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Autore: Ikigai01    06/04/2010    1 recensioni
Il cuore di Hermione sobbalzò facendo annullare tutto quello che li  circondava. Sentiva il dolce profumo di Draco sulla pelle e le sue dita che le avvolgevano la nuca accarezzandole i capelli.
Tutta la tristezza dovuta al litigio con Ron sparì all’improvviso  lasciando posto a così tanta felicità che era sicura non sarebbe riuscita a contenere.
Sentì le labbra di Draco stendersi in un sorriso «Grazie, Hermione…»  sussurrò.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Odio i tuoi giochetti da insopportabile so-tutto-io!

Quella mattina Hermione, Harry e Ron come di consueto fecero colazione insieme.

«Io.. scusami Hermione, davvero. Non so cosa mi è preso ieri sera.» disse Ron stringendo una mano della ragazza nelle sue.

«Sì, Ronald. Non preoccuparti. Ti ho perdonato subito dopo che ti ho girato le spalle. Sei il mio migliore amico dopotutto.» sorrise senza guardarlo. All’improvviso le tornò in mente l’episodio della notte prima. «A proposito! Ieri dopo la litigata ho trovato Malfoy ubriaco e malridotto nascosto all’angolo delle scale nel nostro corridoio. Aveva un grosso taglio su una mano e così l’ho portato in infermeria.» Hermione si girò involontariamente verso il tavolo di Serpeverde. Draco non c’era.

«Pff… potefi lafciaflo lì!» disse Ron maligno mentre masticava un pezzo di pancetta.

Hermione gli lanciò uno sguardo accigliato.

«Avrà fatto a botte con qualcuno per quella gnocca di Pansy» Harry rise della propria battuta, e così fecero anche gli altri due. « Anche se devo ammettere che ha un bel fisico. Quel vestito rosa acceso era perfettamente intonato con il suo naso da maiale! Hahaha!»

Hermione osservò Harry con occhi stralunati, ma non riuscì a mantenere il solito comportamento composto, e ridendo sputò il suo succo di zucca mattutino. «Maledetto! Mi fai bagnare tutta!»

All’improvviso Ron smise di ridere, e il suo sorriso si spense del tutto appena una mano toccò la spalla di Hermione. «Hermi-un! Dove finita tu ieri sera?» la ragazza sobbalzò, ma rivolse al ragazzo un grande sorriso.

«Oh Viktor! Sì.. Scusami davvero per ieri sera ma ho avuto un piccolo problema,» fulminò Ron con lo sguardo « e purtroppo sono dovuta tornare nella mia stanza presto. Ti avrei cercato se non fossi venuto tu.»

«Non preoccupare. Io e te ci vediamo in biblioteca dopo?»

Hermione annuì sorridente, e Krum se ne andò soddisfatto.

« Santo cielo Ronald! Il fatto di averti perdonato non significa che condivido quello che pensi di Viktor! Smettila di guardarmi in quel modo, ci frequentiamo okay? E non smetterò solo perché a te non piace».

Detto ciò la ragazza prese le sue cose e si avviò verso l’uscita della sala comune.

 

 

Le prime ore scolastiche passarono piuttosto in fretta. Finita la lezione di pozioni e raccolte le sue cose, Hermione raggiunse Draco quando aveva ormai già attraversato tutti i sotterranei.

Dovette chiamarlo più di una volta, ma alla fine il ragazzo si bloccò. «Cosa vuoi, Granger?».

Hermione si stupì del tono di voce duro di Malfoy. «Mi aspetterei almeno un grazie da te per ieri notte. Dopotutto, non molti ti avrebbero aiut…» «Shhh!» il ragazzo la zittì sbattendola al muro con forza. «Non hai detto a nessuno di ieri, spero. Ho una certa reputazione, io».

«No…» mentì lei, cercando di nascondere il rossore delle guance con i ricci più lunghi dei suoi capelli.

«Almeno sei brava in qualcosa. Non mi piace ricevere aiuto, soprattutto se chi me lo offre è una mezzosangue. In ogni caso ieri sera ero in grado di cavarmela da solo senza problemi».

A Hermione tornò in mente quando, due anni prima, Malfoy l’aveva chiamata nello stesso modo.

Ingoiò con fatica tutte le cattiverei che avrebbe voluto dirgli, poi rise. «Ieri sera non mi sembrava ti interessasse molto del fatto che sono una mezzosangue».

Malfoy spalancò gli occhi. «Ma insomma Granger! Ero ubriaco marcio, non ero in me! Non rispondevo alle mie azioni!»

Hermione sorrise: «E quindi stai dicendo che avevi bisogno di aiuto, anche se da parte di una come me. Ti facevo più furbo, Draco».

Malfoy aprì la bocca e la richiuse subito. Gli occhi vorticavano alla ricerca di qualcosa da dire. «Odio i tuoi giochetti da insopportabile so-tutto-io» lanciò un’ultima occhiata a Hermione, e si allontanò a lunghi passi per le scale dei sotterranei.

   
 
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