Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: chaplin    30/03/2010    4 recensioni
“Sei un deficiente. Ora andiamo a Londra, Parigi, Liverpool o dove cazzo vivono e lo lasciamo in stazione.”
“Un corno, Pennuzza!” fece Tyler, rialzandosi. Sembrava allegro.
“E' l'occasione della nostra vita! Saremo famosi!”
“Si', famosi per aver rapito il chitarrista dei Beatles?” fece Penny, “Ridicolo, vai a fanculo. Me ne torno a casa.”
La storia di una cricca - della oramai famosa generazione della gioventu' del '67 - e il suo sogno di acquisire fama.. rapendo il malcapitato George Harrison, chitarra solista dei Beatles. Ma nelle loro losche intenzioni si intromettera' qualcosa..
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

M-ma.. Paul? Dobbiamo proprio farlo?”
Una macchina rossa con i vetri appannati e i finestrini retrovisori rotti stava nel mezzo di un marciapiede, beccandosi le occhiate ostili dei passanti londinesi. Sopra di loro, c'era un cielo nuvoloso e grigiastro; metteva tristezza, ma ormai le persone ci avevano fatto l'abitudine, tra un sospiro e l'altro.
E mentre la gente correva per andare al lavoro, portare le bambine al loro ultimo giorno di scuola e ad aggiustare lampioni, nell'automobile rossa, due musicisti tra i ventisei e i ventiquattro anni stavano organizzando una fuga.
Alla domanda del batterista con i baffi, il moro si acciglio'.
“Cavolo, Rings! Non abbiamo altra scelta! O dobbiamo beccarci un'altra strigliata da Pattie?”
Il bassista si mise la camicia oversize beige, molto larga alle maniche, e i jeans stretti, strappati alle ginocchia, facendo molta attenzione a non urtare con il gomito il compagno. Poi tiro' involontariamente un pugno al clacson.
Inevitabilmente, il clacson
parti'.

“Aaaaaah!! Sei impazzito?! Vuoi farci scoprire?!” urlo' Paul, verso Ringo, prendendolo per il colletto della camicia grigia; il batterista sgrano' gli occhi. Che c'entrava, adesso? Aveva fatto partire lui il clacson.
E nel frattempo, un paio di occhi si erano voltati verso l'auto rossa.
“Ehm.. veramente...” cerco' di spiegare Ringo.
“Basta chiacchiere!” lo interruppe bruscamente Paul. “In rotta di colabrodo! Si va nella City of Night!” e recupero' la chiave per accendere il motore. Insieme al motore, si accese l'autoradio, sintonizzata su una stazione di vecchi successi dei Cinquanta.
In rotta di colabrodo? Ringo non era sicuro di aver sentito bene, ma cerco' di non farci troppo caso. Si infilo' gli anfibi neri ai piedi e, dopo essersi calcato il cappuccio della felpa sulla testa, fece un lungo sospiro.
Quello sarebbe stato il viaggio piu' lungo della sua vita. Se lo sentiva.
Il bassista voleva solo dargliene quattro a Lennon. Cosi', forse, gli entrava in testa il proverbio indonesiano che diceva: “Non buttare George Harrison dalla portiera della macchina”.
Ma quel proverbio, esisteva davvero?
Non ci penso' due volte, gli sarebbe venuto il mal di testa.
Sotto gli occhi perplessi degli impegnati passanti, la macchina parti' a tutta birra in direzione dell'aereoporto.

