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Autore: Maria Sole Cullen    08/04/2010    0 recensioni
Cosa c'è dopo la frase- e continuammo a occuparci beati di quella piccola parte, ma perfetta, della nostra eternità-? Possibile che la storia finisca li?. Tutte le cose lasciate in sospeso qui avranno risposta.
(Ogni bacio della mia nuova vita mi faceva tornare in mente quelli leggeri e accorti della mia precedente esistenza. Una delle cose che ricordavo con più chiarezza era l’atroce sofferenza che provava Edward ogni volta che mi sfiorava. Immaginai il veleno sgorgargli dalla bocca a pochi centimetri dalle mie labbra calde e morbide, il desiderio devastante di sentire il liquido denso e caldo bagnarli le labbra lasciando un aroma che solo il mio sangue poteva dargli. La confusione che provava doveva essere tremenda quando la sua mente imponeva alle labbra di allontanarsi dalle mie per non mettermi in pericolo. Il pensiero mi fece quasi venire sete e mi avvinghiai ancora di più a lui pensando che adesso non doveva più soffrire. Edward sorrise compiaciuto.
questo è solo una assaggio, andate a curiosare.
(è la mia prima ff quindi siate clementi)- Lasciate recensioni-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La festa

Poi ci dirigemmo verso la grande casa bianca.

Renesmee -che correva tenendo per mano me e Edward –non era veloce come un vampiro, sicuramente nemmeno lenta come un umano, ma a noi non pesava il fatto di dover rallentare.

In pochi secondi eravamo davanti a casa.

“che cavolo…., bella se vuoi possiamo tornare indietro”

“perché ?”

“Be….. dentro non ce solo la nostra famiglia, ce tutto il branco di Jacob e di Sam e tutto il clan di Denali al completo “ inchiodai di colpo.

“non è possibile!Questa volta Alice me la paga”

“emm……..c’è anche tuo padre “

“cosa gli hanno detto?Il mio compleanno da umana e tra tre giorni”

“Gli hanno detto che volevano che la festa coincidesse con quella di Renesmee , e poi è abituato a tutti questi misteri,ha visto crescere la bambina così in fretta in tre anni e non ha detto una parola”

“si hai ragione”.

Entrammo in casa e Renesmee si buttò tra le braccia di Jacob -adesso che Renesmee sembrava più grande,la vicinanza sua a  Jacob non sembrava più quella di due persone che si vogliono molto bene –Edward mi strinse a se e mi sussurrò ”Stai tranquilla”

Nello stesso istante mio padre si avvicinò seguito da Carlisle e Esme.

“Auguri piccola mia”mi disse mentre teneva un bicchiere di aranciata traballante in mano.

Io sorrisi.

Mio padre aveva sopportato tutti questi misteri solo per stare accanto a me e non credo che un qualsiasi umano avrebbe reagito così vedendo la nipote  crescere in quel modo fino a sembrare fossero passati 14 anni. Eravamo riusciti a fargli capire che meno si faceva domande più poteva stare accanto a me.

Quando si avvicinò per baciarmi percepì un apetitoso pulsare da sotto il suo collo,quell’odore caldo e umido mi fece quasi perdere la testa ma ormai ero abituata e riuscivo a controllarmi. Poi Esme mi abbracciò e mi sussurrò

“Auguri piccola,lo so che questo non era quello che volevi ma sai com'è Alice” annuii , poi Carlisle mi strofinò il braccio e mi indicò il Clan di Denali che stava attorno a Renesmee facendole piccoli sorrisi.

Kate si giro verso di me –affiancata da Garrett che, dopo la faccenda con i volturi non si era mai separato da lei-e mi sorrise.

Kate trascinò Garrett per mano verso di me e mi strinse in un abbraccio

“Bella,da quanto tempo”poi si spostò verso Edward e si salutarono.

Intanto Tanya mi fece un cenno con la mano e si avvicinò seguita da Elezar e Carmen

“Auguri”mi disse sorridendo in modo strano, come se stesse nascondendo qualcosa.

Salutai tutto il clan di Denali al completo,che mi stava tirando strane occhiate e sorrisi maligni.

Intanto mio padre era andato verso il tavolo del grande salone dove Esme aveva preparato panini e bibite –naturalmente solo per i licantropi e mio padre ,

Edwrd scoppiò a ridere nascondendo il viso dietro i miei capelli,improvvisamente tutte le persone presenti lo imitarono

“che ce?” chiesi preoccupata e anche un po’ offesa.

Lanciai un occhiataccia a Edward che non fece altro che aumentare la sua risata.

