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Autore: Iris of Goodbye    30/03/2010    2 recensioni
"Voglio essere Libera, Libera da questa germania, Libera da tutti i pensieri che ogni giorno, continuamente mi assillano. Voglio essere Libera. Libera da Te" AmyLee Northfeel
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Guten Tag Ragazzi =). Ok parto dicendo che sono 4 giorni che non li vedo e che non sento le loro canzoni visto e considerato che, se solo sento le prime note scoppio in un pianto initerrotto. Credo sia stato il giorno più bello della mia vita. Nonostante abbia dovuto fare 14 e più in piedi, con delle pazze scatenate che per poco non mi hanno rotto una mano e un caldo assurdo. Ma ne è valsa la pena!.
Sarà anche ridicolo, ma vi giuro che per ben due volte io e Bill ci siamo guardati. Occhi negli occhi e tutto è sparito *w*. Io ancora non ci credo, eravamo così vicini da poterci quasi toccare.. Voglio tornare liiiii >.<.
Comunque, tornando a noi, adesso vi posto il penultimo capitolo e mi farebbe piacere se commentaste magari scrivendomi anche com'è stato il concerto per voi ( Padova o Torino) o se ci dovete ancora andare come vi sentite =).
Alla prossima Guys <3


Capitolo ventiseiesimo


Quando arrivò sera, ci ritrovammo tutti dietro le quinte in attesa dell' esibizione della Band al teatro Ariston.
- Bill, sei snervante quando fai così- borbottò il fratello comodamente spaparanzato su uno dei divanetti
- Scusa! Sono agitato- si giustificò.
-Così fai agitare anche noi- replicò Georg.
Il moro lo squadro - Corri in bagno tu! Subito!-
Ridacchiammo tutti osservando il rosso dirigersi alla toilette con passo svogliato.
-Andrai benissimo- lo rassicurai abbracciandolo
- Andrò bene perchè ci sarai tu qui-
- Il mio cuore è li sul palco, insieme a te- sussurrai accarezzandogli la schiena.
A due minuti dal "Countdown" per i ragazzi, Bill prese il mio viso tra le mani
- Dopo devo dirti una cosa- sussurrò prima di unire le labbra alle mie lasciandoci andare in un dolce bacio.
Osservai i ragazzi entrare uno dopo l'altro, sorridenti, tra le urla delle fan che in sala sbraitavano i loro nomi.
Era incredibile come anche solo la loro presenza facesse scatenare tanto clamore.
-Sono fantastici- sorrise la bruna affiancandomi. Annuii continuando ad osservare il palco
- Tom ha detto che quando torniamo in albergo deve dirmi qualcosa- mormorò Lily interrompendo il silenzio
- Bill ha detto la stessa cosa a me- ammisi.
Ci guardammo emozionate e agitate aspettando con ansia che i minuti passassero.
Sotto le note di World behind my wall, osservavo l'orologio camminando da una parte all'altra del corridoio, il tempo sembrava non voler scorrere nonostante l'esibizione sarebbe dovuta durare pochi minuti.
- Dankeschon!- urlò il moro alzando la mano sorridente.
Altre urla si alzarono in sala, altre ragazze sventolavano cartelloni, altre ancora scattavano fotografie per imprimere quel momento nel cuore.
- Siamo stati bravi?- domandarono una volta tornati dietro le quinte.
Li guardammo sorridenti riempiendoli di complimenti.
Usciti dal teatro, dopo aver firmato autografi vari, riuscimmo a tornare in albergo
- Sono sfinito- sussurrò Gustav buttandosi sul letto. Gli accarezzai i capelli baciandogli la guancia -Forse è meglio se riposi-
Annuì salutandoci e dirigendosi in camera sua.
Poco dopo Georg fece lo stesso schioccando un rumoroso bacio ad entrambe e augurando una buona notte ai ragazzi.
- Forza, va a prepararti- sussurrò Tom baciando Lily. La bruna sorrise facendomi l'occhiolino, chiudendosi poi nel bagno della sua stanza.
Ticchettai nervosamente la mano sul bracciolo del divano, Bill non aveva accennato a nulla da quando eravamo tornati, e adesso guardava tranquillamente la Tv ridendo come un matto per ogni stupida battuta. Che si fosse dimenticato?.
Sospirai notando che Tom mi osservava
-Che c'è?- chiesi per paura che mi fosse spuntato un qualcosa sulla faccia
-Nulla nulla- mi tranquillizzò spostando l'attenzione altrove.
Il chitarrista prese le chiavi della sua auto salutandoci velocemente e sparendo dalla vista in breve tempo.
Mi raggomitolai sul divano chiudendo gli occhi, convinta che Bill si fosse completamente dimenticato ciò che doveva dirmi.
Quando riaprii gli occhi, trovandomi il viso del moro a due centimetri dal mio, sobbalzai mettendomi immediatamente a sedere
-Sei impazzito?!- domandai posando una mano sul cuore
-Scusa- ridacchiò.
Prese una benda, adagiandola sui miei occhi, stringendola con un lento nodo.
- che fai?!- chiesi stupita e alquanto curiosa
- Vieni con me- sussurrò al mio orecchio provocandomi un brivido lungo la schiena.
Mi lasciai trasportare da lui, e dovetti sinceramente pregare che il mio equilibrio precario non mi facesse finire a terra prima del previsto.
- Ferma qui- mi raccomandò facendomi posare le mani su quella che doveva essere una ringhiera di ferro.

