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Autore: Elosaliceverso    30/03/2010    1 recensioni
Il dolore dei bambini nati senza padre è come una lunga spina spuntata piantata da qualche parte appena sopra lo stomaco, un dolore ottuso, svuotato, che certe giornate non si avverte nemmeno; ma poi ci sono momenti in cui la ferita si gonfia, pulsa, si stringe attorno alla spina e lo stomaco duole, fa male il cuore.
Ad Hanako quel dolore è un dolore familiare, perché lei non ha ricordo alcuno dell'odore di suo padre, della sua voce, non ha ricordi di giorni passati sulle spalle di qualcun altro. Suo padre era uno sconosciuto per la sua stessa figlia, sua madre non ha avuto il tempo, l'interesse, di tenerla tra le braccia. Hanako vorrebbe che per Shisui quei ricordi ci fossero: vorrebbe dare Itachi a Shisui, ma Itachi non c'è, Itachi è andato dove lei e il bambino non possono raggiungerlo, dall'altra parte del vento.
[...]
Una raccolta di storie sull'infanzia (e forse anche altro) di Itachi, Shisui e Sasuke. Frammenti di giornata e di dettagli di tre vite spezzate raccolte in un caleidoscopio senza pretese di completezza, verità o perfezione. Collegato a Il Giardino dei Mandorli e Cronache dalle Terre di Suna - Tagliavento.
Elos&Salice
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Breve introduzione: Ecco qui la prima storia che apre Florilegio. Questa one-shot è a tutti gli effetti un prequel di Il Giardino dei Mandorli che a sua volta in un certo senso (dice Elos) lo è di Cronache dalle terre di Suna - Tagliavento ma ciascuna storia può essere letta singolarmente, come più vi piace.

[Itachi , Hanayuki, Sasuke, Shisui]




Cacciatori di stelle.

Un tonfo. Due tonfi, leggerissimi I piedi nudi di Itachi sfioravano appena il pavimento, mentre attraversava la casa con i sandali in mano. Il cuore gli batteva forte nelle orecchie e ogni minimo rumore lo faceva scattare. Neppure alla sua prima missione sul campo era così agitato. Riusciva ad immaginarsi perfettamente la faccia di Fugaku se lo avesse scoperto a sgattaiolare fuori casa in piena notte, adesso che era appena diventato chunin. Proprio mentre stava corredando l'immagine mentale del severo volto di suo padre di tuoni, fulmini e saette, un rumore dalla strada lo fece trasalire.
Il verso di una civetta.
Poteva sembrare normale in piena notte, ma Itachi sapeva che era un segnale. Il segnale.
Fece scivolare di lato la porta scorrevole e se la richiuse alle spalle, saltando poi agilmente il muro di cinta.
Con la schiena appoggiata ad un cartellone pubblicitario, vestito completamente di nero, Shisui sorrideva con l'aria più divertita del mondo.
- Pronto? - Gli chiese, non appena Itachi lo raggiunse. Il bambino non fece in tempo a rispondere, poiché udirono chiaramente un rumore di passi provenire dal fondo della strada. Una figuretta in pigiama li raggiunse di corsa.
- Hanayuki! - Sospirarono entrambi, riconoscendo la figlia del braccio destro di Fugaku.
- A-Aspettatemi! - Ansimò la bambina, di qualche anno più giovane dei due.
Itachi lanciò un'occhiata contrariata a Shisui.
- Ti sei fatto seguire! -
- Anche tu! - Gli rispose l'altro, indicando l'albero di pesche che si appoggiava al muro che circondava il giardino. Un marmocchietto di cinque anni era aggrappato al ramo che si affacciava sulla strada e sembrava impegnato a tentare di sfracellarsi al suolo da un'altezza considerevole. Itachi volò letteralmente sul muro, acchiappando per il colletto Sasuke e portandolo al sicuro a terra come se fosse un cucciolo.
Frattanto Hanayuki stava balbettando qualcosa a Shisui.
- Io ti ho visto passare per strada... E siccome sei sempre con Itachi... - Shisui la interruppe ridacchiando.
- E dove c'è Itachi ci sei anche tu! E Sasuke, a quanto pare... Che facciamo? - Itachi si issò sulla schiena Sasuke e aggrottò la fronte, mentre il bimbo sventolava la manina davanti alla faccia di Shisui.
- Ciao Shisui! -
- Se rimaniamo ci scoprono subito, andiamo via! -
I quattro bambini s'involarono alla spicciolata lungo la strada, e rallentarono solo quando furono parecchio lontani dal quartiere Uchiha.

