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Autore: STACY    06/04/2010    6 recensioni
- finalmente poteva toccare con mano quel prezioso zaffiro... -
Doveva fare in fretta, qualcuno poteva acorgersi di lui.
La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il gioiello sembrava perfetta.
Forse questa volta l'aveva trovata.
con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa facendola risplendere sotto la luce fioca del lampione...
Poteva vedere la sua trasparenza...
- MERDA!-
sasu/naru of course ma non spinta...almeno per ora...
P.s. credetemi l'identità di Kyo non è così scontata come sembra...
.°..o0O FINALE ON LINE O0o..°.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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sono tornata a casa oggi.

Avevo sperato di poter toccare il computer ieri e invece no.

Diciamocelo, alla Pasquetta era un po’ difficile riuscire ad aggiornare.

In ogni caso ringrazio tantissimo YUKO CHAN   QUISTIS18  YUREI  EROL89 però questa volta non ho intenzione di rispondervi personalmente. Siete troppo sveglie e non avete idea di quanto vi siete avvicinate alla verità , magari facendo così riesco a tenere ancora un altro po’ nascosta la situazione.

Mi ha fatto un piacere immenso leggere i vostri commenti vi ringrazio di cuore, e ringrazio anche tutti quelli che seguono.

Spero di riuscire ad aggiornare di nuovo lunedi in ogni caso ci sentiamo la settimana prossima!

 

Ciao a tutti e buona lettura!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sasuke quel pomeriggio era di umore pessimo.

Per quale motivo?

Beh ce ne erano svariati di motivi, non sapeva metterli in ordine di irritazione.

Tanto per convincere odiavo quella scuola di stupidi trucchi e odiava quello stupido dobe.

No, non era geloso, semplicemente odiava tutti quegli sguardi che lanciavano verso Naruto, tutti quelli che lo guardavano ammirati.

E poi quel dobe era dannatamente bravo.

L'aveva visto far sparire oggetti di grosse dimensioni e giocare con gli anelli con un’abilita che non credeva possibile. che

 

Il fatto che Naruto non facesse caso a tutti quegli sguardi gli dava immensamente sui nervi… forse lui era infastidito perché per una volta non era al centro dell'attenzione? Era invidioso?

Gli Uchiha non sono invidiosi ne tanto meno gelosi, non di tipi come Naruto.

Il suo livello di nervosismo poi era salito ad un livello più allarmante quando uno degli altri idioti che frequentavano quella palestra che usavano per allenamento aveva deciso di trovare un modo per distrarre Naruto mentre eseguiva uno dei suoi trucchi, e il suddetto modo consisteva nell’ abbassargli quegli orrendi pantaloni color arancione.

Il tutto era terminato con il dobe per eccellenza che aveva deciso di rincorrere il disturbatore in quelle condizioni per tutto il parametro della palestra urlando "Deidara ti faccio esplodere io!” .

Le cretinate di questo tipo gli facevano salire il sangue alla testa.

Si, erano decisamente il comportamento cretino ad irritarlo anche se Naruto poteva evitare di continuare a girare seminudo. Aveva represso più volte la voglia di picchiarlo e rivestirlo a forza (anzi diciamo pure strozzarlo con i suoi pantaloni!)

Cercando di calmarsi si era messo ad analizzare la situazione appuntandosi mentalmente nomi e facce delle persone che frequentavano quel posto.

Oltre a Naruto c'era Deidara (quello che l’aveva importunato) che aveva dei capelli lunghi e biondi ed era fissato con gli effetti speciali e le esplosioni ; un certo Sasori dai capelli rosso fuoco che faceva il ventriloquo ed evidentemente non si accorgeva che le sue marionette no erano ne simpatiche ne divertenti ma piuttosto inquietanti.

Ancora c'erano Hinata e una sua amica con capelli corti e verdini che non aveva mai visto.

In seguito erano arrivati Tenten, una ragazza di un anno più grande di loro con due stupide palline sulla testa a Neji (incredibile! anche lui che si era sempre mostrato così composto e distaccato) che non appena l'aveva visto aveva cominciato a blaterare scuse sul fatto di dover solo “controllare l’incolumità della cugina”.

