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Autore: FedeSpuffy    10/04/2010    5 recensioni
- Che razza di cretina sei? – aveva urlato - Come scusa? – Kaori l’aveva guardato allibita Ryo uscì sbattendo la porta, mentre Kaori correva in camera sua.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una nuova avventura cap 8

Capitolo 8

Ryo fu il primo a uscire dal nascondiglio, seguito a ruota da Saeko e gli altri.

- Bene bene, vedo che qui c’è una riunione importante è nessuno mi ha invitato – esordì lo sweaper.

Gli Yakuza si voltarono verso di lui allibiti.

- Tu!! – disse uno di loro indicandolo – Cosa ci fai qui, come hai fatto ad entrare? –

- L’importante non è questo, la cosa che mi preme di più è un’altra – e rivolto verso Saeko - Mi dai il registratore per favore –

Gli Yakuza appena sentirono pronunciare quelle parole si guardarono spaventati. Uno di loro si fece avanti – Cosa vuoi Saeba? - .

- Be, è semplicissimo, io ho registrato tutte le vostre conversazioni di questa sera … - disse bleffando - .. e se non volete che consegni la cassetta alla poliziotta qui presente – e indicò Saeko – dovete darmi tutte le informazioni sul nuovo pusher della città -.

- Ma noi non sappiamo nulla –

- Ragazzi, non mentite, lo sapete che sono molto pericoloso se messo alle strette. Quell’uomo ha ucciso un poliziotto, non volete mica essere accusati tutti di complicità vero? – e fece per riconsegnare il videoregistratore a Saeko.

- Aspetta!!! – urlò uno di loro – Ti hanno detto la verità, non sappiamo quasi nulla di lui, ne che faccia abbia, ne che nome, sappiamo solo il suo cognome e dove bazzica di solito –

- E allora? Cosa aspettate? Dite –

- Il suo cognome e Itoe e ultimamente spaccia nella zona degli Hotel a Shinjuku –

- La zona degli hotel? Impossibile, mi sarei accorto di uno nuovo – disse Ryo ma se ne pentì subito; dietro di lui sentì un aura minacciosa che lo travolgeva ma preferì non girarsi, tanto dagli sguardi terrorizzati degli Yakuza e quelli divertiti di Saeko e Mick aveva capito cosa stesse succedendo: Kaori era a dir poco furiosa.

- Anche noi l’abbiamo saputo da circa una settimana e solo perché ha ucciso anche un nostro uomo –

- Sicuri che sia tutto? Non è che mi nascondete qualcosa vero? – disse Ryo sventolando il registratore.

- No no è tutto te lo giuriamo – risposero in coro.

- Ok allora possiamo andare – e si girò verso gli altri.

- Aspetta un attimo e la registrazione? –

- Ah. È vero, bhe, ve la spedirò appena avrò individuato il pusher – e si allontanò seguito da Saeko, Mick e Kaori.

Ad un certo punto però ….

- Fermi dove siete, se volete riavere viva la vostra amichetta datemi immediatamente la registrazione – uno degli Yakuza non fidandosi di Ryo aveva preso Kaori e ora le stringeva il collo con un braccio e la teneva sotto tiro con l’altro.

- Lasciala andare – disse Ryo improvvisamente divenuto di ghiaccio.

- Dammi prima la registrazione –

Ryo stava per lanciargliela quando d’improvviso Kaori scivolò dalla stretta dell’uomo, gli diede una gomitata nello stomaco, si accovacciò a terra e, mentre lo faceva cadere a terra facendogli lo sgambetto, prese la pistola nascosta sotto la gonna si alzò e glie la puntò contro, tutto questo sotto lo sguardo allibito di Ryo e Saeko e sotto quello divertito e compiaciuto di Mick.

- E che questo sia di ammonimento per tutti: “LA SOCIA DI CITY HUNTER NON E’ PIU’ UNA MAMMOLETTA” – e detto ciò si diresse verso Ryo e se ne andarono.

Una volta arrivati in macchina e partiti Ryo non spiccicò una sola sillaba, accompagnarono Saeko e Mick a casa e poi rientrarono. Salite le scale ed entrati in casa Kaori non ne poteva più.