*


Avevano attraversato mezzo villaggio e si stavano arrampicando sulla montagna dell'Hokage. Itachi portava sulle spalle Sasuke, mentre Shisui apriva la strada, agile come un ragno. Hanayuki chiudeva la fila, titubante. Stringendo le mani sulle gambe di Sasuke, Itachi si voltò a guardarla.
- Non guardare giù, e concentra il chakra su mani e piedi! -
La bambina strinse le labbra e fece un cenno d'assenso, ma la mano sinistra perse la presa sulla roccia, e rischiò di scivolare giù.
- Il Chakra! Concentralo! - Le ripeté bruscamente Itachi. Shisui, qualche metro più sopra, si lasciò dondolare appeso ad un braccio solo.
- Sasuke! Che ne dici di salire con me? Sono più veloce di Itachi! - Propose al bambino. Il piccolo strinse le labbra e scosse il capo.
- Voglio stare con il fratellone! - Rispose in tono stizzito. Chiunque altro si sarebbe innervosito, Shisui invece si limitò a sorridere di più.
- Facciamo una gara con lui, io e te. Possiamo superarlo! -
Gli occhi del bambino si illuminarono, mentre spalancava per un istante la bocca.
- Va bene! - Esclamò entusiasta. Itachi, che aveva raggiunto Shisui, guardò accigliato prima l'amico e poi Hanayuki, che si affannava più in basso, sdrucciolando verso il basso di un metro ogni volta che ne guadagnava due.
- Vieni Sasuke! - Lo incitò Shisui, tenendosi verso il bambino, mentre Itachi lo faceva scivolare con cautela verso le braccia del cugino. Non lasciò la presa né la allentò, fino a che Sasuke non venne depositato al sicuro sulle spalle di Shisui, poi lanciò un'occhiata penetrante all'amico. Aprì la bocca per parlare ma Shisui lo precedette.
- Lo so! Tu pensa ad Hana, o non arriveremo mai in cima. E non guardarmi così! Non potrei mai lasciarlo cadere! - Il ragazzino più grande fece una smorfia scocciata, poi prese a salire agilmente verso l'alto, con Sasuke che si sporgeva verso il basso. Itachi strinse i denti e abbassò lo sguardo.
- Hana... -
- Itachi! Arrivo... - Sussurrò lei, palesemente a corto di fiato, aggrappata alla pietra con un che di disperato. Lui sospirò, allungando la mano destra verso di lei.
- Dammi la mano, Hana, ti aiuto io... - Dall'alto la vocina di Sasuke si sentiva strillare.
- Ma Itachi sta aiutando Hana! -
- E' una gara a squadre, Sasuke! Giochiamo a fare i ninja! - Rise Shisui.
- Io voglio stare in squadra con Itachi! - Si lagnò il bambino, sporgendosi pericolosamente verso il basso. Itachi trattenne il fiato, e strinse forte le dita di Hanayuki, fino a strapparle un gemito.
- I veri ninja non si lamentano delle proprie squadre, Sasuke. -
- Ma io voglio stare con Itachi! - Continuò imperterrito il bambino.
- Se arriviamo per primi in cima, al ritorno scenderò io con Hanayuki. - Lo blandì Shisui e da dove si trovava Itachi non si udì nessuna replica. Hanayuki annaspava accanto a lui, tentando di salire.
- Ti guido io... Qui c'è una sporgenza, metti la mano... Ecco. - Sospirò lui, alternando uno sguardo verso di lei a due verso l'alto, mentre Shisui e Sasuke svanivano, nascosti dal naso del primo Hokage, e poi riapparivano molto più distanti, sulla curva delle sopracciglia.
