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Autore: vul95    31/03/2010    4 recensioni
Drabble, FlashFic, One-Shot dedicate ai pairing canon e non canon di Kingdom Hearts!
Crepuscopoli- Seifer X Olette - Hayner X Seifer - Hayner X Roxas/Sora - Pence X Olette - Fujin X Olette - Raijin X Seifer - Xigbar X Olette - Roxas X Olette - Roxas X Reno ;
10) Mondo Che Non Esiste- Xigbar X Larxene
11) Mondo Che Non Esiste- Zexion X Demyx
12) Mondo Che Non Esiste- Axel X Saix
13) Mondo Che Non Esiste- Xemnas X Xigbar
14) Mondo Che Non Esiste- Vexen X Saix
15) Mondo Che Non Esiste- Axel X Roxas
16) Mondo Che Non Esiste- Xaldin X Xigbar
17) Mondo Che Non Esiste- Luxord X Larxene
Reprise) Crepuscopoli- Seifer X Kairi
18) Mondo Che Non Esiste- Axel X Demyx; Reprise) Mondo Che Non Esiste- Luxord X Larxene
19) Mondo Che Non Esiste- Saix X Xemnas X Vexen
20) Mondo Che Non Esiste- Xaldin X Luxord
21) Mondo Che Non Esiste- Roxas X Lexaeus
22) Mondo Che Non Esiste- Xaldin X Demyx
23) Mondo Che Non Esiste- Xemnas X Saix
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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-Fai tanto il playboy, ma poi non ti fila nessuno- Marluxia girò il cucchiaio del cappuccino, nella cucina del Castello

E ora fate un bell’applauso a….xDD

 

[7]

Crepuscopoli- Xigbar X Olette

 

E’ brutto, parlare delle cose che si sono perse...

Io, nel farlo, però, provo felicità, perché so che non le dimenticherò mai         

 

*

 

-Fai tanto il playboy, ma poi non ti fila nessuno- Marluxia girò il cucchiaio del cappuccino, nella cucina del Castello.

-Dovresti portare rispetto, ai tuoi superiori- rispose interdetto Xigbar, incrociando le braccia al petto.

Il ragazzo dai capelli rosa cenere emise un risolino malizioso –Brucia?- scherzò, sorseggiando la bevanda calda che aveva davanti –Ma d’altronde sei un Nessuno, non puoi legarti ad una persona più di tanto- lo fissò negli occhi, increspando le labbra in un sorriso amaro.

“Nemmeno tu”, parevano dire le iridi del nessuno più anziano, “Nemmeno tu.”.

 

*

 

-Allora, biondino. Guardati intorno. Sei gia stato qui, no?-

-Mh…- Roxas annuì distrattamente, guardandosi intorno.

-Questa è Crepuscopoli. Capito? Bene, sono qui per insegnarti ad utilizzare i varchi oscuri.-

Il biondo lo guardò di traverso.

-Questo coso qui- spiegò l’uomo, aprendone uno –Ti permette di spostarti dove vuoi. Ci vuole solo un po’ di concentrazione- sbuffò –E muoviamoci, che voglio tornare a casa il prima possibile.- sempre che il Castello potesse definirsi casa, aggiunse tra sé e sé.

Dopo una breve spiegazione, Roxas cominciò a provare ad aprire i varchi, riuscendoci solamente la metà delle volte. Una volta acquistata manualità, Xigbar gli ordino di andare alla piazza che si trovava sotto la torre della Stazione.

-Non ti far beccare dai cittadini, biondino. Ti raggiungo subito, aspettami lì.- ci voleva qualcosa per festeggiare il riuscito addestramento del tappetto. Spaventare gli abitanti della città con qualche colpo di pistola sarebbe bastato. E poi, badare a quel ragazzino, non gli andava per niente.

Difatti, come volevasi dimostrare, quando arrivò alla piazza dove Roxas lo stava aspettando, lo trovò a scambiare qualche veloce parola con qualcuno.

-Merda- mormorò, tirando su il cappuccio e cominciando a correre verso il numero XIII.

 

-Il tuo nome è Roxas?- gli chiese una ragazza dai capelli castani, piegando la testa di lato con un sorriso.

-Mh…- annuì quello, tentando di allontanarsi.

-Io sono Olette, piacere. Hai per caso visto due tizi alti più o meno come me…- spiegò –Uno ha i capelli di uno strano colore biondo, e l’altro neri…- gesticolò, roteando gli occhi –Li perdo sempre di vista- sbuffò.

