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Autore: MissCrazy95    01/04/2010    2 recensioni
Iris Cooper, Londra, Inghilterra.
Hermione Granger, Los Angeles California.
Due streghe con lo stesso problema trovano la stessa soluzione. Potrà un cambio di indirizzo cambiare la loro vita?
"Un cambio di casa?"
"Si, Ci scambiamo la casa, la macchina... tutto!"
Ma soprattutto riusciranno a trovare l'amore?
"Quanti uomini ci sono nella tua città?"
"Zero"
"Perfetto!"
Fanfiction ispirata dal film L'amore non va in vacanza.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Londra, Inghilterra


Draco ed Hermione si erano appena smaterializzati davanti ad una villa in tipico stile inglese, i muri erano di un tenue color rosa antico
 “E così lavori al ministero” Hermione era curiosa di scoprire un po’ di più della vita del principe Serpeverde dopo la grande Battaglia di Hogwarts 
“Precisamente mi occupo della Confederazione Internazionale dei Maghi” puntualizzò Draco
“Una specie di ambasciatore quindi”
“Esattamente”
“Alla fine quindi ti sei laureato ad Hogwarts?” disse Hermione un po’ stupita che fosse tornato ad Hogwarts
“Si, mia madre ha insistito molto”
“E hai sempre desiderato lavorare al ministero?”
“Granger rilassati! Mi sento sotto interrogatorio e non è affatto piacevole” disse ghignando “Mezzosangue, sai come ci si comporta ad un appuntamento?” le disse beffardo facendo arrossire la riccia
“Scusa.. è che.. non avevo un vero e primo appuntamento da moltissimo tempo e con Ron era tutto.. diverso”
“Beh visto che siamo già andati a letto assieme io non lo considererei un primo appuntamento non trovi?… Sei arrossita Granger” disse Draco scoppiando a ridere
“Malfoy! Sei tu che mi innervosisci con questi tuoi discorsi!” cercò di ribattere Hermione ancora rossa come un peperone
“D’accordo, d’accordo, tornando alla domanda di prima la risposta e no, mio padre voleva diventassi un mangiamorte, come ben sai, e per quanto riguarda il resto non ne abbiamo mai parlato” disse ed Hermione credette di vedere un scintilla di tristezza passare negli occhi del ragazzo “Ora però tocca a te Granger”
“Oh, beh io lavoro nella sede ministeriale della California nell’ufficio Applicazione Della Legge sulla Magia, precisamente faccio parte del comitato dei Servizi Amministrativi Wizengamot”
“ Aspetta aspetta quindi non fai l’auror con San Potter e Lenticchia?” Hermione cercò di soppressare i nomignoli con cui Draco aveva chiamato il suo migliore amico e il suo ex ragazzo
“No, non ho mai voluto fare l’auror, forse la guaritrice ma poi ho deciso per il Wizengamot” rispose sincera
“E la tua famiglia babbana?” a quella domanda Hermione si rabbuiò sentendo le lacrime pungerle gli occhi
“I mei genitori sono ancora in Australia, gli avevo modifica la memoria in modo che i mangiamorte non li trovassero ma quando sono tornata per riprenderli erano troppo felici e spensierati e poi la loro mente era molto modificata e non me la sono sentita di rischiare così li ho lasciati lì, ecco questa la mia “tragica storia” ora possiamo farci portare il conto?” disse cercando di cambiare discorso il più in fretta possibile
“Aspetta, li hai lasciati lì?” chiese basito Draco
“Senti possiamo parlare ancora di te?” Draco trovò un tono di supplica nella domanda della Granger ma non aveva voglia di parlare ancora di lui così disse “Va bene, facciamoci portare il conto”


Poco dopo erano in giardino a passeggiare una affianco all’altro quando Draco si avvicinò ad Hermione e le strinse la mano, lei rimase un po’ stupita di quel gesto così.. dolce per uno come Malfoy ma non ritrasse la mano anzi, strinse di più la presa sulla mano di Draco che le sorrise un po’ beffardo ed all’improvviso la trascino dietro ad alcune grandi siepi e la baciò di impeto tenendola stretta a se, Hermione rimase lì, immobile, godendosi quel contatto fino all’ultimo, poi si staccò piano dalle labbra di Draco, con la mano gli tappò gli occhi e gli sussurrò all’orecchio “Prendimi se ci riesci” ed iniziò a correre fra gli alberi dell’immenso giardino di quella villa, col vento che le scompigliava i capelli, non si era mai sentita così libera, così spensierata, così felice. Ad un tratto Draco la raggiunse e l’afferrò per un braccio ed Hermione presa alla sprovvista ruzzolò a terra trascinandosi dietro il povero Draco.