Infine erano arrivati altri due ragazzi che aveva intravisto nell’istituto scolastico ma con cui non aveva mai avuto a che fare, una biondina con 4 codini e una gonna con uno spacco allucinante, e un ragazzino dall’aria scontroso e dai capelli rossi che aveva scoperto si chiamava Gaara.

Naruto, con sommo disappunto di Sasuke, aveva salutato tutti fin troppo calorosamente (lui non approvava quelle smancerie!)  incluso questo insulso rossino su cui si era praticamente gettato addosso.

E il suo livello di nervosismo aveva raggiunto picchi che credeva non potevano essere raggiunti da un semplice umano.

Poi si era corretto, lui era un’ Uchiha non un semplice umano. Cercando di Trattenere i suoi istinti omicidi verso tuto il resto del mondo si era alzato ed era semplicemente uscito da quella bolgia senza avvisare nessuno, conscio (dolorosamente) che nessuno si sarebbe accorto della sua mancanza, nemmeno Naruto.

Il biondo era evidentemente troppo occupato con i suoi amici.

Questo fatto lo rendeva furioso e lo innervosiva al tempo stesso poiché non riusciva a comprendere il motivo della sua rabbia.

Mentre camminava per mettere più distanza possibile tra lui e quella scuola malefica individuò un ultimo irritante motivo per cui il suo umore era pessimo: di tutti quei tipi strambi radunati in quella palestra non ce ne era nessuno che aveva i capelli scuri e gli occhi chiari esclusa Hinata.

Ma ormai era giunto alla conclusione che Hinata non poteva essere la persona che cercava.

Certo nascondeva una certa abilità e sinuosità che non avrebbe mai creduto possedesse, ma sicuramente non poteva essere Kyo o il suo complice.

Era una donna! Non che lui avesse non so quali idee maschiliste ma il fisico di una donna era pur sempre riconoscibile rispetto a quello di un uomo e poi una donna non gli avrebbe mai potuto procurare quella scarica elettrica che sentiva quando era vicino Kyo.

Cercò di sorvolare sulle implicazioni che comportava quella frase che il suo cervello aveva formulato.

Cercò di riconcentrarsi su argomenti utili come capire come poteva scovare altre informazioni su Kyo.

O la sua intuizione era sbagliata e  Kyo non era una persona che conosceva e che frequentava la sua scuola oppure semplicemente si mascherava.

Poteva usare una parrucca o tingersi i capelli.

In fondo non era difficile scovare oggetti del genere… una parrucca e delle lenti colorate…

Era ufficialmente tornato al punto di partenza…Kyo poteva essere chiunque…

o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~  

 

-Naruto vuoi lasciarmi andare? -

- scusami Temari! Ma davvero era da tanto che non ti vedevo e non ti salutano per bene -

- io in questi giorni sono venuta, eri tu che eri sempre irraggiungibile! -

- giusto, avevo i miei buoni motivi - fece sorridendo sornione.

La ragazza ricambiò il sorriso.

Mentre vagava con lo sguardo Naruto intravide la figura di Hinata impegnata a maneggiare dei cerchi colorati.

Imprecò mentalmente.

Meno male che si era ripromesso di chiederle scusa il prima possibile.

Si congedò da Temari e le corse incontro.

Inutile dire che la mora vedendolo arrivare arrossì di botto.

- Hinata-chan ti posso parlare? -

La ragazza ancora sorpresa annuì.

Naruto fece cenno di seguirla in disparte.

- Prima ti avevo detto di ricordarmi, ho mille cose per la testa e mi passano di mente con facilità!     Comunque ti devo delle scuse      -

- per cosa? - balbettò non capendo seriamente a cosa il biondo si riferisse.

- Per ieri! Dovevamo allenarci insieme! poi  sono salito un secondo in camera ma ho incontrato Tsunade a mi sono dimenticato del resto. Scommetto che sei rimasta ad aspettarmi vero? -

L'aumentare del rossore fu una chiara risposta affermativa.