-Roxas!- il ragazzo si sentì tirare per le spalle, e si ritrovò in braccio al membro più anziano, che lanciò un breve sguardo verso Olette.

Il tempo si dilatò, ed un attimo parve durare interi minuti, mentre il vento sfilava il cappuccio nero dalla testa del numero II, che con un balzo sparì sulla cima della torre, entrando in un Varco Oscuro.

Avesse avuto un cuore, in quel momento, avrebbe preso a battere velocemente.

 

*

 

-Non lo fare mai più, capito?- rimproverò Roxas, portandosi le mani ai fianchi –Poi io passo i guai. Ma guarda un po’, uno non può andarsene via qualche minuto che tu combini casini.-

Il numero XIII abbassò il capo, in segno di scuse.

-Su, stai tranquillo. Ora vai a riposarti- sbuffò Xigbar –Io vado a controllare che a Crepuscopoli sia tutto a posto- e, ignorando lo sguardo perplesso che il biondino gli aveva lanciato, si incamminò verso la città.

Doveva essere sera, più o meno. Ma era difficile capirlo, dato che quel mondo era perennemente illuminato dalla luce del crepuscolo.

Il numero II non capiva esattamente il perché di quella visita.

Sapeva solo che aveva percepito una sensazione estranea, per qualche secondo. Estranea e piacevole.

-Tu…Eri qui, questo pomeriggio- una voce lo fece voltare. Indietreggiò, di fronte alla ragazza dai capelli castani che aveva incontrato qualche ora prima, tirandosi velocemente su il cappuccio.

-Dove hai portato Roxas?- chiese curiosa –Avete le stesse tuniche… Sei un suo sempai?- lo fissò, gli occhioni scuri spalancati.

-…- Xigbar imprecò mentalmente, indietreggiando ancora. “Apri un varco oscuro, idiota!” si ripeteva “scappa!”. Non doveva farsi vedere da nessuno, ma era lì inchiodato a terra, non si muoveva.

-…Io sono Olette- sorrise la ragazza, avvicinandosi all’uomo, che prontamente rifiutò la mano che gli stava porgendo.

-…Xigbar- la sua bocca si aprì automaticamente. Si diede dell’imbecille.

Era una normale ragazzina: sedici anni massimo, di statura media, dai lineamenti delicati dai quali risaltavano due grandi occhi scuri, dello stesso colore dei capelli che le ricadevano sulle spalle scoperte.

E allora perché i suoi piedi sembravano incollati al terreno? Sentì le mani sudate, strinse i pugni.

Voltò lo sguardo da un’altra parte –Non dovrei essere qui.- spiegò. “Azz, ma allora sei proprio un coglione, Xigbar!” portò gli occhi al cielo.

-Oh, capisco…- Olette di avvicinò al numero II sorridendo –Allora ci vediamo in giro!- lo fissò speranzosa.

Xigbar boccheggiò un paio di volte -…Sicuramente- mostrò i pollici in segno di ok, e finalmente riuscì ad andarsene, voltandosi di tanto in tanto verso Olette, che intanto era stata raggiunta da due tizietti della sua età.

Gironzolò ancora un po’ per la città, prima di decidersi a tornare al castello, dove fu accolto dal suo migliore amico Marluxia –Oggi dovevi allenare Demyx, dopo Roxas- sbuffò.

-…- se ne era completamente dimenticato –Ah… Pazienza, tanto nemmeno gli andava, al Notturno Melodico… E poi ti ricordo che sono un tuo superiore, ammasso di capelli fucsia.- sbuffò, tirandosi giù il cappuccio –E ora se permetti, me ne vado in camera mia- e detto ciò, si ritirò nelle sue stanze.

-…Bene.- annuì Marluxia sconsolato, andando a dare fastidio a qualcun altro.

 

*

 

Perché?

Perché era così deficiente, idiota, babbeo, imbecille, con QI pari a zero? Perché non voleva ficcarsi in testa che lui era un Nessuno e che, cazzo, i Nessuno non devono avere contatti con la gente a meno che suddetta gente non sia un certo ragazzino di sedici anni di nome Sora che al momento era pure in coma!?

Cazzo!

-Uhn, quanti anni hai detto che hai?- Olette morse il gelato al sale marino, gustandone il sapore unico.