Tom era giu in macchina ad aspettare Lily per andare a cena fuori.
Aveva programmato il tutto un paio di giorni fa visto che, la sua compagna o fidanzata se cosi poteva definirla adesso, si era lamentata di non "goderselo" abbastanza.
Prese il cellulare piggiando i tastini in modo rapido. Un piccolo messaggio, breve e coinciso. "sono Giu, ti aspetto. Bacio"
La ragazza sfilò il suo telefonino dalla tasca notando la bustina lampeggiare. L'aprì osservandovi il testo di sfuggita mentre controllava per l'ultima volta la sua mise dentro lo specchio.
- Può andare- sospirò spegnendo le luci e chiudendo casa.
Era bella da morire lei, lo pensava chiunque non appena lo sguardo gli cadeva addosso. Una bellezza di quelle mediterranee.
Bruna, fisico da top model, pelle candida e  morbida e con un profumo da far girare la testa.
- Sei in ritardo- la cantilenò Tom prima di voltare lo sguardo verso di lei rimanendo, per la prima volta in vita sua a bocca aperta.
- Mi farò perdonare- sussurrò maliziosa posando lievemente le sue soffici labbra contro quelle del ragazzo.
Tom non era tutta questa grande intelligenza. Lo aveva sempre pensato. Non lo riteneva stupido, questo era certo, ma era così facile da abbindolare ogni sacrosanta volta che litigavano.
Gli bastava un po' di pizzo trasparente e per lui era come se natale fosse arrivato in anticipo.
- Andiamo- le sorrise poi.
Ingranò la marcia verso quello che sarebbe dovuta essere la loro meta serale.
- Dove andiamo?- domandò incuriosita la ragazza
- Hai fame?- rispose il moro con una domanda.
Lily annuì regalandogli un sorriso dolce prima di accendere lo stereo.
- Samy Deluxe- borbottò facendo una strana smorfia con il viso
- E' il migliore.- precisò Tom sulla difensiva
- Meglio la radio- ribattè decisa lei.
Rimasero in silenzio per tutto il tragitto ascoltando distrattamente le note di canzoni sconosciute pensando eccitati a ciò che sarebbe potuto succedere di li a poco.
Quando un enorme ristorante gli si parò davanti il ragazzo parcheggiò la sua cadillac, andando poi ad aprire lo sportello alla sua ragazza.
Mangiarono tranquillamente, senza fretta, osservandosi, scambiandosi tenerezze e mangiandosi con gli occhi vogliosi di quel frutto proibito che in un ristorante non si può avere.
- Tom..- sussurrò flebile la bruna ticchettando con la punta della scarpa il marmo lucidato del pavimento.
- Si..- rispose complice, senza neanche aspettare il resto della frase.

