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Autore: LightAngel    06/08/2005    4 recensioni
In questa fan fic, da principio non si capirà molto, in modo particolare dal prologo. Ma saranno molte le sorprese, gli antiche segreti che verrano svelati. E cosa sarà mai accaduto all'angelo dagli occhi tristi? E chi sarà colui a cui appertiene la morte e la distruzione?
Genere: Fantasy, Generale, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La battaglia di una vita

La battaglia di una vita

 

Capitolo 25

-Angel, stai bene?- chiese Kay avvicinandosi alla ragazza.

Era ancora inginocchiata a terra e guardava di fronte a se con occhi vuoti e spenti, quasi vitrei.

-Hilary.- mormorò  Max preoccupato.

-Sto bene.- sibilò la giovane in modo freddo e distaccato:- Ma starò meglio quando avrò fatto pentire mio fratello per questo suo scherzetto.-

L’aura che l’avvolgeva era diventata sempre più forte e… e mortale.

Senza degnare nessun altro di uno sguardo iniziò a scendere la rupe, tranquillamente, senza la paura di non essere vista, attaccarla, i nemici volevano farsi avanti? Bene lei non chiedeva di meglio…

 

Takao si passò una mano tra i capelli, dopo essersi levato il capellino, regalo del fratello di molto tempo prima, si stava innervosendo, come tutti.

Hilary non sembrava più preoccuparsi dei pericoli che correvano, dava quasi l’impressione che non provasse più emozioni, una semimacchina molto pericolosa.

Avrebbe voluto chiedere delle spiegazioni, ma qualcosa gli diceva che era tutto inutile.

Chi sapeva non parlava.

Si risistemò meglio il cappello in testa, seguendo gli altri, ancora non avevano incontrato nessuno.

Secondo quello che aveva detto Hilary era normale, però… però la cosa non lo convinceva affatto, almeno che non ci fosse qualcosa che non conoscevano, in quel caso…

Argh non ne stava capendo più niente di quella storia e di tutto quello che stava succedendo…

 

-Sta arrivando qualcuno.- disse Sea di colpo, alzando il suo bastone in posizione difensiva.

Tutti iniziarono a guardarsi in giro parecchio nervosi, esclusa Giada che disse un basso:- Figo.-

*gocciolone generale*.

Tutti osservano il punto indicato dalla pseudo coniglio, un bel ragazzo con lunghi capelli neri e blu e un armatura dai colori scuri e spenti, con un lungo mantello.

Xander era arrivato, adesso si trovavano di fronte al loro primo nemico in quel folle posto dove, ormai, nessuna delle leggi universali aveva senso.

-Lo combattiamo noi.- dissero Ryo e Mei facendosi avanti, sapevano che la loro amica non sarebbe riuscita ad affrontarlo con lucidità, e la capivano, anche loro, anche se per poco, lo avevano conosciuto come il caro ragazzo un po’ buffo che portava ancora il nome di Alex… ma quella persona ormai era morta, e non poteva fare niente per portarla di nuovo dalla loro.

 

Incurante dei discorsi del gruppo di persone che adesso gli si trovavano davanti il ragazzo continuò ad avanzare, senza sguainare la spada o fare alcun gesto che potrebbe far pensare ad un attacco a sorpresa, si limitò ad avvicinarsi al gruppetto.

-Mi è stato affidato il compito di accompagnarvi dal mio signore.- disse in tono pacato, senza emozioni.

Nessuno doveva capire.

Nessuno doveva sapere…

Non era ancora il momento adatto…

 

Tutti lo guardarono come se fosse ammattito.

-E’ una trappola.- disse tranquillamente Rey.

-Tutto questo posto è una trappola.- rincarò Max

-Oddio, da quando in qua i nemici che ci vogliono fare fuori ci inviano pure un accompagnatore per non perderci?- chiese Takao sconcertato.

-Mbhè, quando si ha a che fare con i pazzi…!- disse Giada allegramente.

Meglio lasciar stare i *goccioloni* dietro la testa di Xander, che si sentiva parecchio preso in giro, ma lasciò correre.

-Ma almeno poteva mandarci qualcuno con un cervello!- obbiettò Mei, mentre gli altri annuivano… Angel si godeva la scena, non sapeva come, ma quel gruppo di pazzi era capace di metterla sempre in pace con il mondo.

-Però l’aspetto non è male…- ribatté Giada.

-Questo è vero.­ - disse la biondina girando intorno al nuovo arrivato.

Tutti poterono sentire chiaramente provenire dalla gola del ragazzo un basso ringhio mal represso.

