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Autore: Ikigai01    10/04/2010    2 recensioni
Il cuore di Hermione sobbalzò facendo annullare tutto quello che li  circondava. Sentiva il dolce profumo di Draco sulla pelle e le sue dita che le avvolgevano la nuca accarezzandole i capelli.
Tutta la tristezza dovuta al litigio con Ron sparì all’improvviso  lasciando posto a così tanta felicità che era sicura non sarebbe riuscita a contenere.
Sentì le labbra di Draco stendersi in un sorriso «Grazie, Hermione…»  sussurrò.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Grazie, Hermione...

«Ti sta prendendo in giro! Perché non lo capisci? Perché il tuo cervellino da intelligentona non lo capisce?» Ron batté una mano sul tavolo del loro dormitorio facendo sobbalzare tutti i presenti.

«Come osi? Come osi dirmi quello che devo fare? Sei mio amico non mio padre! Non devo rendere a conto a te delle mie scelte! E non girarmi le spalle!»

Hermione era rossa di rabbia, i pugni chiusi per cercare di mantenere la calma. Ginny le accarezzava i capelli: «Herm, tranquillizzati per favore. Lo sai che…» Hermione se la scrollò di dosso e la ignorò.

«Ho quindici anni, non sono più una bambina. Come ti permetti? Eh, Ronald?» fece un respiro profondo, poi gli occhi le si riempirono di lacrime e le guance diventarono incandescenti. Abbassò la voce: «E…» sospirò «se il problema è solamente la tua gelosia, potresti tirare fuori le palle e lottare per quello che desideri, caro mio!».

Ron si girò di scatto verso di lei «Tu… non hai capito niente! Io… No! Cosa ti fa pensare che io sia interessato a te? Tu…» la fulminò con espressione sprezzante «mi fai schifo.» sputò, e iniziò a correre in direzione delle scale.

Gli occhi di Hermione non riuscirono più a trattenere le lacrime e lei si buttò tra le braccia di Ginny che la fece sedere su di una poltrona. Ormai tutti li stavano fissando ammutoliti. Nemmeno i gemelli sembravano riuscire a trovare qualche battuta divertente.

«Brutto… stronzo… lo odio… vederlo… più». I singhiozzi erano talmente forti che quasi non riusciva a parlare e le nocche delle mani erano così tese che sarebbero state in grado di spezzare la pelle.

«Tesoro stai tranquilla. Lo capirà da solo che ti ama, lo abbiamo capito tutti qui dentro». Harry le sorrise cercando di tirarle su il morale, ma la situazione non cambiò.

«A questo punto me ne frego» lei aveva finalmente ripreso a respirare normalmente, e si lasciò andare sulla poltrona asciugandosi le lacrime con le maniche della camicia. «Mi ha rotto. Sul serio non voglio più vederlo e nemmeno più sentire parlare di lui».

«Hermione,» questa volta fu George a parlare «ti assicuro che è innamorato di te. Cerca di capire, è accecato dalla gelosia e non riesce a far finta che vada tutto bene. Probabilmente ora sarà sdraiato sul letto a pensare che è stato uno stupido…»

«E fa bene allora!» Hermione si tirò su, gli occhi ancora arrossati «E comunque per me è solo un amico,» fece una smorfia «se posso ancora considerarlo tale!»

 

 

 

Hermione e Ron non si parlavano più da giorni anche se lui cercava milioni di modi per farsi perdonare, e come aveva detto Harry, Ron era perseguitato dai sensi di colpa e lei era molto soddisfatta.

 

Qualche giorno dopo la litigata, Draco invitò Hermione in giardino per una passeggiata notturna.

Non era stato un invito ufficiale, l’aveva solo rubata a Ginny mentre chiacchieravano della prossima uscita a Hogsmeade.

«Dove mi stai portando?» le mani del ragazzo coprivano gli occhi di lei, guidandola tra gli alberi illuminati dalla luce della luna.

«Certo che la pazienza non è una tua grande qualità» disse Draco ridendo «Ti ho detto di aspettare, siamo quasi arrivati».

Dopo qualche secondo sentì le mani di Draco allentare la presa dal suo viso e lei aprì gli occhi.

Alla sua destra le acque del Lago Nero si muovevano tranquille, di tanto in tanto qualche misteriosa creatura saltava fuori con salti e movimenti acrobatici.

«Dove siamo?» stranamente non era mai stata in quel posto, ma quando vide la punta della Torre di Astronomia dietro ad alcuni alberi si rese conto che erano piuttosto vicini al castello.

«Ho scoperto questo luogo il primo anno insieme a Tiger e Goyle durante una nostra esplorazione notturna». Sorrise ricordando i vecchi tempi, guardando un punto nell’acqua da cui poco dopo uscirono due sirene.

«Ci vengo molto spesso, soprattutto di notte. Volevo solo mostrarti il mio rifugio segreto».

Un’intera famiglia di lucciole comparve dall’oscurità della notte. Hermione li osservava curiosa mente loro avvolgevano i sue ragazzi costringendoli ad avvicinarsi sempre di più.

Quando guardò Draco si rese conto che i loro nasi erano a pochi centimetri di distanza, e senza riflettere lo baciò.

Il cuore di Hermione sobbalzò facendo annullare tutto quello che li circondava. Sentiva il dolce profumo di Draco sulla pelle e le sue dita che le avvolgevano la nuca accarezzandole i capelli.

Tutta la tristezza dovuta al litigio con Ron sparì all’improvviso lasciando posto a così tanta felicità che era sicura non sarebbe riuscita a contenere.

Sentì le labbra di Draco stendersi in un sorriso «Grazie, Hermione…» sussurrò

Un brivido le percorse la schiena;

«Malfoy».

Lui rise. «Hahaha! Hai rovinato il nostro primo momento romantico, mezzoglobulorosso!»

«Oddio tu invece l’hai reso del tutto irrecuperabile! Ma da dove ti escono certe battute? Schifosissimo puroglobulorosso!»

   
 
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