sono tornata a casa oggi.
Avevo sperato di poter toccare il computer
ieri e invece no.
Diciamocelo, alla Pasquetta era un po’ difficile
riuscire ad aggiornare.
In ogni caso ringrazio tantissimo YUKO CHAN QUISTIS18 YUREI
EROL89 però questa volta non ho intenzione di rispondervi
personalmente. Siete troppo sveglie e non avete idea di quanto vi siete
avvicinate alla verità , magari facendo così riesco a tenere ancora un altro po’
nascosta la situazione.
Mi ha fatto un piacere immenso leggere i
vostri commenti vi ringrazio di cuore, e ringrazio anche tutti quelli che
seguono.
Spero di riuscire ad aggiornare di nuovo lunedi in ogni caso ci sentiamo la settimana prossima!
Ciao a tutti e buona lettura!
Sasuke quel pomeriggio era di umore pessimo.
Per quale motivo?
Beh ce ne erano svariati di motivi, non sapeva metterli
in ordine di irritazione.
Tanto per convincere odiavo quella scuola di stupidi
trucchi e odiava quello stupido dobe.
No, non era geloso, semplicemente odiava tutti quegli sguardi
che lanciavano verso Naruto, tutti quelli che lo guardavano ammirati.
E poi quel dobe era
dannatamente bravo.
L'aveva visto far sparire oggetti di grosse dimensioni
e giocare con gli anelli con un’abilita che non credeva possibile. che
Il fatto che Naruto non facesse caso a tutti quegli
sguardi gli dava immensamente sui nervi… forse lui era infastidito perché per
una volta non era al centro dell'attenzione? Era invidioso?
Gli Uchiha non sono invidiosi
ne tanto meno gelosi, non di tipi come Naruto.
Il suo livello di nervosismo poi era salito ad un
livello più allarmante quando uno degli altri idioti che frequentavano quella
palestra che usavano per allenamento aveva deciso di trovare un modo per
distrarre Naruto mentre eseguiva uno dei suoi trucchi, e il suddetto modo
consisteva nell’ abbassargli quegli orrendi pantaloni color arancione.
Il tutto era terminato con il dobe
per eccellenza che aveva deciso di rincorrere il disturbatore in quelle
condizioni per tutto il parametro della palestra urlando "Deidara ti faccio esplodere io!” .
Le cretinate di questo tipo gli facevano salire il
sangue alla testa.
Si, erano decisamente il comportamento cretino ad
irritarlo anche se Naruto poteva evitare di continuare a girare seminudo. Aveva
represso più volte la voglia di picchiarlo e rivestirlo a forza (anzi diciamo
pure strozzarlo con i suoi pantaloni!)
Cercando di calmarsi si era messo ad analizzare la
situazione appuntandosi mentalmente nomi e facce delle persone che frequentavano
quel posto.
Oltre a Naruto c'era Deidara
(quello che l’aveva importunato) che aveva dei capelli lunghi e biondi ed era
fissato con gli effetti speciali e le esplosioni ; un certo Sasori
dai capelli rosso fuoco che faceva il ventriloquo ed evidentemente non si accorgeva
che le sue marionette no erano ne simpatiche ne divertenti ma piuttosto inquietanti.
Ancora c'erano Hinata e una sua amica con capelli corti
e verdini che non aveva mai visto.
In seguito erano arrivati Tenten,
una ragazza di un anno più grande di loro con due stupide palline sulla testa a
Neji (incredibile! anche lui che si era sempre
mostrato così composto e distaccato) che non appena l'aveva visto aveva cominciato
a blaterare scuse sul fatto di dover solo “controllare l’incolumità della
cugina”.
Infine erano arrivati altri due ragazzi che aveva
intravisto nell’istituto scolastico ma con cui non aveva mai avuto a che fare,
una biondina con 4 codini e una gonna con uno spacco allucinante, e un ragazzino
dall’aria scontroso e dai capelli rossi che aveva scoperto si chiamava Gaara.
Naruto, con sommo disappunto di Sasuke, aveva salutato
tutti fin troppo calorosamente (lui non approvava quelle smancerie!) incluso questo insulso rossino
su cui si era praticamente gettato addosso.
