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Autore: artemide88    30/03/2010    5 recensioni
Tratto dal primo capitolo. "Correvo, correvo. Nei boschi dei druidi, correvo. Libera come non mi sentivo da tempo, libera per una volta di essere me stessa e non la signora di Avalon. Corsi spensierata senza una meta precisa. Mia madre mi stringeva forte la mano e mi guardava sorridente. Mia madre? È morta tanti anni fa, lo so bene, ero con lei quando...mi sorrise ancora e mi indicò un punto davanti a sé. Guardai ma il sole mi colpì gli occhi. Distinsi solo una figura prima di coprirmi il volto con una mano. Strano, io non avevo mai avuto paura del sole, mio padre, e dei suoi raggi miei fratelli. Pregai le forze della natura mie sorelle perché mi permettessero di vedere. La figura in controluce si volse verso di me. Gli alberi gli chiusero ogni via di fuga e i loro rami allontanarono anche i raggi del sole. L’uomo mi guardò con intensi occhi dorati. Sorrise, sporgendo denti affilati..." Ispirato al romanzo "Le nebbie di Avalon" di M.Z.Bradley. Per conoscere il resto, leggete!!!
Genere: Sovrannaturale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cap 13 avalon buon pomeriggio! meglio se non faccio nemmeno vedere =) sono imperdonabile, sono in ritardo! buona lettura.

CAPITOLO 13 – INVITI
POV EDWARD
Osservavo Bella oggi giorno, ogni ora, ogni momento da lontano. La tenevo sempre sotto stretta sorveglianza spiandola attraverso le menti altrui. Lo sapeva ma non diceva niente, quel mio senso di protezione nei suoi confronti la lusingava parecchio e io non stavo tranquillo se la perdevo di vista.
sei patetico.” Alice mi canzonò. Pur rispettando il desiderio della mia amata di non divulgare quanto accaduto nel cerchio di pietre e ne bosco qualche giorno fa, non avevo proprio potuto tenere segreto alla mia sorellina preferita il mio amore, la mia ossessione per Bella. Come se fosse stato minimamente possibile con Jasper dalla sua parte che sondava costantemente i miei stati d’animo. Ignorare i commenti sarcastici di Alice era facile, un po’ meno sopportare le battutine sconce di Emmett. Cercai di farmele scivolare addosso come se fossero acqua mentre ci digerivamo verso la mensa. Non potevo sopportare che pensasse che io, creatura dannata, avessi anche solo potuto...rendere impura una creatura cristallina ed eterea come lei...non che non ci avessi mai pensato, ma era impossibile e poi era troppo fragile, avrei potuto facilmente ucciderla. Lei, lei, lei. Lei che in quel momento mi aveva scoperto ad osservarla mentre mangiava concentrata su un libro la sua mela rossa. Aveva delle piccole borse sotto gli occhi, la notte prima non l’aveva trascorsa nel suo letto ma non le avevo chiesto spiegazioni, mi aveva chiesto di fidarsi di lei e io lo facevo. Ma anche se provata dall’assenza di sonno era bellissima. Mi ritrovai a desiderare di essere io il motivo per cui non aveva chiuso occhio quando mi sorrise e abbassò lo sguardo.
“mi faranno impazzire, prima o poi!!” esclamò Jasper massaggiandosi le tempie come se fosse preda di un gran mal di testa. Sorpreso lo guardai. Non credevo di aver quell’effetto sul mio povero fratello con la mia ossessione.
“scusa fratello.” Mormorai.
“e tu che centri? Non puoi mica controllare l’euforia dei ragazzini con gli ormoni impazziti per non so quale evento...” ero proprio distratto se non avevo sentito nessun pensiero sul...
