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Autore: Risa_chan    02/04/2010    1 recensioni
Con tutta probabilità avrai capito come è fatto, che razza di pagliaccio sia. ma, non so se puoi immaginare quanto sia straziante vederlo disteso lì con quella marea di tubicini, pallido, sospeso tra la vita e la morte,e, sapere che un piccolo soffio di vento può spengere il suo sorriso per sempre. sopratutto per chi lo conosce da anni e ha imparato a convivere con le sue pazzie. sono quelle cose che, quando le incontri, le odi, ma non potrai mai farne a meno XD attenzione potrebbe essere leggermete OOC, spero non troppo comunque!*** Ff rivista e corretta
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Percorsero quella  strada sei o sette volte, ma, di Rufy non vi era traccia. Usopp, era andato al campo sportivo per parlare con i compagni di Rufy se per caso avevano visto dove fosse diretto o se avesse detto loro che avrebbe fatto qualcosa fuori programma.
Ma la risposta, fu quella che si aspettò.
“Ma No, Usopp, è uscito, come sempre e si è diretto verso casa sua! Aveva detto che voleva invitarvi a casa sua per un film,mi pare.”
Questo Usopp non lo sapeva, e senza  volerlo pensò che quel film non avrebbero potuto più vederlo insieme.
“Mai più...”
Uscì più in fretta che poté da quel posto, e corse da Zoro e Sanji che lo aspettavano fuori.
“Allora?” chiese Sanji accedendo l’ ennesima sigaretta, da un paio d’ore. Era un tipo controllato, che sapeva mantenere il sangue freddo, un tipo pratico ma quella volta, quel gesto ritmico di accendere le sigarette smascherava un celato nervosismo.
Non sapevano cosa fosse accaduto, se fosse accaduto quello che temevano, ma,  Sanji giurò che se quell’idiota si fosse fermato un'altra volta  alla sala giochi senza avvertire, lo avrebbe  preso a calci.
Prima che Usopp poté rispondere alla domanda il cellulare di Zoro squillò, lasciandoli di stucco.
“Forse è lui!” disse speranzoso Usopp.
“No, è Franky.” Disse Zoro.
“Franky! Cosa...” rispose Zoro in fretta.
“Ah, va bene. Ci vediamo lì.”
“Cosa ha detto?” chiese Sanji
“Alla sala giochi non lo hanno visto.” Rispose aspro.
“E No che non lo hanno visto! Voleva vedere un film tutti insieme! È corso a casa! E non potre....”
“Usopp, non cominciare!” scoppiò Zoro.
Il giovane dai capelli ricci si azzittì subito. Quella era la tipica reazione di Zoro, quella strana rabbia di non riuscire a fare niente.”
“Calmati pure tu, Marimo.”
“Io sono tranquillo, cuocastro. Andiamo a casa di Rufy; Brook è già lì, e Nami lo deve aver raggiunto. Grap è stato avvertito e ha deciso di  denunciare alla polizia. Ace e i genitori sono stati avverti, e stanno tornado.”
“ Robin-chan?”
“E’ andata a casa di quella Tibby insieme a Franky.”
Arrivarono alla macchina ed entrarono per fare per l’ultima volta quella strada e aspettare notizie a Monkey Manior.
“Cosa si aspettano di trovare?”
“Nulla, suppongo.”
****
“E’ scomparsa?” chiese incredula Robin.
“Sì, oggi, aveva detto che si fermava a pranzo da un amica per studire tutto il pomeriggio, ma non è più tornata.”
“Avevate sentito l’amica? Cosa vi ha detto?” chiese Franky
La madre di Tibby sospirò avvilita e un po’ spaventata, quella donna e quell’uomo l’avevano intimorita parecchio con la loro algida presenza, e, quei vesti costosi. Erano molto educati e gentili; Erano formali parlando con lei e non c’era abituata.
“Non l’ha vista; a casa sua non è mai andata. Le aveva detto di aspettare a casa, perché s’era ricordata di fare una commissione per me. Non era vero, Signora! L’amica ha aspettato invano, perché Tibby non è più venuta.”
“E, mi dica, Signora, le sue cose ci sono ancora nel armadio?”
“No. Io lavoro tutto il giorno, e quando me ne sono accorta tardi.”
Robin chiuse gli occhi. Non aveva più nessun dubbio.
****
Ore 9:00, due ore dopo il rapimento