Mi girai verso il banchetto circondato da tutti i licantropi ad eccezione di Jacob.

Poi cercai Renesmee con lo sguardo ma senti solo grida e risate

dal tavolo dei lupi che avevano formato una specie di circolo.

Al centro di quel circolo spuntò la testa di mia figlia. Andai avanti portandomi Edward dietro e intravidi la testa di Jacob.

Poi notai la mano di Renesmee intrecciarsi trai capelli del licantropo e allora capii.

Jacob e Renesmee si stavano baciando, quel ragazzo-lupo irresponsabile stava baciando mia figlia di appena tre anni.

Jacob si girò verso di me tenendo ancora Renesme tra le braccia

“OPS”disse guardandomi. Allontano mia figlia da lui e il veleno mi sgorgò dalla gola, mi misi in posizione di attacco e la mia vista si tinse di rosso.

“dai bella, tecnicamente ha 15 anni ,non è così piccola “disse lui indietreggiando impaurito

Mi girai verso Edward

“ e tu ridi? Ma ti rendi conto che quel mostro a appena baciato nostra figlia “ dissi ringhiandogli addosso.

“si ma……..” disse Jacob. Mi girai verso di lui con un sibilio feroce che mi cresceva in gola

“Piccola ti devo ricordare quello che è successo l’ultima volta che hai provato a dare cazzotti a Jacob ?”ribadì Charlie preoccupato ma anche divertito. Certo che me lo ricordavo , tre anni prima mi ero avventata sul suo collo quando avevo scoperto dell’imprinting con Renesmee ma per mio padre non poteva essere stata quella l’ultima volta.

Ripercorsi mentalmente i periodo offuscati della mia vita da umana

Ahh, si. Quando Jacob aveva provato a baciarmi, per cercare di oppormi mi ero fratturata una nocca. Ma adesso era diverso.

“portate via Charlie “dissi con voce bassa e tesa senza degnarlo di uno sguardo.

“Attenzione bella, poi te ne pentirai”e mi bloccò per un braccio Edward

Me lo scrollai di dosso e puntai al collo di Jacob

 

 

 

 

 

    

 

 

“Per quanto tempo dovremmo restare cosi”mi disse Edward con voce dolce. Mi girai verso il muro imbronciata

“Fin quando non mi spieghi la tua reazione “

“ahh , intendi la risata”

lo guardai con la bocca aperta

“e che cosa se no ?ma dico , ti rendi conto, Nessie ha tre anni e quel bastardo di cervello ne dimostra massimo 2 “

“dai Bella…… in teoria ne ha circa 15 e non credo che Jacob ne dimostri 2, credo più o meno 25 “

“è questo il punto “

Non rispose ma si avvicino e poso delicatamente la sua mano sopra la mia che stingeva nervosamente un lembo della coperta del letto di Rosalie . quando apri la mano individuai li strappo sulla stoffa, Rosalie si sarebbe arrabbiata parecchio

Poi posò le sue labbra lungo il collo e salì fino al mento ,cercò la mia bocca e prese a baciarmi.

Io risposi con altrettanta passione ma dopo qualche momento-che poteva essere un minuto come un ora-mi bloccai e alzai gli occhi.

Lui mi guardò con una espressione piena di confusione e io dissi

“ma si sono messi tutti a ridere”

Mi accucciai al suo petto, lui si sedette sul letto e mi prese in braccio.

Nascosi a testa nella sua camicia e mi baciò i capelli

“mmm”disse sorridendo

“diciamo che prevedevano la tua reazione  e tifavano per te , nn gli piace l’idea del cane con la nostra bambina”

Quando diceva la nostra bambina sentivo quasi il mio cuore muto battere ancora.

Mi girai per poterlo guardare in faccia

“lo puoi ripetere”

la sua mano sfioro la mia fronte e mi scanso i capelli

“l’idea del cane ?”

“no”dissi con finto orrore”come hai chiamato  Renesmee”

“ahh, la nostra bambina”

“si,    la nostra bambina” ribadii io “

“devo dire pero che Jacob ha avuto una bella lezione”

mi alzai di colpo

“Jacob. Come sta,  che gli ho fatto? “

“tranquilla sta benissimo,  l’osso del braccio e quasi guarito e Carlisle ha estratto tutto il veleno”

Certo,Jacob aveva sbagliato ma non credo che Renesmee sarebbe stata contenta se lo avessi ucciso,   e nemmeno io.

