Eccomi, questa
volta ci ho messo pochissimo, visto?
Spero che il capitolo vi piaccia! Un bacione!
Deby92:
Eheh,
credi giusto mi sa. XD Comunque, Buona Pasqua anche
a te! E buon viaggio,
spero ti diverta! Un bacione e a presto! ^^
Inuyasha_Fede: In effetti, non ho mai specificato il momento
in cui hanno
spiegato di venire da un tempo diverso. Comunque Ven lo conosce già in
quanto
parlando con Yume, in un ricordo che non ho ancora messo (Apparirà nei
prossimi
capitoli), ne parleranno insieme; per quanto riguarda Aqua e Terra lo
sanno
perché ne ha parlato Master Eraqus quando li manda in missione. Non
avevo
scritto della loro discussione, quindi è normale che non lo sapessi.
Comunque, sei stata bravissima ad accorgertene!
sora_kairi: Ciao! Benvenuta! XD Sono
felicissima, che la storia ti piaccia! E spero che ti piaccia anche
questo
capitolo!
Selena_Moon: Che bello, mi fa
piacere
che ti piaccia la mia creatura! *,* Il mio ego si sta gonfiando a
dismisura!
Poveri Riku! XD Come mai non ti piacciono? Comunque sono felice che ti
piaccia
Akai! Spero ti piaccia anche questo capitolo!
Capitolo
14
“Ma come le troveremo?”
Il quesito che
continuava ad assillarci era solo quello.
Precedentemente,
eravamo riusciti a scoprire le Gemme che ci appartenevano.
Nel momento in
cui avevo aperto il libro al capitolo riguardante le Gemme, le
pagine come sotto uno strano incantesimo, si erano girate velocemente
fino ad
arrivare al disegno della Prima Gemma: il Diamante.
Come guidata
da un sesto senso avevo deciso di passare il libro ad ognuno di
loro.
Nel momento
esatto in cui ognuno lo prendeva in mano, le pagine scorrevano
velocemente finchè non arrivavano alla pietra destinata ad ognuno.
Così scoprimmo
con una certa meraviglia che a Sora era destinata l’Ametista in
quanto, a detta del libro, aiutava l’autocontrollo. Cosa che, in
effetti, a
Sora mancava completamente.
Kairi era la
prescelta del Quarzo Rosa, chiamata anche “Pietra dell’Amore”.
Quando toccò a
Riku mi stupii leggermente, in quanto a lui era stata destinata
l’Acquamarina. Nel libro spiegava che la sua forza si sviluppava al
meglio
quando era a contatto con le tenebre. (In effetti, il potere
dell’acquamarina
si sprigiona di più quando viene immerso nell’acqua profonda, dove non
passano
molti raggi di luce. Nda)
Ad Aqua, come
avevo immaginato era toccato lo Zaffiro, simbolo di bontà e
magnanimità.
Terra era il
prescelto del Topazio, comunemente chiamato anche “Figlio della
Terra”.
Rimasi stupita
anche nel leggere che a Ven era destinato lo Smeraldo. In realtà
non capivo bene il nesso tra lui e la Gemma.
Mi imposi di
non pensarci per il momento, poiché nel momento in cui avevo
capito quale fosse la Gemma a me destinata, ero rimasta perplessa.
Il Diamante,
la più pura e potente tra le Gemme, doveva essere utilizzato con
cautela, poiché anche se portatore di Luce, poteva riempirsi di
Oscurità, fino
a divenire una Gemma Oscura. Sfogliai velocemente il libro, cercando
qualche
informazione sulla Gemma Oscura.
Dopo aver
trovato la pagina giusta, cominciai a leggere con il cuore in gola,
le poche righe che erano state scritte.
“Quando una
Gemma, viene a contatto con
un Cuore Oscuro, la Bestia Sacra al suo interna, comincia a venir
divorata
dall’Oscurità, fino a soccombere e rinascere come “Bestia Oscura”.
Questo voleva
dire che … io …
“Insomma, non
dice niente su come trovarle?”
L’urlo
infastidito di Sora mi risvegliò dallo stato catatonico in cui ero
caduta.
“No.” Risposi
abbassando lo sguardo sul libro. “No, solo che si riveleranno nel
momento del bisogno.”
“Fantastico …
Ma per una volta non potremmo avere la strada spianata?” Borbottò
scocciato volgendo lo sguardo al cielo.
“Oh, ma cosa
hai?!” Esclamò energicamente Kairi. “Sora, smettila di fare il
melodrammatico, e cerchiamo di preparare un piano.” Disse prendendo in
mano la
situazione.
