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Autore: Thumbelina    01/04/2010    6 recensioni
Sui giornali di domani potrete leggere la mia morte. I giornalisti parleranno di suicidio, mio marito piangerà la mia morte, la mia suocera dirà che ero depressa, mia sorella stringerà forte a se la mia bambina. Ma nessuno di loro saprà mai la verità, nessuno di loro saprà mai perché sto per saltare giù.
Genere: Malinconico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Fleur Delacour, Sorpresa, Victorie Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il terzo piccolo segreto

Guardo giù e, cosa stana, non sento alcuna vertigine, e pensare che l’altezza è sempre stata una delle mie grandi paure. Forse, se non fossi andata da lui quella notte, avrei ancora i brividi adesso…
Non andavo più nella stanza del ragazzo Charlie Weasley da un po’ ormai, da quando avevo sentito il sapore del fumo nella mia bocca e lui mi aveva promesso che forse non si sarebbe suicidato più. Da allora non avevo più avuto alcun brutto sogno.
Quella mattina, la mattina di un giorno di cui non credo di ricordare la data, lui era seduto accanto a me, e mentre spalmavo un po’ di marmellata sulle mie fette biscottate lo notai guardare bramante, ammirato, l’affilata lama del coltello che Bill stava usando per tagliare il pane.
Strana la luce che aveva negli occhi, strano il suo sguardo, ed io non dissi nulla, anche se sapevo che i miei brutti sogni sarebbero ritornati a farmi visita quella notte.
E quella notte mi svegliai urlando, di nuovo. Urlando stavolta però per un sogno che non riuscivo a ricordare, un duplice ammonimento, suppongo, un avvertimento, un freno, un consiglio, un monito che non riuscii ad afferrare, e mi recai così a controllare se il ragazzo Charlie Weasley fosse vivo oppure no.
Scesi piano dal mio letto, accarezzando il mio maritino dormiente, dandogli un bacio sulla fronte, e poi indossai un paio di squallide pantofole ed coprii il mio corpo nudo dopo quella notte d’amore con la vestaglia mollemente abbandonata sul pavimento. Scesi piano le scale.
Percorsi il corridoio contando ad uno ad uno i passi che mi separavano dalla camera di Charlie Weasley. 28. 29. 30.
Entrai pian piano, senza bussare, e lo vidi come sempre calmo, nel suo letto.
Mi avvicinai pian piano, per far silenzio, al suo letto. Presi il suo polso fra le mie mani. Presuppongo ora che non avrei dovuto farlo.
In un momento, quasi senza accorgermi, sentii Charlie Weasley stringermi a sua volta i polsi, ma in modo forte e violento che mi fece male, e mi atterrò con le spalle al suo letto, ed in un momento mi fu sopra, tenendomi ancora i polsi, inginocchiato sopra di me.
- Sapevo che saresti venuta qui stanotte, Fleur – mi disse spingendomi con ancora più forza contro il letto – sapevo che mi avresti sognato se mi avessi visto nuovamente incline al suicidio, geniale, non trovi?
- Que voulez-vous? Permettez-moi de me laisser me laisser! – gridai divincolandomi, cercando di sottrarmi alla sua presa
- Come hai fatto? – mi chiese lui bloccando i miei movimenti, premuto contro di me – Come ci sei riuscita? Quale subdolo trucchetto da veela conoscete voi francesine, eh? Eh?
- Non capisco di cosa stai parlando – risposi continuando a dimenarmi – Charlie lasciami andare! Lasciami andare!
- Quella cosa dei sogni, - mi spiegò Charlie Weasley – come hai fatto a ritorcermela contro? Come?
- Ritorcertela contro? – chiesi io – Che vuoi dire? Non ti capisco
- Voglio dire che tu entri nei miei sogni tutte le notti, Fleur Delacour, tutte le notti, nei miei sogni, tutte le notti. Come hai fatto, Fleur Delacour?
- Ce n'est pas moi! Je n'ai rien fait! – cercai di auto-scagionarmi io
- Ah no? – chiese aumentando la pressione su di me - Beh, ho cominciato a sognarti dopo la nostra ultima chiacchierata, quando mi hai chiesto di non suicidarmi per non portarti a brutti sogni, ricordi? Beh, come ho già detto, è da quella notte che ti sogno.
- Quel genre de rêves? Quel genre de rêves? – domandai
- Che tipo di sogni? – chiese lui prima che un sorriso malizioso gli colorasse le labbra. Poi, senza mollare i miei polsi, si piegò ancora di più su di me, e con il viso cercò di scostare la vestaglia dal mio corpo, prendendo a darmi piccoli baci sul petto, il che mi provocò una sensazione stranissima, una specie di vuoto un po’ più giù dello stomaco, e suppongo che emisi un piccolo gemito. Inarcai la schiena. – tu entri nella mia camera tutte le notti, Fleur Delacour, - mi spiegò poi, continuando a baciarmi – e ti spogli, piano piano, lentamente, e mi baci, e facciamo l’amore, facciamo l’amore per tutta la notte, per tutta la notte, e i tuoi capelli sono sciolti sulla tua schiena bianca, ed i miei occhi si perdono nei tuoi, e il tuo corpo bianco freme sotto il mio, e siamo quasi arrivati, sento che il momento dell’amplesso è vicino, e lo senti anche tu, ma ti separi bruscamente scacciandomi via, e quel frettoloso distacco fra male a tutti e due, e poi ti rivesti velocemente, mormorando un misero devo andare, ed esci dalla mia stanza. Io penso che ti inseguirò, mi sto alzando dal letto scostando via le lenzuola bianche ma… io mi sveglio.
- Pas moi, pas je vous ai envoyé ces rêves, - cercai di spiegargli ancora, dimenandomi sotto di lui - je... je ...Charlie, s'il vous plaît ...Aha –gridai inarcandomi sotto i suoi baci - S'il vous plaît laissez-moi! S'il vous plaît, s'il vous plaît… no! No!
Ma presumo che il ragazzo Charlie Weasley stesse dando in quel momento ben poca importanza a ciò che avevo da dire, dato che preferì lasciar andare momentaneamente i miei polsi ed aprirmi completamente la mia vestaglia, per poi calarsi completamente su di me affondando il viso fra i miei capelli.
- Io ti desidero, Fleur Delacour, – mi sussurrò mentre io continuavo a gemere e a dimenarmi – ti desidero molto più di quanto tu non possa immaginare
Ed io emisi ancora un altro piccolo gemito prima che il ragazzo Charlie Weasley si staccasse da me, lasciandomi andare, e richiusi svelta la sottana fuggendo via veloce dalla sua stanza.
- Vuoi salvarmi la vita, Fleur Delacour? – mi gridò dietro lui, ed anche se non mi girai né tornai indietro gli prestai attenzione – Perché credo che questo sia l’unico modo.
Fuggii comunque, fingendo di non averlo sentito, fuggii verso camera mia, via da lui, lontano dal ragazzo Charlie Weasley, un terribile bivio nella testa: volevo o non volevo salvare il ragazzo Charlie Weasley?

Salve, lettori, come va? In caso non fosse stato chiaro "il ragazzo Charlie Weasley" non ha stuprato Fleur, il mio personaggio non l'avrebbe mai fatto, si è limitato a quei baci sopra descritti. Ok, spero che la storia continui a piacervi. Baci. Giulia.
   
 
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