- Se ti va possiamo recuperare oggi il pomeriggio che non abbiamo passato ieri insieme, ti va? Possiamo anche uscire e andare a mangiare una fetta di torta!

Hinata lo  fissò sgranando gli occhi.

Possibile che quello fosse … Forse davvero poteva essere...

un appuntamento?

Prima che potesse rispondere però Naruto la interruppe di nuovo.

- Ah Hinata, che ci facevi stamattina al parco? Hai detto che eri al parco vero? -

Hinata scosse la testa.

- Veramente Naruto non potrei dirtelo... è un segreto…-

Naruto sfoderò il suo miglior sguardo da cucciolo indifeso e prese tra le sue le mani dalla ragazza.

- Nooo Hina-chan così mi offendi !credi che io vada in giro a spifferare i segreti altrui? Oppure vuoi nascondere qualcosa proprio a me? ti ho fatto qualcosa di male?

Hinata guardò gli occhi azzurri e poi le sue mani.

Sembrò pensarci seriamente prima di rispondere.

-mi prometti che non riderai di me?-disse poi seria.

Anche Naruto fece una faccia seria.

- prometto –

Hinata prese a parlare fissando con molto interesse le sue scarpe

- Veramente, state preparando un'esibizione sui pattini vero? … ecco io non ci so andare…-

- Hinata ! poteva dirmelo! Quando Tsunade ha chiesto se andava bene per tutti non hai detto nulla!

- Non volevo dare fastidio!  Ho pensato se mi allenavo tutti i giorni potevo anche farcela a provare con voi e a rallentare nessuno!-

Naruto tirò su il viso di Hinata costringendola a guardarlo.

-     Me lo dovevi dire, qui non si fa nulla da soli, ci dobbiamo aiutare tutti ok? Per questo eri al parco stamattina prima di venire a scuola? –

-     Sisi, ci vado tutte le mattine da due settimane …-

-     E stamattina come  mai hai fatto tardi? Di la verità hai perso la concezione del tempo? –

-     a dire la verità no,  stamattina al parco c'erano un sacco di agenti che pattugliavano le strade… hanno fatto un po’ di storie per lasciarmi andare e hanno perquisito il mio zaino, tanto avevo solo i roller e i libri non ho mica capito cosa stessero cercando... -

-     Vedi che ti cacci nei  guai quando sei da sola?  La prossima volta ci andremo insieme, anzi potremmo provarci acne ades

Poi improvvisamente Naruto si blocco.

Hinata avverti una strana sensazione come un brivido che risaliva lungo la schiena.

Era come se qualcuno li stesse fissando intensamente .

Quando alzò la testa non vide nessuno.

Osservò Naruto guardarsi leggermente intorno e fermarsi come per riflettere.

- Hinata scusami ma sono costretto a rimandare anche oggi.

Mi sono appena ricordato di un impegno.-

Hinata lo guardò dispiaciuta, il suo quasi appuntamento era

appena sfumato.

-     Non fa niente – mormorò.

- Davvero mi dispiace ma oggi devo chiedere scusa ad un’altra persona –

E così dicendo saluto la ragazza e si diresse sicuro verso l’uscita dalla palestra.

La persona che voleva avrebbe capito e l'avrebbe seguito.

E cosi avrebbe risolto anche quella situazione...

Un momento... dove era finto Sasuke?

o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ 

- DriiiiIN

- Sasuke riconobbe il suono anonimo del suo cellulare.

Chi poteva essere?

Si fermò. Avrebbe ritardato il suo ritorno a casa.

Tanto meglio, non aveva sicuramente fretta di tornare in quella casa vuota in cui viveva da solo.

Quando si sentiva giù o irritato faceva uno squillo o si trovava "per caso” nelle vicinanze di Naruto.

Quel giorno però era il biondo che gli aveva fatto girare le scatole.

Dopo un paio di squilli decise di degnare il mittente della chiamata di una risposta.

Anonimo.

Forse doveva farlo aspettare di più, in fondo a lui cosa importava?

Era quello sconosciuto che aveva deciso di importunarlo con l'anonimo ed era già tanto se rispondeva alla chiamata.