-Non te l’ho detto, difatti.- Xigbar fissò il ghiacciolo come se fosse un arma micidiale che minacciava di attaccarlo da un momento all’altro -…Ma ricordami, perché siamo qui?- nervoso, o meglio, fintamente, nervoso, si alzò in piedi.

-Allora…- ridacchiò la castana –Ti sei perso per le strade di Crepuscopoli, io ti ho trovato, mi hai detto che dovevi andare al Ring di Sabbia, ti ci ho portato, hai detto che non c’era nulla di strano, ti ho chiesto se volevi fare un girò della città per ricordarti meglio le zone, tu hai risposto di si, e poi mi hai offerto un gelato- spiegò tutto d’un fiato.

-Ah…Giusto…- coglione, coglione, coglione!! Se Xemnas lo scopriva, di lui sarebbe rimasto solo un mucchietto di polvere informe. Ma cosa diamine aveva quella ragazzina di tanto speciale? Insomma, era una ragazzina!

-…Perché non ti togli il cappuccio?- ad un certo punto lo sguardo di Olette si abbassò imbarazzato sul gelato. Xigbar sussultò –Non devo mostrare il mio volto- forse poteva ancora salvarsi in qualche modo.

-Ma io l’ho gia visto.- punto a favore di Olette.

Xigbar rimase interdetto -…ehm…- quindi se lo tolse, mostrando i capelli brizzolati legati in una lunga coda bassa.

Gli occhi curiosi della ragazza si soffermarono sulla bandana nera che copriva l’occhio sinistro e sulla lunga cicatrice che solcava la guancia del numero II. Avrebbe tanto voluto chiedergli come aveva fatto a procurarsela, ma decise di non farlo.

Dal canto suo, l’uomo si rimise seduto vicino a lei, soffermando lo sguardo sul tramonto –Non dire a nessuno di me.-

-Eh?-

-Non devi dire a nessuno di me- ripetè Xigbar, voltando violentemente gli occhi sulla ragazza –Io non esisto, va bene?-

-Ma…!- Olette era sempre più confusa. Aveva notato anche in Roxas quell’alone di mistero, ma non pensava di certo che ciò comportasse l’essere totalmente invisibili a tutti.

-Niente ma, ragazzina.- il numero II increspò lievemente le labbra in un sorriso, per poi alzarsi nuovamente –Devo andare- elargì serio.

-…- Olette fece per parlare, ma venne zittita da un gesto veloce del Nessuno –Può essere che ritorni qui. Forse.- poi, si incamminò, sparendo dietro ad un angolo.

-Riprenderemo il gelato! La prossima volta offro io!!- sorrise la castana.

Xigbar era si più vecchio di lei, più misterioso, e non sapeva nulla su di lui. Però sembrava un tipo apposto… Tutto di lui la incuriosiva. La tunica nera come la notte, la cicatrice sul volto, la benda sull’occhio sinistro e la coda di cavallo lunga tutta la schiena che portava. Lo conosceva da due giorni e gia le stava simpatico.

 

Gli incontri tra Xigbar e Olette si fecero più frequenti.

Il Nessuno sfruttava tutti gli spazi liberi della sua giornata per fare una capatina a Crepuscopoli e prendere un gelato con la ragazza.

Oramai non si preoccupava più delle conseguenze, perché aveva scoperto che stare in sua compagnia, gli regalava gli unici bei momenti e ricordi della sua non-esistenza, con lei poteva dire di stare più o meno bene.

Ma cominciò a preoccuparsi seriamente, quando uno strano calore cominciò a pervaderlo ogni qualvolta si ritrovava con la castana. Era strano, e lui era sicuro di non poter provare nulla, senza un cuore.

-Oggi offro io- con un sorriso Olette estrasse da dietro la schiena due bei ghiaccioli –A te non piace il gelato al sale marino, quindi te ne ho preso uno alla menta. Spero ti piaccia- annuì per confermare le sue parole, e al sorriso del numero II, gli porse il gelato –Buon appetito!- ridacchiò.

-Buon appetito.- sospirò Xigbar –I tuoi amici non si accorgono mai del tempo che non passi con loro?- chiese ad un certo punto, beccandosi un’occhiataccia dalla ragazza. –Io passo il mio tempo sia con loro che con te. E a me va bene così. E loro non hanno obiezioni. Quindi, perché pensarci?- chiese più a sé stessa che all’uomo, riprendendo a gustare il ghiacciolo.