“il BALLO!!! Jasper!!! Il Ballo di Primavera. Quante volte devo dirtelo che tra poco ci sarà il Ballo? A proposito Rose, quando andiamo a prendere i vestiti?” Alice se c’era la possibilità di dar fondo al patrimonio dei Cullen in vestiti al’ultima moda e di partecipare ad una festa non era mia distratta, con gran dispiacere di noi giovani uomini di casa. “e si.” Si fermò un attimo con lo sguardo perso nel vuoto. “verrete tutti. Quindi tutti a fare spese!!!” la guardai scettico. Io non sarei mai andato ad una insulsa cosa umana come un ballo studentesco. No, proprio no. Questa volta Alice aveva toppato. Eppure nella mente del folletto vorticava la mia immagine in smoking. Forse aveva deciso lei per me...ringhiai. Bella spaventata sollevò il suo dolce viso fino ad incontrare i miei occhi. non poteva avermi sentito, forse era il suo sesto senso in allarme. Rimanemmo incatenati, occhi negli occhi, mentre un ragazzino che aveva bisogno di una visita dal dermatologo per acne giovanile e una dal parrucchiere visti gli orrendi capelli che si ritrovava, si avvicinava al suo tavolo.
“è facile. Mi avvicino, la saluto, le chiedo se viene al ballo con me. niente di complicato. Vai e agisci Eric! Sei un bel ragazzo e non ti dirà mai di no!” voleva invitare la mia Bella al Ballo!! E credeva pure che lei gli dicesse di si, si credeva un gran figo.
Edward!” Alice mi fissava sconvolta. I miei muscoli erano tesi, le mie mani stavano disintegrando il tavolo, i miei occhi probabilmente erano neri per la rabbia e i miei pensieri tutti rivolti a come uccidere quell’insignificante umano. Una sensazione di pace profonda mi invase senza rilassarmi del tutto. Jasper cercava di fare del suo meglio. Emmett se la rideva sotto i baffi per la mia gelosia (solo perché lui non sentiva cosa pensavano gli altri di sua moglie...), mentre Rose sbuffava spazientita. Lei non capiva che ci trovassi in Bella né tanto meno perché mi ostinassi a complicarmi la vita. Mi rilassai solo quando sentì sussurrare Bella, tutta rossa per l’imbarazzo, che lei, al Ballo, non ci sarebbe mai andata, che lei quel sabato sarebbe stata fuori città, una scusa probabilmente per non essere troppo scortese. Eric se ne andò abbattuto. Ghignai come se fosse una mia piccola vittoria personale. Ero proprio distratto, intossicato dalla sua presenza per non accorgermi che altri erano affascinati da lei. Un altro ragazzino, Tyler, stava per tentare la fortuna con lei. Ma non lo capivano che lei era solo mia? E che nessuno l’avrebbe mai potuta avere o conquistare il suo cuore? Il suo cuore, la sua anima mi appartenevano da secoli e per secoli sarebbero stati miei e miei soltanto. La campanella che segnalava la fine della pausa pranzo venne accolta con gran sollievo da me e da Bella. La prossima lezione, biologia, l’avremmo frequentata insieme. Intanto Tyler, pensava che avrebbe approfittato della lezione comune per fare la sua dichiarazione. Bella aveva rifiutato il primo, probabilmente la stessa sorte sarebbe toccata a questa montagna di muscoli con poco, pochissimo cervello. Ero tuttavia curioso di sapere come sarebbe andata a finire.

Mi diressi felice verso l’aula di biologia, una delle poche che frequentavo con il mio amore. Mediamente la trascorrevamo a spiarci di sottecchi controllando entrambi la mente del professore quanto bastava per non farci sorprendere distratti e senza la risposta pronta. Tyler si sedette con fare spavaldo sul bordo del tavolo degli esperimenti che dividevo con Isabella. Lei lo guardò come se fosse un viscido insetto, riempiendomi di soddisfazione. Nemmeno lui avrebbe avuto risposta affermativa, o almeno lo speravo. Lui continuava a parlare senza essersi accorto delle occhiatacce mie e di Bella, attendendo il momento giusto per chiederglielo. Altra campanella e forse lo avrebbe salvato da morte violenta per mano mia. Ma il ragazzo prese coraggio.