E il suo livello di nervosismo aveva raggiunto picchi
che credeva non potevano essere raggiunti da un semplice umano.
Poi si era corretto, lui era un’ Uchiha
non un semplice umano. Cercando di Trattenere i suoi istinti omicidi verso tuto il resto del mondo si era alzato ed era semplicemente
uscito da quella bolgia senza avvisare nessuno, conscio (dolorosamente) che nessuno
si sarebbe accorto della sua mancanza, nemmeno Naruto.
Il biondo era evidentemente troppo occupato con i suoi
amici.
Questo fatto lo rendeva furioso e lo innervosiva al
tempo stesso poiché non riusciva a comprendere il motivo della sua rabbia.
Mentre camminava per mettere più distanza possibile tra
lui e quella scuola malefica individuò un ultimo irritante motivo per cui il
suo umore era pessimo: di tutti quei tipi strambi radunati in quella palestra non
ce ne era nessuno che aveva i capelli scuri e gli occhi chiari esclusa Hinata.
Ma ormai era giunto alla conclusione che Hinata non
poteva essere la persona che cercava.
Certo nascondeva una certa abilità e sinuosità che non avrebbe
mai creduto possedesse, ma sicuramente non poteva essere Kyo o il suo complice.
Era una donna! Non che lui avesse non so quali idee
maschiliste ma il fisico di una donna era pur sempre riconoscibile rispetto a
quello di un uomo e poi una donna non gli avrebbe mai potuto procurare quella
scarica elettrica che sentiva quando era vicino Kyo.
Cercò di sorvolare sulle implicazioni che comportava
quella frase che il suo cervello aveva formulato.
Cercò di riconcentrarsi su argomenti utili come capire
come poteva scovare altre informazioni su Kyo.
O la sua intuizione era sbagliata e Kyo non era una persona che conosceva e che
frequentava la sua scuola oppure semplicemente si mascherava.
Poteva usare una parrucca o tingersi i capelli.
In fondo non era difficile scovare oggetti del genere…
una parrucca e delle lenti colorate…
Era ufficialmente tornato al punto di partenza…Kyo
poteva essere chiunque…
o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~
-Naruto
vuoi lasciarmi andare? -
- scusami Temari! Ma davvero era
da tanto che non ti vedevo e non ti salutano per bene -
- io in questi giorni sono venuta, eri tu che eri
sempre irraggiungibile! -
- giusto, avevo i miei buoni motivi - fece sorridendo
sornione.
La ragazza ricambiò il sorriso.
Mentre vagava con lo sguardo Naruto intravide la figura
di Hinata impegnata a maneggiare dei cerchi colorati.
Imprecò mentalmente.
Meno male che si era ripromesso di chiederle scusa il
prima possibile.
Si congedò da Temari e le
corse incontro.
Inutile dire che la mora vedendolo arrivare arrossì di
botto.
- Hinata-chan ti posso
parlare? -
La ragazza ancora sorpresa annuì.
Naruto fece cenno di seguirla in disparte.
- Prima ti avevo detto di ricordarmi, ho mille cose per
la testa e mi passano di mente con facilità! Comunque
ti devo delle scuse -
- per cosa? - balbettò non capendo seriamente a cosa il
biondo si riferisse.
- Per ieri! Dovevamo allenarci insieme! poi sono salito un secondo in camera ma ho
incontrato Tsunade a mi sono dimenticato del resto. Scommetto che sei rimasta
ad aspettarmi vero? -
L'aumentare del rossore fu una chiara risposta affermativa.
- Se ti va possiamo recuperare oggi il pomeriggio che
non abbiamo passato ieri insieme, ti va? Possiamo anche uscire e andare a
mangiare una fetta di torta!
Hinata lo fissò
sgranando gli occhi.
Possibile che quello fosse … Forse davvero poteva
essere...
un appuntamento?
Prima che potesse rispondere però Naruto la interruppe di
nuovo.