Sdraiati a terra l’uno affianco all’altro si guardarono per un istante e poi scoppiarono a ridere entrambi
“Non avevo mai riso così tanto Granger” le disse sincero Draco, sincero come raramente lo era stato
“Lieta di averti fatto sorridere Mr Malfoy” lo canzonò un po’ Hermione, lui le diede una leggera spinta sul fianco “Ehi, non si prende in giro il sottoscritto, a meno che tu non voglia pentirtene”
“a si? E cosa vorresti farmi sentiamo?” chiese con tono canzonatorio Hermione, Draco allora le prese la vita con le braccia e se la tirò affianco iniziando ad accarezzarle il viso con una mano mentre con l’altra la teneva ancora stretta a se, Hermione a quel punto si avvicinò a lui e lo baciò dolcemente sussurrandogli poi “Devo andare Draco” così a Malincuore Draco si alzò da terra aiutando ad alzarsi anche Hermione e, tenendola stretta, si smaterializzarono a casa di Iris   


Rimasero in silenzio per un po’ guardandosi dritti negli occhi, la prima a interrompere quel silenzio fu Hermione

“È stato un pomeriggio fantastico”
“si, devo ammetterlo, la tua compagnia non è poi così male” rimasero un altro po’ in silenzio e fu nuovamente Hermione ad interromperlo tristemente
“Draco, io parto fra nove giorni e direi che questo complica un po’ le cose fra noi e in questo momento non credo di essere in grado di gestire cose complicate”
Draco la osservò per un po’ per poi rispondere con un laconico “Ok”
Hermione si sporse verso di lui e lo baciò con dolcezza
“E questo le cose non le complica?”
Alla domanda del biondo Hermione sorrise un po’ malinconica e si avviò verso la porta, la aprì e poco prima di richiudersela alle spalle si voltò verso Draco “Ci rivedremo Draco, troveremo il modo” gli disse sorridendo e mandandogli un bacio con la mano, poi scomparve dietro la porta
“Lo spero, Hermione” sussurrò Draco  prima di smaterializzarsi


Erano ormai le cinque ed Hermione era rilassata dentro la vasca piena di acqua calda e schiuma soffice e bianca, o meglio, cercava di rilassarsi perché non riusciva  a smettere di pensare al dialogo di poco prima

“Non sono in grado di gestire cose complicate, come diamine mi è venuto in mente!” urlò in preda alla rabbia “ce ne fosse una di giusta… devo sempre rovinare tutto col mio essere razionale, cambierò mai?”
Uscì dalla doccia ed iniziò ad asciugarsi i capelli con il phon per cercare di coprire i suoi pensieri ma una domanda continuava ad affiorarle nella testa,
-Ti sei innamorata di Malfoy? -
No, non può essere, non posso essermi addirittura innamorata, sono attratta da lui, questo è vero e sarebbe da sciocchi non ammetterlo ma da lì ad esserne innamorata ce ne voleva no?
-Ne sei così sicura Hermione?-
Certo, insomma dai.. è Malfoy!
-E allora?-
E allora.. e allora… beh era il mio nemico numero uno ad Hogwarts
-Esatto, era.. ora non più-
Per lui sono sicuramente un gioco, niente di più, perché illudermi?
-Non è un illusione, tu ti stai innamorando di lui e non puoi ignorare questo sentimento-
Uff, si ritrovò a sbuffare Hermione, si diresse in camera ed iniziò a vestirsi velocemente, prese un maglioncino di lana bianca a collo alto, dei jeans a sigaretta neri e degli stivaletti in pelle bianca con otto centimetri di tacco. Scese in cucina, prese un po’ di pane, qualche cioccolatino e una bottiglia di champagne che mise in un sacchetto. Si infilò il lungo cappotto nero e si smaterializzò davanti alla casa di Draco.


