Libri > Il diario del vampiro
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Autore: Clappy    07/04/2010    2 recensioni
I protagonisti della mia storia sono Damon e Bonnie, la mia coppia preferita. Nella mia storia leggerete di un Damon diverso, o meglio di un Damon che conosce cosa sono i sentimenti... Inoltre, io ho letto la saga fino a "scende la notte" perciò quello che leggerete non sarà attinente al libro. Spero che la mia storia vi possa piacere, fatemi sapere che ne pensate! Buona lettura a tutti!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Per bonnie tutte queste sensazioni che provava la rendevano strana, molto, molto strana. Non era mai stata veramente innamorata di qualcuno, non aveva mai sentito il suo cuore battere talmente forte da sentirlo scoppiare. Quello che la tormentava però era che si era innamorata di un vampiro, ma un vampiro diverso in tutto e per tutto, un vampiro che si nascondeva dietro la sua corazza da cattivo per non mostrare il suo vero essere, un vampiro che molte volte si era messo nei guai e fatto mettere nei guai lei e i suoi amici, ma che nonostante questo l'aveva sempre protetta. Si erano baciati due volte. La prima volta lui aveva controllato la sua mente, per questo che si erano baciati, ma la seconda volta era stata lei a baciarlo, anche se pure in quella occasione era incosciente. Quel secondo bacio con lui aveva scatenato in Bonnie dei brividi, quelle sensazioni magiche e meravigliose che solo l'amore sa regalarti. Un bacio con i fuochi d'artificio, come lei stessa l'aveva definito parlandone con Meredith. Bonnie era in camera sua a scrivere sul suo diario segreto mentre i suoi pensieri erano sempre su di lui, Damon Salvatore, il suo misterioso, sexy e bellissimo vampiro. Pensava a cose che non avrebbe dovuto pensare, ma non ne poteva fare a meno. Si sarebbe fatta succhiare il sangue da Damon. Stefan una volta gli aveva detto che lui aveva succhiato il sangue solo a Elena e che solo il suo avrebbe preso perchè Elena era colei che amava più di se stesso e la donna della sua vita. Mentre se mai un giorno Damon avrebbe preso il suo sangue sarebbe stato solo per nutrirsi e prendere potere, sicuramente non per altro e questo spezzava il suo cuore. “Perchè mi sono innamorata di uno che non ricambia i miei sentimenti?” pensava spesso, per non dire sempre. Come se non bastasse doveva tenere questo sentimento per sé, le sue amiche se l'avrebbero saputo le avrebbero detto che era un'incosciente e che di Damon non ci si poteva fidare fino infondo. Ancora presa nei suoi sogni ad occhi aperti quando all'improvviso sentì bussare alla finestra. Era Damon con la sua solita faccia strafottente ma perfetta << Che ci fai qui? >> gli chiese Bonnie, mentre il suo cuore faceva le capriole dalla gioia di averlo davanti agli occhi. << Non mi fai entrare streghetta? >> Damon la chiamava sempre così, quel sopranome era per prenderla in giro, ma a Bonnie piaceva, qualsiasi cosa faceva e diceva lui gli piaceva. << Cosa mi dice che non sei qui per farmi del male? >> << Ehi streghetta non ti fidi? >> << Dovrei? >> rispose lei con un'altra domanda. << Vogliamo continuare così per molto? >> << No, ma dimostrami che non sei venuto qui per qualche scopo losco >> Damon la guardò dritto negli occhi e fece uno dei suoi sorrisi meravigliosi, mostrando i denti bianchissimi e poi disse: << Non so qui per fare nulla di losco, sono qui semplicemente per passae un po' di tempo con te! >> e sorrise di nuovo. A quelle parole Bonnie si sentì mancare, non si aspettava proprio di sentire pronunciare quelle parole da colui che occupava i suoi pensieri giorno e notte. << Va bene, mi fido, entra >> disse infine, così lui sarebbe potuto entrare in camera sua, senza il suo consenso non avrebbe potuto essendo un vampiro. Damon con un salto entrò nella camera e si mise sdraiato sul letto. << Perchè vuoi parlare con me? >> << Non lo so, ho sentito l'esigenza di venire da te, ma non so perchè. >> << Mi fa piacere che sei qui... Damon! >> Damon sorrise e si avvicinò a lei, non riusciva a fermarsi anche se una parte di lui cercava in tutti i modi di farlo; desiderava baciarla e stringerla forte a sé, ma non riusciva a spiegarsi il perchè di questo desiderio irrefrenabile che cresceva dentro di lui fino a impadronirsi del suo cuore e della sua anima, anche se lui non ne possedeva più una da quando era diventato un vampiro, perchè i vampiri non possiedono anima. Erano sempre più vicini, le mani di Damon tenevano la vita di Bonnie, mentre le mani di lei erano sulla nuca di lui... Le loro labba si cercano, si sfiorano, facendo accelerare i battiti del cuore di entrambi e poi si lasciarono coinvolgere da quel bacio emozionante, eccitante, un gioco di lingue e di passione che avrebbero volentieri continuato all'infinito... << E siamo a quota tre! >> Disse Damon con voce strafottente proprio come il suo sguardo. << Già, sembra proprio di si >> Furono le sole parole che Bonnie riusciva a pronunciare, ancora non si era ripresa totalmente da quel bacio che l'aveva fatta volare. Per Damon era lo stesso, era pallido in volto, come del resto tutti i vampiri, ma questo era un vantaggio per lui, almeno così lei non poteva vedere che era diventato rosso, per quello che era possibile esserlo. << Bonnie senti credo ch noi dobbiamo parlare seriamente! >> Disse lui, era la prima volta che la chiamava per nome. << Lo penso anch'io, cosa significa questo bacio per te? >> << E tutti gli altri aggiungerei >> Bonnie annuì, aspettando che lu rispondesse alla sua domanda, ma aveva paura della risposta, perciò una parte di lei, se pur piccolissima sperava che Damon rimanesse nel silenzio per sempre. << Sono attrato da te, la cosa buffa è che lo sono, ma non solo per la sete del tuo sangue ma perchè mi piaci davvero! >> Bonnie spalancò gli occhi per la sorpresa, il suo vampiro azzurro le stava dicendo esattamente quelle parole, le stesse cose che provava lei dal primo istante che l'aveva visto e baciato quelle calde e morbide labbra. Credeva di sognare, ma per sua fortuna non stava dormendo, ne fantasticando a occhi aperti. << Oh damon, non sai quante volte avrei voluto sentirti pronunciare queste parole, io credevo che avessi occhi solo per Elena. >> Elena, la sua migliore amica, colei che attirava tutti i ragazzi ai suoi piedi, anche Damon, per questo tra lui e suo fratello Stefan non passava buon sangue, da sempre si sono cointesi le stesse ragazze. Prima Katherine, di cui Bonnie aveva sentito parlare da Elena e passato molti casini a causa sua. Infine Elena, donna di Stefan, lei aveva scelto il “fratellino” come lo definiva sempre Damon, nonostante la forte attrazione fisica che provava nei confronti di quest'ultimo. Bonnie di questo era sempre stata un po' gelosa, voleva Damon solo per sé. << No streghetta tu mi piaci e molto anche, per non parlare del fatto che sei bellissima! >> Erano ancora molto vicini; Bonnie riavvicinò la bocca a quella di lui, a volte un bacio vale più di mille parole e lei in quel momento non ne aveva nessuna; ma Damon si tolse cambiando improvvisamente espressione del volto: i suoi occhi non erano più neri ma rossi, i suoi denti da predatore spuntavano dalla sua bocca e la sua faccia era piena di rughe. Tutto questo significava solo una cosa, erano stati troppo vicini, lui desiderava il suo sangue e lei sarebbe dovuta scappare ma non si mosse. << Bonnie vattene! >> gli disse con quel poco di lucidità che gli rimaneva prima che il predatore che era in lui prendesse il sopravvento. << Io non ho paura di te! >> << Vattene, non te lo far ripetere, non voglio farti del male Bonnie. >> Disse con voce molto dura e non riuscendo più a resistere nel prenderla e portarle via tutto il sangue. Damon uscì di corsa dalla finestra, senza nessun ripensamento e senza voltarsi indietro. Mentre Bonnie rimase ferma e scioccata nello stesso posto, in cui l'aveva lasciata. Tutte queste sensazioni per Damon erano nuove e strane. Quella streghetta gli piaceva sul serio e avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerla, anche da se stesso. Era un pericolo per lei, lui era un vampiro e una umana e un vampiro non possono stare insieme, inoltre Damon non sapeva cosa volesse dire condividere del tempo con una persona e starci insieme ufficialmente. Lui corteggiava le sue ragazze- vittime, ci andava a letto e poi si nutriva del loro sangue. Quindi non sapeva proprio cosa volesse dire la parola amore. Solo una volta era stato veramente innamorato, era si chiamava Katherine, era bella, alcune volte ancora ci pensava, ma ormai erano passati milioni di anni e, forse non lo era mai stato nemmeno per lei... Con Bonnie era tutto diverso, lei era speciale, lei era gentile, lei era buona, lei era lei, ci sarebbe stato volentieri, era disposto anche a cambiare radicalmente la sua vita e condurne una da bravo vampiro, proprio come quella del fratello. Questo sentimento che si stava attanagliando dentro di lui allo stesso tempo lo turbava talmente tanto da renderlo ancora più vulnerabile. L'unica cosa che doveva fare era scappare, allontanarsi per sempre da quella noiosa cittadina e soprattutto lontano dalla fonte dei suoi problemi: Bonnie. Doveva starli lontano e tornare alla sua vita di sempre, bere sangue di giovani e bellissime ragazze, divertirsi a comprare cose costose e alla moda, non fermarsi mai nello stesso posto, cose che non faceva più da quando si era... “Non sono innamorato di lei!” si disse tra sé, ma sapeva benissimo che lo era anche se ammetterlo persino a se stesso era così costoso. Lui era cattivo, voleva la sua vita frivola e oziosa, l'amore non doveva essere parte della sua vita. Doveva dimenticarsi di Bonnie e andandosene sicuramente ci sarebbe riuscito, era convinto di questo, ma, non sapeva quanto si sbagliasse.
   
 
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