-Senti, Xigbar…- riprese dopo qualche attimo di silenzio in cui il numero II si era crogiolato nelle sue parole -…Cosa pensi dell’amore a prima vista?- per poco non si strozzò con il gelato.

-…Cosa!?- respirò profondamente, e dopo che la ragazza ebbe ripetuto la domanda, voltò lo sguardo –Non lo so.- ammise. Ed era vero –Credo esista, si.-

-E tu non l’hai mai provato? Non ti è mai successo?-

-No…Non lo so. Non mi accorgo dei miei sentimenti.- com’era doloroso, anche per un tipo come lui, parlare di qualcosa che si era perso e che si cercava costantemente da tempo.

Ancora oggi non sa dirlo, ma in quel momento, gli sembrò di arrossire. Forse era la sua anima che si faceva beffe di lui, o forse era solo un’impressione, ma quando Olette sorridendo si alzò per stampargli un bacio sulla guancia, senti un calore nuovo ma al contempo gia provato invadergli il volto.

-Io ci credo.- gli sussurrò, piegando la testa di lato.

Con gli occhi sbarrati e il volto in fiamme, Xigbar voltò lo sguardo verso Olette, che era in ginocchio -…Penso di crederci anch’io…- un’ombra di due persone che si baciano dolcemente sotto la luce crepuscolare di una città perennemente illuminata dal tramonto.

 

*

 

-La devi smettere! Non puoi!- Marluxia mollò un ceffone in pieno viso al numero II, che indietreggiò, silenzioso.

-Come puoi? Vuoi rovinare tutto?- bastardo. Lui che programmava di ribaltare i ruoli nell’Organizzazione –Se Xemnas lo viene a sapere…- che fortuita coincidenza, che Marluxia fosse a Crepuscopoli proprio mentre Xigbar si trovava in compagnia di Olette. Che fortuita coincidenza.

-…Non importa.-

-…Non importa!?-

-Quando io sono in sua compagnia…-

-Non m’importa, Xigbar! Non dovevi farlo!-

Si ritrovò sbattuto contro la parete più vicina –Tornassi indietro lo rifarei mille e mille volte.-

Marluxia ridacchiò, accasciandosi sul pavimento –Vuoi lei perché la desideri, o vuoi lei perché ti fa sentire come se avessi un cuore?- ecco, se ne avesse avuto uno, si sarebbe spezzato in mille piccoli pezzettini –Io…-

-Non devi, Xigbar. O un vero cuore non l’avrai mai.-

 

*

 

-Potrebbe essere l’ultima volta, che ci vediamo.- Erano come al solito seduti a mangiare un gelato. Questa volta Xigbar lo aveva provato all’arancia. Olette, che un cuore ce l’aveva per davvero, lo sentì seriamente cadere in mille pezzi.

-Stai scherzando?- il numero II le prese le spalle e la fissò negli occhioni scuri –Io non esisto, ricordi?-

La ragazza annuì, con le lacrime agli occhi –Però…-

-No, Olette, io non esisto per davvero.- strinse la presa, mentre la castana scuoteva la testa confusa, senza capire –Io non posso avere contatti con la gente. Non devo.-

-Non devi o non vuoi?-

-Se non avessi voluto, non sarei rimasto con te.- un misto di felicità e tristezza si fece largo nel petto della ragazza –Io non dovevo nemmeno stare con te, non dovevo conoscerti, non dovevo parlarti, non dovevo vederti.- strinse i denti, per trattenere la rabbia –Non me ne pento, Olette. Ma non posso più stare con te. Non posso più vederti, anche se lo voglio. E, fidati, sei l’unica cosa fino adesso che sento di volere con tutto il cuo…Con tutta l’anima.- sorrise debolmente.

-…Ma perché?- una lacrima cadde per terra.

 –Perché ciò che sono me lo impedisce.-

-Ma cosa sei? Cosa? Tu sei Xigbar, diamine!-

-…- non poteva capire, vero? No, non poteva. Quindi la baciò per la seconda ed ultima volta. Tutti e due si persero in quel contatto, e Xigbar capì che davvero, quella era l’unica cosa che non voleva perdere. Ma in tutta la sua esistenza, per colpa dei suoi errori, aveva sempre perso ciò a cui teneva; e Olette capì che il numero II non mentiva. Si aggrappò a lui con tutte le sue forze.