Mei l’osservò attentamente, poi con un ampio sorriso disse:- ah, ah, sbagliato, guarda che le aquile non ringhiano, al massimo pigolano^^-

*gocciolone generale*

La faccia di Xander era uno spettacolo a se.

-Ma io mi licenzio.- sbottò lui ad un certo:- questo è al limite del sopportabile, ma chi sono i cattivi? Io vengo addirittura a mostrarvi la strada per non farvi finire in qualche buco nero e voi? Argh arrangiatevi.- senza aggiungere altro, si girò, mani in tasca, tipica marciata pesante del : andare-tutti-a-quel-paese , e fece per andarsene.

-Nononononono, non andare, mostraci la strada.- disse il blader con il cappello piazzandoglisi di fronte.

-Seguitemi, tappi.- sbottò il ragazzo senza fermarsi.

-Ehi!-

 

LightAngel sospirò leggermente, non ci poteva credere, ma quello lì non sarebbe dovuto essere senza volontà?!?!?

Mhà, a prima vista non le sembrava poi tanto…

Si bloccò ad osservarlo per qualche secondo.

Il blu nero camminava tranquillamente, forse con un passo un po’ troppo veloce, ma non sembrava farci neanche caso, teneva gli occhi chiusi, sempre con le mani in tasca.

Dava l’impressione di un menefreghista di prima categoria, ma chissà se lo era davvero…

Alzò qualche secondo lo sguardo al cielo, soffermandosi sulla spirale nera, per poi scendere con lo sguardo fino all’imponente costruzione… strano, era andata completamente distrutti l’ultima volta che ci era stata, ed era sicura che nessun essere umano si fosse adoperato per ricostruirla, ma adesso era così simile…

Simile, ma non identica.

Ma, anche da lontano si poteva notare quella tipica forma a cupola di uno stadio, ma sapeva che di certo era tutto meno che un campo di gara…

Voleva capire, capire che cosa aveva in mente quel ragazzo…

 

Xander l’affiancò per qualche secondo, dove lo sentì mormorare.

-Appena entrati inizieranno gli attacchi, per liberarsi delle zavorre…-

Lo disse piano e velocemente, non ebbe neanche il tempo di aprire la bocca per dire qualcosa che il ragazzo era, di nuovo, in testa guidando il gruppo.

Stava succedendo qualcosa di strano, molto, mooolto strano…

 

-Ragazzi- li chiamò lo spirits :- Appena entrati dovrete fare molta attenzione, da quel momento inizieranno gli attacchi… la pena per chi sbaglia sarà la morte, non ci posso fare niente, è la guerra…- disse piano, in tono amaro.

Nessuno osò fiatare, tutti si limitarono ad annuire leggermente, in modo fiacco e stanco.

Ormai avevano capito come giravano le cose, questo non significava che si fossero abituati…

Ed eccolo, davanti a loro, la porta dello pseudo stadio, strano, era così simile a quella normale, tranne che era in vesto nero e il metallo era in pietra scura.

-Sembra quasi che stiamo andando a disputare un incontro.- bofonchiò Takao squadrando male la porta.

-Magari.- disse Rei stringendo forte il suo bey blade, pronto a chiamare in ogni momento la sua fidata tigre bianca, per combattere.

Ma, ahimè non sapevano quall’era il loro destino e ciò che erano chiamati a fare.

Combattere?

No.

Ciò che avrebbero dovuto fare era altro.

Cosa?

Non ci è ancora dato saperlo…

Ma c’è già chi ha scelto.

Chi conosce

Chi, nonostante tutto, non può intervenire...

-Dovreste entrare.- sbottò Xander dopo un po’.

-Precedici.- ringhiò Takao.

-No, grazie, ma non ci tengo^^.-

-Perché appena entreremo verremo attaccati?- chiese Rei in tono gelido, tanto da fare concorrenza a Kay.

-Precisamente^^-

Faccia tosta da fare schifo.

*gocciolone generale*.

- Ma come… puoi dircelo così, come se niente fosse?- chiese Mei stupita.

-Eh? Non so, non ricordo^^’’- disse il ragazzo grattandosi nervosamente con un dito la tempia destra.

-My God.- mormorò Max scuotendo la testa non sapeva se ridere o piangere…

LightAngel gli lanciò un occhiata di tralice, non stava mentendo, lo sentiva, lo vedeva dalla sua energia… ma c’era qualcosa che non diceva.

Scosse annoiata la testa, era inutile pensarci troppo.

-Vado io avanti per prima.- disse lo spirits, avanzando verso il portone, Mei stava per dire qualcosa ma la calda mano di Ryo sulla sua spalla la fece desistere, doveva andare lei, Hilary e il fratello avevano un conto in sospeso, erano arrivati alla resa dei conti.