“vunralbllcommè?” gli uscì di bocca tutto d’un fiato, mangiandosi metà delle parole, conscio di avere poco tempo prima dell’arrivo del professore, trattenuto (ma qualcuno stava cospirando contro il mio autocontrollo?!) da...Alice? la sentì scusarsi, dicendomi di godermi la scena perché sapeva che ero curioso della risposta. Sospirai, avrei preferito non dover sopportare così tanto, il mio autocontrollo si era affinato in quasi cent’anni ma non era il caso di metterlo a dura prova in questo modo, riportando la mia attenzione a Bella e al bell’imbusto senza speranza.
“eh?” Bella non aveva capito o voleva solo temporeggiare incredula che fosse il secondo ragazzo che voleva portarla al Ballo.
“vuoi – venire – al – Ballo – con – me?” Tyler scandì le parole come se stesse parlando ad uno stupido. Era lui lo stupido. Bella non sopportava essere trattata così. I muri della scuola ne portavano ancora i segni. Ghignai pensando che aveva sbattuto un licantropo contro al muro senza muovere un dito! Che essere straordinario al mia ragazza!! Ritornai un fascio di nervi, teso nell’attesa della risposta di Bella. Lei si avvicinò sensuale al ragazzo.
“Tyler...” iniziò con dolcezza “cosa ti fa credere che un energumeno senza cervello come te possa portarmi al Ballo? Comunque quel fine settimana sarò fuori città, quindi se vuoi gentilmente toglierti dal mio banco te ne sarei grata.” Mai svegliare can che dorme, soprattutto se è la Signora di Avalon ed è estremamente permalosa. Gongolai di soddisfazione. Ora potevo trascorrere tranquillamente la lezione.

POV BELLA
Ma si può sapere che è preso a tutta la popolazione maschile quel giorno? Sapevo bene che ci sarebbe stato un ballo tra qualche settimana. Jake mi aveva addirittura proposto di farmi da cavaliere. Come se io avessi mai potuto ballare o solo prendere in considerazione l’ipotesi di parteciparvi...certo con il cavaliere giusto...comunque non faceva proprio per me la danza, avevo già i miei problemi quando camminavo in linea retta, il verbo ballare proprio non rientrava nel mio vocabolario. Invece già due ragazzi mi avevano chiesto di “far loro l’onore” di accompagnarli. No, ne ero quasi sicura, c’era nell’aria un virus molto contagioso che dava come sintomi l’improvvisa pazzia. Non ero bella, non ero minimamente interessante e cercavo di passare il più inosservata possibile, che fosse la perenne aurea di mistero che mi circondava ad attirarli a me. qualsiasi fosse il motivo non mi interessava più di tanto, anche se...se un certo ragazzo mi avesse chiesto di essere la sua dama, lo avrei accontentato molto volentieri. E invece come al solito si limitava ad osservarmi da lontano, non molto discretamente, a dire la verità, ma non osava avvicinarmi. Mi diedi della stupida. Lui mi amava e rispettava le mie richieste anche se a fatica, lui mi amava, mi rispettava in tutto e io lo tenevo lontano da me! Quel pomeriggio inoltre, non sarei potuta andare nella radura ad incontrarlo, perché avevo promesso di recarmi ad Avalon per definire alcuni particolari per il mio compleanno che si avvicinava sempre più. Uscii un’ora prima da scuola, saltando educazione fisica, con mia somma felicità, odiavo quella materia!, mia questo non riuscì a farmi gioire come avrei voluto . mi diressi triste alla mia auto a cui vidi appoggiato un ragazzo, provai un tuffo al cuore. La fitta pioggerellina che scendeva dal cielo per mio volere,rispecchiando il mio umore tetro, mi impediva di distinguere chiaramente chi fosse. Quanto avrei voluto che fosse Edward! Mi avvinai ancora di più. Il mio cuore batteva all’impazzata nella speranza che fosse lui, pregai intensamente perché non percepisse i suoi battiti impazziti. Mi fermai di botto quando vidi Mike comodamente appoggiato alla portiera della mia auto. Ma come si permetteva! Non aveva nessun diritto di trovarsi lì! Era inutile cercare di sentire la sua mente, non avrei cavato un ragno da un buco!!! Era un druido e un druido se voleva, sapeva non farsi trovare impreparato davanti alla Signora di Avalon, proteggendo sempre la sua mente. Scocciata gli lanciai uno sguardo gelido, sperando che capisse di non essere il benvenuto.
