CHAPTER 2
Dopo una decina di minuti sono di nuove presentabile, così posso cambiarmi e tornare in classe.
Raggiungo il corridoio davanti alla mia classe e trovo Giovanni seduto su un calorifero con aria a metà tra lo scazzato e l’annoiato.
Lo guardo sconcertato.
<< Ci fa supplenza la Serriotti… >> borbotta, sottolineando il nome della nostra professoressa di greco a mo’ di spiegazione.
Busso la porta ed entro in classe, guadagnandomi un’occhiataccia dalla prof.
<< Oh, il signor Mazzini ci degna della sua presenza…sa che ore sono? >> mi chiede, con un sorriso malvagio. E l’unico pensiero che mi passa per la testa è: ma che cazzo vuole questa??
<< Non ne ho la più vaga idea proff… >> sbuffo, alzando gli occhi al cielo, tanto so già che ora me lo dirà lei.
<< Sono le 12.30 Mazzini, il che significa che la lezione è cominciata da 25 minuti… >>
<< Mi scusi per il ritardo… >> probabilmente devo avere l’aria più scazzata e meno pentita del mondo mentre lo dico, perché la Serriotti mi guarda male, molto male.
<< Vada fuori, tenga compagnia al suo amico… >> dice, una volta convinta di avermi sufficientemente demolito con lo sguardo, facendo un cenno verso l’uscita con la mano.
Esco dalla classe con un sorrisetto sarcastico e mi sbatto la porta alle spalle.
<< Ha buttato fuori anche te, eh? >>
Mi volto verso Giò, ancora appoggiato al calorifero, ed inarco un sopracciglio.
<< Intuitivo… >>
Lui apre bocca per replicare, ma viene interrotto da una voce alla mia destra che mi chiama.
<< We Luke! Mai una volta che ti trovi in classe quando c’è la Serriotti, eh? >>
Chiara mi si avvicina sorridente, ancheggiando.
Come al solito indossa una canotta con una scollatura vertiginosa, che lascia ben poco spazio all’immaginazione. E come al solito il mio sguardo cade sulla curva dei suoi seni messi in mostra.
Già che c’è potrebbe metterci un’insegna illuminata sopra… tanto alla fine tutti gli sguardi finiscono comunque lì…
<< Sai che in realtà quella donna mia ama… solo che cerca di nasconderlo ostentando un’avversione palesemente finta nei miei confronti! >> le rispondo, con un ghigno stampato in faccia.
<< Oh, immagino che dovrei essere gelosa… >> mormora maliziosa sulle mie labbra, prima di ficcarmi –letteralmente- la lingua in bocca. Mi spinge piano all’indietro, fino a farmi toccare con la schiena contro il muro. È la mia ragazza. Dalla bellezza di 6 giorni e mezzo. Sinceramente non so quanto durerà, tenendo conto che io non sono innamorato di lei –e non lo sarò mai- e lei non lo è di me –per quel che ne so-, ma dopotutto con lei mi diverto… ci sto bene.
Le passo le mani sui fianchi e la allontano leggermente, mentre con la coda dell’occhio vedo Giovanni fissare interessato un punto imprecisato tra il calorifero e il muro.
<< Allora ci vediamo stasera? I miei non ci sono… >> le sussurro, con un sorrisetto leggero.
Lei ammicca e si allontana di qualche passo.
<< Penso che dovrò consultare la mia agenda… ma le farò sapere al più presto… >> sorride, prima di sparire di nuovo dietro la porta della sua classe.
Mi volto verso Giò, che mi guarda con le sopracciglia inarcate e un sorrisetto sarcastico sulle labbra.
<< I tuoi non ci sono eh? Allora stasera finalmente consumerete… >>
Annuisco. Non mi va affatto di parlare con Giovanni di chi mi scopo, sinceramente… cioè, se non si tratta di lui, ovviamente.
<< Oh, piuttosto, oggi pomeriggio allora si gioca con Schizzo e gli altri? >>
Sorride e mi tira un pugno sulla spalla.
<< Sicuro amico… vedi come li stracciamo! >> Salta giù dal calorifero e inizia a tirare monetine fuori dalla tasca dei pantaloni, avvicinandosi alla macchinetta del caffè.
Prende una cioccolata ultra zuccherata, come al solito. Ci soffia sopra per raffreddarla un po’, poi ne beve un piccolo sorso. Mi lancia un’occhiata da sopra il bicchierino.
<< Ne vuoi un po’? >> offre, con un’espressione sconcertata.
Suppongo sia un modo carino per dirmi di smetterla di fissare le sue labbra…
Storco il naso.
<< Per carità… in quella roba ci metti così tanto zucchero che mi stupisco che non ti sia ancora venuto il diabete… >>
Fa una risatina, scuotendo la testa, e torna ad appoggiarsi al calorifero.
<< Allora, racconta, com’è sta cosa con Chiara? >> mi chiede, passandosi una mano tra i capelli castani e scompigliandoli alla ‘sono appena sceso dal letto’. Alzo gli occhi al cielo.
<< Massì, che ti frega… stiamo uscendo da qualche giorno, ma è solo per divertirci…lei non mi interessa davvero… >> non ti preoccupare, amo solo te…
Fa un ghigno. << Sei proprio un idiota… guarda che se si piglia male quella ti rovina l’ultimo anno e mezzo di liceo…ti conviene trattarla bene… >>
<< Don’t worry… sai che io le donne le tratto con i guanti… >>
Mi guarda scettico. O meglio, mi punta addosso quei fanali azzurri con espressione scettica.
Continuo a pensare che sia colpa di quegli occhi se mi sono innamorato di lui…
Maledetti!! io vi odio!
<< Già… i guanti… ovvio. >>
Apro la bocca per replicare, ma mi tocca interrompermi al suono della campanella.
Entriamo in classe e afferriamo velocemente i nostri zaini, prima di uscire di nuovo, stando bene attenti a non salutare la prof.
Ecco il nuovo capitolo gente! Quanto sono stata veloce! Wooh! XD
Dunque voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno messo questa stupida storia tra i preferiti o tra le seguite e poi:
Mizushipping: ciao! Non hanno continuato perché è il primo
capitolo, perché sono a scuola e perché, diamine, un po’ di decenza! XD e poi
Luca ha la ragazza…o.ò giàà…
sono contenta che ti sia piaciuta.
Love90:
ecco qui il
secondo capitolo! Spero che continui a piacerti, anche se Luca è un idiota..XD
emerald_01: eccolo qui il seguito! Accontentata…^^
SpArKLiNg Kairi: ahahahah ammoreee! Ma che ci fai qui?? Ahahahah da quanto tempo non salivi?? Ahahah visto chi c’è? Luca e Giòò!! Ci mancavano eh?? Li amiamo! Ahahaha a domani…XD <3 lov ya