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Autore: mafipsy    08/04/2010    1 recensioni
“ Che cos'è il tempo? Molti dicono che si trata della durata delle cose soggette ad un cambiamento, altri dicono che è l'enorme ed unica condanna dell'uomo. Io, personalmente, credo che il tempo è la più grande medicina delle nostre passioni, poichè proporziona nuovi e diversi oggetti all'immaginazione, che cancellano le antiche impressioni per quanto profonde siano. E' un fiume che porta con sè tutto ciò che nasce, è il distruttore della vita e dei più intensi sentimenti. Se il tempo è così dentro nella vita dell'uomo, Perchè dobbiamo rassegnarci col vederlo passare? Dicono che ciò che succede, non succederà mai più. Perchè devo rassegnarmi dinnanzi a quest'affermazione? Se so che nelle mie mani c'è un pizzico di magia, se so che posso cambiarlo, lo farò. Cambiero il passato, e il tempo rinascerá dalla cenere. “ [La storia principale sarà SasuSaku ma ci saranno tante altre come- ovviamente- NaruHina]Commentate!!
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 11

                                                                                   Separati nel XIX secolo

Sakura arrivò mezz’ora più tardi in biblioteca. Era logico, visto che fino a quel momento aveva pianificato una vendetta insieme alle altre. Immaginava un gran litigio con Uchiha, il quale sicuramente si sarebbe lamentato del ritardo, eppure, quando arrivò a destinazione, scoprì che il moro era assente.

- Incredibile… nonostante io sia arrivata in ritardo, lui ancora non c’è!- disse Sakura molesta.
Attese per un’altra mezz’ora. Quando stava per andarsene, rossa dalla rabbia, l’Orochimaru entrò.
- Wow! Miracolo, sei arrivato!- disse sarcásticamente Sakura.
- Non penso sopportare il tuo sarcasmo da quattro soldi — disse Sasuke — Ho delle cose più importanti da fare. Ricorda Haruno, io si che ho una vita.
Sakura sbuffò e si diresse verso la sezione proibita. Il libro giaceva a terra e William era seduto, osservando i libri.
- Wow! Adesso so che è la sezione proibita.- disse William.- Alla buon’ora
- Il fatto è che il signorino qui presente ha delle cose più importanti da fare che salvare la propria vita. - disse Sakura.
Sasuke la fulminò con uno sguardo carico d’odio e s’incamminò verso il libro.
- Ce ne andiamo o no?- chiese il moro.
Sakura si avvicinò
E come d’abitudine un tornado gli assorbì.
Sakura cadde su Sasuke mentre lui si lamentava del dolore.
- Haruno! Spero che non sia una tua abitudine!- disse mentre se alzava.
Sakura stava per rispondergli, ma non lo fece vedendo il posto nel quale si trovavano. Sembrava un bar o qualcosa del genere. La gente beveva ai tavoli e paralava allegramente.
- Siamo un po’lontani. - disse Sasuke guardando dalla finestra. Sakura vide che aveva ragione. Fuori si vedeva l’orizzonte, erano circondati da campi sconosciuti. Erano effettivamente lontano da qualsiasi città.

- Guarda!- disse Sakura segnalando uno dei tavoli.
Sasuke sentì il suo sangue bollire.
- E’ Sai!- disse Sakura correndo verso il tavolo sorridendo.
Sasuke la seguì
In un tavolo, il moro parlava con una persona che sembrava essere un contadino. Sai era vestito singolarmente, con un cappello e un paio di jeans; un fucile accanto a lui. Sembrava un cacciatore.
- Allora hai detto che una guaritrice ha salvato tua figlia?- disse Sai.
- Esattamente, con le sue mani! E’ stato un miracolo! Non ha usato niente neanche farmaci o bende!
Sai rise.
- Questo è ciò che molte persone mi stanno molte persone, le quali dicono di essere testimoni di miracoli…ma, io credo che sia solo una falsante chiunque sia, la catturerò. Non può continuare a ingannare gente in questa maniera... quanti soldi vi ha chiesto in cambio?
- Stephen, ti ho detto che non ci ha chiesto nulla!
- Non importa se non vuoi dirmi quanto vi ha fatto pagare, la catturerò. Approfitta del fatto che siamo in mezzo ad una guerra civile contro i Goths e inganna i feriti. Questa storia non può continuare così.
Sai, forse è meglio dire, Stephen, si alzò dalla sedia e molte delle cameriere che si trovavano nella stanza sospirarono.  