“Isabella...” mi salutò pieno di rispetto, ma con una lieve nota giocosa che rispecchiava il sorriso malizioso che non mi piaceva per niente. Non gli risposi e presi ad armeggiare all’interno della borsa per cercare le chiavi. Io e la mia mania delle borse grandi, capienti alla Mary Poppins, ma che inevitabilmente non ti facevano trovare le cose, soprattutto quando ti servivano!! Più mi arrabbiavo con me stessa più le mie guance diventavano rosse e la pioggia aumentava, ormai ero completamente fradicia.
“non essere arrabbiata perché mi trovo qua.” Continuai ad ignorando pregando che il mio angelo personale mi raggiungesse con l’auto per fare una veloce fuga d’amore. “so che tuo padre ti ha indicato me per il rito.” Questo era troppo. La luce della Goccia di Avalon pulsava frenetica, non riuscivo a controllare il potere che dentro di me sentivo aumentare. Non sapevo nemmeno io quanto avrei trattenuto il potere.
“Mike, vattene. Come ho detto a Charlie, non posso pilotare il rito.”
“si, mi ha parlato della tua reazione.” Mi si avvicinò con fare sensuale, o che almeno credeva tale, ma non aveva nemmeno un briciolo della sexy grazia di Edward. “voglio solo invitarti al ballo. Tutto qua.” Alzai lo sguardo sbalordita.
“invitami pure al ballo. Ho già rifiutato altri inviti e sarai il prossimo a cui dirò di no, mi dispiace molto ma il premio di consolazione per essere arrivato terzo non c’è!” gli risposi acida. Con mia somma sorpresa non si diede per vinto e mi cinse i fianchi premendo il mio bacino sulla sua incipiente erezione.
“su Bella, non fare la difficile. Andiamo al ballo insieme, balliamo, ci divertiamo e poi possiamo approfondire meglio la nostra conoscenza prima del rito se ti lasci un po’ andare...” o ma che schifo! Mi lascio vedere per un attimo cosa intendesse lui per approfondire la nostra conoscenza! Io inginocchiata tra le sue gambe mentre il suo volto si trasfigurava per il piacere, di certo non poteva avere il mio corpo in un rapporto completo, non si sarebbe rischiato a rovinarsi il piacere del rito. Cercai di divincolarmi ma mi teneva stretta a sé, una sua lurida mano sul mio sedere. “non mi sembra il caso di rifiutarmi. Sai meglio di me che sarò io il tuo primo uomo e che ti darò una figlia, quindi smettila di rifiutarmi!” la sue mani scorrevano sui miei fianchi. “non rifiutarmi ragazzina, non ti conviene o te ne pentirai, posso essere dolce o violento, dipende solo da te.” Mi sussurrò in un orecchio, prima di leccarmi il lobo. La sua viscida lingua stava percorrendo il mio collo. Possibile che quando ero veramente in difficoltà i licantropi non si facessero vedere?! La paura e lo schifo stavano paralizzando il mio corpo e con esso il miei poteri, impedendomi di utilizzarli per allontanarlo da me. Mi restava un’ultima possibilità per liberarmi di Mike. Era venuto il momento di dichiarare a tutti i miei sentimenti per il bel vampiro dai capelli ramati.

