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Autore: MakeSomeNoise    31/03/2010    2 recensioni
Non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto. Tanto meno con lui. "Come un uragano sei entrato nella mia vita, lasciandomi spaesata e portandomi via tutto per fare di te il mio mondo, il mio tutto. Ti amo."
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Scusate l'enorme ritardo, ma ora rieccomi con un nuovo capitolo : )

Ma prima di tutto vorrei ringraziare tutte le persone che leggono la mia fan fiction , ma soprattutto frei_niahl e la mia Leben, grazie mille davvero.

 

Capitolo 9

Erano ormai le 3 di mattina quando le ragazze rincasarono accompagnate da Andreas, Lily dovette subirsi per tutta la durata del viaggio in macchina gli sguardi maliziosi e dolci dei due piccioncini, proprio lei che aveva lasciato a bocca asciutta il famigerato Sex-Gott.
Ma cosa doveva fare? Alla fine se lo era ripromessa, se mai avesse avuto la fortuna di attirare la sua attenzione lei non sarebbe caduta ai suoi piedi, sarebbe rimasta la solita ragazza difficile e fredda che era sempre stata.
Ma perchè ora si ritrovava in quel letto, troppo grande per una persona sola, a torturare delle povere lenzuola che non le avevano fatto assolutamente del male?
Aveva lasciato Isa e Andreas sulla soglia della porta ormai da tempo, non si sa da quanto tempo precisamente, poichè i suoi pensieri volavano altrove, la mente era affollata.
Affollata da una sola domanda. Perchè mi ha provocato questo?
Si alzò dal letto e recuperò sulla scrivania il suo i-pod, si rigettò sul letto e premette play sperando che non fosse una canzone dei Tokio Hotel, non perchè non voleva ascoltare le parole ma non voleva sentire le vibrazioni della chitarra, della sua chitarra.
Fortunatamente partì una canzone a lei molto cara, quella canzone che aveva sempre ascoltato nei momenti tristi, difficili, quella canzone che descriveva la sua scelta del non amare nessuno.

                                                                                                                         " Non amarmi, ti farò soffrire
                                                                                                                            negli inverni che ci sono
                                                                                                                               a volte nel mio cuore "


Non c'erano parole più azzeccate di queste, Lily non voleva amare perchè sapeva che avrebbe fatto soffrire qualunque ragazzo, come accadde due inverni fa.
Era fidanzata con Mirko, un ragazzo di un anno più grande di lei, avevano condiviso l'infanzia insieme e poi si erano persi per poi ritrovarsi una sera qualunque in una compagnia.
Lui era fidanzato, ma rivederla così bella e attraente lo lasciò shockato, facendo l'errore di lasciare la sua ragazza per lei.
Dopo tre mesi di frequentazione lui si dichiarò con un Ti Amo sussurrato, tra un bacio e l'altro ma l'inverno si scatenò nel cuore di Lily che come risposta disse un semplice: io non ancora, ti voglio bene.

Lei era così, ci impiegava del tempo per lasciarsi andare con le persone, doveva trovare qualcuno che portasse l'estate nel suo cuore, sapeva anche lei quanto amore poteva dare.
Si rigirò ancora una volta nel lettone guardando la sveglia che segnava le 05.30, era ormai stanca di rigirarsi e fissare il soffitto, così si alzò e scese in cucina.
Spostò la tendina che affacciava sulla stradina e notò le luci della casa affianco e dei rumori strani, ma non vi badò più di tanto.
Beati loro che se la godono, pensò aprendo il figo per estrarne del latte, poi aprì la credenza e prese la busta di ciobar, mise su il pentolino ed aspettò che fosse pronto.
Cos'era meglio di una cioccolata in questi momenti?
Accese la TV appollaiandosi sul divano con la tazza fumante di cioccolata, non importa se era piena estate per lei la cioccolata calda, soprattutto se ciobar era sacra, e guardò distrattamente un canale qualsiasi senza afferrare i concetti che essi esprimevano, ripetendosi nella mente che lei e Tom non avrebbero mai avuto niente a che fare, perchè lei lo sapeva che Tom avrebbe potuto chiamare Andreas da un momento all'altro e chiedere di lei, la ragazza che lo aveva scaricato, fino a quando non si addormentò senza neanche accorgersene.
- Uouo Koooomm! Uouooo Komm! - urlò Isa scendendo di corsa dalle scale ma non si accorse che Lily stava dormendo.
- Che cazzo ti urli di prima mattina? - le urlò dietro la mora lanciandole un cuscino in pieno volto.
- Scusa, non ti avevo vista. Ma che ci fai qui? Abbiamo le camere da letto eh -
- Giuramelo! Non riuscivo a dormire, quindi mi sono fatta una cioccolata e senza accorgermene mi sono addormentata. - rispose.
- Ahhh, centra per caso quello che è successo ieri con Tom? - chiese incuriosita la bionda sedendosi sul bracciolo del divano.
- No, tu piuttosto, come mai sei così allegra di prima mattina? Di solito sei uno zombie che sembra appena uscito dal video di Michael Jackson -
- Ah ah spiritosa - rispose Isa arruffando i capelli a Lily. - Sono felice perchè Andreas ha detto che ci porta fuori colazione - continuò l'amica.
- Uhm, a che ora? - chiese la bruna notando la sua amica già bella che vestita.
- Alle 9.00 in punto - sorrise soddisfatta.
Lily si voltò verso la parete che dava alla cucina dove vi era appeso l'orologio, erano le 8.50.
- Cosaaa? E tu me lo dici adesso? Mancano solo dieci e sottolineo dieci minuti, come faccio ad essere pronta per le nove? - urlò la mora in preda al panico.
- Dai calmati, se ora invece di arrabbiarti via su a vestirti e a truccarti ce la farai - cercò di tranquillizzarla Isa ma con scarsi risultati.
- Oh si beh, tu sei già tutta vestita e precisa, facile parlare! Ahhhh - sospirò sonoramente salendo le scale a carponi.
Arrivò in camera ed aprì l'armadio in cerca di qualcosa da mettersi, beh era una semplice uscita a colazione poi lei sarebbe tornata a casa e avrebbe lasciato la giornata libera ai due piccioncini, giusto?
Quindi, dopo questa breve supposizione optò per un paio di jeans strappati, una camicietta azzurrina, all star color panna ed una collana a forma di chiave, poi si catapultò in bagno,un velo di fondotinta, ombretto brillantinato e uno leggero strato di matita mentre i capelli li raccolse in un coda di cavallo.
- Pronta! - esordì sbucando in salotto, proprio quando il campanello suonò.
- Buongiorno Andreas! - lo salutò Isa con piccolo bacio casto sulle labbra.
- Buongiorno Principesse - salutò lui entrambe.
- Dove si va a fare colazione? - chiese Lily non appena salì in auto.
- In un posto molto vicino che vi piacerà di sicuro - disse il biondo mettendo in moto per poi fermarsi neanche un minuto dopo.
- Arrivati - esordì Andreas scendendo dall'auto.
- Ma se siamo affianco a casa nostra, cos'è volete fare la colazione pic-nic in mezzo alla stradina di campagna? - chiese la mora leggermente irritata.
- No, andiamo - la prese a braccetto il biondo fermandosi davanti alla porta di una villa, una villa di ricconi.

  
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