Con passo sicuro si avvicinò alla porta, con un gesto tranquillo l’aprì.

Era inquieta, ma non sapeva il perché…

Ma non ci mise molto a scoprirlo.

Un forte luce alle sue spalle allungò fino all’inverosimile la sua ombra, non ci poteva credere, non poteva essere vero….

Si girò velocemente verso la porta, la luce dell’esplosione veniva da fuori, era una trappola e lei ci era cascata in pieno.

Con gli occhi colmi di terrore osservò la scena che si presentava ai suoi occhi.

Sea stava per essere colpita, non sarebbe mai riuscita a spostarsi in tempo…

-NO- come se stesse dando un ordine alla sfera Giada si mise in mezzo, venendo colpita in pieno.

Spalancò gli occhi non riuscendo a crederci, ma, nel frattempo le esplosioni continuavano.

 

-Non era nei piani, non doveva essere eliminato nessuno.- sibilò Mike ad un suo subordinato:- erano questi gli ordini.

-Loro dovere essere eliminati, è nostro compito.- disse la creatura che aveva di fronte, una specie di gorilla dalla mente molto limitata, in tutti i sensi.

-Il vostro compito è eseguire i miei ordini!- sibilò lui distruggendo il mostro con un gesto della mano.

Il custode dell’oscurità sospirò stancamente, sperando che quel “contrattempo” non mandasse all’aria tutti i suoi piani… no, non sarebbe successo, ogni cosa sarebbe andata come aveva previsto, per il semplice fatto che nessuno immaginava quale era la sua scelta…

 

Hilary si avvicinò alla porta, tentando di aprirla, ma era sigillata, bloccata dal potere del fratello, stava per colpirla con una sfera di energia allo stato puro, ma non ce ne fu bisogno, la porta si aprì di scatto e i mostri si ritirarono velocemente, come intimoriti.

Intimoriti, certo, ma non da lei.

 

Mike si passò stancamente una mano tra i capelli, non ci poteva credere, avevano colpito, anche Lui, diamine, perché si era circondato da incompetenti?!?!?

 

Corse verso gli amici, con sguardo spaventato:- Giada!-

Ed eccola senza vita, stesa atterra, con il capo appoggiato sulle gambe dell’amica con il volto solcato dalle lacrime..

Si avvicinò velocemente alle due, si soffermò ad osservare il viso della ragazza sempre tanto allegra e divertente.

Era pallida e con un espressione stanca sul volto, ma sulle rosee labbra si estendeva uno spendido sorriso.

Avrebbe tanto voluto aiutarla, ma lo sapeva, non poteva.

Neanche lei poteva ridonare la vita a chi l’aveva già persa.

-E’ morta.- mormorò lo spirits.

Sapeva che gli altri già lo sapevano perfettamente, già avevano avvertito che nel suo corpo non c’era più quell’energia che lei gli aveva insegnato ad ascoltare.

Ma non l’avevano ancora accettato, e non ci sarebbero riusciti ancora per del tempo.

Quanto?

Questo non lo sapeva neanche lei, ma molto, questo sì.

Adesso voleva sapere solo una cosa.

Dov’era quel traditore?!?

L’aveva presa in giro, LI aveva presi in giro e loro ci erano cascati come degli allocchi, no, non ci poteva credere…

Come aveva potuto credergli?

-Xander!- l’urlo disperato di Mei la risveglio dai suoi pensieri.

Si girò verso la ragazza, con gli occhi di fuoco, non chiedeva altro che averlo tra le mani.

Spalancò gli occhi, era pronta a vedere tutto, ma non quello!

Xander era straiato sul suolo, in una pozza di sangue, con i lunghi capelli sciolti che gli ricadevano sul volto. Ormai la maglietta blu era diventata di un colore scuro, impregnata di plasma.

Ma cosa…?

Si avvicinò velocemente al ragazzo, non era ancora morto.

Lo prese tra le braccia, voleva capire perché era successo quello, a lui.

Lui che era un loro nemico.

Lui che li doveva combattere.

Lui che li aveva appena traditi.

Lui… lui che un tempo era stato con loro.

Lui che aveva tentato di proteggerli.

-Scusa non lo sapevo.- mormorò mentre un sottile rivolo di sangue gli macchiava le labbra.

