Eccomi
qui! Scusate sono imperdonabile ma bando
alle cancie, vi ho fatto aspettare già troppo!
Ringrazio:
i fantastici angioletti che hanno
recensito lo scorso capitolo.
Un
ringraziamento anche a: i seguiti, i
preferiti e chi solo legge!!
Dedico
questo capitolo ad Air_Chaos, con la
speranza di tirarla su di morale^^
Buona
lettura!!!
CAPITOLO
15
(POV.
BELLA)
Testo
betato
da Air_Chaos
Il
dolore è l’unico sentimento che non ti abbandona
mai.
La
sofferenza porta con sé la malinconia e questa diventa una
parte di te. È inutile scappare, è inutile far
finta che niente sia accaduto, è
inutile far finta di star bene.
Con
questa consapevolezza tutta la mia determinazione è
scomparsa.
Si
dice che per ritornare sereni, bisogna affrontare gli
ostacoli. Purtroppo per me, questo significa aprire la voragine dentro
il mio
cuore che, inconsapevolmente, non ha mai smesso di
sanguinare…
Guardo la
meravigliosa
creatura davanti a me e cerco di capire per quale motivo mi abbia
salutata.
Non ho nessuna
intenzione di avere neanche un minimo contatto con lei, eppure sono
curiosa di
sapere per quale motivo si sia avvicinata.
<Che cosa
vuoi?>
dico in tono poco cordiale.
Non è
mia intenzione
rivolgermi così maleducatamente con lei, ma non posso fare
altrimenti: la sua vicinanza
irrita particolarmente ogni fibra del mio essere.
<Hai un
minuto? Vorrei
parlarti.> dice educata, mostrando un sorriso amichevole.
La guardo senza
proferire parola, cercando di capire se sono pronta o meno a un suo
confronto.
Sono molto curiosa di scoprire cosa ha da dirmi, ma allo stesso tempo
desidero
andarmene da qui, consapevole che a ogni sua parola starei
indubbiamente male.
<Oh,
scusami. Non
mi sono presentata. Piacere, io mi chiamo Tanya.> dice la
ragazza porgendo
la mano verso di me.
Una fitta allo
stomaco
mi travolge. Solo conoscere il suo nome mi fa terribilmente male.
È necessario
per la mia salute troncare al più presto questa inutile
conversazione e far in
modo di entrare immediatamente in classe. Non
ho la forza di sopportare altro.
Guardo la sua
mano tesa
verso di me: sta aspettando che gliela porga.
Non ho
intenzione di
fare conoscenza con il nemico, quindi
mi limito a guardarla malamente e poi, con fare sicuro, non
propriamente degno
di me, la sorpasso dirigendomi verso dell’edificio.
Peccato che i
miei
propositi non abbiano successo. Ovviamente
lei non è della mia stessa opinione. Infatti,
neanche il tempo di
sorpassarla che prende prontamente il mio braccio bloccando ogni mio
movimento.
Stupida
forza sovrumana!
<Per
favore. È
importante.> chiede implorante.
Non capisco per
quale
motivo per me è sempre tutto difficile, eppure chiedo solo
di rimanere sola con
la mia sofferenza. Non pretendo il mondo!
Non pretendo Edward!
Mi libero della
sua
presa, ovviamente è lei a lasciarmelo fare.
<Non ho
intenzione
di ascoltarti!> il suono della mia voce è sprezzante.
Con tutto quello
che
può capitarmi, proprio questo devo sopportare?! Proprio lei
devo affrontare?! Mi
vuole sbattere in faccia il loro grandissimo amore per paura che potrei
mettermi fra loro? Assurdo! Non credo sia questa la ragione del suo
avvicinamento. Io non ho mai contato
niente per LUI.
Una risata amara
esce
dalle mie labbra. Forse mi vuole invitare a un imminente matrimonio fra
loro? Possibile,
visto il loro comportamento poco carino nei miei confronti. D'altronde
finora
non hanno fatto altro che prendersi gioco di me. Non
dovrei neanche meravigliarmi.
Tanya, la
bellissima vampira di fronte a me, mi guarda in un modo che oserei dire
terrificante. Forse la mia risata non
è
stata di suo gradimento.
<Io
proprio non vi
capisco! Siete due imbecilli! Posso aspettarmelo da te,
perché sei umana, e si sa,
gli umani hanno poco cervello, senza offesa. Ma da lui…
oddio, mi date proprio
sui nervi!> dice alterata.
La guardo con un
sopracciglio alzato, ignorando il significato delle sue parole: proprio
non
capisco il senso.
Non pensavo che
i
vampiri potessero diventare isterici. Beh, forse sì, se
penso al comportamento
eccentrico di Alice.
<Adesso
tu rimani
qui e mi ascolti una volta per tutte!> decreta infine.
Non posso
obbiettare.