POV EDWARD
La pioggia aumentava, Bella doveva essere proprio incazzata e triste per far scendere questo diluvio universale. Ormai avevo imparato a capire che cosa le passasse per la mente senza avere un contatto diretto con i suoi pensieri e il tempo atmosferico mi aiutava parecchio. Quando eravamo soli nella nostra radura splendeva sempre il sole solo su di noi, come se fossimo in una bolla magica, un’isola tutta per noi, e mi aveva confessato rossa per l’imbarazzo che era merito suo, era felice, mi amava e adorava vedermi brillare alla luce solare. Quel pomeriggio, vista la pioggia, le avevo proposto di accompagnarla a casa, ma lei aveva risposto a questo pensiero dicendo che non era così imbranata. Io mi preoccupavo solo per la sua salute, le strade erano scivolose e qualche umano avrebbe potuto facilmente perdere il controllo della propria automobile. Io, almeno, ero un vampiro, con una vista super sviluppata, dei riflessi impareggiabili e soprattutto se avessimo fatto qualche incidente, l’avrei protetta con il mio corpo. A quei pensieri Bella era scoppiata letteralmente a ridere, canzonandomi perché secondo lei ero troppo vanitoso dei miei poteri. Alice intuendo la mia intenzione di seguire la mia ragazza fino a casa mi aveva preso le chiavi dell’auto direttamente dalla tasca della giacca, senza neanche chiedermi il permesso. Dopo che Bella aveva consegnato al professore di educazione fisica la giustificazione per uscire un’ora prima, avevo aspettato un quarto d’ora prima di fingere un improvviso malessere ed essere spedito in infermeria, che naturalmente non raggiunsi mai. Stavo per uscire dall’edificio scolastico quando sentii una strana forza che mi spingeva, non al parcheggio principale, da cui avrei agevolmente raggiunto la foresta e da li sarei corso lungo la strada cercando la sua auto, ma a quello dietro la scuola, dove Bella aveva l’abitudine di posteggiare, più riservato anche se più scomodo per lei. Immaginando che fosse la mia Bella e qualcosa di simile a quello che era accaduto al cerchio di pietre, mi lasciai guidare. Rimasi pietrificato dopo aver aperto la porta, la mia ragazza mi stava guidando da lei perché era in difficoltà, sembrava che non riuscisse ad utilizzare i suoi poteri contro un viscido ragazzo che la stava importunando in modo troppo erotico per i miei gusti.
“che fai lì impalato??? Mi vuoi aiutare?”  la sua voce terrorizzata mi rimbombò nella mente facendomi riscuotere dalla sorpresa. Veloce, come solo un vampiro sa essere, mi fiondai su di loro e liberai Bella dalla presa di quell’essere che stava cercando di baciarla. Solo IO avevo il diritto di farlo! Ringhiai portandomi in posizione di difesa, trascinando una tremante Bella dietro di me, non mi importava che il ragazzo sapesse della mia vera natura, non avrebbe dovuto permettersi di toccarla.
“oh, molto bene Isabella, prima mi rifiuti e poi ti fai aiutare da un vampiro? Sei caduta così in basso?” chiunque fosse il suo atteggiamento sprezzante non mi piaceva. I pensieri di Bella mi colpirono in pieno, talmente tanta era la sua rabbia, che dopo il mio arrivo aveva sostituito la paura, che non si curava di impedirmi di accedervi.
“idiota, stupido, inutile, pezzo di m., che sei Mike!” sogghignai per il fatto che tendesse a non essere troppo volgare. “non sarò mai sua, mai, io appartengo già a qualcun altro...” e nella sua mente vidi il mio volto. Si, mi amava, stavo gongolando come un bambino la mattina di Natale.
