Eccomi qui con l’ultimo capitolo, buona lettura!


Insieme
 
Dopo minuti che a Ron sembrarono ore, Hermione uscì dal bagno, andando dritta verso il letto sul quale il ragazzo si dimenava pur rimanendo seduto e si sistemò di fronte a lui, un po’ imbarazzata. Ron non le aveva tolto lo sguardo di dosso per un secondo: quel pigiama, pur non essendo né stretto né corto, faceva risaltare le sue forme delicate ed era bellissima.
«Sei bellissima» le disse infatti allungando una mano e accarezzandole una guancia.
«Grazie» rispose lei arrossendo.
Subito dopo, vedendo ciò che Ron teneva in mano, si alzò correndo verso la valigia, dalla quale tirò fuori un pacchetto ricoperto di carta blu, poi tornò sul letto.
«Ecco, adesso possiamo scambiarci i regali.» disse porgendogli il pacchetto.
Lui le mise in mano la scatolina e cominciò a scartare il suo regalo con impazienza.
«Wow, è stupendo!» disse Ron tirando fuori un libro dal titolo “Le moderne squadre di Quidditch - formazione, successi e insuccessi”, con in copertina un Cacciatore che cercava di tirare la Pluffa in uno degli anelli, la quale veniva immancabilmente parata dal Portiere.
Lo alzò come per controllare che fosse vero: «Era un secolo che lo volevo, c’è dentro anche la storia dei Cannoni di Chudley, e quasi ho ucciso Harry che non me l’ha regalato.»
«E secondo te perché non l’ha fatto?» chiese Hermione sorridendogli.
«Sei grande, Hermione!» ribatté lui abbracciandola e stampandole un bacio sulla bocca. «Adesso però apri il tuo, dai!» continuò mettendole in mano il regalo che lei aveva appoggiato sul letto.
Così lei cominciò a scartare la scatolina rettangolare, e dopo aver alzato il coperchio si portò una mano alla bocca.
«Ron… è bellissimo!» esclamò la ragazza.
«Dai provalo.» Ron prese dalla scatola un braccialetto formato da una fine catenella d’argento a cui erano appesi alcuni ciondoli a forma di piccole libellule e farfalle, e lo agganciò al polso che lei gli porgeva.
«Mi sono fatto consigliare da Fleur sul che cosa regalarti» cominciò a spiegare il ragazzo, mentre Hermione ammirava il suo regalo, «Ma poi il braccialetto l’ho scelto io, e mi ha consigliato anche di metterci un Incantesimo Districante in modo che i ciondoli non si impiglino nelle maglie o da altre parti. Sono contento che ti piaccia.» Il sorriso del ragazzo era a trentadue denti.
«Certo che mi piace!» affermò Hermione mettendogli le braccia attorno al collo e appoggiando le labbra sulle sue, per un bacio lento e delicato.
Senza accorgersene si coricarono sul letto, mentre le carte dei regali cadevano per terra. Le labbra di uno erano affamate di quelle dell’altra e viceversa, Ron sfiorava la schiena di Hermione attraverso la maglia del pigiama mentre la ragazza gli accarezzava i capelli e il collo.
La bocca di Ron si spostò vicino all’orecchio di lei: «Ti amo» sussurrò prima di passare le labbra sul suo collo, lasciandole piccoli baci caldi che la fecero sussultare.
«Anch’io amo te» replicò lei quando ritrovò la voce.
Lentamente, la mano di Ron scivolò più in basso, sollevando di poco l’orlo della maglia di Hermione, aspettando la sua reazione. Lei si strinse ancora di più a lui, che quindi prese coraggio e passò la mano sulla sua schiena nuda, accarezzandola delicatamente. Hermione fece scendere una mano sull’addome del ragazzo, passando poi sotto la maglia e risalendo sul suo petto con una leggera carezza che lo fece rabbrividire. Le labbra di Ron catturarono ancora quelle di Hermione, che si aprirono per far entrare la lingua del ragazzo, mentre l’altra sua mano era sulla sua guancia.
Poco dopo le maglie dei pigiami divennero d’intralcio e furono tolte. Ron non poté fare a meno di posare lo sguardo sul seno di lei, sfiorando con un dito la pelle sopra l’incavo tra i seni.
«Scusami» disse subito allontanando la mano e arrossendo.
Anche Hermione era un po’ imbarazzata, mai le era capitato di trovarsi in una situazione simile con un ragazzo.
«No…» rispose lei un po’ titubante, cercando di fargli capire che la cosa non le dava fastidio. Anche lei guardava il petto del ragazzo per la prima volta e osò posarci su un morbido bacio, che lo fece piacevolmente sorprendere.
Intanto le mani di Ron si spostavano delicatamente sulla sua pelle, dalla schiena alle spalle e poi giù lungo le braccia, per poi tornare sui fianchi. Queste carezze la facevano rabbrividire e, appoggiata al corpo del suo ragazzo, pensava a quanto era fortunata.
«Dai, andiamo sotto le coperte che tra un po’ ci viene freddo» disse Ron spostando con un braccio Hermione, che si era attaccata al suo collo, e con l’altra le coperte. Poi le fece appoggiare dolcemente la testa nell’incavo tra la spalla e il petto, carezzandole il viso con l’altra mano, tenendo stretta a sé la cosa più importante che aveva al mondo.
«Dormi, piccola.» le sussurrò teneramente.
Hermione era tranquilla e chiuse gli occhi:
«Ti amo»




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Avevo preannunciato che i capitoli sarebbero stati corti, anche se questo è leggermente più lungo degli altri due. Poteva essere una fan-fiction con un solo capitolo, ma da come ho diviso i punti di vista di Ron ed Hermione ho pensato che fosse meglio così.
Spero che sia piaciuta!
Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno recensito e hanno messo la storia tra i preferiti o le seguite :)