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Autore: CherryBomb_    30/03/2010    3 recensioni
[Il ritratto di Dorian Gray] E se Dorian non avesse pugnalato il quadro uccidendosi e fosse vissuto fino ai giorni nostri??? Cosa sarebbe successo se sotto un falso nome si fosse trasferito in una città italiana, incontrando Chiara e volendo fare solo sesso con lei?? E se lei avesse cominciato ad indagare??? Cosa sarebbe successo??
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dove tutto ebbe inizio
 
Ero una ragazza di 19 anni, ero all’inizio del mio ultimo anno del liceo linguistico della mia città e non vedevo l’ora di uscire da scuola e di viaggiare.
Ero una ragazza semplice e per nulla interessante, anche se le prime cose di me che notavi erano gli occhi azzurri, i capelli ricci lunghi e la mia esuberanza.
Ero spontanea, diretta, forse troppo.
Nella mia vita avevo avuto cinque o sei ragazzi, ma nulla di che.
Avevo perso la verginità a 16 anni con il ragazzo per cui avevo una cotta e di cui ero innamorata, Daniele, siamo stati insieme quasi due anni, ma in quel momento cercavamo di rimanere amici. Per me è solo un amico, non c’era niente di più, ma molto spesso lui era ancora geloso di me: non voleva che uscissi o che mi sentissi con qualcuno. Non lo sopportavo quando faceva così, mi sembrava tanto di avere mio papà attaccato al culo tutte le volte che andavo in giro e la cosa mi faceva molto incazzare.
Da quando avevo lasciato Daniele non avevo più avuto neanche un ragazzo, non che non avessi opportunità, ero io che non volevo, c’era sempre qualcosa che mi bloccava, come se sentissi che sarebbe arrivato qualcuno migliore della persona che mi trovavo davanti in quel momento. Non so se è mai capitato a qualcuno di provare a fare o dire qualcosa e capire che quello che non era il momento giusto, che sicuramente ci sarebbe stato un momento migliore.
Ecco, a me succedeva così ogni volta che uscivo o parlavo con un ragazzo che trovavo carino o che comunque mi piaceva.
La cosa era alquanto frustante, avevo voglia di avere una nuova storia e capire che non era il momento giusto, non giovava molto sul mio umore.
All’inizio non sapevo più come comportarmi, poi decisi di fregarmene, se avessi incontrato quella persona che doveva essere migliore delle altre, molto probabilmente lo avrei capito.
 
 
 
 
 