-Xander, non capisco.-

-La luce e l’oscurità possono convivere se hanno gli stessi obbiettivi.- disse il ragazzo in un soffio, mentre un occhio gli diventava verde e alcune ciocche dei capelli castani:- Io e Alex ormai eravamo due essere distinti, che hanno trovano un accordo, aiutare che ci aveva aiutato.- disse in un soffio, prima di chiudere stancamente gli occhi.

-Aspetta, adesso ti guarisco.- disse Hilary mentre le lacrime non smettevano di rigarle il volto.

-No, non è destino.- disse il ragazzo diventando sempre più trasparente:- scusami per averti imbrogliata, ci rivedremo…- ormai era quasi completamente sparito:- è una promessa.- 

Due piccole luci rimasero tra le mani della ragazza, luci che poi salirono in alto per sparire nell’infinito della notte.

 

Mike guardò attraverso la finestra le due luci sparire, scosse la testa, questo non era nei piani… prevedeva tempesta… un modo carino per dire: casini.

 

-Sea.- mormorò Takao posando una mano sulla spalla della sua ragazza, in lacrime.

-Perché, lei non gli aveva fatto niente… diamine! Lei non aveva ancora fatto niente contro di lui!- tuonò la ragazza avvolta in un luce blu, con riflessi verde acqua.

-Sea, andiamo.- disse gelidamente Angel, avvolta da un aurea molto inquietante.

-Facciamo più attenzione.- mormorò Max.

-No, non ce ne sarà bisogno.- disse lo spirits tranquillamente, con gli occhi ancora imperlati di lacrime.

-NO, BASTA!!- Sea era furibonda, avvolta da una luce azzurra potentissima, tanto che molti del gruppo fecero un passo indietro.

Ma ne Angel, ne Takao si mossero.

-Lo avevi già detto… avevi già detto, che non ci avrebbero attaccato…- mormorò la ragazza mentre l’energia diminuiva:- vuoi ancora farci entrare lì dentro  senza un minimo di protezione?-  mormorò la blu blader mentre la luce azzurra spariva del tutto.

-No, noi non entreremo.- disse tranquillamente la ragazza.

Tutti voltarono di scatto la testa nella sua direzione, guardandola.

-Come?- chiese in un soffio Mei.

-Non sono più disposta a giocare al gatto con il topo… adesso è il momento di stanarlo.- sibilò lei mentre l’energia che l’avvolgeva sempre aumentava.

Con uno scatto degno di nota si girò verso la strana costruzione, tese il braccio, in modo che il palmo della mano fosse rivolto verso lo stadio.

E capirono.

Tutti loro capirono che cosa aveva in mente.

Fecero qualche passo indietro, mettendosi le mani sulla testa, come per proteggersi.

Sperando.

Sperando di aver interpretato male quel gesto.

Di aver sbagliato a leggere la rabbia negli occhi della ragazza, ma non era così.

Non avevano sbagliato.

La preda era stanca di essere in trappola ed era diventata cacciatrice.

Dalla mano della ragazza partì un raggio di luce purissima, che si allungò per poi allargarsi in modo da formare una specie di triangolo, che distruggeva ogni cosa che sfiorava.

Lo spirits, iniziò dal basso, per poi salire lentamente, radendo al suolo in modo sistematico la costruzione.

Mei rabbrividì, pensando che se lì dentro c’era qualcuno in quel momento stava patendo le pene dell’inferno, sottoposto a questa orrenda tortura.

Si alzò una grande e fitta nebbia, o meglio, una specie di alone provocato dalla polvere che avvolgeva tutto.

Come per nascondere, proteggere qualcosa dall’odio del bene.

-Hilary, non ti sembra di essere stata un po’… bhè, ecco, un po’ lapidaria.- disse Ruy muovendo avanti e indietro una mano per scacciare quella polvere.

Tutti avrebbero usato un termine molto meno sottile, ma lasciarono perdere, la battaglia non neanche iniziata, ma tutti loro si sentivano già stanchi.

No, non stanchi fisicamente, ma moralmente…

Piano, con una lentezza esasperante la polvere si depositò sul suolo.

Tutti erano pronti a vedere una landa desolata, dove niente aveva resistito.

Ma non fu così…

-Che diamine è?- chiese piano Rei osservando come imbambolato la scena che si presentava ai suoi occhi, come si presentava agli occhi dei suoi compagni.

Dove prima c’era il centro esatto di quell’edificio adesso si vedeva un piccola colonna di mezzo metro circa, piena d’incisioni e scritte, avvolta in una strana luminescenza dorata… dorato, proprio come il bey che continuava a girare incessantemente al centro della colonna, proprio in quel piccolo oggetto che entrava il sottile filo che erano riusciti a scorgere da lontano, ciò che diventava il vortice nero che come un lama pronta  a scendere sulle loro teste era sopra di loro.