- Vuoi dirmi qualcosa per favore – stava per urlare, ma lui non disse nulla anzi, si avvicinò al bar e si riempì un bicchiere con del Wiscky.

- Ryo mi sto davvero innervosendo, urla pure se vuoi, sbraita, offendimi, ma di qualcosa!!!!! –

- Cosa devo dire ? Che sono deluso? –

Kaori rimase sgomenta, stava per ribattere ma lui la zittì mettendogli un dito sulle labbra. Quel gesto le fece venire un brivido lungo tutta la schiena.

- Deluso del fatto che sei andata da Miki per farti allenare nell’autodifesa e, a quanto mi è perso di capire dal suo sguardo, da Mick per imparare a sparare? Deluso del fatto che non sei venuta da me? – Kaori abbassò gli occhi mortificata – Oppure dovrei dirti quanto sono fiero di te? – lei alzò lo sguardo di scatto, non poteva credere a quello che stava udendo

– Quanto sono fiero del fatto che pur di stare accanto a me in queste tre settimane hai fatto dei passi da gigante? Quanto sono fiero del fatto che ora sai cavartela con le tue forze, anche se ti assicuro che in passato proteggerti per me non era affatto  un peso come ti facevo credere e che, anche se sei autosufficiente, non smetterò mai di pensare alla tua incolumità? – stava iniziando ad avvicinarsi e lei stava per rimanere con le spalle al muro

– Quanto sono fiero di avere al fianco una vera donna? – era con le spalle al muro – Si Kaori, ora sei una vera donna,non che prima non lo fossi, ma questa sera ho capito che devo smetterla di far finta che tu non lo sia – la squadrò da capo a piedi con desiderio, le cinse i fianchi e la fece avvicinare a lui – Sei bellissima – e fu un attimo: si baciarono.

Da prima fu un bacio dolce ma poi piano piano divenne un bacio più passionale, quasi famelico, fino a quando Kaori, con una certa riluttanza, non si staccò.

- Ryo aspetta – disse allontanandolo. Lui la guardò un po’ confuso – Io …. Be, io non voglio correre, ho paura che se andiamo di fretta domani ti sveglierai e tornerà tutto come prima, e io non potrei sopportarlo. Diamoci un po’ di tempo ok? Anche con gli altri, non diciamo nulla per ora - .

Ryo le sorrise e le disse – Per me va bene, se serve a te per sentirti più sicura io saprò aspettare; comunque ti posso assicurare che non ho nessuna intenzione di ritrattare nulla ok? E ora andiamo a letto – e si avviarono nelle rispettive stanze.

Kaori stava per aprire la porta della sua camera quando si bloccò con la mano a mezza’aria; Ryo se ne accorse:

- Ehi, che succede? – disse avvicinandosi.

- Be … - iniziò arrossendo – Posso …. Posso dormire con te questa notte? –

- Ma certo vieni – rispose Ryo sorridendo a trentadue denti; non sapeva perché ma era felice lo stesso, anche se sapeva che non sarebbe successo nulla.

Fu così che si addormentarono abbracciati e questa per Ryo fu la prima notte, di una lunga serie,in cui dormì sobrio e con un sonno senza sogni.

Intanto in una via di Shinjuku due uomini stavano parlando.

Uomo 1 – Ho delle informazioni per te, ma valgono parecchio -  

Il secondo uomo gli allungò delle banconote.

Uomo 1 – Ti hanno scoperto – disse prendendo il denaro – ora sanno dove spacci e il tuo cognome - .

- Bene, allora vuol dire che li aspetterò con ansia –

- Ma sei impazzito, tu non sai con chi hai a che fare –

- Ah, e invece si, stiamo parlando del grande City Hunter giusto? – l’uomo accennò un si con la testa – Bene, non aspettavo altro – e così dicendo si girò e scomparve nel buio-

Uomo 1 – Tu sei pazzo, hai firmato la tua condanna a morte – sussurrò prima di andarsene anche lui.

   
 
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