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Autore: Nusia    10/04/2010    5 recensioni
e se Bella avesse conosciuto prima Edward Masen? Sarebbe stato amore a prima vista o le cose sarebebro andate diversamente?
Genere: Romantico, Triste, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ragazze scusate il ritardo ma ho avuto una settimana movimentata, infatti sono tutt’ora di corsa,solo che se non postavo andava a finire che dovevate aspettare lunedì. Comunque sia: ho fatto un po’ di conti e con vostra grande felicità vi dico che EDWARD arriverà tra 4 capitoli, ovvero capitolo 22.

Vi lascio al capitolo baciiii.

p.s. scusate se non rispondo alle recensioni,siete come sempre carinissime e gentili. La prossima volta mi farà perdonare e in settimana avrete il prossimo capitolo. So che a molte Jake non va giù perciò cercherò di postare più frequentemente. Baci.

Recensite!

 

18- Capitolo (Nunzia)

Ma perché uscire con Jacob mi rendeva così nervosa? Insomma c’ero uscita così tante volte insieme, avevamo persino condiviso il letto una volta, perché quel giorno ero così ansiosa? Perchè questo è un vero appuntamento Bella, non un’ uscita tra amici. Oddio era vero! Non ero mai uscita davvero con nessuno, solo con Edward, ma con lui era tutto così assolutamente naturale che l’ansia mi stava alla larga. Ricordavo il nostro primo vero appuntamento, a come tutto fosse stato perfetto: noi 2 ,una pizza e un cielo stellato, chiacchiere inutili,carezze,baci rubati, risate e voglia di amarci. Ricordavo perfettamente il mio abbigliamento: una semplice t-shirt rossa che mi scopriva un filo di pancia e un graziosissimo shorts di jeans. Era stato tutto così…così semplice, che anche respirare era la cosa più complicata del mondo paragonata alla nostra alchimia, al nostro essere l’uno per l’altra. Basta Bella, tutto questo non può ritornare e tu non puoi passare il resto dei tuoi giorni a paragonare i ragazzi che conoscerai ad Edward, perché nessuno potrà essere come lui, nessuno potrà essere Lui.

Già, nessuno avrebbe potuto darmi ciò che mi dava il mio Edward, ma Jake… Jake avrebbe potuto ridarmi la vita, avrebbe potuto farmi sorridere, divertire e mi avrebbe dato quella protezione di cui avevo tanto bisogno. Potevo imparare ad amarlo? Potevo rinchiudere tutti i ricordi del passato in un cassetto? Potevo comprimere l’amore che provavo per Edward in un angolo del mio cuore, per far spazio a Jacob? Sarei mai riuscita a baciare le sue labbra senza sentire la ferita del mio petto pulsare e farmi sentire colpevole? Il mio Romeo non sarebbe mai più tornato, non sarebbe mai più venuto sotto il mio balcone a cantarmi il suo amore, non avrebbe più combattuto per avermi, era volato via come un gabbiano, lontano dal questo mondo fatto di sofferenza e menzogna. Non c’era più. E se mi avesse visto? Se dal posto in cui si trovava, riusciva a vedermi e si sentisse tradito? Dimenticato? Cosa avrebbe fatto Giulietta se fosse sopravvissuta al suo Romeo? Avrebbe vissuto una vita fatta di ricordi o sarebbe riuscita ad andare avanti? Se anche lei come me avesse avuto un migliore amico innamorato di lei, avrebbe accettato la sua corte o lo avrebbe rifiutato? Cosa avrebbe fatto se l’amico fosse stato l’unica persona che la capisse davvero e la facesse sentire umana? Se fosse stato paziente e gentile? Cosa avrebbe fatto Giulietta se avesse capito di non poter sopravvivere senza di lui?

Toc.toc. 2 colpi alla porta mi ridestarono dalle mie inutili riflessioni.

“Bella posso entrare?” mi chiese Alice dal corridoio. Avevo completamente perso il senso del tempo, se Alice era già lì voleva dire che dovevo muovermi.

“si, certo Alice entra” le dissi.

“Ehilà? Ma che ci fai davanti all‘armadio impalata?” domandò.

“non so cosa mettermi” confessai.

“lo sapevo ed è per questo che ho fatto shopping per te” annunciò facendo svolazzare 2 buste. Oddio non osavo immaginare cosa avesse comprato quella vampirastra.

“dove hai fatto shopping?”

“sono corsa un attimo a Seattle, allora vuoi vedere?” domandò entusiasta.

“si anche se so che sarà troppo”

“ma noooo… cioè ho comprato un completino ma poi ho visto che non lo avresti indossato per nulla al mondo,perciò sono tornata in dietro e ne ho acquistato un altro che ti piacerà” spiegò.

“come hai visto?” le chiesi perplessa.

“ricordi? Cullen, vampiri, doni superflui, veggente…”

“ohhhhhhh… scusami devo ancora abituarmi a tutto questo. Allora su fai vedere” la incitai e lei tirò fuori i vestiti. In effetti il primo era davvero troppo, non lo avrei mai messo per uscire con Jacob, insomma non dovevo far colpo su un ragazzo che conoscevo da una vita.