-Ma quello è…- Mei non finì la frase, le parole le morirono in gola.

-il bey di Rea.- concluse per lei Ryo.

Tutti li guardarono come se fossero impazziti, perché:

1)    Non avevano capito bene chi fosse quella Rea

2)    Perché Hilary se ne stava tanto in silenzio?

3)    Che ci faceva lì quel bey!!

-Ma come può essere qui? Rea ormai non c’è più da molti anni!- sbottò Mei osservando come incantata quel piccolo oggetto.

-Non si è mai fermato.- disse piano lo spirits.

-COME?!-

-E’ stato caricato di troppa energia, non si fermerà mai.- disse piano la ragazza dagli occhi rossi.

Silenzio.

Un bey che non si poteva fermare?

Impossibile.

-Si può sempre batterlo con una sfida.- disse tranquillo Kay.

-No, non QUEL bey, distruggerebbe in pochi secondi chiunque si metterebbe sulla sua strada, non c’è nessuno in grado di batterlo, Rea era troppo potente.- disse piano lo spirits, concio che lì dentro erano contenuta pure la sua energia.

Quando aveva visto Rea morire.

Quando aveva sentito la terra cadergli da sotto i piedi.

Quando aveva dato libero sfogo al suo dolore.

Un promessa…

Una speranza…

Una dannazione.

Che giri come segno di questa guerra,

guerra che finirà solo con la nostra distruzione.

Che Lightness si possa fermare solo alla fine del custode con cui aveva combattuto mille battaglie.

-Ma… perché è lì?- chiese Max indicando la colonna.

-Non lo so, ma questa non è una domanda che devi fare a me… VERO MIKE?- alzò di proposito la voce, così facendo guardò verso l’alto, dove, tra le nubi, anche gli altri iniziarono a vedere quello che vedeva lei.

Nel cielo, sopra di loro, con le grandi ali nere dispiegate e le mani in tasca si vedeva Mike.

Non sorrideva, li osservava interessato dall’alto, come se li stesse studiando.

-Sera capo^^’’- disse allegramente Ruyji, attirandosi gli sguardi assassini degli altri.

-Buona sera Ruyji, sorellina, blader, veggente.- disse guardandoli uno ad uno.

-Veggente?- mormorò Max.

-Non preoccupatevi, non è niente d’importante, adesso.- disse tranquillamente Hilary osservando alternativamente il bey e il fratello.

-Spiegazioni?-

Lei non rispose, continuò ad osservare Mike, che, tuttavia, continuò:- E’ molto semplice, avevo bisogno di un’energia molto forte per rinchiudere l’intero genere umano… ed eccolo qui, interessante la mia opera di riciclaggio, no?-

“Ri-ri-riciclaggiò?!?! È matto…” pensò Hilary passandosi una mano sul volto, esasperata.

-Distruggete il bey e le persone torneranno in questa dimensione… semplice, no?-

Tutti lo guardarono molto male.

-Chi ti credi di essere.- sibilò una voce tra di loro:- Chi credi di essere per deciderà così per la vita di milioni di persone?!?!- tutti si girarono di scatto verso colei che aveva parlato…

-Sea calmati.- disse piano Max, non era una buona idea provocarlo.

Lei non lo sentì neanche.

Non le importava…

La voleva uccidere?

Bene!

Che tentasse!

Ma non si sarebbe arresa, avrebbe detto ciò che voleva dire e poi avrebbe combattuto per difendere i suoi ideali.

-Anche a costo della vita.- mormorò Hilary.

Disse quello poche parole talmente piano che solo Sea con il suo udito fuori dal normale riuscì a sentirla.

-Anche a costo della vita.-

Mike osservava tranquillo la scena, forse stupito, o magari incuriosito da quell’essere umano in cui sentiva un energia tanto strana… sapeva perfettamente i poteri di cui era dotata, eppure… eppure c’era qualcosa di strano.

Sarebbe dovuta essere passiva, poteri mentali molto potenti, preveggenza, viaggio astrale, ma ciò che sentiva era molto più… più attivo, ecco.

Pericoloso, per meglio dire…

Il ragazzo sorrise leggermente, era potente, ma non era lei il suo obiettivo.

-Non m'interessi, vattene.-

-Che vuoi dire?!- tuonò la ragazza, infuriata.

-Voglio dire che sono qui per porre fine ad una guerra.-

-C-come?- mormorò Mei stupita.