Forse era una
mia impressione, ma mi sembrava che da quando aveva scoperto la
Gemma che le apparteneva era diventata più pimpante e piena di energia.
“Dovremmo
parlarne con Terra.” Disse Aqua a quel punto.
“Dove si
troverà adesso?” Domandò Ven.
“Io credo si
trovi qui, a Radiant Garden.”
“Come fai a
dirlo?” Domandai incuriosita.
Aqua sorrise
leggermente in imbarazzo prima di alzare le spalle. “E’ solo una
supposizione.”
“Le
supposizioni sono sempre ben accette.” Disse Sora decisamente più
motivato.
“Proviamo a dare un’occhiata in città.” Concluse muovendo qualche passo
verso
la piazza.
Kairi annuì
contenta facendo per seguirlo, quando Riku la bloccò.
“Kairi, tu no.”
Lei lo guardò
stupita, prima di imbronciarsi. “Perché?”
“In questo
tempo, sei ancora la Principessa di Radiant Garden, ricordi?
Topolino e Yen Sid ci hanno raccomandato di non incontrare mai i nostri
‘vecchi
noi’.”
Kairi sbuffò
contrariata. “E allora cosa dovrei fare? Rimanere qui, senza far
niente?!”
Riku sospirò
prima di annuire.
“Non se ne
parla!”
“Kairi,
detesto ammetterlo, ma questa volta ha ragione Riku.” Intervenne Sora,
poggiandole dolcemente una mano sulla spalla.
“Ma …”
“Non ci
metteremo molto, promesso.” Disse con un sorriso.
“Bene …”
Sussurrò sconfitta. “Vi aspetto qui …”
“Se vuoi
rimango con te.” Disse Aqua.
“Davvero?”
Lei annuì. “La
città è piccola, vanno bene anche solo due gruppi.”
Alt. Stop.
Fermi tutti. Chi ha parlato di gruppi? Non era ognuno per conto suo?
“Allora, Ven
viene con me!” Esclamò felicemente Sora.
Guardai
supplicante Ven che mi restituì un sorriso dispiaciuto.
No. Non se ne
parlava di restare sola con Riku! “Finirà che ci
scanneremo durante la perlustrazione.” Pensai con
raccapriccio.
“Beh, Ven
potrebbe …”
“Va bene.” La
voce controllata di Riku, stroncò ogni mia possibile protesta.
Abbassai lo sguardo sul pavimento. Perché era d’accordo? Per quanto mi
riguardava ero ancora arrabbiata, e infastidita dal suo comportamento,
e
sicuramente lo doveva essere anche lui, quindi a che scopo fare la
perlustrazione assieme?
“Allora ci
troviamo qui al tramonto.” Disse Aqua sedendosi affianco a Kairi.
“A dopo!”
Esclamò Sora trascinando via Ven.
“Andiamo?” Mi
domandò Riku a quel punto.
Mugugnai
qualcosa di indecifrabile cominciando a seguirlo.
Dopo alcuni
minuti in cui il silenzio regnava incontrastato, si levò la voce di
Riku.
“Scusami.”
Alzai la testa
così velocemente da farmi male al collo. “Come?”
Lui alzò gli
occhi al cielo. “Scusami.” Ripeté. “Sono stato troppo brusco
prima.”
Lo guardai
stupita, prima di ritrovarmi, mio malgrado a sorridere. “Credo di
dovermi scusare anch’io.” Dissi impacciata. “Ho esagerato.”
“E’ colpa mia.
Ero …”
“Ehi!”
Una voce
divertita interruppe la frase che stava pronunciando.
Ma era
possibile? Ogni volta che qualcuno, sembrava dirmi qualcosa di
estremamente importante, c’era sempre qualcun altro che lo
interrompeva! “E’
un vizio!”
Pensai voltandomi irritata
verso la fonte della voce e incrociando un paio di occhi verdissimi.
“Non vi ho mai
visto da queste parti!” Esordì il ragazzo. “Siete stranieri?”
Domandò curioso.
“Che tipo strano”
Pensai
osservandolo. Aveva dei bellissimi occhi verdi, mentre i capelli erano
di un
colore rosso vivo.
“Axel?”
Sussurrò confuso Riku.
Quando gli
sentii pronunciare quel nome, capii di chi doveva trattarsi.
Yen Sid mi
aveva parlato di tutti i membri dell’Organizzazione XIII prima di
mandarmi alla ricerca del Libro. Mi aveva raccontato di ognuno di loro.
Di chi
fossero prima di annegare nell’Oscurità e rinascere come Nobody.
E … Lui doveva
essere il Somebody del numero VIII, Lea.