- Aspetta!- disse il contadino. — Ti ho già detto che è meglio che tu smetta di combattere questa guerra. Perche non lasci che siano gli altri a rischiare la propria pelle? I Goths sono troppo pericolosi e lo sai.
Stephen rise.
- Tranquillo, so cosa faccio. E se combatto questa guerra è perche non penso permettere che delle creature come quelle distruggano tutto ciò che incontrano.
Sakura guardava con occhi brillanti. Era stupita di sentire Sai, il suo miglio amico, parlare come l’eroe delle storie d’avventura. Sembrava un’altra persona. Il sorriso la distolse dai suoi pensieri.  

- Povero in una vita, e povero anche in tutte le altre.- disse guardando Sai uscendo dal locale.

- Taci Uchiha! Che tu con o senza soldi, non riuscirai mai ad essere un uomo come Sai. (Ulula NdMafipsy)
Quel commento fece si che il sorriso orgoglioso, degno di ogni Uchiha, scomparisse.
- Ripeto ciò che al detto Haruno, e giuro che non uscirai di qui.
- Io non ho paura di te, tempo fa ho scoperto che tu sei solo un mucchio di parole. Ed è questo che ti rende così falso.

Prima che Sasuke potesse rispondere a quello, entrambi furono investiti da un forte tornado. Sasuke riuscì solo a sentire l’urlo di Sakura prima che tutto intorno a lui diventasse oscuro.

 

Sasuke sbatté la testa contro il pavimento freddo. Si alzò bruscamente e guardo quello che c’era intorno a lui. Notò una cosa: Sakura non c’era.
- Haruno! Haruno! — urlò, nulla, semplicemente non c’era. — Maledizione! Dove diamine è adesso!
Bussarono la porta. Una domestica si affrettò ad aprirla. Un giovane entrò, era bastante alto e agli occhi di Sasuke gli risultò familiare. Forse era perche in quella vita lo conosceva.
- Entri per favore.- disse la domestica
Dalle scale scese Magdalena, come sempre, mostrando quella bellezza unica che Carmen aveva ereditato Carmen.

- E’ un onore averti qui. Per Kami! L’ultima volta che ti ho visto eri appena un bambino e adesso guardati! Sei tutto un uomo!- disse ella allungando la mano; mano che il giovane prese e baciò delicatamente senza distogliere lo sguardo da Magdalena.
- E lei è proprio come ricordavo, la bellezza non l’ha abbandonato.- disse lui. I suoi capelli castani erano perfettamente pettinati mentre i suoi occhi fissavano le scale, come se aspettasse l’arrivo di qualcuno.
- Oh ma sei elegantissimo Luis sicuramente mia figlia morirà quando ti veda!
Sasuke capì allora che si trattava di un pretendente, ma quale delle due sorelle? Sembrava essere un conoscente della famiglia, perciò sicuramente era qualcuno dal nome importante.

Dalle scale con un vestito rosso, apparve Carmen, più bella del solito, scese guardando il ragazzo di nome Andrés con occhi brillanti. Sembrava una fantasia, qualcosa totalmente fuori dal comune.
- Cara, lui è Luis Buchamp; il tuo promesso sposo; ovvio, se ancora vuol esserlo.
- Come non volerlo, - disse Luis abbassandosi e baciando la mano di Carmen. — E’ impossibile credere che ci sia al mondo qualcosa di più perfetto che vostra figlia. Sarebbe un onore per me se lei accettasse.

Carmen sorrise.
- E per me è un onore che qualcuno come voi posi il suo sguardo su di me

- Dammi del tu, e spiegami quale uomo non resterebbe incantato dalla vostra figura. Tutto ciò che mi avevano detto sulla vostra bellezza sono state delle parole senza significato, poiché siete decisamente molto più bella.