In quell’istante Rosalie busso alla porta

“uscite subito dalla mia stanza ho sfondo tutto”

“fai pure, la porta è tua”disse Edward

mi fece alzare e mi ricordai del buco sul lenzuolo

“Edward mi sa che ho combinato un disastro”

“e cosa mai avresti potuto combinare di cosi tragico?” chiese spostandomi i capelli da sopra le spalle.

“ho distrutto la coperta a Rosalie”

“è molto più tragico di quello che pensavo”

Poi si avvicinò al mio collo e mi bacio l’orecchio

“scappiamo finche siamo in tempo”mi sussurrò

Rosalie fece appena in tempo a dire

“vi date una mos…………”che io e Edward eravamo gia fuori la stanza.

Rosalie sarebbe stato un problema secondario, adesso dovevo affrontare Jacob e mia figlia

“Auguri bella” ahh , giusto, dovevo affrontare anche tutta la gente che stava in salone per festeggiare me e Renesmee.

La piccola corse da me e mi porse la mano-guardndo il suo viso mi dimenticai della scena di mezzora prima –io la presi e me la misi sulla guancia.

SCUSA MAMMA; NON LO FACCIO PIU
è STATO JACOB CHE…..

Disse con voce frustrata. Avrei fatto di tutto pur di vedere la felicita nei suoi occhi

“tranquilla tesoro, lo so che non è colpa tua”

Improvvisamente tutte le persone-si intende vampiri e licantropi – furono intorno a me e Renesmee.

Edward ci strinse a se e ci indicò un tavolo pieno di pacchi e nastri.

Alice -che non avevo visto per tutta la festa- mi fu accanto e mi sussurro

“ti prego non ti arrabbiare, ne parliamo dopo la festa”mi ero quasi scordata cosa intendesse ma poi mi resi conto che la festa l’aveva organizzata lei

Era a causa sua che tutte quelle persone mi stavano applaudendo indicandomi quel tavolo con i regali.

Ma non avevo in programma di litigare con Alice. L’idea della festa-bacio di Renesmee con Jacob a parte- mi stava piacendo.

Mi avvicinai al tavolo con Renesmee e mi chinai a prendere il primo regalo.

Sopra il pacchetto c’era un grosso cartoncino bianco tagliato male con su scritto “ Renesmee” in una calligrafia grossolana e disordinata.

Porsi il pacchetto a mia figlia che lo prese cominciò a scartarlo.

Charlie mi fece un cenno da lontano con la mano per farmi venire accanto a lui

“e vedi, non sapevo cosa regalargli,non so cosa possa piacere a una bambina di ...si di quell'età insomma”

“tranquillo papà, sono sicura che qualsiasi cosa gli hai regalato gli piacerà”

Andai di nuovo vicino a Renesmee che aveva già scartato il suo regalo.

In mano adesso aveva un orsetto peluche con un nastrino rosso sul collo e un campanellino attaccato.

Non avevo la più pallida idea di come potesse reagire al regalo del nonno.

Non li dimostrava ,certo, ma infondo aveva l’età per quel pupazzo dagli occhi dolci.

Con mia grande sorpresa le piacque,e me lo mostro tutta contenta.

Poi andò dal nonno e gli diede un bacio.

Io intanto presi una busta per le lettere dove cera scritto -questa volta in modo elegante e ordinato-“per Edward e Bella da Esme e Carlisle”  feci un sorriso a i miei Pseudo genitori e chiamai Edward ,che naturalmente sapeva quello che cera dentro la busta perche lo aveva visto nei loro pensieri.

Si mise dietro di me posando la testa sulla mia spalla destra e mise le mani sotto le mie braccia che presero la busta e la aprirono con un solo gesto.

A prima vista non capi cosa significava,

cerano 2 biglietti aerei,uno per Houston e uno per Rio de Janeiro e un biglietto per un traghetto.

Poi ripescai tra gli offuscati ricordi umani e mi venne in mente il viaggio che avevo fatto per raggiungere il luogo del mio viaggio di nozze, l’isola Esme.

Improvvisamente mi si illuminarono gli occhi, ero felicissima.

Mi girai verso Edward che sorrideva con me

“per il ritorno non hanno trovato niente, vuol dire che ce la faremo tutta a nuoto”

Non avevo mai nuotato dopo essermi trasformata ma credevo fosse istintivo come correre o saltare.

“è fantastico, non posso crederci.

Esme mi sorrise da dietro il tavolo, se avessi potuto piangere l’avrei fatto ma il mio corpo non me lo permetteva.

“o si ma non potete partire senza il nostro regalo “disse Emmet ridendo dal fondo dal divano, aveva Rosalie sulle sue gambe che rideva insieme a lui.