 
Era una giornata noiosa come tutte le altre.
Scuola – Casa- Cazzeggio- Studio.
Dovevo impegnarmi. Era il mio ultimo anno, avevo gli esami di maturità e dovevo impegnarmi, ma la voglia di studiare doveva saltarmi addosso ogni volta.
Avevo deciso di incontrarmi con la mia migliore amica, Sara, per prendere un caffè e distrarmi un po’.
Avevamo deciso di incontrarci in un bar del centro, tanto per vedere un po’ di persone e magari incontrare qualcuno che conoscevamo.
Arrivai, come al solito, in ritardo.
Sara era già al tavolo che mi aspettava, sembrava visibilmente incazzata per il mio ritardo. Mi chiedevo quando avrebbe capito che io sarei stata perennemente in ritardo, dovunque dovessimo andare.
Mi sedetti e appoggiai la borsa sulla sedia.
-Ciao.- dissi sorridendole.
-Devi piantarla di arrivare in ritardo. – mi disse lei formando un monociglio con le sopracciglia da quanto mi guardava male.
-Lo sai che sono così. Non roviniamoci il pomeriggio come al solito per questa cosa. Dovresti averlo capito, sarà perennemente in ritardo. Punto e basta. Capiscilo. Quando sarò puntuale viene a piovere viola.
Cominciò a ridere e si rilassò.
-Allora??? Nuove prede nei paraggi??- mi chiese muovendo un sopracciglio
-Per cosa mi hai preso?? Per una pantera???
-Ne hai tutta l’aria tesoro.
-Ma ti prego, piantala. Tu piuttosto con Luca???
-Cambiamo domanda che è meglio.
-Che succede???- stava insieme a Luca da un anno, più o meno, era un evento da segnare sul calendario. Non aveva mai superato i 3 mesi e questo era davvero un record.
-Ma niente, solite cose. Mi sto un po’ stufando.
La guardai male.
-Tu ti stufi quando capisci che sta cominciando una storia seria, ma ormai è una storia seria. È un anno che siete insieme e pensi ancora che sia una storiella da una scopata e via??? Non mi sembra proprio. Ti ama, ti tratta bene, da quanto mi dici scopa che è una favola, cosa vuoi di più dalla vita???
Rise.
-Hai ragione. Sono solo io che ho paura di impegnarmi. E poi hai ragione come faccio l’amore con lui, non l’ho mai fatto con nessuno.
-Vedi. Come mi ha detto una volta mia mamma “Quando fai l’amore bene con una persona vuol dire che c’è sentimento” e se lo dice la mamma Claudia, bisogna crederci.- cominciai a ridere.
-No, a parte gli scherzi. Ha ragione. Se c’è sentimento, si fa l’amore che è un piacere. Non credi???
-Be, sinceramente non ho mai fatto l’amore senza provare qualcosa. In senso, non l’ho data al primo che capitava.
-Vero.
-Ragazze, vi porto qualcosa??- arrivò un cameriere molto carino a chiederci le ordinazioni. Era bello, alto, moro. Il classico tipo che mi sarebbe piaciuto e in effetti mi piaceva, ma anche con lui la stessa sensazione di sempre. Ordinai un caffè e sbuffai.
-Che c’è???
-Niente.
-Non hai fatto commenti sul cameriere e questo è un brutto segno.
-Ho sentito ancora quella strana sensazione.
-Di nuovo???? Non è che magari è solo una sensazione creata dal tuo inconscio perché in realtà non vuoi il ragazzo???
-Ma ti prego. Io vorrei davvero incontrare qualcuno.
-Ma tutte le volte ti scatta quella sensazione che ti blocca.
-è frustante. Voglio vedere se questo “misterioso uomo” che la mia sensazione sta cercando, arriva.
-Io non ci crederei più di tanto.
Arrivò il cameriere a portarci i nostri due caffè. Se ne andò.
-Devi smetterla di seguire quella sensazione, Chia. Devi smetterla. Prova a seguire l’istinto una volta. È dalla prima superiore che te lo dico e tu mai che mi dai ascolto.
Risi. Era vero. Non ero cambiata di una virgola da quando io e lei ci eravamo conosciute: ero solamente maturata, cresciuta, ma pensavo ancora il cervello piuttosto che con l’istinto, era un mio piccolo difetto. Lei aveva provato in tutti i modi a cambiarmi, ma non c’era mai riuscita.
Era da quel fatidico primo giorno di scuola di 5 anni fa che io e lei eravamo amiche, inseparabili, qualsiasi cosa la facevamo insieme, provavamo ad aiutare l’altra nei proprio problemi, ma prontalmente andavamo in merda noi. Era un classico, ormai, una scena che si ripeteva per qualsiasi problema.
Dopo aver bevuto il nostro caffè, sorriso al cameriere e pagato, decidemmo di andare a fare un giro per il centro.
Camminavamo, guardavamo le vetrine, ridevamo e scherzavamo.
Quando venni attratta da un ragazzo di spalle che stava guardando una vetrina di scarpe da ginnastica.
Non sapevo cosa mi affascinasse di lui, non lo avevo nemmeno visto in viso, ma a vederlo da dietro accendeva la mia curiosità.
Non riuscii a vederlo bene, a guardarne il viso, gli occhi, lo superammo senza che lui si girasse. L’unica cosa che avevo notato erano i capelli ricci biondi.
Continuavo a parlare con Sara, ma immancabilmente tornavo a pensare a quel ragazzo di spalle. C’era qualcosa nella sua postura, nel suo modo di vestire che mi aveva colpito.
Stavo pensando proprio a lui, quando lo vidi entrare in un negozio.
-Senti, entriamo in quel negozio??? Avevo visto un paio di pantaloni carini l’altro giorno. – dissi rivolta a Sara che annuì, bastava accennarle allo shopping che si accendeva.
Entrammo nel negozio.
Mi guardai in giro, facendo finta di guardare i vestiti quando in realtà, cercavo quel misterioso ragazzo.
Girai tutto il reparto quando lo intravidi nel reparto uomo.
Lo vedevo di profilo che teneva in mano un maglione.
Era alto, biondo, riccio, il profilo perfetto, il naso delicato, le labbra rosee e piene che ti invitavano a baciarle. Scesi a guardargli il collo e il pomo d’Adamo non troppo pronunciato, era visibile in un modo talmente perfetto che faceva venire i brividi. Gli guardai le mani: lunghe, affusolate, non erano molto mascoline, erano curate.
Sembrava un angelo caduto dal cielo. Non avevo mai visto tanta perfezione in un ragazzo.
Venni risvegliata da questo mio sogno ad occhi aperti.
-Chi è quel ragazzo che stai fissando spudoratamente da 5 minuti???
-Non lo so. L’ho visto circa un ora fa che guardava una vetrina. Mi sono sentita come attratta da lui, da non so cosa, ma mi sono sentita attratta e quando l’ho visto entrare qui, sono voluta entrare.
-Adesso, non hai più quella sensazione strana è???
Aveva ragione. Non avevo più quella sensazione strana che mi frustava, mi sentivo bene, mi sentivo totalmente attratta da quel ragazzo. Ero talmente immersa nel mio pensiero che non mi accorsi che era uscito.
Presi per mano la Sara e uscimmo.
Cercai di vederlo, ma di lui neanche una traccia.
Girammo per tutto il centro almeno un paio di volte.
Non lo vidi entrare in nessun’altro negozio, non lo vidi più osservare una vetrina.
Decisi ti tornare a casa. Era inutile che continuavo a girare in cerca di lui. sembravo una disperata, una che non aveva mai visto un ragazzo figo in vita sua. Mi sentivo tanta 14 enne quando vedevo il ragazzo figo passare e facevo la bavetta in silenzio. Ero cresciuta, avevo 19 anni e non potevo correre dietro ad un ragazzo, come una stupida cogliona, ero grande.
Se era destino avrei rivisto quel ragazzo ancora in giro, se non lo avrei rivisto??? Avrei aspettato un altro ragazzo che avrebbe abbattuto la barriera della mia sensazione.