Lui ghignò leggermente:- Questa stupida lotta che esiste fin da quando è iniziata ogni cosa deve finire, nessuno ne può più, me compreso, sono stanco di lottare.-

Tutti lo osservano stupiti, non capivano, che cosa voleva dire con quelle parole?

Ruyji sorrise tristemente.

Lui sapeva.

Ormai aveva capito da tempo.

Non aveva voluto accettare... ma adesso.

Adesso ogni cosa sarebbe cambiata e solo lui sapeva come e quanto.

Li odiava per questo.

-Ma allora perchè non la smettete semplicemente?- chiese Mei allo spirits.

I due Angel sorrisero tristemente, in un modo che li rendeva terribilmente simili.

-Non si può.- disse piano Mike.

-Perché?! Si può sempre fare la pace e vivere tranquillamente, senza lottare!.- disse Takao sorridendo.

-No, non questa volta...- iniziò Hilary osservando il fratello negli occhi.

-... perchè? Perchè è la nostra natura, siamo nati per combattere...-

-... Per arrivare a questo scontro, per porre fine al conflitto, è il nostro destino...-

-... nemmeno noi lo possiamo cambiare...-

I blader stavano guardando i due sconcertati... ma anche impauriti.

Uno iniziava la frase a l'altro la finiva, come se si leggessero nel pensiero, come se la pensassero allo stesso modo.

Ma l'oscurità e la luce posso essere d'accordo?

Normalmente no... ma ogni cosa ha un suo ordine nel mondo ed è giusto che ogni cosa segua il suo corso.

Nascere, esistere, lottare, morire.

Ma vivere, sognare, amare... no, non erano cosa che riguardavano loro.

Non gli era permesso.

-Pronta?-

-Pronta.-

Senza aggiungere neanche un altra parola Hilary puntò il palmo della mano verso i suoi amici, in quel preciso istante una cupola bianca li avvolse, per proteggerli.

Poi fece un passo verso il fratello, che la osservava curioso...

-Perché li hai portati qui sapendo che la loro presenza sarebbe stata del tutto inutile?- le chiese.

-Non ero sicura di quali fossero le tue intenzioni, poi...-

-Poi dovevi affidare a loro il compito di mantenere l'equilibrio elementare, così che tutto continui ad esistere, giusto?- ghignò Mike, mentre i blader li guardavano sempre più sorpresi, senza capire...

Ruy abbassò il volto, osservando la nuda terra che si estendeva ai suoi piedi.

Tremava... di rabbia.

Non poteva fermarli.

Non poteva neanche tentare.

Perchè?

Perchè loro avevano scelto e lui non ci poteva fare niente...

Nessun altra parola, nient'altro squarciò quello strano silenzio che si era venuto a creare e lo scontro iniziò...

Due sfere di enorme potenza li avvolsero e la fine fu alle porte.

I Blader cercavano di seguire i movimenti dei due custodi, ma era tutto inutile, niente era paragonabile alla loro velocità, in modo particolare gli occhi di dei semplici mortali.

 

-Ruy... cos'hai?- chiese Mei in un soffio.

Tutti iniziarono ad osservarlo, non riuscendo a capire la rabbia che scorgevano in lui.

-Non possono... non devono...-

-Ma di che parli?- chiese Takao infastidito, non tanto da lui, ma dal fatto di essere completamente inutile.

-SMETTETELA!!- urlò verso i due Angel, lo sentirono, ma non lo ascoltarono.

Avevano deciso.

Punto.

Ruyji alzò gli occhi verso il cielo, dove proseguiva la folle lotta... lacrime argentee gli rigavano il volto, ma leggero sorriso gl'incurvava le labbra:-... stupidi...-

 

-Basta giocare...- mormorò Light fermandosi a mezz'aria.

-Finalmente... spiegami una cosa, prima...- il fratello sembrava incerto, quasi temesse le sue stesse parole.

-Ti ascolto.-

-Perché? Ok, il mio compito è distruggere, ma il tuo è creare, non preservare o aiutare, quindi... perchè ti ostini a proteggere questo pianeta che ormai ha i secoli contati?-

Gli uomini, tutto, stava portando il pianeta alla rovina.

Lo stavano distruggendo lentamente ma inesorabilmente.

-E' semplice...- iniziò lei sorridendo dolcemente.

-Io non ci vedo niente di così semplice...-

Scosse la testa, sorridendo:- Invece è ovvio... questo mondo mi piace! Le persone che lo abitano, a volte, sanno essere stupide, infantili, è vero... ma io mi sono affezionata a loro, al loro coraggio, alla loro voglia di vivere, di non arrendersi e lottare per le cose, le persone a cui tengono!-

La luce che vibrava negli occhi della sorella lo fece sorridere.