Edward intanto ringhiava dietro di me e sussurrò a denti stretti

“che imbecille “ sembrava irritato, infastidito da qualcosa ma non sapevo cosa

Poi mi disse a voce più alta.

“ Bella se vuoi lo possiamo aprire dopo, non devi aprirli tutti adesso”

“Perché non aprirlo subito”rispose Emmet

Edward mi lasciò dalla sua presa rassegnato

“ non dire che non ti avevo avvertito però “

Rosalie mi indicò un pacco grande quanto mezza parete, ma piatto, senza spessore,andai vicino al divano a prenderlo .

Era pesante-certo non mi impediva di prenderlo, facevo la stessa fatica che avrei fatto a sollevare un cuscino ma ne avvertivo maggio peso- sembrava di ferro o qualcosa del genere.

Edward esitò un po’ ma poi mi aiutò a scartarlo, quasi scocciato guardò il vuoto per evitare lo sguardo di Emmet.

Ci misi un po’ a capire cos’era.

Sembrava una scultura nera in ferro battuto fatta di rose e fiori vari, un intreccio di rami e foglie.

Po mi concentrai più sulla forma, era una testiera per il letto.

Adesso avevo davvero lo sguardo da “vampira”.

Fulminai Emmet con lo sguardo ma a lui non fece una piega, continuava a singhiozzare divertito con la faccia nascosta nei capelli di Rosalie che minacciava di scoppiare in una risata.

Edward sembrava ancora più infuriato di me , gli occhi erano chiusi come se stesse cercando di concentrarsi, i pugni chiusi lungo il corpo e la mascella tesa sembrava più spigolosa del solito.

Emmet per stuzzicare ancora di più il fratello gli disse

“be, sai come è ,  pensavo ve ne servisse una di ricambio casomai...”

“Edward non…”  ma era troppo tardi, aveva già attraversato la stanza davanti a Emmet e si trovavano tutti e due in posizione di attacco.

Anche io ero irritata, molto irritata , ma non avrei mai pensato di arrivare a quel punto

Guardai di sbieco mio padre che , inutilmente, cercava di calmare la situazione.

“ragazzi non ce bisogno di farsi male, dopotutto il regalo era carino”

Charlie non sapeva il motivo di quella lite, era ovvio , ma non era il caso che si mettesse in mezzo a una azzuffata tra vampiri.

Feci segno ad Alice di portare fuori mio padre, lei annui e lo prese per mano.

Jasper fece uscire dalla mano 20 dollari e li porse a Rosalie, lei ne tirò fuori dieci.

Era incredibile, stavano scommettendo; la rabbia mi stava appannando la vista.

“sangue , sangue “disse Seth alzando le mani .

"non è divertente “dissi io nervosa

Andai accanto a Edward e mi misi nella sua stessa posizione, la sagoma di Emmet era circondata da rosso vivo e dalla mia gola usci un ringhio spaventoso.

La rabbia per il regalo era quasi scomparsa, quello che mi dava fastidio era il vedere Emmet contro Edward, sapevo che nonostante Emmet fosse più forte Edward avrebbe vinto perché era un bravo combattente e sapevo anche che non avrebbero mai fatto sul serio, era solo una rissa in amicizia , ma anche solo la minima possibilità che Edward si facesse qualcosa mi metteva in agitazione, finalmente adesso che non ero una fragile umana, non mi sentivo più impotente come prima, adesso potevo contribuire non era solo lui a potermi salvare.

Quando mi avvicinai al lui si irrigidì e mi strattonò lontano da Emmet

“Tu non ci devi nemmeno provare “disse in tono serio e protettivo.

Mi  scrollai dalla presa.

“be, nemmeno tu dovresti”

Guardai la stanza, le gente mi fissava esterrefatta.

Mi girai verso Edward

“ok, Emmet grazie per il regalo, anche a te Rosalie grazie .

Emmet sembrava deluso, forse gli piaceva la mia ira.

Edward mi guardò confuso

“che……”

“mi da fastidio che litighi per una cosa del genere quindi …” lo presi per mano e lo portai lontano dagli sguardi della gente.

“ non voglio essere sempre l’unica a essere salvata e anche io non sopporto l’idea che tu ti faccia male”

“ma per favore bella, stiamo parlando di mio fratello Emmet”

Quando sentii il suo nome un’ondata di rabbia mi prese lo stomaco.

Edward se ne accorse e mi strinse a se

“giuro che gliela faccio pagare”

Per allentare la tensione dissi

“però la testiera è davvero carina, quando si parte?”

“fra 3 giorni” e capì che la  parte brutta della festa era finita.    

  
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