- Ah Hinata, che ci facevi stamattina al parco? Hai
detto che eri al parco vero? -
Hinata scosse la testa.
- Veramente Naruto non potrei dirtelo... è un segreto…-
Naruto sfoderò il suo miglior sguardo da cucciolo
indifeso e prese tra le sue le mani dalla ragazza.
- Nooo Hina-chan
così mi offendi !credi che io vada in giro a spifferare i segreti altrui? Oppure
vuoi nascondere qualcosa proprio a me? ti ho fatto qualcosa di male?
Hinata guardò gli occhi azzurri e poi le sue mani.
Sembrò pensarci seriamente prima di rispondere.
-mi prometti che non riderai di me?-disse poi seria.
Anche Naruto fece una faccia seria.
- prometto –
Hinata prese a parlare fissando con molto interesse le
sue scarpe
- Veramente, state preparando un'esibizione sui pattini
vero? … ecco io non ci so andare…-
- Hinata ! poteva dirmelo! Quando Tsunade ha chiesto se
andava bene per tutti non hai detto nulla!
- Non volevo dare fastidio! Ho pensato se mi allenavo tutti i giorni
potevo anche farcela a provare con voi e a rallentare nessuno!-
Naruto tirò su il viso di Hinata costringendola a
guardarlo.
-
Me lo dovevi dire, qui non si fa nulla da
soli, ci dobbiamo aiutare tutti ok? Per questo eri al parco stamattina prima di
venire a scuola? –
-
Sisi,
ci vado tutte le mattine da due settimane …-
-
E stamattina come mai hai fatto tardi? Di la verità hai perso la
concezione del tempo? –
-
a dire la verità no, stamattina al parco c'erano un sacco di agenti
che pattugliavano le strade… hanno fatto un po’ di storie per lasciarmi andare
e hanno perquisito il mio zaino, tanto avevo solo i roller e i libri non ho
mica capito cosa stessero cercando... -
-
Vedi che ti cacci nei guai quando sei da sola? La prossima volta ci andremo insieme, anzi
potremmo provarci acne ades…
Poi improvvisamente Naruto
si blocco.
Hinata avverti una strana
sensazione come un brivido che risaliva lungo la schiena.
Era come se qualcuno li
stesse fissando intensamente .
Quando alzò la testa non
vide nessuno.
Osservò Naruto guardarsi
leggermente intorno e fermarsi come per riflettere.
- Hinata scusami ma sono
costretto a rimandare anche oggi.
Mi sono appena ricordato di
un impegno.-
Hinata lo guardò dispiaciuta,
il suo quasi appuntamento era
appena sfumato.
-
Non fa niente – mormorò.
- Davvero mi dispiace ma oggi
devo chiedere scusa ad un’altra persona –
E così dicendo saluto la
ragazza e si diresse sicuro verso l’uscita dalla palestra.
La persona che voleva
avrebbe capito e l'avrebbe seguito.
E cosi avrebbe risolto
anche quella situazione...
Un momento... dove era
finto Sasuke?
o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o
~
- DriiiiIN
–
- Sasuke riconobbe il
suono anonimo del suo cellulare.
Chi poteva essere?
Si fermò. Avrebbe
ritardato il suo ritorno a casa.
Tanto meglio, non aveva
sicuramente fretta di tornare in quella casa vuota in cui viveva da solo.
Quando si sentiva giù o
irritato faceva uno squillo o si trovava "per caso” nelle vicinanze di Naruto.
Quel giorno però era il biondo
che gli aveva fatto girare le scatole.
Dopo un paio di squilli
decise di degnare il mittente della chiamata di una risposta.
Anonimo.
Forse doveva farlo aspettare
di più, in fondo a lui cosa importava?
Era quello sconosciuto che
aveva deciso di importunarlo con l'anonimo ed era già tanto se rispondeva alla
chiamata.
- chi è? - fece aspro.
- Oh come mai cosi
scontroso Sasuke-kun ? Giornata storta?-
- Kabuto-
disse gelido cercando di far trasparire tutto il suo disprezzo.
Se quell’ essere aveva
chiamato significava che c'erano buone notizie, buone per Kabuto ovviamente,
per lui erano sicuramente pessime notizie.