“sciocca, non lo sai che quell’essere è pericoloso?” sempre più disgustato il ragazzo si stava avvicinando a noi. Mi voltai verso Bella, le sorrisi e la baciai. Ripresasi dall’iniziale sorpresa per il mio gesto si lasciò andare anche a lei a quel contatto. Il concetto mi sembrava chiaro, Bella era mia!! Ero così preso da quel momento che mi accorsi all’ultimo che Mike si stava avvicinando a noi, solo quando fu a pochissimi passi da me ne fui consapevole e con forza lo scaraventai lontano contro l’auto, la cui carrozzeria fu rovinata dallo schianto del corpo. Dopo essermi  voltato per un’ultima volta verso quell’inutile verme, gli sorrisi beffardo. Poi la mia attenzione la rivolsi solo al mio sole personale, la mia dolce e amata Bella.
“ti fidi di me, Bella?” le chiesi pur sapendo la risposta, o non mi avrebbe di certo mandato da lei. Lei mi amava di un amore puro e profondo, che non poteva essere macchiato dalla mia natura mostruosa. Chinò il capo come se fosse indecisa, in realtà non voleva che vedessi le sue guance rosse. Le alzai il mento e la guardai fisso negli occhi, lucidi per la gioia e l’emozione.
“si” mi disse semplicemente. Prima che il ragazzo potesse muovere anche solo un passo un muscolo io avevo preso tra le mie braccia la ragazza e con lei ero sparito nella foresta.

p.s. dell'autrice: devo chiedere umilmente scusa per il ritardo! ho i miei buoni motivi, ma mi dispiace un sacco avervi fatto aspettare.

uno-spero che il capitolo vi sia piaciuto, mi è costato un sacco di fatica...è stato molto difficile scrivere questo capitolo, fondamentale anche se di passaggio, non mi soddisfava per niente ma mettermi a riscriverlo completamente mi sembra un incubo...maledetta me che ho voluto inserire le scene degli inviti come in Twilight...


due-ho avuto un calo d'ispirazione terrificante per questa storia, sto rivedendo completamente la trama. il prossimo capitolo non so nemmeno io quando sarà pronto, ne ho scritto una bozza ma non mi soddisfa per niente per cui credo che verrà cancellata =) e si passerà direttamente al rito.


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My Killer Angel  
(non è una nuova storia, è solo una one-shot!!!) e Io, a Beverly Hills by me  XD
Storie che beto e che trovo molto belle:
Il ragazzo perfetto di bellacullen889
Isabella Fat di meredhit89
Storia che ho visto nascere (quasi...) e che merita tantissimo:
Elizabethtowncafè
 di HAYLS

quattro-recensioni!
  • bellacullen889: nello scorso capitolo Edward si è visto veramente poco, ma qui si recupera no? =) no, non diventerò mai team Jacob! il caro lupetto è solo un amico per Bella, un fratello maggiore che la protegge sempre da tutti e da tutto, anche da se stessa quando si comporta come una bambina troppo viziata e paurosa. se prima odiavi Mike pur non essendo mai comparso in scena ora che fai??? =) non dare fuoco nè alla sottoscritta nè al computer!!! XD  grazie mille, è bello sapere che bene o male me la cavo in qualsiasi genere e che non mi abbandonerai mai a me stessa!! ciao!!!
  • psawyer414:  ciao tesoro, scusa se ti ho fatto attendere questo capitolo, non lo avevi mai letto, vero?? le doti sensuali di Mike stanno emergendo e fanno saltare i nervi al nostro caro Edward! io adoro la tua pazzia, perchè, oltre ad essere un po' anche merito mio, è una parte senza la quale io non so che farei!! un mega kiss!! ciao!!!
  • Isy_264: ih ih ih, sto ridendo un po' perfidamente, scusa!!! =) ma mi è piaciuto immaginare Mike che tenta di essere seducente! =) ma tranquilla Edward è mooooolto meglio!!! =)  spero che questo capitolo soddisfi la tua curiosità di vedere Edward protagonista, mi diverto un sacco a scrivere i suoi pov, mi risultano più semplici rispetto a quelli di Bella! ciaoooo!!!
cinque-ci si vede al prossimo capitolo! grazie a tutti!!! ciao!!! =)
   
 
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