Molti alberi circondavano la bellissima abitazione fatta di pietre grezze e scure che davano un senso antico e allo steso tempo elegante, alla casa, il giardino era molto ben curato e nonostante la fredda stagione molti fiori splendevano qua e là grazie a chissà quale magia.
Hermione si incamminò in un viale gi ghiaia che conduceva ad un grande e raffinato portone ad arco,
Suonò al campanello e attese fremendo un po’ di agitazione
“Sorpresa” disse Hermione sorridendo ad un Draco decisamente sorpreso
“Oh, ciao”
“Ero in casa da sola a.. pensare e ho capito che in effetti complicazioni ce ne sono sempre e…” iniziò a parlare Hermione ma dovette interrompersi sentendo delle voci provenire dal’interno della casa
“O mio dio, ma tu non sei solo vero?” gli chiese sperando vivamente in un “si, sono solo”
“No, in effetti no”
“Oh, scusa io non.. avrei dovuto… avvisarti prima di venire è solo colpa..” ma si interruppe nuovamente vedendo spuntare fra le gambe di Draco una bambina di poco più di tre anni, con dei boccoli biondi che le cadevano sulle spalle e dei grandi occhi azzurri che la squadravano attentamente
“Papà? Chi è lei?” chiese ingenuamente a Malfoy, a quelle parole Hermione spalancò la bocca piena di stupore, non poteva crederci
“Lysandra, lei è Hermione” disse Draco rivolgendosi alla figlia “Hermione, questa è mia figlia Lysandra” disse Draco
“Ciao, vuoi entrare?” chiese Lysandra a Hermione “Si, accomodati pure” La incoraggiò Draco, Hermione ancora sconvolta annuì debolmente entrando in casa e ritrovandosi in un grande soggiorno pieno di decorazioni natalizie e un’enorme albero che sovrastava moltissimi regali colorati
“Papà! Toglile il cappotto” sentì sussurrare la figlia a Draco e quelle parole non riuscì a trattenere un sorriso nonostante la situazione decisamente imbarazzante. Draco le si avvicinò e la fece voltare verso di lui per slacciarle il cappotto bianco dando l’occasione ad Hermione di sussurrargli un po’ arrabbiata
“Sei sposato?” ma Draco scosse la testa lentamente “No” ed Hermione non riuscì a trattenere un sorriso di sollievo, nel frattempo Lysandra guardava incuriosita la borsa piena di cibarie ai piedi di Hermione “Quella è per noi?” chiese piano per paura di essere sgridata da Draco per la sua domanda
“Si, tranne per lo champagne” disse porgendo la borsa alla bimba che la portò sotto l’albero iniziando ad analizzarla. Intanto Hermione si voltò velocemente verso Draco
“Sei di-vor-zia-to?”   gli chiese sempre lentamente per non farsi sentire dalla bimba ma Draco scosse nuovamente la testa
“Sono ve-do-vo” le rispose  non riuscendo a nascondere il leggero tremolio nella voce
Hermione si porto le mani alla bocca dandosi mentalmente della stupida per la sua mancanza di tatto, ma non si sarebbe mai aspettata che Draco Malfoy si sarebbe sposato, avesse avuto una figlia e poi sarebbe rimasto vedovo.
E ora? Cosa avrebbe fatto?








Chiedo umilmente perdono per questo enorme ritardo ma veramente, l'ispirazione se nè andata e non immaginate che fatica ho fatto a scrivere questo capitolo e penso si veda anche visto che non è venuto per niente come lo immaginavo...
Comunque questo capitolo è dedicato interamente a Draco ed Hermione mentre nel prossimo penso ci saranno solamente Brian, Iris e Harry.
In questo capitolo spero di essere riuscita almeno a fravi capire che Hermione è molto indecisa ed insicura sul rapporto che c'è fra Draco e lei ed ora compare anche Lysandra a complicare un po' la vicenda... ma siamo proprio sicuir che sarà una complicazione in più o invece sarà un aiuto deciso per la coppia Draco/Hermione??????
Lo soprirete continuando a seguirmi in questa avventura...

Ringrazio chi mette la storia fra i preferiti e  le seguite, chi legge in silenzio e chi da solo una sbirciatina

Ringrazio poi 
vulneraria  e   Lucelibera  che hanno recensito lo scorso capitolo perchè le recensioni fanno sempre piacere, sia che siano positive che negative!!!!!!

Bacioni e al prossimo capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!


 

   
 
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