- Oh deduco che non sei
contento di sentirmi -
- Sto per chiudere-
-Allora non vuoi sapere le
ultime novità? Che peccato, sono così interessanti … -
Sasuke malgrado tutto rimase
incuriosito e non chiuse la chiamata.
Sentì l'altro attendere
qualche secondo, sicuramente per vedere la sua reazione.
Si maledisse per la sua
curiosità e fu quasi sicuro di poter vedere un ghigno sadico allargarsi sul
volto di Kabuto.
- Allora ti interessa...-
"Non rispondere Sasuke,
vuole solo provocarti” si ritrovò a pensare come un mantra per mantenere
l'autocontrollo .
- Sai Sasuke-kun,
poco fa, per caso l'ispettore è venuto a conoscenza del fatto che tu sospetti
di conoscere la vera identità di Kyo, magari fra qualcuno dei tuoi compagni di
classe....
Sasuke capì subito quello
che era successo.
- Hai letto i miei appunti
bastardo! –
Ricordò la vaga sensazione
avvertita la sera prima di non trovare uno dei suoi quaderni, ma era troppo
stanco per controllare.
Kabuto allargò il suo
ghigno.
- Mi sono accidentalmente
capitati sotto gli occhi e ho deciso di mettere al corrente l'ispettore della
tua geniale supposizione e ti farà piacere sapere che non era per niente
contento del fatto che glielo hai tenuto nascosto…-
Sasuke dall’altra parte
del telefono ringhiò.
Si appuntò mentalmente di
dover trovare un modo per uccidere Kabuto e farlo passare per un incidente...
- Ovviamente ho fatto
notare che se c’è veramente questa possibilità che Kyo sia nella scuola ci vorrebbe
un contatto all'interno, un contatto più affidabili di te, che non nasconda nessuna
informazione....-
- si può sapere che cazzo
stai dicendo kabuto? –
- Le mie capacità di
oratore hanno persuaso quasi tutti ad inviare una persona affidabile -
0k, Sasuke ci aveva
ripensato: non voleva farlo passare per un incidente, voleva prendersi il merito
per aver ucciso quel verme.
- Serve un qualcuno di
esterno con la mente lucida, che non sia troppo coinvolto... -
- che cazzo hai combinato
stronzo?-
- Lo scoprirai presto Sasuke-kun, ora purtroppo devo chiudere, sento che sta
cadendo la linea …-
- Non ti azzardare a chiudere
la chiamata! Kabuto?? STRONZO!-
Aveva riattaccato.
Preso da un attacco di
rabbia improvvisa gettò all'aria il cellulare.
-
Sasuke... –
Sentì qualcuno chiamarlo.
Ancora furioso ma già
pronto a riprendere la sua maschera di indifferenza si girò ma si ritrovò di
fronte lo sguardo preoccupato di Naruto.
Un pensiero stupido gli
attraversò testa, proprio come aveva riflettuto prima, quando era nervoso o
triste, anche se agli altri non lo faceva vedere, Naruto se ne
accorgeva ed era sempre, sempre accanto a lui.
Però quella volta lo aveva
fatto arrabbiare.
Si voltò dalla parte
opposta al biondo e continuò a camminare verso casa.
Naruto lo seguì, aveva
capito subito che per qualche motivo Sasuke era “nero”, sarebbe scoppiato da un
momento all'altro. Prese a camminargli accanto in silenzio.
In queste situazioni
delicate bisognava attendere se si voleva ottenere qualcosa.
Il biondo in genere non
era un tipo paziente ma conosceva bene il suo compagno.
Sasuke cambiò bruscamente direzione
svoltando a sinistra. Lui venne colto di sorpresa ci mise un po’ per
raggiungerlo di nuovo.
Quando lo raggiunse quasi
non ci andò a sbattere contro.
- che vuoi?- gli abbaiò
contro il moro.
Naruto sospirò capendo la
situazione: Sasuke non era solo arrabbiato, era arrabbiato con lui.