- Riesci a salirmi in spalla, Hanayuki? - Le domandò, titubante, guardandola con aria critica. La bambina si aggrappò a una sporgenza con una mano, asciugandosi l'altra sui pantaloni del pigiama e passandosela poi tra i capelli sudati ansimando; dopo un istante annuì. Lui si fece passare il braccio di lei sulle spalle, mentre gli si abbarbicava addosso, stringendosi a lui. Pesava decisamente più di Sasuke, ma per Itachi non era comunque molto. Inspirò profondamente, mentre concentrava con attenzione l'energia alle mani ai piedi, e iniziava la risalita. In pochi istanti scavalcarono lo zigomo del primo Hokage, e Itachi si riposò un attimo aggrappato alla palpebra scolpita nella roccia.
Quando raggiunsero la cima, una ventata d'aria fredda li colse accaldati e li fece rabbrividire. Non appena posato il primo piede sulla roccia, Sasuke si precipitò addosso ad Itachi, sbilanciandolo all'indietro. Per fortuna Shisui, di appena un passo indietro al bambino, li afferrò entrambi, tirandoli al sicuro.
- Questo marmocchio ti farà ammazzare, Itachi! - Brontolò lui, senza però perdere il sorriso. Sasuke, beatamente ignaro del pericolo che aveva corso, stringeva la mano umidiccia in quella di Itachi, indicando una grossa pietra piatta più avanti.
- Vieni Itachi! Shisui ha detto che ti potevo portare io lì! - Itachi, che in tutto questo non aveva pronunciato una parola, si sciolse per un istante in un sorriso, ma riprese subito l'espressione pacata dietro a cui nascondeva tutto il resto. Lasciò scivolare a terra Hanayuki, che rabbrividiva ancora per il rischio corso e mano nella mano con Sasuke, si avviò verso la pietra piatta. La bambina rimase indietro, accanto a Shisui.
- Non puoi combattere con Sasuke, Hana. Per Itachi sarebbe più facile strapparsi un braccio che separarsi da lui. -
La bambina arrossì e chinò la testa.
- Di cosa parli, Shisui? - Chiese, sollevando poi il capo, con uno sguardo allegro. Shisui le diede una piccola pacca su un gomito, tirandola poi verso la pietra.
- Va bene piccola Hana, stasera sei una cacciatrice di stelle, ma guai a te se lo dici a tuo padre! -
- Cacciatori di stelle? - Domandò la bambina, saltellando sulla pietra, sedendosi poi dietro a Itachi, che teneva in braccio Sasuke, intento a sbracciarsi mentre guardavano verso l'alto, ciangottando ininterrottamente.
- Senza una stella a testa non ce ne andiamo mai di qui. - Le rispose Shisui, sdraiandosi accanto a lei e indicando verso l'alto. Hanayuki lo imitò e si trovò a fissare un manto di velluto scuro, denso di stelle brillanti. Lassù, isolati da tutti i rumori, lontani dalle luci del villaggio, potevano vedere il cielo stellato come se gli astri fossero a portata di mano. Solo dopo qualche istante la bambina si rese conto di aver trattenuto il fiato davanti a quello spettacolo e riprese a respirare normalmente. Rimasero in silenzio per un po' quando Sasuke sventolò un braccino indicando un ritaglio di cielo alla sua destra.
- Ne ho visto una! Ne ho visto una! -
- Bravo Sasuke! Sei anche tu un cacciatore di stelle stasera! Esprimi un desiderio e non dirlo a nessuno! - Shisui aveva dato un buffetto sulla testa arruffata di Sasuke; il bambino aveva stretto gli occhi e gonfiato le guance, mentre si concentrava per esprimere un desiderio.
- Ah! Ne ho visto una anche io! - Esclamò elettrizzata Hanayuki. Accanto a lei, Itachi mugugnò.
- Mh. -
- Ne hai visto una anche tu, Itachi? -
- Mhmh – Mugnò ancora il bambino, subito preso di mira da Sasuke.
- Itachi! Itachi! Dove l'hai vista? Hai espresso il desiderio, Itachi? -
Hanayuki sbuffò impercettibilmente e Itachi si mosse, irrequieto. Shisui roteò lo sguardo, e, anche se nessuno poteva vederlo, trattenne un sorriso.
- Va bene... Manco solo io, e poi i bambini piccoli se ne tornano a dormire, eh? -