Harrison.” disse Penny, voltandosi verso la direzione della casa. “Quello non e' mica...”
George dapprima cerco' di focalizzare le tre figure davanti alla porta d'ingresso della casa di Rain. La sua attenzione venne catturata da una camicia a righe con le maniche lunghe, accompagnata da uno stranissimo cappello di paglia.
No.
No
. Era assurdo, non poteva essere...
“Oh cazzo.” bisbiglio', in modo da non far sentire la voce. Ma Penny riusci' lo stesso a capire le sue parole.
“Cosa 'oh cazzo'?” chiese, con un sopracciglio alzato.
George degluti'; cerco' di rimediare: “N-niente, almeno.. Penso.”
Era inutile. L'uomo con la camicia a righe si volto' verso i due e..
“GEORGE!” si mise a urlacchiare, tutto contento, saltando giu' dagli scalini dell'ingresso, attraversando il cancelletto con un salto e accingendosi a saltare anche lo steccato della casa 24.
“Ma quello non e' quel certo John Lennon..” disse Penny, senza troppe emozioni.
“Gia'..” borbotto' George, con poco entusiasmo, e si sciolse in un sospiro.
E in quel momento, John inciampo' e cadde per terra.
Per qualche minuto, Penny e George rimasero fermi ad osservare il corpo del musicista disteso sull'erbetta umida del giardinetto ben curato della vecchia Maria; nessuno apri' bocca per chiedergli: “Lennon, stai bene?”
“Lennon, stai bene?” si chiese, tra se e se, con la terra che gli entrava nella bocca. “Mah..” si rispose da solo.
“Quanto e' durato il viaggio, John?” decise di dire George, a quel punto.
“Un'oretta in aereo e tre ore in auto.” rispose, con la voce attutita dal terriccio.
“Uao.” commento' Penny, acida. George trattenne una risata.
“Ora capisco molte cose.” ribatte' il chitarrista. “Hai.. Hai bisogno di un aiuto?”
Il braccio destro del cantante si alzo' all'improvviso, facendo prendere un colpo ai due.
“No, grazie.” bofonchio'. “Faccio io.”
“Meglio.. Ahia!” George tiro' una gomitata a Penny. “Come ti permetti?” sibilo' lei.
“Shh.” lui le fece segno di stare in silenzio, beccandosi un sonoro schiaffo sul mento dalla bionda. “AHIA!!” si lamento'. “Ma ce n'era bisogno, scusa?!” mugugno', con gli occhi lucidi – per finta.
Shh
lo fai a tua nonna, carino.” sputo'. George fece per rispondere, ma John si era gia' alzato.
Il musicista si spolvero' la camicia a righe e i jeans, per poi lanciare delle occhiatine verso la coppietta che si presentava davanti a lui. Un sorrisetto malizioso spunto' sul suo viso in modo quasi automatico, suscitando un attacco di ansia a George – che stesse tramando qualcosa?
O forse
...
“Ehi, Don Giovanni! Hai trovato una nuova pollastrella?”
Era una fortuna che Harrison non stesse bevendo del te' – o qualsiasi altra bevanda –, perche', innervosito, dapprima fece un verso simile a quando si sputacchia – ecco – e scoppio' a ridere.
Ci mancava solo che si mettesse a rotolare sul prato. Conciato cosi', con quella buffa bandana rossa e con i pantaloni di Jimbo Wilson che lo facevano letteralmente soffocare, si sedette – con fatica – per terra e continuo' a ridere, senza riuscire ad aprire gli occhi. Si dovette persino asciugare le lacrime.
Ma Penny stava zitta, mentre John aveva incrociato le braccia, offeso.
“Mi stai dicendo che non ne hai approffittato, marmocchietto?”
La risata si interruppe di colpo, Harrison dovette faticare ancora una volta per alzarsi in piedi.
“Ehi! Non sono un marmocchietto!” piagnucolo'. “E comunque, che ci fai qui? E che te ne frega su di me e Penny?”
Me e Penny.
L'aveva detto con troppa naturalezza. Che avesse iniziato a crederci pure lui?
John si lecco' i baffi e schiocco' le dita con fare teatrale. “Fai il serio.. Daaai.” lo prese a gomitate.
Oh no, era ritornato il “John Winston Lennon amico perfetto: rivela a lui tutti i tuoi amori segreti e i tuoi amori sofferti, ti dara' il consiglio perfetto”. Uhm, forse doveva accorciare il nome, era troppo lungo.
E poi era troppo ripetitivo, si ripeteva per ben due volte la parola “perfetto”...
“Allora? Allora? Allora?” George rischio' di fare un salto all'indietro, quando si ritrovo' il sorrisone di John a pochi centimetri di distanza dai suoi occhi. “Scopato? Scopato? Scopato? Allora? Allora?”
Meno male che Penny non aveva una borsetta, peccato pero' che le sue manate erano pesanti.
“AHIA!!” e due. “Che c'entro io?” frigno' ancora il chitarrista moro. “E' stato John!”
Penny alzo' un sopracciglio. “Certo... E chi gli ha detto tutte queste cose?”
“M-ma se lui mi ha buttato fuori dalla...”
“Eehiii!” fece una vocetta dall'ingresso della casa di Penny.
Ladra
, Lennon e Harrison si voltarono verso la casa. Una ragazzina bassina, prosperosa – non per niente, riceveva delle allupate occhiatine da un allupato Jim – e vestita in perfetto stile batik, da hippie. A George venne un dubbio: portava le mutandine?
“AHIA!!”
e non c'e` due senza tre.
“Ma che ho fatto, stavolta?!”
“Niente, appunto.” disse Penny, senza emozioni particolari nella voce. “Chi e' quella sgualdrinella?” chiese secca, rivolgendosi stavolta verso John, che fischiettava con un'innata allegria.
“Ah, non guardare me.” disse, mentre, a malincuore, Penny si avvicinava alla casa.
Jim, accanto alla ragazza, con il solito sorriso angelico – tradito dalle guancie rosse per la pericolosa vicinanza ad un esponente del sesso femminile – e le braccia dietro la schiena. La ragazzina-hippie-Anna dai capelli rossi sorrideva, ridacchiava e faceva strani versi. Sembrava che sapesse esprimersi solo in quel (sconosciuto) linguaggio. George arrossi' violentemente e si copri' gli occhi con la bandana.
Ma fu inutile, perche' la ragazzina si rimise a strillacchiare.
“T-tu sei...
George Harrison
!!” strillo', a tutti polmoni, e i timpani di Penny ne soffrirono, molto.
“Cerca di non spifferarlo a tutto il quartiere, grazie!” ribatte' la bionda, e la spinse di lato, per introdurre le chiavi dentro il buco della serratura della porta di casa. Prima di aprire, si avvicino' all'orecchio di Jim. “Scemo, prima scopi con Prudence sul divano di casa mia e adesso porti una.. hippie newyorkese!”
“Uhm, l'accento sembra del Jersey, ma e' di Tacoma.” disse Jim, con un sorrisone, facendo innervosire ancor di piu' l'amica. “Comunque si chiama Lindsay, l'ha beccata Tyler per strada.”
“Perfetto, ora mi ritrovo John Lennon in casa e una sciroccata del Washington. Fantastico!” ringhio', e apri' la porta d'ingresso con un calcio.
Quello che vide, non le piacque affatto.