- chi è? - fece aspro.

- Oh come mai cosi scontroso Sasuke-kun ? Giornata storta?-

- Kabuto- disse gelido cercando di far trasparire tutto il suo disprezzo.

Se quell’ essere aveva chiamato significava che c'erano buone notizie, buone per Kabuto ovviamente, per lui erano sicuramente pessime notizie.

- Oh deduco che non sei contento di sentirmi -

- Sto per chiudere-

-Allora non vuoi sapere le ultime novità? Che peccato, sono così interessanti … -

Sasuke malgrado tutto rimase incuriosito e non chiuse la chiamata.

Sentì l'altro attendere qualche secondo, sicuramente per vedere la sua reazione.

Si maledisse per la sua curiosità e fu quasi sicuro di poter vedere un ghigno sadico allargarsi sul volto di Kabuto.

- Allora ti interessa...-

"Non rispondere Sasuke, vuole solo provocarti” si ritrovò a pensare come un mantra per mantenere l'autocontrollo .

- Sai Sasuke-kun, poco fa, per caso l'ispettore è venuto a conoscenza del fatto che tu sospetti di conoscere la vera identità di Kyo, magari fra qualcuno dei tuoi compagni di classe....

Sasuke capì subito quello che era successo.

- Hai letto i miei appunti bastardo! –

Ricordò la vaga sensazione avvertita la sera prima di non trovare uno dei suoi quaderni, ma era troppo stanco per controllare.

Kabuto allargò il suo ghigno.

- Mi sono accidentalmente capitati sotto gli occhi e ho deciso di mettere al corrente l'ispettore della tua geniale supposizione e ti farà piacere sapere che non era per niente contento del fatto che glielo hai tenuto nascosto…-

Sasuke dall’altra parte del telefono ringhiò.

Si appuntò mentalmente di dover trovare un modo per uccidere Kabuto e farlo passare per un incidente...

- Ovviamente ho fatto notare che se c’è veramente questa possibilità che Kyo sia nella scuola ci vorrebbe un contatto all'interno, un contatto più affidabili di te, che non nasconda nessuna informazione....-

- si può sapere che cazzo stai dicendo kabuto? –

- Le mie capacità di oratore hanno persuaso quasi tutti ad inviare una persona affidabile -

0k, Sasuke ci aveva ripensato: non voleva farlo passare per un incidente, voleva prendersi il merito per aver ucciso quel verme.

- Serve un qualcuno di esterno con la mente lucida, che non sia troppo coinvolto... -

- che cazzo hai combinato stronzo?-

- Lo scoprirai presto Sasuke-kun, ora purtroppo devo chiudere, sento che sta cadendo la linea …-

- Non ti azzardare a chiudere la chiamata! Kabuto?? STRONZO!-

Aveva riattaccato.

Preso da un attacco di rabbia improvvisa gettò all'aria il cellulare.

-     Sasuke... –

Sentì qualcuno chiamarlo.

Ancora furioso ma già pronto a riprendere la sua maschera di indifferenza si girò ma si ritrovò di fronte lo sguardo preoccupato di Naruto.

Un pensiero stupido gli attraversò testa, proprio come aveva riflettuto prima, quando era nervoso o triste,  anche se  agli altri non lo faceva vedere, Naruto se ne accorgeva ed era sempre, sempre accanto a lui.

Però quella volta lo aveva fatto arrabbiare.

Si voltò dalla parte opposta al biondo e continuò a camminare verso casa.

Naruto lo seguì, aveva capito subito che per qualche motivo Sasuke era “nero”, sarebbe scoppiato da un momento all'altro. Prese a camminargli accanto in silenzio.

In queste situazioni delicate bisognava attendere se si voleva ottenere qualcosa.

Il biondo in genere non era un tipo paziente ma conosceva bene il suo compagno.

Sasuke cambiò bruscamente direzione svoltando a sinistra. Lui venne colto di sorpresa ci mise un po’ per raggiungerlo di nuovo.

Quando lo raggiunse quasi non ci andò a sbattere contro.

