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Autore: valentina_black_cullen    01/04/2010    7 recensioni
Twilight un po' diverso. Edward ha solo i suoi genitori adottivi e riesce a leggere nel pensiero di Bella. Capitoli in fase di correzione!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELL'AUTRICE:
Ed eccomi qui con l'ultimo capitolo di "..solo.."
Questa fan-fiction è nata un po' dal nulla, è la prima che scrivo, e si vede, ma io ci ho messo il cuore e con molto serenità,
anche se tristemente, metto la parola fine a questa storia.
Ringrazio con il cuore chi ha messo questa storia tra le seguite, chi tra le preferite e anche chi ha solo letto.
Vorrei dedicare questo ultimo capitolo a Kahlan Amnell, perchè con le sue recensioni mi ha fatto sentire importante.
Ti voglio bene, anche se non ci conosciamo molto bene... Vale

Rispondo alle recensioni:

ELLAPIC: E si, ora tutti insieme appassionatamente =)

rosa62: Ti ringrazio, per tutti i complimenti che mi hai sempre fatto, e spero che questo piccolo epilogo non ti deluda... un bacione... Vale.

Dreamerchan: Eccomi arrivata con l'ultimo capitolo, sarà abbastanza? Lo spero...

Kahlan Amnell: Ed ecco a te l'ultimo capitolo che ti dedico, miraccomando continua a commentare anche le altre mie storie, perchè...
Come farei io senza le tue recensioni??? Ti mando un bacio grande... Vale ^^

POV BELLA

Eravamo tutti a casa Cullen. Io ed Edward eravamo seduti comodamente sul divano, e lui mi abbracciava forte.
--Bella, non sarebbe ora di tornare a casa? Guarda tuo marito è in trepidante attesa di andare a letto-- disse Emmett.
Erano ormai più di due ore che continuava a fare doppi sensi, sulla mia vita intima e quella di Edward.
Mio marito seduto al mio fianco ringhiò, stanco anche lui delle sue continue punzecchiature.
--Lascialo perdere-- dissi per calmarlo --Non vedi che è solo uno stupido scimmione?!-- e risi.
Adoravo chiamarlo così.
Ormai erano passati i primi mesi di paura, lui e Rose non erano più neonati ed erano diventati "vegetariani" come il mio Edward.
Ricordo ancora quando un pomeriggio loro due, seguiti da Jazz e Alice, vennero a casa e mi chiesero scusa.
E così pian piano tutti e quattro andaro a vivere a casa di Esme e Carlisle, che furono ben felici di ospitarli.
Ed io ero contenta, perchè avevo sempre desiderato un fratello o una sorella, ma mai avrei immaginato che ne avrei avuti ben quattro
e per di più vampiri.
Ovviamente ero felice anche per Edward. In fondo era sempre stato "solo" in un certo senso, adesso invece aveva una famiglia allargata.
Edward al mio fianco rise, sentendo il mio pensiero. E poi rispose:
--Sai, io non sono più solo da quando ti ho incontrato, certo adesso siamo in tanti però... volevo che lo sapessi--
Lo baciai. A lungo, dolcemente.
--Sarebbe meglio andare, è tardi-- disse poi, con voce sensuale.
Io arrossì e guardai Jasper, che sentendo le mie emozioni in quel momento si trattenne dal ridere. Ogni sera la stessa storia.
--I due piccioncini vanno via, l'avevo detto io che Edward era impaziente-- disse Emmett e rise.
Alice gli diede una gomitata, ma io molto tranquillamente, mi avvicinai a lui e gli sussurrai all'orecchio:
--Sai Emm, quella più impaziente qua sono io-- tutti risero ed il mio fratellone rimase interdetto, questo non se l'aspettava.
Mi girai verso Edward e mi accorsi che anche lui mi guardava spiazzato.
--L'ho detto solo per farlo zitto-- dissi rispondendo alla sua risposta muta.
--Certo, certo-- rispose ridendo.
Non ci badai e salutai tutti, augurando una buona notte.
In macchina, Edward riprese il discorso.
--Quindi, sei impaziente...-- ed ecco che ritorna la voce sensuale.
Sviai lo sguardo, ero arrossita.
Edward non disse niente, sapeva che parlare di certe cose mi faceva sentire in imbarazzo.
Arrivati a casa, mi fiondai in bagno. C'era un problema.
Era da qualche mese che ci pensavo ormai, avevo una paura tremenda, ma dovevo farlo. Non volevo perderlo.
Volevo diventare anch'io una vampira, ormai ero vent'enne e non potevo spingermi oltre, altrimenti sarei sembrata sua madre invece che
sua moglie.
Non avevo mai parlato, di questo, con lui, avevo paura della sua reazione, ma quelle poche volte che ero sola, ci pensavo sempre.
Un sospiro dietro di me.
Non avevo il coraggio di girarmi, sapevo che era lui, ovviamente aveva sentito tutto il mio discorso mentale.
Mi abbracciò.
Non disse una parola, mi prese e mi portò sul letto.
Lì facemmo l'amore. Lui si muoveva dolcemente su di me, come se quella fosse l'ultima volta.
Stremati ci abbracciammo e sapevo che se avesse potuto avrebbe pianto.
--Ti prego non fare così-- dissi accarezzandogli una guancia.
Lui mise una mano sul mio cuore e disse:
--Come posso vivere senza sentire il tuo battito del cuore?--
--Ricordi cosa mi hai scritto nella tua lettera tempo fa? Che nonostante il tuo cuore non battesse, nel profondo batte solo per me.
Ed è così che sarà anche per te--
Edward poggiò la testa sulla mia spalla e chiuse gli occhi.
--Ti prego non puoi farmi questo--
--Io so solo che voglio vivere con te per il resto dell'eternità-- dissi.
--Anch'io--
--E allora trasformami e vivremo per sempre insieme--
--Ma tu hai paura-- disse. Non era una domanda.
--Certo che ne ho, ma pur di avere te, te per sempre sarei disposta a tutto--
Edward pian, piano avvicinò il capo al mio collo.
Prima diede una serie di baci, poi i suoi denti mi morsero.
"Dimmi che mi ami, non smettere mai" pensai, dilanata dal dolore.
--Ti amo, ti amo, ti amo--
Mi sentivo morire, ma ero felice perchè finalmente io e Edward saremmo stati insieme per sempre.

 

 

  
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