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Autore: yuki    08/08/2005    4 recensioni
Mirko e Michele...due persone totalmente diverse, ma con qualcosa che li unisce...la loro amicizia nata in chat. Cosa succederà quando i due si incontreranno grazie a uno scherzo del destino?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio primo giorno di scuola

 

Una piccola nota prima di cominciare…allora sn yuki, molti di voi non avranno mai letto 1 mia ff anke perché questa è la terza che scrivo, ma è la prima yaoi…quindi vi prego di non uccidermi se fa schifo (cosa che immagino)…Cmq…questa ff la leggerete da due punti di vista. Dal punto di vista di Mirko e da quello di Michele…

Comincerò con il punto di vista di Michele…Per favore recensite perché voglio migliorare…

Detto questo,prima di farvi annoiare, leggete la mia ff

 

Come vi sentireste se a metà anno, vostro padre è costretto a cambiare città a causa del suo lavoro e voi siete costretti ad abbandonare tutto per seguirlo? Bhè questo è quello che mi sta capitando e oggi è il mio primo giorno di scuola. Devo rifare il terzo liceo scientifico perché a causa del mio caro papino ho perso l’anno.

Eccomi qua, davanti la porta del preside con cui devo parlare e che mi deve condurre nella mia classe.

Dopo aver parlato con il preside, lui mi conduce della mia nuova classe, la III F , e chissà perché,un mio sesto senso, mi dice che mi troverò male. Cominciamo bene!

Entrando la classe non sembra così male: è abbastanza grande e circa trenta persone ci entrano comodamente. Alla vista del preside il professore si alza, e gli studenti lo imitano. Mi colpisce un ragazzo che nonostante sia messo al primo banco, non si alza. Non so perché ma quel ragazzo è l’unico che attira veramente la mia curiosità e attenzione.

Dopo aver fatto le presentazioni,  che è la cosa che detesto di più, il professore mi invita a sedermi. Ci sono solo due posti liberi,uno vicino una ragazza e uno vicino il ragazzo che mi incuriosisce. Non so che fare...il professore mi invita nuovamente a sedermi e capisco chiaramente che non è felice che io abbia interrotto la sua lezione.

Alla fine decido di sistemarmi accanto la ragazza; non so se il ragazzo mi avrebbe accettato.

Finita la lezione di storia, che più noiosa non poteva essere, qua e là cominciano a formarsi vari gruppetti. Essendo la novità, vengo cercato da tutti i ragazzi, che si dimostrano molto simpatici ma niente di più. Non mi interessa essere al centro dell’attenzione, è una cosa che detesto, ma se sei nuovo in una classe è una cosa che ti capiterà certamente.

Mi volto nuovamente verso il ragazzo e lo vedo solo nel suo banco mentre sente la musica con il suo lettore cd. Decido allora di sapere qualcosa in più di lui e appena domando qualcosa ai miei nuovi compagni, questi si mettono subito a ridere e io mi innervosisco perché non capisco il motivo per cui bisogna prenderlo in giro. E’ un ragazzo molto bello, biondo e occhi azzurri, e in confronto a lui io mi sento un rospo. Quindi penso che non sia per il suo aspetto che lo prendono in giro.

Decido di tornarmene a posto e quando mi siedo, mi si avvicina la mia compagna di banco, Stella, che è l’unica che non ha riso per la mia domanda.

“Posso parlarti?”

“Certo” Anche se non capisco il motivo per cui lei mi ha chiesto se mi poteva parlare. Forse pensava che volessi stare da solo. Mi volto e la guardo: anche lei è una ragazza molto carina, ha due occhi verdi e i capelli lunghi castani che oggi sono legati in una coda.

“Senti, forse è meglio che ti spieghi perché prima i nostri compagni ridevano. Bhè, come vedi Mirko è un ragazzo diverso da noi, ma no perché ha qualche problema, ma solo perché è omosessuale. Oltre questo è identico a noi. Solo che questo particolare ha allontanato quegli stupidi dei nostri compagni. Io forse sono l’unica che penso sia uguale a noi, ma non ho mai avuto il coraggio di avvicinarmi. Se lo vuoi sapere prima io e lui eravamo molto amici, ma dopo che la classe ha saputo che era omosessuale, mi ha allontanato. Forse temeva che io venissi derisa come era successo a lui. Anche i professori lo trattano diversamente.

Io ascoltavo attento il racconto. Non pensavo minimamente che quel ragazzo potesse essere gay, ma, ad essere sincero, la cosa non mi interessava minimamente. Sono deciso a conoscerlo e lo farò…

Sapete, sono un ragazzo molto testardo!

  
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