò il commento, non avrebbe permesso ad una come
lei di infastidirlo.
-Tnks –
fece dando un ultimo sguardo alla
ragazza per poi riprendere ad ignorarla.
Non parlò più per tutto il tragitto immergendosi nei
suoi pensieri.
Quando varcarono la porta della scuola di magia Sasuke
si era fatto un’idea precisa sul coinvolgimento di Hinata nel “caso Kyo”.
ME LO LASCIATE UN COMMENTINO VERO?
MI FAREBBE PIACERE !
ALLA PROSSIMA!