Quando si divisero, Xigbar tirò un sospiro –Non ti dimenticherò tanto facilmente, ragazzina- le scompigliò i capelli, e lei cominciò a singhiozzare come una bambina.

Xigbar sorrise amaramente, prendendole il mento e costringendola a guardarlo negli occhi -…Tu lo farai?-

-Mai.-

-…Se l’unica cosa che ho amato, in questa vita.- e lasciando che Olette gli regalasse un ultimo sorriso triste e un ultimo bacio sulla guancia, sparì in un varco oscuro, di fronte a lei.

-E tu sei quella che ho amato di più- si diede della stupida, perché si sentiva come dentro una telenovela. Con la velocità con cui ci era entrato, Xigbar era sparito dalla sua vita.

Ma non dal suo cuore. Mai.

 

*

 

E’ brutto, parlare delle cose che si sono perse.

-Seifer, smettila!-

Io, nel farlo, però, provo felicità, perché so che non le dimenticherò mai.

Un’ombra si sposta dietro le mura degli edifici della città di Crepuscopoli. Nascosta sotto un cappuccio nero sorride mestamente nel vedere una ragazza. Una ragazza in compagnia di un ragazzo. Ride, ride, e ride.

E da dietro quelle mura, comincia a ridere anche l’ombra con lei.

-Mh? Hai sentito?-

-No, cosa?-

L’ombra si sfila il cappuccio, poi si gira e se ne va.

-Aspetta, vado a vedere!-

Arriva in una piazza. Una coda di cavallo viene mossa dal vento.

Poi, il respiro mozzato della ragazza.

Il suo sorriso che si allarga quando l’ombra si gira.

-Olette! Ehi, Olette!-

Un abbraccio che svanisce insieme all’ombra non appena il ragazzo raggiunge la ragazza.

-Allora? Cos’era?-

Una piccola lacrima di felicità.

-…Un ricordo. Un bellissimo ricordo.-

Xigbar.

 

*

 

See, see, lo so…

1)     Smielata al massimo

2)     Xigbar forse è un po’ OOC

3)     Coppia stranissima U.U

…Ma per l’ultimo punto ho le prove U.U C’è una fanart su questa coppia, ed è anche la fan art che mi ha dato l’ispirazione xDD!! Era meglio se non la trovavo, ehn? xDD

Bhe, mi sono messa alla prova con questa fic, e spero vi piaccia^^

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto e chi ha recensito^^

 

Giulia__Chan: Bene, allora la prossima sarà una Roxas X Olette U.U Manca poco e poi si passerà a… Non lo dico XP *cattiva xDD*

Eeh si, Yaoi Rulla U.U Specialmente se si parla di un certa Organizzazione XIII… *fugge*

Grazie per la recensione! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!!

 

shining_leviathan: Mi fa piacere che la fic ti sia piaciuta^^ Bah, io credo che Fujin non la prenderà tanto male…Perché poi si sfoga con Olette U.u *andata* xDD

Spero che ti sia piaciuta anche questa fic!!

Ciao e grazie per la recensione^^!!

 

shining_leviathan2: Perdonami, non avevo visto questa recensione >.pairing tra Seifer ed Olette. Non appena la ritrovo, metto il ink*^*

Olette X Roxas? Bhe, allora spero che la prossima fic ti piaccia, dato che tratta di questa coppia^^

Aspetto un tuo parere*^*

 

Lusty: Nemmeno a me piace lo yuri o lo shijo-ai >.> xDD Però, è stata…diciamo così, una prova xDD *rotola* Oh, e anch’io sarei fuggita da Fujin, sicuramente U.u xDD

Ti ringrazio davvero tanto per i complimenti >//< Spero di non deluderti con le prossime fic >//

Yeeh +.+ Io sono con te! Perseguitiamo Xion +.+!! Aeeee +.+!! +.+ *odia xDD*

Anche a me non piacciono molto le donne di KH… A parte Olette, Naminè e Aerith… Larxene…L’adoro, ma non so se si possa esattamente definire donna u.U… xDD

Ah*^* Zemyx =çç=!! Spero che ti piaccia, qulla che ho scritto, anche se arriverà tra un po’^^

Ciao e grazie per la recensione^^

 

Grazie a tutti, davvero*^* Siete sempre di più, sono lusingata *O* *inchino*

 

Greta

  
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