La villa Monkey si riempì di gente, di poliziotti che montavano apparecchi per le intercettazioni, chi controllava stanze, le cose di Rufy solo per essere certi che non si trattasse di un allontanamento volontario.
“Questi sono del tutto imbecilli! Come possono pensare che Rufy si possa essere allontanato volontariamente?!” urlò Nami imbufalita.
Loro conoscevano Rufy, quasi quanto le loro tasche e sapevano che non li avrebbe mai lasciati così. Era un idiota, e prendeva e partiva così, ma non spariva per due ore... erano già le Nove. Rufy a quell’ora avrebbe avuto una fame da lupi, e sarebbe tornato per mangiare.
Senza soldi, con un panino che già, ne era sicura, Rufy aveva fatto sparire nel suo stomaco.
“ Escludono ogni possibilità.” Disse Robin.
Erano tutti radunati in salotto, e non avevano nessuna intenzione di andarsene. Sarebbero stati lì, insieme per dare una mano.
“Quello che temo ora, è l’arrivo dei giornalisti. Quanto tempo ci metteranno?” chiese Sanji.
“Pali del diavolo, cuoco. Eccoli che si accalcano nel cancello.”
“COSA?!” esclamarono tutti insieme.
“OH è un guaio! Potrebbero mettere in pericolo Rufy!” notò Brook.
“Era prevedibile, stiamo parlando di una delle più importati famiglie. Quelli c’hanno spie da per tutto.” Affermò atono Usopp.
“Merda! Dov’è l’accendino?!”
La porta si aprì e il viceammiraglio comparve rumorosamente. L’informò che Dragon e sua moglie non sarebbero potuto arrivare prima di Domani mattina. Ace, sarebbe riuscito ad arrivare forse in nottata.
“Noi siamo a disposizione.” Disse Zoro per tutti.
“Lo so, ragazzo.”
“Con i giornalisti? Cosa facciamo?” chiese Franky.
“ Di quelli non ci dobbiamo preoccupare. La polizia sta provvedendo per rimandarli da dove sono venuto.”
Dopodiché Grap tornò ad attivarsi. Voleva bene al nipote checché se ne pensasse; aveva dei metodi educativi poco ortodossi, ma lo amava.
 Girò di farla pagare a chi avesse torto solo un capello al suo nipote più giovane. Promessa da marine.

Ore 3:00, otto ore dopo il rapimento


“RUFY ! SI SA NIENTE?! COSA CAZZO STATE FACENDO QUI CON LE MANI IN MANO?! DOV’E’ MIO FRATELLO?!”
“Ace...” esclamò Nami svegliandosi di sopra assalto.
Si erano addormentati sfiniti dalle incessanti domande degli inquirenti, le ricerche le quali avevano preso parte. Robin si era proferita di chiamare tutti quelli che conoscevano Rufy se lo avessero visto. Moltissimi si proferirono di aiutarli nelle ricerche, e  ormai grazie ai giornali e alle TV tutta la città sapeva del rapimento.
I rapitori, ancora non si facevano vivi.
Nami  e Zoro si erano addormentati abbracciati, ma in quella situazione nessuno sembrò accorgersene, o forse, lo avevano capito e non erano così sorpresi dopo tutto.
Ace entrò, anzi, fu praticamente buttato dentro da Grap, urlandogli che se non riusciva a star calmo era meglio che se ne stesse buono lì.
“E’ stata lei, vero?!”
Ormai tutti erano svegli e gurdarono in silenzio afflitti il ragazzo, che aveva due grosse occhiaie per aver guidato tutta la notte come un pazzo.
“Ed è stata qui...l’abbiamo pure ospitata...” disse tra se mettendo le mani fra i capelli.
“Ace, non ci sono prove, comunque. Gli inquirenti dicono che il suo allenamento potrebbe non essere collegato.” Provò a spiegare Nami
“Chi se ne frega quello che dicono gli inquirenti! Cosa stano facendo, eh?! Mio fratello è stato preso e loro non fanno un cazzo!” urlò.
“Scusate...” si riprese crollando su una sedia vuota.
“Figurati...”
Tramava, Ace tremava, dalla rabbia, dallo spavento, nessuno poteva capire, Rufy era il suo fratellino scemo da proteggere.
“E’ colpa mia... non avrei dovuto lasciarlo solo...”
Una parola, così temuta, altrettanto inevitabile. Essere in colpa, di qualcosa che forse era inevitabile, qualcosa di tanto terribile quasi si faceva fatica a pronunciare.
Terrore, Rabbia, senso di colpa.
“Non è colpa tua, Ace. Non è colpa di nessuno. Lo ritroveremo, e ce lo riprenderemo. Costi quello che costi. La pagheranno dopo questo. Non la passeranno liscia.” Disse Zoro.
Potrebbero sembrare parole inutili, senza senso eppure ebbero il potere di rianimare i loro animi.
Avrebbero fatto di tutto per riportare a casa Rufy.