- che vuoi?- gli abbaiò contro il moro.

Naruto sospirò capendo la situazione: Sasuke non era solo arrabbiato, era arrabbiato con lui.

- Niente volevo passeggiare con te, ce l'hai con me?- chiese a bruciapelo.

- Si - rispose altrettanto di getto Sasuke.

Naruto apparve leggermente offeso da quella risposta.

- E posso sapere per quale motivo?-

- Perché sei un dobe e mi dai fastidio, tutti gli idioti mi danno fastidio, tu quegli idioti di quella tua dannatissima palestra e quello stronzio con gli occhiali e...-

Il biondo aveva alzato un dito per ogni nome pronunciato dall’altro contandoli, poi alzò un quarto dito anticipando le parole del moro.

- e quel pagliaccio che si crede un mago ma invece è solo un ladruncolo. –

Sasuke lo guardò furente e riprese a camminare velocemente con lo scopo di levarsi Naruto dalle scatole.

- Eh Scusa! Saske aspetta! Scherzavo, eddai aspettami!-

Con una corsa riusci a raggiungerlo di nuovo.

- cercavo solo di alleggerire l’atmosfera! –

Sasuke continuava a non rispondere.

-0k cominciamo dall'inizio, cosa ti ho fatto? E poi perché te ne sei andato? Non ti divertivi in palestra? -

- No - fece secco l'altro - non mi piace vedere idioti in mutande -continuò accorgendosi solo dopo di aver pronunciato quella frase ad alta voce.

- Guarda che è stata colpa di quel cretino di Deidara, mica mi metto su un cubo a fare spogliarelli.... –

A Sasuke venne in mente un flash del biondo circondato da luci soffuse che ballava a ritmo di musica.

Scosse la testa.

Non era davvero il momento di pensare a questa cosa, soprattutto perché i pensieri prendevano delle strade strane e pericolose.

Era tutta colpa di Naruto, solo lui era capace di fargli venire in mente certe cose... assurde!

Per un momento si ritrovò ancora più incazzato.

- E che centra Kabuto allora? - disse il biondo ricordandosi che nell’elenco c’era lo “ stronzo con gli occhiali” epiteto rivolto solo a Kabuto

-è stronzo e sta combinando qualcosa!- fece Sasuke sorprendendosi nel constatare quanto profondamente Naruto lo conoscesse.

Mentre Nasuto stava per rispondere sentirono un urlo in lontananza

-Sasuke-kun  -

La chioma rosa di Sakura si stava avvicinando a loro. Sembrava diretta ad una festa o qualcosa del genere perché indossava un abito elegantissimo color turchese. Era meravigliosa.

Naruto sorrise; aveva rinunciato a Sakura molto tempo prima, sapeva che nel suo cuore c'era solo il moro.

- Sta arrivando lei quindi ti lascio, mi raccomando Saske non farti mettere sotto da quello sbruffone, sei mille volte più intelligente di lui... io ho fiducia in te - disse sorridendo.

Sasuke ebbe un sussulto.

Naruto rivolse il suo sguardo alla ragazza che ormai li aveva quasi raggiunti.

Apprezzò ancora di più il vestito che lasciava generosamente scoperte le gambe e le spalle e notò che al collo indossava una scintillante catenina con un ciondolo... azzurro?

Sgranò gli occhi impercettibilmente poi scosse la testa. Non ora.

Salutò la ragazza poi allontanandosi diede una pacca sulla spalla del compagno sussurrando -ti lascio in buone mani Saske - .... sussurro che non sfuggì all' Uchiha.

Sasuke vide come a rallentatore il biondo allontanarsi e lo ragagazza arrivare e salutarlo con un bacio sulla guancia.

Sentì il profumo fin troppo forte che aveva addosso la ragazza mentre un solo pensiero lo investiva.

“Sei davvero convinto che le mani in cui mi lasci sono davvero migliore delle tue, Naruto?”

Nonostante non trovava una risposta a quella domanda si rese conto che la sola presenza di Naruto aveva fatto scemare il nervosismo che aveva addosso.

 

 

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GRAZIE.

   
 
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