Ciao a tutti. Eccomi qua  con il primo capitolo di questa storia.

Spero che andando avanti incuriosisca sempre più persone.

Se avete dei dubbi,delle domande, non esitate a chiedere, sono qua apposta =D

In questo capitolo racconto chi è la protagonista della storia e, a grandi linee, la sua vita. Chi sarà questo misterioso ragazzo? Per saperlo leggete il prossimo capitolo =D

Fatemi sapere che ne pensate.

Lady Gemma: Grazie per aver recensito. Con questo capitolo non ho spiegato molto la trama, quella si capirà continuando a leggere e spero che lo farai. Grazie ancora. A presto. ^^

FukoChan: Ti ringrazio per la tua recensione. Ahahahah sinceramente non so cosa volesse e non mi importa più di tanto.=D  Spero che la storia ti incuriosisca ancora di più con questo effettivo primo capitolo, anche se la storia non si capisce ancora bene. Spero che continuerai a leggere questa storia. A presto. Bacione ^^

Ringrazio queste due persone per aver recensito e quelle che hanno messo la storia nelle seguite, spero che il numero aumenti.

Vi lascio ad un piccolo spoiler:

Il profe entrò con la sua solita valigetta, seguito da un ragazzo………
No, aspetta un secondo, ma…..quello….quello era…
Ok, dovevo stare calma.
In parte al profe c’era un ragazzo biondo, riccio, in tutta la sua altezza e bellezza, oserei aggiungere.
Si girò leggermente di profilo e notai il naso delicato, il pomo d’Adamo non troppo pronunciato e dannatamente sexy.
Avevo davanti a me il ragazzo che avevo visto in centro il giorno prima e sarebbe stato il mio compagno di classe per il prossimo anno.
Stava parlando con il profe di non so che cosa, quando si girò verso la classe.
-Ragazzi, vi presento il vostro nuovo compagno Enrico Marconi.
Stavo ascoltando cosa mi stava dicendo in quel momento Sara a bassa voce, ma ovviamente non capivo niente, quando mi sentii osservata, mi sentii quasi attirata da una calamita ad alzare lo sguardo.
Cercai di non farci caso, ma venni attratta di nuovo da quella calamita invisibile ed incontrai lo sguardo del nuovo arrivato.
Mi guardava e sorrideva. Non appena incontrai i suoi occhi azzurri rimasi completamente legata ad essi.
Ci guardammo con intensità.
Vi aspetto nel prossimo capitolo =D
   
 
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