*


I quattro bambini erano arrivati davanti alla casa di Itachi. Lui sulle spalle teneva Sasuke, profondamente addormentato da quando avevano iniziato la discesa. Shisui teneva per mano Hanayuki, che ciondolava dal sonno, ed inciampava ogni due o tre passi sfregandosi gli occhi con la mano libera.
- Io porto a casa Hana, Itachi. Domani non abbiamo missioni vero? Possiamo vederci al solito posto. -
Itachi fece solo un gesto di assenso. Tra lui e Shisui non c'era bisogno di parole. La parlantina del ragazzino più grande poteva confondere le idee e farlo sembrare poco attento ai dettagli, ma nulla di quello riguardava Itachi sfuggiva a Shisui. E nulla di quello che accadeva a Shisui sfuggiva ad Itachi.
Stavano per separarsi, quando, eretta e granitica, scura e inquietante era apparsa la figura di Fugaku dal cancello. Non disse nulla, ma li fissava severamente, le mai infilate nelle maniche opposte, le braccia incrociate al petto e lo sguardo severo.
Itachi sgranò gli occhi, improvvisamente consapevole del caldo peso di Sasuke che respirava tranquillo sulla sua schiena. Sasuke che sarebbe dovuto essere nel suo letto a dormire. Sasuke che era stato portato fino in cima alla montagna degli Hokage in piena notte. Leggera come una nuvola che copre la luna, era arrivata anche Mikoto, e si sporgeva da dietro al marito.
- Cosa ci fate fuori di notte? - Chiese, squadrandoli dall'alto in basso. Chissà come, l'immobile figura di Fugaku si era leggermente rilassata. Shisui e Itachi si scambiarono uno sguardo d'intesa. Fu il più grande a parlare.
- Zia Mikoto! Itachi ed io siamo stati ad allenarci al campo d'esercitazione e... - Il bambino deglutì nervosamente. Per quanto fosse il migliore dei due a inventare bugie credibili, spiegare la presenza di Hanayuki in pigiama e di Sasuke era oltre la sua portata. Mikoto aggirò il marito, simile ad una farfalla svolazzante nelle vesti indossate in fretta.
- Un'altra bugia, Shisui, e dirò tutto quanto a tua madre. -
Il bambino chiuse la bocca con uno scatto, mentre guardava Itachi lanciare occhiate torve tutte intorno a lui. Dovette mordersi una guancia per non ridere, notando quanto in quel momento suo cugino assomigliasse al padre. Entrambi dritti e fieri come delle lance appuntite. Entrambi alle prese con una situazione in cui non avrebbero voluto trovarsi. Hanayuki si lasciò sfuggire un singhiozzo. Non era realmente preoccupata, ma la stanchezza l'aveva resa sensibile e ora voleva solo andare a letto. Mikoto le prese la mano e la tirò delicatamente verso la grande casa.
- Avanti, dentro casa. Tutti. -
Itachi e Shisui si guardarono sbigottiti. Fugaku, dal canto suo, aveva un'espressione altrettanto perplessa mentre si scostava per lasciar passare la piccola processione. Quando tutti e quattro i bambini furono nell'ingresso, con Sasuke ancora placidamente addormentato sulle spalle di Itachi, Mikoto si mise le mani sui fianchi.
- Ora preparo un letto per Hanayuki, e tu, Itachi, dormirai con Sasuke. Guai a voi se sento volare una mosca. - Il tono severo di Mikoto non ingannò neppure per un istante il marito; sapeva che trovava la cosa estremamente divertente. I bambini quasi corsero nella stanza, e non appena si furono coricati tutti, si scambiarono occhiate incredule. Itachi mise a letto Sasuke, che si rigirò tra le lenzuola soddisfatto, senza neanche aprire gli occhi. Hanayuki sospirò e si addormentò in pochi istanti, sorridendo. Shisui si sedette sul letto, coprendosi la bocca con la mano mentre sussurrava verso il cugino.
- Dici che domani ci sgrideranno? -
Itachi assunse un'espressione seria.
- Stavolta l'abbiamo fatta grossa. - Disse soltanto. Shisui si mordicchiò le labbra, poi si coricò, scrollando le spalle. - È inutile pensarci adesso, domattina ci verrà in mente qualcosa. -
Con un gesto rapido, strinse il polso di Itachi, e il bambino si rilassò leggermente, sdraiandosi a sua volta.


*


Dopo pochi minuti, il respiro dei quattro bambini si era fatto regolare, e Mikoto sorrideva in corridoio. Fugaku le lanciò un'occhiata risentita.
- Non hai intenzione di punirli, vero? -
- E per cosa? Per aver fatto un giro di notte? Shisui e Itachi ormai sono ninja, e sanno badare a sé stessi! -
- E Sasuke e Hanayuki? - Insistette l'uomo, burbero.
- Sono sicura che Shisui e Itachi non li hanno coinvolti. Li avranno seguiti e quei due se li sono trascinati dietro. -
- Quindi domani...? - Le chiese l'uomo.
- Oh, li spaventerò un po', e dopo colazione li rimanderò a casa. - La donna sorrise e scrollò le spalle, dirigendosi verso la sua camera da letto. Il Marito sospirò, e dopo pochi istanti si decise a seguirla.





Sproloqui dell'autrice: Ecco la prima storia. E' la prima fluff che scrivo e spero che rientri nella categoria, perchè come Elos sa, il mio - nostro - genere è quello del "tirate fuori i fazzoletti, ragazze!". Che altro dire? Posso solo solo anticiparvi che la prossima storia di Elos è... Qualcosa che per me è stato inenarrabile, al punto che mi sono commossa e ci ho piagnucolato un po' su.
Detto questo, aggiunto in breve che ad eventuali commenti risponderemo sui "nostri" capitoli, quindi se commentate questo, la risposta non sarà necessariamente sul prossimo, ma sul successivo che sarà scritto da me, per facilitare lo "smaltimento".

Vostra Salice
Creditis immagine : Rain_of_stars_by_Mar_ka - Deviantart
  
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