-Stai esagerando...-

-Non è vero e tu lo sai! In questi anni, come me, hai conosciuto Ruy, gli hai fatto quasi da genitore, non credo che tu non lo abbia capito...-

-Chissà, magari l'ho fatto, ma non mi è permesso accettarlo.- un sorriso enigmatico gli delineò le labbra, ma si vedeva, dietro quelle strane parole, una profonda tristezza.

-Ogni cosa ha un suo posto...-

-... e non può fare altro che rispettarlo. Dimmi, sorellina, da quando ci siamo arresi?-

-Dal giorno stesso in cui abbiamo capito quall'era il nostro ruolo e il nostro compito finale...- nel dire queste parole l'aurea intorno ad Angel si fece sempre più forte, quasi abbagliante, mentre quella della ragazzo sempre più nera, triste e stanca.

Ma, diversamente dal solito, non sembrava che quell'energia provenisse da loro, dalla loro pelle, dalle ali, gli occhi, ogni cosa che ce li mostrava per quello che erano, due creature combattive pronte sempre al tutto per tutto.

Più i secondi passavano, più la loro energia cresceva.

Più loro diventavano trasparenti.

 

-No... non è possibile.- disse Mei atterrita.

-Invece lo è.- mormorò Ruyji osservando quelli che erano i suoi pseudo genitori adottivi compiere il loro destino...

Quanto odiava quella parola... portava sempre le persone a fare cose che non volevano, ma che erano obbligate a compiere a causa di chissà quale dovere o promessa.

Parole di Light_chan

Ma allora... perchè non ascoltava le sue stesse parole?!

 

Ormai era quasi possibile vedere attraverso di loro, ma in pochi secondi le cose cambiarono, ciò che restava di loro si trasformò in luce rispettivamente bianca e nera, per poi rimpicciolirsi.

Come se l'oscurità si stesse immischiando con la sua stessa oscurità, proprio come stava facendo la luce.

Era uno spettacolo più unico che raro... uno spettacolo che loro, pochi eletti, avrebbero visto solo una volta.

Con una lentezza esasperante le due luci presero la forma di due cristalli il cui cuore non smetteva di lampeggiare.

La luce e le tenebre erano tornate alla loro forma originaria.

I due cristalli erano tornati a splendere.

Per l'ultima volta.

La loro luce era risorta da un passato di guerra per noi.

Per la fine degli scontri e la pace suprema.

Ogni cosa era ferma, immobile, solo il bey blade dorato continuava a girare inesorabilmente, neanche l'aria osava disturbare quel delicato equilibrio di luce ed ombra destinato a spezzarsi...

E così accadde.

In pochi istanti l'energia dei due cristalli esplose, inondando il cielo di scariche elettriche che distruggevano ogni cosa che sfioravano.

Ogni cosa che si metteva sul loro cammino.

E i cristalli usavano il loro potere fino all'inverosimile, vicino al loro punto di rottura.

All'auto distruzione...

Sulla fragile barriera di cristallo che li avvolgeva, che li proteggeva iniziarono a formarsi delle increpature, dapprima piccole, poi sempre più grandi e profonde... irrimediabilmente profonde...

Non avrebbero resistito ancora per molto e, infatti, non lo fecero.

In pochi istanti andarono in frantumi, piccole scaglie, troppo piccole per essere anche solo viste.

Adesso niente più tratteneva i loro poteri, la loro energia... la loro vita.

I cuori dei cristalli, in origine piccoli divennero sempre più grandi inglobando dentro di se tutto ciò che gli era vicino.

In pochi secondi ogni opposto nel mondo si unì in un unica cosa.

La vita e la morte

La guarigione e la malattia.

Il giorno e la notte.

Ma la luce e le tenebre... no.

Questo li portò a ciò che ormai avevano deciso da tempo.

La distruzione.

La loro fine.

La loro morte.

L'esplosione che ne seguì non ebbe limiti e confini.

I blader che osservavano la scena chiusero gli occhi, accecati.

Quando li riaprirono videro solo due angeli, che non avevano mai conosciuto la pace, cadere verso il suolo, ma senza raggiungerlo mai.

Sparirono semplicemente nella tiepida brezza che si era levata.

Il bey blade dorato smise di girare.

Il sole non tornò a splendere.

No, adesso tutti volevano solo piangere.

Soffrire per la morte di un amica.

E il cielo li accompagnò nella loro tristezza.

In tutto questo sembrava che tra i turbini della pioggia e i lamenti dei fulmini un antica melodia risuonasse intorno a loro… la melodia di un flauto che non verrà più suonato…

Ma nel mondo, milioni, miliardi di persone tornavano tranquillamente alle loro vite, senza ricordare ciò che era stato.

