Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: La_Nomade_    02/04/2010    1 recensioni
Avanti e indietro. Avanti e indietro da circa venti minuti. Avanti e indietro sull'ampio balcone della stanza, cullando la bambina pazientemente, nel tentativo di farle fare quello che la gente chiamava sonnellino pomeridiano, ma che la bambina sembrava non conoscere proprio.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dormire… che fatica!

 

"Non vuoi proprio dormire,eh?"

Avanti e indietro. Avanti e indietro da circa venti minuti. Avanti e indietro sull'ampio balcone della stanza, cullando la bambina pazientemente, nel tentativo di farle fare quello che la gente chiamava sonnellino pomeridiano, ma che la bambina sembrava non conoscere proprio.

Aveva fatto di tutto quel giorno, tranne che dormire. Aveva provato a reggersi in piedi, a mettere bene i pezzi delle sue costruzioni, a mangiare quelle pappette schifose, senza successo ovviamente. La bambina preferiva ancora il latte della mamma e sembrava proprio non voler smettere di berlo e Ron un po' la capiva. Insomma quelle pappette avevano sul serio un aspetto orribile, come potevano pretendere che le mangiassero senza fare storie.

Hermione insisteva sempre quando lo vedeva portargliela, diceva che prima o poi avrebbero dovuto iniziare a svezzarla e che non poteva allattarla per sempre, anche perchè ora che iniziavano a spuntare i primi dentini aveva preso la brutta abitudine di mordere.

Aveva ragione, ma Ron proprio non ce la faceva ad imporle quella roba e proibirle il latte materno.

Quella creaturina era la sua più grande debolezza, non riusciva ad essere fermo con lei, qualsiasi rimprovero andava a farsi benedire.

Improvvisamente Hermione fece capolino sul balcone, poggiandosi contro le imposte delle finestre. Incrociò le braccia al petto e scosse la testa divertita.

"Ma che papà modello."

Disse in tono canzonatorio, trattenendo una risata.

Il rosso si voltò a guardarla, poi le fece la linguaccia, scatenando i risolini della bambina a causa della faccia buffa.

"Perchè non ci provi tu? Su forza, visto che hai voglia di scherzare."

Le rispose avvicinandosi alla donna che sorrise divertita.

"E' una sfida signor marito?"

Chiese mettendosi le mani suoi fianchi e inarcando un sopracciglio, segno quello di aver accettato la sfida a prescindere che lo fosse stata davvero oppure no.

Prese la bambina dalle braccia dell'uomo e se la sistemò con cautela tra le sue. La piccola Rose sbatté i piedini e le lanciò un'occhiata birichina. Con un sorriso divertito, Hermione le sfiorò il naso con il suo.

"Allora Rose Weasley, niente scherzi, adesso si dorme"

Un guizzo nell'azzurro degli occhioni di Rose le fece intendere che, più per il tono che per altro, la bambina doveva aver capito. Hermione prese a cullarla dolcemente, sussurrandole qualcosa ogni tanto, e nel giro di un paio di minuti, Rose era bella che addormentata contro il suo petto.

A quel punto Hermione guardò Ron e inarcò le sopracciglia con fare saccente.

"Ecco fatto." mormorò continuando a cullare delicatamente la bambina.

Ron aveva gli occhi spalancati, ed Hermione era quasi sicura che da un momento all'altro avrebbe visto la sua mascella sfiorare terra.

"Ma come fai?" le chiese disperato.

Hermione cercò di trattenere una risata per non svegliare la piccola.

"Devono essere le braccia, credo. Le tue sono troppo dure, le mie sono più comode." lo schermì sottovoce, tornando in camera per mettere Rose, che adesso dormiva davvero della grossa, nella sua culla.

Ron la seguì, osservandola mentre le rimboccava le coperte.

"Che simpatica." sospirò "Fatto sta che se dovessi andartene per qualche giorno, lei non dormirebbe. E di conseguenza nemmeno io. Devi insegnarmi come si fa!"

Hermione ridacchiò.

"Tu la fai ridere. Se la piccola ride, di certo non dorme." dichiarò serafica "E sopratutto non ti imponi. Devi farle capire che è il momento di dormire... Che poi entro due ore si risveglierà e ricomincerà a piangere è un altro discorso."

Il ragazzo inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia al petto.

“E’ difficile imporsi con quel faccino!”

Sentenziò sbuffando contrariato. Non voleva essere una giustificazione, o probabilmente si, ma era assolutamente vero che quando guardava sua figlia gli veniva solo voglia di sorridere, farla ridere e giocarci. Purtroppo però continuando così non si sarebbe andati molto avanti, anzi probabilmente era ora che si facesse forza e coraggio.

“Vuoi forse farmi passare per la cattiva?”

Chiese Hermione con un sorriso sghembo. In realtà lo prendeva in giro come al solito, perché sapeva di farlo innervosire. Quando si trattava di una cosa che riguardava il rapporto con sua figlia, se tipo non riusciva a farla dormire come in questo caso, si sentiva un po’ impedito.

“No, solo che tu ti preoccupavi tanto di fare la mamma e invece sei bravissima. Io non riesco nemmeno a farla dormire!”

Ecco appunto.

La ragazza rise piano, allontanandosi dalla culla e uscendo di nuovo sul balcone.

“Ma anche tu sei un bravissimo papà, solo che devi imparare a dire no ai suoi occhioni azzurri. Che sono esattamente la copia dei tuoi, quindi non pensare che per me sia facile.”

Spiegò ancora una volta.

A volte si sentiva la madre di due bambini, Rose, ovviamente, e suo marito, che delle volte sapeva proprio essere un bambinone eccessivamente cresciuto. Insomma combatteva contro i mangiamorte, dirigeva un intero dipartimento di Auror, trovava il tempo per stare con loro e si perdeva in un bicchiere d’acqua come al solito.

“Ok, prometto che d’ora in poi ci proverò, però aiutami, eh?”

Disse tornando ad uscire sulla terrazza e avvicinandosi ad Hermione, l’abbracciò e le diede un bacio sul naso.

“Bravo!”

Esclamò divertita e soddisfatta la ragazza, ricambiando il suo abbraccio.

Improvvisamente il pianto della piccola Rose si levò per la stanza.

“No… Di nuovo?!”

Fece il rosso con rassegnazione, sprofondando la testa sulla spalla di sua moglie, che aveva iniziato a ridere divertita.

“Bè, non volevi imparare?”

Gli chiese quest’ultima prendendolo in giro.

 

*********************************************************************************

 

Eccomi di nuovo con una piccola One-Shot sulla mia coppia preferita e la loro tenerissima bambina.

Spero vi piaccia, fatemi sapere

Smile, by La_Nomade_

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: La_Nomade_