Ore 8.oo, 12 ore dopo il rapimento


L’auto nera di Dragon si fermò, dopo essere riuscito a passare a fatica tra la folla fuori casa sua, nello spiazzo davanti casa.
Dragon si girò verso la moglie che continuava a singhiozzare e a pina angere disperata. Si tamponava gli occhi neri con un fazzoletto di cotone, ma le sue spalle tremavano.
Monkey D. Aiko  assomigliava a suo figlio minore, quasi fossero gemelli. Aveva capelli neri che le arrivavano sotto il collo, un po’ spettinati, occhi neri e lucenti, una corporatura agile e snella, un seno grande nonostante la corporatura, vita stretta e fianchi larghi. La sua bellezza era famosa in tutti i salotti d’abbene, e le chiacchiere non mancavano. Se fosse stata in piedi sarebbe stata alta quanto Rufy.
“Come...sigh...è potuto accadere...Sigh?!”
“Aiko, stai tranquilla, la polizia è stata avvertita in tempo. E’ già qualcosa.”
“Però ora Rufy è in mano di quelle persone...sigh... e se gli tagliano un orecchio? O qualche altra parte del corpo?!” ululò spaventata.
Dragon si sorprese, come faceva a sapere di una tale eventualità che non poté non chiederlo a sua moglie.
“Ho visto uno di quei film dove alla famiglia arrivava un pezzo di...” Akio non riuscì a continuare presa da un attacco di pianto improvviso.
Dragon prese nota mentalmente di vietarle certi tipi di film  impressionabili. Aiko era troppo ingenua e pura alle volte.
“Solo se non pagheremo, potrebbe accadere, ma noi lo faremo quindi non c’è pericolo. Te la senti? Dovrai correre, subito dentro casa. Va bene.”
“Aye.”

Poche ore più tardi arrivò la chiamata.
__________
N/N
Buona sera! Mi inchino umilmente per il grande ritardo! Ma dovrete avere ancora un po' di panzienza, perchè appena avrò un po' più di tempo aggiornerò più frequentemente.
Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo questa Fic!
Angolo Recensioni:
Deidaraforever: * Covo pinguini-soldato: La porta sbatte violentemente e Fanny87 fa la sua comparsa insieme ad una grossa valigia.  Pinguino-gamma: Scritrice! E' lei?!" Fanny87: "Sì! voglio Ace e Deidareforever a raporto!" "Subito!" Fanny87 trova ace e Deidaraforever ancora in fiamme, e con una schietta li spegne e proclama: Ace, Deidara, basta! Rufy a bisogno di voi! riprendetevi!"XD Ok, sto fuori, perdonami. Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! anche se un po' cortino, volevo dare l'idea del forte legame che lì lega, spero di essere riuscita. sperò che questo capitolo ti sia piaciuto! che mi dici della mamma di Rufy? ti piace? un bacio Fanny
Ncl: oddio, se veramente riesco a renderli come in un cartoon, mi sento onorata!
   
 
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