 

 


Hyacinth House
Ecco il mio angolino! Il capitolo doveva arrivare venerdì, ma poi mi sono dimenticata – eheh. Quindi, ecco qui il capitolo, con tre giorni di ritardo xD E una/due bella/e settimana/e circa -sisi-. Dettagli! U_U
Penso che dalla mia prossima long-fic a capitoli saro' indecisa tra il chiamare il mio angolino “See Emily Play” [The Beatles... Again, futuro
Love me Do. (the Beatles... Again)] o “Hyacinth House” [questa fic XD] u.u Uuuhm, facciamo per votazioni? xD Ok, ok, troppa Coca. – no, non la cocaina o.o' xDD
E il font rimarra' questo .-. A volte mi va di cambiare: da Verdana a Arial, da Arial a Georgia, da Georgia a Times New Roman. Si', non sono una persona stabile in queste cose O_O lasciamo perdere. xDDD
Allora... Avverto che nel prossimo capitolo.. Penny non avra' una bella sorpresa u_u neanche voi o.o e neanche io. XD
Siamo messi bene O__O Comunque.. No, non mi sono dimenticata di Ringo e Paul u.u – oddio, sembro il regista di Heroes! XD
Vedremo nelle prossime puntate – ok, ora sembro la voce bombata di Dragon Ball – cosa combineranno quei due... *risata malefica*
Passo alle recensioni, va :) Grazie ancora <3

Zazar90: Chissa', gia' la parte dei pippistrelli mi porta a fare strane fantasie su Johnny e Tyler!! xDD Credo che sabato vado a cercarmi il dvd ;) la coppia John-Tyler fa faville! XD E il giapponesino e' da stimare, perche' lo adoro pure io XDD – ed e' un mio personaggio O__O vabbe'. XD Jim con i popcorn! xD Cariiiino! *w* - oddio, mi sto fondendo i neuroni o.o Pippistrelli!! O.O

Marty_youchy: Ossimoro? O.O sara' che sono una ignoranta, come ben direbbe suor Nausicaa .gh. L'inciuccio tra Geo e Penn e' una possibilita', peccato che c'e` di mezzo il fatto che mi ingelosisco, ghhh. XD u.u

Clafi: Ahahahah, pure a me capita di fare recensioni grandiose e poi.. bum, si cancellano. u.u Uahahah, come vedi, anche stavolta ho aggiornato in ritardo!! XD Jimbo va citato sempre e ovunque! E se Jimmy Allister (<3) di “Ruby Tuesday” e “Angie” di Zazar e' onnipresente.. Anche Jimbo, piu' o meno, lo e', in questa storia. XD La battuta su Gesu', eeeh.. A dire la verita' non volevo scriverla ma poi “Massi', dai, che male c'e`!” xD

 

Ora, se ci riesco, provo a scrivere il capitolo di “The Beatles... Again”, che mi sento sempre meno ispirataaa!! >__<
Cheers, faccio partire la sigla!! “
Let's swim to the moon, ah ah...” <3
Chi indovina da quale canzone l'ho presa, si becca in omaggio Paul e Ringo che si preparano a conquistare l'America a costo di trovare Geo e John! *Obama la guarda male* Oh, salve signor presidente! xD
La smetto, e' ufficiale! Ave! <3

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: chaplin