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Autore: Princess_Perona    09/04/2010    2 recensioni
Sono passati Dieci anni da allora eppure sento che su quest'isola
incombe ancora una minaccia per me e la mia ciurma.
Seguito Di Don't Leave Us....
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Monkey D. Rufy, Usop | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Amore E Un Oceano di Guai'
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Capitolo 16

UN PICCOLO MIRACOLO
- Parte uno -




Chopper aspettò fino all’ultimo istante prima che si decidesse ad entrare di nuovo dentro l’infermeria.
Entrò dentro e chiuse la porta alle sue spalle.
Rufy si è addormentato profondamente.
Cavolo non ci voleva proprio.
Si avvicina e prendendo uno sgabello,sale fino a vedere il corpicino senza vita della piccola Merry.
“Tanto vale che controlli lo stesso” si dice a se stesso.
Va a prendere lo stetoscopio appoggiato sulla sua scrivania e poi,lo appoggia delicatamente sul petto del bimba.
Nulla,dovevo saperlo,ma nonostante tutto aveva sperato in un suo errore e preganto che l’intuito del capitano fosse esatto.
Lui però era un dottore e sa che quando un cuore cessa di battere…un momento.
La piccola renna sussultò un attimo.
No forse è solo stata la sua immaginazione,eppure avrebbe creduto di aver sentito un battito.
Aspetta qualche altro secondo…uno,due,tre quattro.

...Tum tum...tum tum...

Ora ne è più che certo,questo è un battito,debole così flebile che non era possibile ascoltarlo sul momento.
Gli occhi del dottore si spalancarono increduli.
Merry è viva,non sa nemmeno lui come,ma è lì che tenta disperatamente di sopravvivere e lui non se era accorto.
Poi,si ricordo di una cosa che aveva letto in un libro comprato in quel villaggio tanti anni fa.
‘Oltre al sangue,si suppone esista un frutto con poteri simili a quelli dei mostri,in grado di rendere chi lo ingerisce,un falso morto,ovvero,rallenta battito cardiaco e respirazione fino a ricreare una morte apparente’.
Come aveva potuto non pensare ad una cosa del genere?
“Devo preparare l’antidoto allora” fa Chopper e svelto.
Si fionda nel suo armadietto degli ingredienti medici e comincia a preparare la medicina che dieci anni fa,era riuscita a salvare Usopp.
Intanto,dentro la camera di Nami,si sentono piccolo suoni per nulla rassicuranti.


********************

-Sunny(Sanji)-

Mi accendo una sigaretta,ormai dopo tutto questo,penso che ricomincerò a fumare come prima,se non peggio.
Chopper non è ancora uscito da lì e la cosa mi preoccupa un po’.
Preparo una tazza di tisana calda da portare a Nami ed esco da quel posto che mi sta mettendo un’ansia terribile addosso.
Arrivato però alla sua camera,sento degli starni rumori provenire da dentro.
Apro la porta e vedo,Nami sdraiata sul letto che si tieni il pancione sofferente.
“Sanji,meno male che sei qui” fa lei ansimando pesantemente.
Cazzo ha le doglie!
“Vado a chiamare Chopper” ma prima che possa riuscire dalla stanza,lei mi afferra per il polso e guardandomi sofferente dice “no ti prego non andartene”
Mi chino su di lei e la bacio sulla fronte per rassicurarla “torno subito tranquilla”,ma lei scuote la testa ostinatamente.
“è troppo tardi,per chiamarlo” fa lei.
Che cavolo sta dicendo?tardi per cosa?
“Il bambino,sta già uscendo Sanji,aiutami!” implora lei all’arrivo di un’altra contrazione.
Cavolo e ora che faccio,io non ho mai fatto nascere un bambino.
“Fammi almeno chiamare Robin” gli dico e gridando,riesco a farmi sentire da lei che è stava fuori sul ponte.
“Ti prego aiutami” faccio a Robin appena varca la soglia della porta.
Lei prontamente,si piazza in mezzo alle gambe di Nami,per osservare la situazione.
“Vedo già la testa” sentenzia con un tono preoccupato “dobbiamo farlo uscire al più presto o rischia di soffocare”
Calo nel panico più completo.La rossa mi sta stringendo così forte la mano da farmi un male cane e nonostante stia gridando come una ossessa,nessuno eccetto noi due è accorso ad aiutarci.
“AAAH” grida forte Nami spezzandomi due dite della mano.
Cazzo,merda!
“Forza che ci siamo tesoro” la incita Nico Robin “ancora un’altra spinta e tutto sarà finito”
“La fai facile te” protesta Nami,tutta sudata dallo sforzo immane di spingere “mi sembra di dover partorire una palla di cannone”.
Dopo un’altra spinta e altre due ossa rotta,sentiamo il primo vagito del neonato.
Robin,avvolge il piccolo in un lenzuolo pulito e lo porge a Nami dicendo “complimenti tesoro,è un bel maschietto”.


********************

-???(Merry)-

La luce si fa sempre più intensa e lo spazio intorno a me si fa sempre più scuro e tenebroso.
“Ho paura nonna” faccio spaventata.
“Non temere,dove andremo non ci sarà più dolore”
Le mie gambe finalmente sembrano riaver acquistato la loro forza e così mi alzo in piedi.
Do la mano a nonna Banchina e ci avviamo verso la luce.
Addio papà cari.
Addio Nii-san,mi dispiace non poter vederti quando sposerai Marimo-san.
Addio Frankie,Nico Robin,Chopper,Brook e Nami che non potrò vedere mentre avrà il suo bel bambino.
Addio Tom,sappi che ti ho sempre voluto bene.
Addio,a tutti.
Ormai sono quasi sulla soglia,quando all’improvviso,tutto si fa più luminoso e accecante.
L’ultima cosa che vedo prima di essere accecata da quella forte luce,è il viso di nonna Banchina che mi sorride.
Sento qualcosa poi,una specie di risucchio e poi,il calore di un corpo stretto attorno al mio.
Sento ogni fibra di me stessa pesante come un macigno e perfino respirare mi sembra una cosa di per se sfiancante.
Sento un piccolo tonfo e una cosa che sbatte.
Sono troppo stanca,per riuscire a capire.


Oddio che ritardo enorme con cui posto il capitolo....scusatemi tanto è che ho provato riscirverlo insieme a quelli finale ma veniva troppo na scifezza così ho lasciato perdere.
   
 
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