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Autore: DiKey    07/04/2010    3 recensioni
Ecco qui il terzo ed ultimo capitolo della Serie "il leone,l'angelo,il drago", ambientata due anni dopo la fine de "La profezia". Una faccenda creduta chiusa è stata semplicemente lasciata in sospeso, ed ora si ripresenterà con gli interessi.. In quest'ultimo capitolo saranno presenti tutti i personaggi che hanno avuto un ruolo all'interno della saga, ed a loro che mi riferisco con "un po' tutti." Ognuno di loro ha ancora un ruolo da giocare..
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il leone,l'angelo, il drago'
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FF3

Il laboratorio era un capolavoro dell'ingegneria moderna. Una struttura di acciaio e titanio che si estendeva per tre livelli sotterranei, come un grande alveare. E come nell'alveare, tutti facevano capo ad una sola figura: il dottor Odine. Le forti luci al neon potevano facilmente abbagliare uno spettatore impreparato, ma nè Odine nè il suo finanziatore lo erano. Odine guidò l'importante figura che camminava a testa alta e schiena dritta nel suo completo militare attraverso scale ed ascensori fino ad arrivare al livello più basso di quello strano organismo che era il laboratorio.
Esame delle impronte digitali prima e della retina poi, e la stessa procedura fu seguita dal visitatore.
Odine..una figura enigmatica. Per alcuni privo di moralità, per altri, più semplicemente, troppo impegnato dietro progetti folli per poter svilupparne una. Aveva iniziato lavorando per Adele prima e per Laguna Loire poi. Non lo aveva mai ammesso pubblicamente, ma aveva profondamente rimpianto i tempi di Adele, in cui lui poteva fare tutte le ricerche possibili ed immaginabili senza dover rispondere ad astrusi limiti morali senza senso. Laguna aveva idea di come aveva rallentato la ricerca? Stupido codice etico! Se Odine avesse dovuto seguirlo fin dal principio della sua carriera non avrebbe ancora neanche scoperto il sistema Junction.
Poi, sette anni fa, venne contattato da un Phalanx, Storm Leonhart, poco interessato ai poteri della strega e molto interessato al suo nuovo sistema Junction Simbiosys. Ebbe mano libera e potè continuare le sue ricerche in pace, tornando finalmente a poter sperimentare sull'uomo dopo anni ed anni di test e simulazioni! Ed i risultati erano stati eccellenti, aveva creato l'ibrido tra l'uomo ed il Guardian Force. Forse, se fosse andato ancora più a fondo, avrebbe potuto addirittura creare dei Guardian Force ex-novo!  Ma il Phalanx aveva mire ben diverse dalle sue; non gli interessava la scienza, ma soltanto il potere. Se solo avesse saputo che quel potere tanto forte era solo una briciola di quello che avrebbe potuto ottenere se si fosse fuso completamente con lo spirito..l'ennesimo spreco, l'ennesima delusione.
Dopo il trattato di pace Odine era diventata una figura scomoda, motivo di imbarazzo per Esthar e per i Phalanx. Fu invitato a scomparire. E lui lo fece. Poi, una nuova luce alla fine del tunnel dell'oblio! Galbadia aveva chiesto il suo aiuto. Ufficialmente lui era un semplice insegnante universitario da quasi 4 anni ormai, Rettore della facoltà di Tecnologia dei Junction. In realtà, lui era molto di più.
Già la strega Edea aveva iniziato a far costruire questo laboratorio, e Caraway aveva completato l'opera nel più assoluto silenzio. Proprio sotto la residenza presidenziale alcune delle migliori menti del pianeta lavoravano al servizio di Galbadia.
E Caraway...anche lui non era certo meno strano, sebbene lo fosse in modo diverso. Dopo anni passati all'ombra di Vincent Deling prima e della strega poi era finalmente riuscito a diventare il Presidente di Galbadia. E proprio quando stava per dare vita al suo progetto, la cui idea originale era stata violentata da Deling che l'aveva trasformata in qualcosa di atroce e di fallimentare, quello stupido ragazzo con manie di grandezza aveva attaccato. Un'umiliazione che Galbadia non avrebbe dimenticato tanto facilmente, una guerra da cui ancora oggi, a sette anni di distanza, esitava ancora a riprendersi. Ed il trattato di pace poi...che umiliazione! Avevano privato Galbadia delle risorse dei colli di Winhill e di Centra, risorse indispensabili per realizzare il suo progetto della "Grande Galbadia". Avrebbe cercato di riprendersele facendo leva sul forte nazionalismo galbadiano, ma i nuovi vicini erano gente tosta e feroce guidata da un grande capo militare. E nonostante fossero ormai passati due anni dalla notizia delle dimissioni e del ritiro a vita privata del Phalanx, Caraway era più che certo che quello sarebbe ritornato per difendere il paese che aveva voluto costruire. Quindi aveva bisogno di un'arma.
Lui aveva bisogno di un'arma ed Odine aveva bisogno di soldi per le sue ricerche. L'accordo fu presto raggiunto.
La sala in cui erano entrati era di forma ottagonale, col pavimento rivestito di metallo nero scintillante. Il livello di ossigeno era minimo, ed a Caraway che non era abituato iniziarono a bruciare gli occhi. Odine alzò il livello per renderlo accettabile ed accese le luci.
In quattro angoli erano situati dei contenitori di forma ovale abbastanza grande da poter contenere un uomo di media statura. Centinaia di fili uscivano da quelle che Caraway definiva "scatole magiche" infilandosi nella parete vicina su cui era stato istallato un grande schermo su cui scorrevano centinaia, se non migliaia di dati al secondo. Quattro contenitori, quattro schermi.