- Niente volevo
passeggiare con te, ce l'hai con me?- chiese a bruciapelo.
- Si - rispose altrettanto
di getto Sasuke.
Naruto apparve leggermente
offeso da quella risposta.
- E posso sapere per quale
motivo?-
- Perché sei un dobe e mi dai fastidio, tutti gli idioti mi danno fastidio,
tu quegli idioti di quella tua dannatissima palestra e quello stronzio con gli
occhiali e...-
Il biondo aveva alzato un dito per ogni nome
pronunciato dall’altro contandoli, poi alzò un quarto dito anticipando le parole
del moro.
- e quel pagliaccio che si crede un mago ma invece è solo
un ladruncolo. –
Sasuke lo guardò furente e riprese a camminare
velocemente con lo scopo di levarsi Naruto dalle scatole.
- Eh Scusa! Sas’ke aspetta! Scherzavo, eddai aspettami!-
Con una corsa riusci a
raggiungerlo di nuovo.
- cercavo solo di alleggerire l’atmosfera! –
Sasuke continuava a non rispondere.
-0k cominciamo dall'inizio, cosa ti ho fatto? E poi
perché te ne sei andato? Non ti divertivi in palestra? -
- No - fece secco l'altro - non mi piace vedere idioti
in mutande -continuò accorgendosi solo dopo di aver pronunciato quella frase ad
alta voce.
- Guarda che è stata colpa di quel cretino di Deidara, mica mi metto su un cubo a fare spogliarelli.... –
A Sasuke venne in mente un flash del biondo circondato
da luci soffuse che ballava a ritmo di musica.
Scosse la testa.
Non era davvero il momento di pensare a questa cosa, soprattutto
perché i pensieri prendevano delle strade strane e pericolose.
Era tutta colpa di Naruto, solo lui era capace di
fargli venire in mente certe cose... assurde!
Per un momento si ritrovò ancora più incazzato.
- E che centra Kabuto
allora? - disse il biondo ricordandosi che nell’elenco c’era lo “ stronzo con
gli occhiali” epiteto rivolto solo a Kabuto
-è stronzo e sta
combinando qualcosa!- fece Sasuke sorprendendosi nel constatare quanto
profondamente Naruto lo conoscesse.
Mentre Nasuto stava per rispondere sentirono un urlo in
lontananza
-Sasuke-kun -
La chioma rosa di Sakura si stava avvicinando a loro. Sembrava
diretta ad una festa o qualcosa del genere perché indossava un abito elegantissimo
color turchese. Era meravigliosa.
Naruto sorrise; aveva rinunciato a Sakura molto tempo
prima, sapeva che nel suo cuore c'era solo il moro.
- Sta arrivando lei quindi
ti lascio, mi raccomando Sas’ke
non farti mettere sotto da quello sbruffone, sei mille volte più intelligente
di lui... io ho fiducia in te - disse sorridendo.
Sasuke ebbe un sussulto.
Naruto rivolse il suo
sguardo alla ragazza che ormai li aveva quasi raggiunti.
Apprezzò ancora di più il
vestito che lasciava generosamente scoperte le gambe e le spalle e notò che al
collo indossava una scintillante catenina con un ciondolo... azzurro?
Sgranò gli occhi
impercettibilmente poi scosse la testa. Non ora.
Salutò la ragazza poi
allontanandosi diede una pacca sulla spalla del compagno sussurrando -ti lascio
in buone mani Sas’ke - ....
sussurro che non sfuggì all' Uchiha.
Sasuke vide come a
rallentatore il biondo allontanarsi e lo ragagazza
arrivare e salutarlo con un bacio sulla guancia.
Sentì il profumo fin
troppo forte che aveva addosso la ragazza mentre un solo pensiero lo investiva.
“Sei davvero convinto che le
mani in cui mi lasci sono davvero migliore delle tue, Naruto?”
Nonostante non trovava una
risposta a quella domanda si rese conto che la sola presenza di Naruto aveva
fatto scemare il nervosismo che aveva addosso.
ME LO LASCIATE UN PICCOLO COMMENTINO PLEASE?
GRAZIE.