Sasuke guardava la scena offeso.
- Maledetta sgualdrina! Scommetto che Xavier di questo non sa nulla.
Già l’aveva immaginato quello non poteva essere nient’altro che il futuro sposo di Carmen. Isabella era una rivoluzionaria che all’ultima cosa che pensava era a sposarsi, e pertanto, lo dimostrava proiettando quell’immagine di non essere adatta come sposa. Inoltre, chi sceglierebbe Isabella dopo aver visto Carmen? Era logico.

- Ci dispiace molto che Isabella non sia qui presente, la figlio del mio defunto marito. Ovviamente, è molto felice della vostra unione.
- Va bene, la conoscerò in un’altra occasione. Definitivamente dev’essere un amore avendo una sorella così.

- Beh mia sorella, è un essere speciale. — disse Carmen.



Sakura cadde fortemente a terra. Aprì gli occhi e questi si riempirono di polvere. Tossì sentendo tutta quella polvere che si alzava mentre si metteva in piedi. Si strofinò gli occhi e guardò davanti a se, e allora, decise correre: una mandria de mostri mai visti prima d’ora correvano verso di lei.. Sakura urlò e scappò, ma inciampò e cadde a terra. Si sentiva persa. Si coprì come poté con le mani terrorizzata da ciò che vedeva; mentre quei mostri la sorpassavano

”Cosa succede?? Cos’erano quelle cose???” pensò Sakura, e in quel momento si ricordò delle parole di Stephen

“…siamo in piena guerra civile contro i Goths..”
Si, quelle bestie non potevano essere altro che Goths. Sembravano dei grandi cavalli che camminava su due zampe, con volti grossi e un corpo robusto e forte. Mostri, non potevano essere altro. Sakura si alzò e corse verso gli alberi in cerca di rifugio. Allora sentì degli spari. I lamenti delle bestie ferite si sparsero per tutto il territorio circostante. Una volta protetta, poté vedere molti uomini che correvano e uccidevano i Goths, immediatamente riconobbe Stephen tra loro.
La ragazza dagli occhi verdi non aveva mai pensato che in vita sa avrebbe visto una scena come quella; si trovava su un campo di guerra, dove persona sparavano shuriken, kunai e frecce gigantesche…e i Goths buttandosi su di loro come tori selvaggi. Lei non poteva far altro che osservare a bocca aperta e angoscia. Solo dopo un po’ si accorse che il suo ginocchio era ferito e sanguinava.
”Cosa??!! Sono ferita?? …un momento…questo vuol dire…che se mi succede qualcosa qui…mi succede davvero…anche se questo è solo un ricordo!” pensò, ma i suoi pensieri vennero distratti da un proiettile di fucile che per poco le faceva un buco in testa. Era stata a pochi centimetri dalla morte. Dove diamine si trovava Sasuke in quei momenti? Perche non c’era nel momento del bisogno?
- Maledetto di un Uchiha!- urlò, ma fu allora che in quel momento sentì qualcosa di strano. Si, era un odore penetrante che aveva invaso il posto. Sakura si girò e vide che da uno dei proiettili conficcati negli alberi emanava fumo.

”Che stupida!” si disse. Certo, l’aveva letto prima. A quei tempi i cacciatori usavano delle armi speciali, con proiettili che non appena arrivavano a destinazione perdevano fumo tossico, gas e altre cose…Sakura non poté pensare in nient’altro, perche cadde a terra svenuta mentre tutto intorno a lei diventava nero.

Spazio dell'autrice:
Allora gente,  come va? Spero bene!
Oggi ho un piccolo annuncio per coloro che seguono questa storia: io non aggiornerò prima di tre settimane! Perche fra compiti e gite purtroppo non avrò molto tempo!
E' per questo motivo che vi lascio questo capitoletto..
E adesso passiamo ai ringrziamenti:
_alyce_ - saretta__ e infine alessandrina94 ( sono felice di vedere che aspettate con cosi tanta ansia i capitoli e se devo essere sincera a volte mi sembra un po' di deludervi..ma vabbo' spero di rimediare con i prossimi capitoli)
Bene bene bene per adesso io avrei finito e quindi non mi restà altro che dirvi...Alla prossima ^__^
  
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