"Allora Dottore, quali sono i risultati?"

"Ack! Risultati Eccellenti! Eccellenti,ja!"

Caraway si avvicinò dubbioso ad uno dei contenitori

"Non mi risulta vi siano mai stati esperimenti di questo tipo prima..come fa ad esserne certo?"

Domanda legittima. Odine aveva dovuto cercare parecchio per trovare finalmente il DNA ideale per l'esperimento. Fortunamente il dottore che aveva esaminato il "donatore" o "soggetto-zero" era stato un suo discepolo, e gli aveva passato tutti i dati e tutti i campioni di cui aveva bisogno. Anche di più. Da lì aveva potuto modificare geniticamente degli embrioni neutri trasformandoli in quello che Caraway desiderava.

"Klonazionen è campo inesploraten, fero. Ma io grante innofatore! Schermi dicen che tutto fa in maniera ottimale! Perfettamenten!"

"Che mi sa dire dei risultati? Insomma, un uomo normale non mi serve a niente."

"Ack! ma questo non uomo normale! Campioni prezi da Zoggetto-zero in ibrido uomo-GF. Non uomo normale! Comunque, modifike applicaten!"

Il dottore si avvicinò ad uno degli schermi,e premendo diversi tasti generò un'immagine olografica di una figura umana non definita.

"Lui anke più forte di zoggetto-zero! Io modifikato forza,acilità e resistenza. Tu può sfuotare karikatore di mitra su di loro e loro hanno ancora tempo per tagliarti la testa! ozza dure come quelle di ciovane draco, muscoli possenti e campe veloci. E niente tolore! Niente Tolore! Mio unico dizpiaceren è che non ha potuto far sviluppare loro ali. Ma ha morso potente, denten può perforare acciaien."

Caraway era soddisfatto

"Un lavoro eccellente. Esattamente quello che volevo. Ma, c'è una cosa ancora più importante che devo sapere. Che personalità hanno? Insomma, non posso affidarmi a quattro super soldati che mi si rivolterebbero contro."

"Ciusta obiezione. Kloni zono ztati kreati e fatti invecchiare fino al raggiuncimento di piena maturità fisica in cirka un decimo del tempo necessario. Ma loro mente è fuota, come foglio di carta bianca, dofe tu puoi scrifere quello che ti pare. No coscienza, no morale, no itea! Tu dice loro kosa fare, loro fanno!"

"Mi sta dicendo che loro sono degli imbecilli?"

"Nein! Io dice che Klone cresciuto in macchina non ha esperienza di fita necessaria a sviluppare una personalità! Ma io credo che impara in fretta. Niente ricorden, niente passaten. Non conoscono tekniche di battaglia di zoggetto-zero. Pisogna attestrare come nuofo. Ma loro impara in meno del tempo di soldato normale, molto meno.
Tuttafia...quanto tu dà ordine, dallo chiaro e zenza lasciare niente di sottinteso o di ambiguo. Non zono ancora ziguro di kome reagisce ad ordine non kiaro."

"Non è un problema, ci farò attenzione. Posso vederne uno?"

Odine fece segno di si con la testa e premette con l'indice contro la figura olografica. Comparirono altri tasti in 3D e lui premette due volte un pulsante rosso. L'aria compressa iniziò ad uscire dalla capsula bianca in cui il Clone battezzato S-1 era conservato, e la parte superiore iniziò a scivolare indietro. Caraway potè ammirare la creatura al suo interno, e ne ebbe un brivido,prima di ghignare soddisfatto.
Quello che era stato il suo nemico, la sua rovina, adesso era la sua arma.

"Dottore, in uno scontro contro l'originale, chi vincerebbe?"

Il dottore pensò bene alla risposta da dare. Non aveva fatto nessuna simulazione scientificamente valida per poter dare una risposta certa, quindi disse quello che il Presidente Caraway voleva sentire.

"Klone."

Il ghigno di Caraway sia allargò ancora di più.
Questa era decisamente la sua Migliore arma.

**
A Centra era ormai ora di pranzo, e nel P-Garden tutti gli studenti ed i professori si recavano in sala mensa. Solamente Ravenant era rimasto nel suo alloggio. Aveva ancora il fucile a tracolla e se ne liberò gettandolo sul letto, insieme all'elmo ed all'armatura. Numerose cicatrici segni di innumeroli scontri erano scolpite nel suo colossale petto. Prese il pranzo, una bottiglia di birra e due bicchieri. Verso metà della birra nel suo bicchiere e metà nell'altro. Guardò fuori dalla finestra il cielo scuro solcato da nuvole cariche di pioggia e fu contento di non dover uscire quel giorno. Prese il bicchiere e ne sbattè il bordo contro l'altro, come una sorta di brindisi.

"Alla salute."

Esattamente due anni fa, proprio a questa stessa ora, il suo amico se ne era andato.
Ed ora, là fuori, il cielo portava tempesta.
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Angolo dell'autore:
E così ha inizio la terza ed ultima storia della Saga "Il leone,l'angelo,il drago". Ovviamente questo è solo il prologo, l'introduzione alla storia, quindi è naturale che sia un po' sottotono. a voi la parola!
   
 
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