Senza sapere quello che era successo.

Senza aver mai conosciuto coloro che avevano segnato da soli la loro fine, per loro.

Solo ed esclusivamente per loro che non l'avrebbero mai saputo... 

Ma tanto si sa, le fenici rinascono.

E se un giorno la luce tornerà l'oscurità le sarà di nuovo compagna.

E il destino perderà, ma continuerà ad imporre il suo volere su tutti noi.

Ma forse il loro ritorno e solo un sogno, una vana fantasia che non si avvererà mai.

Perchè i sogni sono destinati a restare tali...

... non arrenderti mai, se è necessario combatti per realizzare i tuoi sogni...

Ma non sempre basta lottare nella nostra realtà, nel nostro mondo, per trovare un posto tra tutti coloro che vivranno, ameranno, capiranno e moriranno, proprio come noi.

 

*****

Lo scorpione doveva attraversare il fiume, così, non sapendo nuotare, chiese aiuto alla rana:

-Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda.

La rana rispose:           

-Fossi matto, così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi.

-Per quale motivo dovrei farlo?- incalzò lo scorpione:- se ti pungo tu muori e io annego.

La rana stette un attimo a pensare e convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. A metà tragitto la rana sentì dolore intenso provenire dalla schiena e capì di essere stata punta dallo scorpione.

Mentre entrambi stavano per morire, la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto.

-Perché sono uno scorpione- rispose lui:- è la mia natura…

*****

 

 

La rana e lo scorpione, racconto preso dalla canzone degli 883, per l’appunto, la rana e lo scorpione^^’’. All’inizio sarebbe dovuta stare a inizio cap, poi ho pensato di metterla al centro della storia, ma alla fine eccola, per l’appunto alla fine!!! Da questa breve storiella deriva la maggior parte del carattere di Mike, le sue scelte, il fatto che volesse lo scontro solo ed esclusivamente per determinare la sua fine, la morte.

Era solo stanco di lottare.

Lottare perché esisteva, per ciò che era, per ciò che non sarebbe mai stato…

Ah-ehm, lasciamo stare, mi sto facendo prendere^^’’ ma mi piace troppo fare queste specie di parentesi su Mike^^’’’’’’’’’’’’’’

Ma passiamo ad una cosa più importante il conteggio…

Di cosa? Delle vittime!

Rea, Xander, Alex (se qualcuno lo sa mi uccide), Giada, Hilary, Mike (^^’’’ Qualcun altro non ne sarà tanto felice^^’’).

La fic sarebbe dovuta finire con questo cap, ma alla fine ho deciso di mettere un epilogo… anche se non è poi così necessario, forse è, più che altro, una questione di coscienza^^’’’’’’’’’’’’’’’’

Ringrazio:

mewsana: Cattivella? Dopo questo cap mi sa proprio di si^^’ stessa cosa per la tristezza^^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’ ma tanto si sapeva non potevano sopravvivere tutti (es: se ci sarebbe stato qualche altro pers sarebbe morto anche ^O^).

Lir_chan:Non preoccuparti dopo l’epilogo ho almeno un'altra paio di fic da inviare, una non molto lunga e piuttosto semplice (cioè, niente sfere di energia, ancestral light e morti), un'altra che è tutto il contrario, cioè piena di sfere di energia e morti^^’’’’’’’’’ e poi, quella che sto mettendo per iscritto con tanta calma, cioè quella che ti avevo accennato, piena di custodi, guardiani, general e guerre^^’’’’’’’’’’’’

Francesca Akira89:  Grazie dei consigli ^O^ anche se, almeno in questi ultimi cap non ho notato molto la presenza di e ^^’ vabbè, farò molta più attenzione per le storie avvenire, ma soprattutto ho imparato una cosa! Dorato senza l’apostrofo! Ero convinta che si scrivesse con ^^’’…

Ho preso una decisione, d’ora in poi nelle mie storie mettere sempre e comunque (escluse un paio i oneshot davvero macabre^^’’) il “Comico” visto che la mia vena macabra-ironica non morirà mai ù_ù’’.

Solarial: abbandonarvi, naa ho ancora un sacco di cose da pubblicare^^, quindi non sperateci! Per chiarimenti leggi la risposta a Lir_chan!

Lenn Chan: L’epilogo lo posto solo perché tu mi hai convinto, altrimenti la lasciavo così! (Posso essere davvero bastard, no? ^^’’’’’’’’).

 

Goodbye

 

LightAngel

  
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