-Bill?- provai a chiamarlo più volte. Stavo morendo di curiosità e soprattutto i battiti del mio cuore continuavano ad accellerare tanto che, ero sicura, di li a poco mi sarebbe venuto un infarto.
Due mani snelle e ossute strinsero i miei fianchi. Posò il mento sulla mia spalla sospirando
- Sai cosa?- iniziò a parlare. Rimasi in silenzio
- Credo che tu non abbia nessun di diritto di fare ciò che stai facendo-
Non capii, quindi mi limitai a sigillare le labbra.
- Vieni in Germania, ti trasferisci da noi, e hai anche il coraggio di metterti con me!- continuò
Mi accigliai aprendo la bocca per rispondere ma lui mi precedette
- Mi hai fatto innamorare di te tanto da portarti qui su per dirti quello che ormai non riesco più a trattenere.-
Sciolse piano la benda e dovetti tenere per un attimo gli occhi chiusi abbituando di nuovo la vista.
Quello che mi si parò davanti era tutto furchè ciò che mi aspettavo.
Eravamo sulla terrazza che affacciava sulla piscina ora ricoperta di petali a formare una scritta tanto piccola eppure tanto significativa
- Ti amo- lesse lui per me.
Il cuore che prima non accennava a rallentare ora si era fermato completamente. La vista mi si annebbiò di lacrime che silenziose iniziarono a rigarmi il viso
- Bill..- sussurrai con un groppo in gola.
Mi voltai verso di lui osservandolo, sorridente e dolce come sempre. Che ci facevo io con uno come lui?!.
Lo abbracciai di slancio stingendolo in una morsa stritolatrice rifugiando il volto nell'incavo del suo collo.
- Ti amo anche io- ammisi ridacchiando emozionata mentre le lacrime non accennavano a smettere di scendere.
Mi guardò e ancora una volta mi persi in quelle pozze dorate che mi rendevano schiava, incapace di ragionare.
Posò le labbra sulle mie in un bacio che non si poteva minimamente definire casto.

Baci lenti, fugaci, a fior di labbra eppure al contempo passionali e decisi. Vogliosi di assaporarsi ancora di più salirono le scale di un motel li vicino, uno dei tanti in cui spesso,Tom si rinchiudeva di notte per dar vita alla sua passione.
-Sei bellissima- sussurrò al suo orecchi mordicchiandone il lobo.
Adagiò il corpo ancora vestito della ragazza sul letto, che cigolò contrariato quando si unì anche il suo.
-ho fame- mormorò roco mentre Lily leccava quel dannato piercing, in un gesto che se fatto da lui, avrebbe fatto impazzire qualsiasi ragazzina dagli 11 ai 30 anni.
- Ma se abbiamo appena mangiato- lo guardò stranita con un certo affanno
- Non è quella fame lì- sorrise baciandole le labbra rosse e gonfie - Ho fame di te!- continuò poi.
Lily rise, dolcemente, presa da quella situazione tanto vera quanto irreale.
Iniziarono a spogliarsi, voraci, strappandosi quasi i vestiti di dosso.
Non appena anche l'intimo sfiorò il pavimento finendo anche sull'abajour, Tom cominciò una lunga e straziante discesa di caldi e umidi baci sul corpo della ragazza scossa da mille brividi.
- Non ce la faccio più Tom..- ansimò poi.
Il moro non se lo fece ripetere due volte, posò le mani sui suoi fianchi sottili unendo poi il suo corpo con quello della ragazza in una simbiosi quasi perfetta.
Gemiti bassi, spinte lente poi veloci, baci dolci poi passionali.
Tutto quella notte. Tutto l'amore che riuscirono a darsi.
Perchè era questo il senso di stare insieme per loro. Si amavano e quando lo facevano davano anima e corpo.
Altri Gemiti, sta volta più forti, altri baci ancora più passionali.
E poi l'apice del piacere, in una sincronia di respiri affannati di petti che si alzavano e abbassavano velocemente.
- Ti amo- due voci, lo stesso suono.
Un unica parola. Un unica verità
Lily e Tom erano un unica realtà. Per sempre.

Prese a calci la porta del tentativo di aprirla senza staccare le labbra dalle mie.
Ridacchiai - aspetta- sussurrai affannata strappandogli la carta magnetica dalle mani e aprendola.
Si concentrò sul mio collo mordicchiandolo appena, scendendo poi sulla spalla raggiungendo il seno.
Portai la testa all'indietro gemendo.
Mi buttò sul letto, perfettamente intatto, posando il suo peso su di me poco dopo.
Gesti fugaci, spezzati da baci passionali, per togliere i vestiti.
E poi tutt'uno ancora una volta.
Mani intrecciate, Gambe confuse tra loro, Labbra che si cercavano, lingue che giocavano.
Se qualche mese fa mi avessero detto che si poteva dare tanto amore ad una persona anche in una sola notte sarei scoppiata a ridere come una scema.
Invece ora, unita al corpo di Bill potevo capire che era vero.
Perchè il principe azzurro arriva per tutti prima o poi. Perchè basta abbassare quella barriera che cerca di proteggerci dalle delusioni per capire quanto è bello condividere un sentimento così profondo con qualcuno.
E io quella notte l'avevo condiviso con Bill, com'ero convinta che Lily lo avesse condiviso con Tom.
Ci addormentammo, ogniuna stretta tra le braccia del proprio ragazzo. Consapevoli di aver finalmente trovato l'amore.
Si, perchè adesso potevo anche urlarlo al mondo intero. Io amavo Bill Kaulitz!.

 

  
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