Per quanto non voglia ascoltare le sue parole, non posso andarmene: mi
bloccherebbe con la sua forza vampiresca.
<Ok,
sentiamo.> rispondo infine, il tentativo
di allotanarmi ovviamente è da escludere.
Mi guarda
raggiante, felice
di essere riuscita con il suo intento.
<Bella,
so cosa
pensi di me e ti posso garantire che le tue ipotesi sono assolutamente
sbagliate.>
Il tono della
sua voce
è calmo e risoluto. Forse sto sbagliando nuovamente, ma noto
sincerità nei suoi
occhi.
Rimango in
silenzio,
aspettando il suo discorso.
<Non ho
mai visto
una persona così innamorata come Edward lo è per
te, neanche Carlisle ed Esme
superano il confronto.>
Abbasso la
testa,
vorrei veramente che le sue parole possano essere vere. Ma loro sono
una coppia,
non capisco perché dice queste assurdità.
<Bella, lui ti ama. Ti ama
profondamente, lo capisci?!> dice prendendomi le mani.
<No, non
capisco.
Voi… Voi non state insieme?> domando in lacrime.
<Sei
proprio
testarda. Alice mi aveva avvisato che non avresti afferrato il
concetto. Ti
credevo più furba.> risponde mostrando un dolce
sorriso.
Ora comprendo
tutto e
forse era chiaro fin dall’inizio, ma la paura di soffrire mi
aveva annebbiato la
mente.
<Bella,
tu lo ami?
Lo ami ancora?> domanda preoccupata.
<Sì,
immensamente.
Non amerò mai nessuno come lui. Lui è tutto per
me, tutto.> confesso sotto
voce.
È
strano, non è da me
esprimere i miei sentimenti a persone sconosciute. Mi sorride raggiante.
<Allora
cosa ci fai
qui? Va da lui!>
<Non mi
vorrà
più> dico convinta.
L’avevo
cacciato in
malo modo dalla mia stanza.
<È
buffo, sai… lui
crede il contrario. Intendo per il legame che hai con Demetri. Siete
cosi
sciocchi a volte, non è più semplice dire che vi
amate senza complicarvi la
vita?>
Mentre parla i
pezzi
del puzzle si compongono a mano a mano.
La domanda
strana di Alice
il giorno che era tornata, la sua euforia nel dire che avrei scoperto
il motivo
del loro arrivo. Lui che aveva detto di amarmi e che non poteva
più a vivere un
minuto lontano da me…
<Lui e
tornato da
me.> non è una domanda la mia, ma solo il risultato
dei mie pensieri
espressi ad alta voce.
<Sì,
Bella. Lui è
qui per te.> dice soffiando vicino al mio viso.
Ritorno in me
dopo la
rivelazione. Non posso perdere un minuto
di più.
<Io…
io devo andare.>
dico infine.
Fanculo la
scuola,
fanculo tutto. Voglio andare da Edward, adesso.
<Brava!
Forte e
determinata: così ti voglio!> esulta felice.
Corro verso la
macchina,
ma prima di entrare mi giro verso di lei.
<Grazie,
Tanya.
Grazie di tutto.>
Entro in
macchina, ma
prima di accendere il motore, una domanda mi balena in testa. Dove
posso
trovare Edward? Abbasso il finestrino e chiedo informazioni alla mia
nuova
amica.
<Ehm,
Tanya. Lui
dov’è? Dov’è Edward?>
<È
chiuso in camera
sua da una settimana. Non credo si sia mosso da lì.>
risponde gentile.
Il mio Edward si
era
chiuso nella sua camera da una settimana. Una settimana da quando
avevamo
litigato. Che ingenua che sono stata. Bastava parlare, esporre le mie
domande,
i miei dubbi per risolvere tutto il problema. Non posso perdere altro
tempo:
devo rimediare per lui, per me, per entrambi.
Niente
può più
dividerci, non l’avrei mai più permesso.
Accendo il
motore e mi
dirigo verso la strada.
Direzione: casa
Cullen.
Allora
cosa pensate di questo chappy????
A
quanto pare si sta risolvendo tutto per i due
“stupidi” piccioncini!!!
Io
farei un applauso a Tanya per aver aperto gli occhi alla svampita
Bella! (ho
scelto per lei questo ruolo perché mi dispiaceva farle fare
sempre la parte
dell’oca-rovina-famiglia xD. Voglio dire, che cosa ha fatto
di tanto grave da
essere odiata da tutte noi? Ok
che
Edward è solo di Bella ma chi non ci proverebbe con lui? Lui
è così favolosolooooo!!!
Quindi….. ecco un ruolo davvero diverso per lei e le calza
anche bene, secondo
me!)
Beh
tesori, a questo punto vi saluto e auguro a ognuno di voi una buona
serata!
Baci,
alla prossima^^.