Il completo era per lo più nero: leggins neri, toppino giallo con sopra una giacca nera, stivali altissimi anche questi neri ed una borsa nera con un foular giallo che richiamava il top… troppo sexy. Il secondo invece, il mio preferito, avevo un leggins nero e sopra una maglia lunga che copriva il sedere rossa, sotto un top rosso che fasciava il seno, infine ai piedi, delle comodissime convers. Si, decisamente meglio.

“si, Alice opto per il rosso”

“lo so. Però tieni anche questo,sai può essere che un giorni ti andrà di metterlo, magari non per uscire con il cane” disse disgustata.

“Alice!” al richiamai.

“lo so,lo so, lui è tuo amico, gli vuoi bene e bla bla bla, ciò non toglie che non lo sopporti.”

“posso farti una domanda?” le chiesi all’improvviso.

“certo”

“se tu fossi al posto mio, come ti comporteresti?”

“vuoi dire come mi comporterei se Jasper non ci fosse e il mio migliore amico avesse un debole per me?” domandò cercando di afferrare il punto.

“no, voglio dire cosa fareste se Jasper fosse morto e il tuo migliore amico fosse innamorato di te” la corressi.

“ohhh… beh se Jasper fosse morto, cosa che ho i brividi solo a pensarci, non sarei più me stessa Bella. Vedi per noi vampiri è difficile trovare l‘amore, ma quando lo si trova è per sempre, nulla può dividerci e se un giorno il nostro compagno fosse ucciso…beh noi lo seguiremo a ruota. Noi siamo essere immortali così com‘è il nostro amore” mi spiegò nel modo più semplice possibile.

“capisco”

“se vuoi ti dico cosa farei se fossi umana”

“ok”

“se fossi umana,e il mio Jasper fosse morto, morto davvero, sarei distrutta, lacerata, ma andrei avanti, mi rifarei una vita. Col tempo i ricordi si sbiadiranno e quel punto c‘è bisogno di avere qualcuno vicino, qualcuno che ti capisca e che ti ami. Non amerei mai più nessuno come Jasper, ma cercherei comunque di essere felice. Mi troverei un ragazzo che non gli somigli, un ragazzo che sia l‘opposto di ciò che lui era, perché se avesse anche solo un minimo particolare, io non amerei lui, ma quel particolare che mi ricorda Jasper. Se Jasper fosse davvero morto.” ripeté infine enfatizzando quel davvero.

“grazie Alice, sono più tranquilla ora” le dissi sincera.

“tu perché esci con Jacob? Non fraintendermi ok? Non ti sto incolpando di nulla, voglio solo capire perchè” mi domandò. Già, perché uscivo con Jacob?

“perché Edward è morto e non tornerà più. Perché Jacob è l‘unico ragazzo con la quale io possa sfogarmi, l‘unico che mi ascolta, che mi capisce, che mi fa sentire protetta e desiderata. Senza Jake io non vivo Alice, senza lui cadrei in quella depressione dalla quale mi ha tolto con tutte le sue forze. Lui è la mia ancora di salvezza, il mio porto sicuro, il mio sole privato. Quando sto con lui, il dolore sparisce, quasi è inesistente, se solo lui scomparisse dalla mia vita, allora farei bene a buttarmi da un scoglio perché a quel punto il dolore che ogni notte mi fa urlare si triplicherebbe e diventerebbe insopportabile, troppo grande ed intenso per me. Esco con Jacob perché se proprio devo andare avanti, lui è l‘unico con la quale posso riuscirci” spiegai tutto d’ un fiato. Era incredibile come quelle parole mi fossero uscite dalla bocca, ero meravigliata di come al sentirle pronunciare tutto mi apparisse più chiaro, sincero.

“allora fai bene, se ti fa sentire serena, intera, fai bene a provarci” acconsentì abbracciandomi.

“Alice?”

“si?”

“secondo te, se Edward fosse qui, cosa penserebbe di me? Pensi che si sentirebbe tradito?” sussurrai ancora stretta nel suo abbraccio.

“Bella perché pensi queste cose? Edward penserebbe che tu sia la ragazza più coraggiosa del mondo. Ti amerebbe più di prima e vorrebbe solo che tu fossi felice. E no, non si sentirebbe tradito. In un certo sento è proprio ciò che lui vuole, adesso l‘ho capito” mi ripose, sussurrando l’ultima parte.

“cosa?” le chiesi.

“cosa?” ripetei lei.

“cosa adesso hai capito?” le chiarì

“oh…ehm… ti faccio un esempio ok?”

“si.”

“mettiamo il caso che il tuo Eward non fosse morto, supponiamo che non potete stare insieme per ovvi motivi. Secondo me, lui vorrebbe solo che tu fossi felice, che andassi avanti e ti innamorassi di Jacob perché secondo lui è il solo a renderti felice, e spererebbe che tu lo dimenticassi, non del tutto certo,ma che rimanesse solo un vecchio ricordo”

“e lui?” gli chiesi.

“e lui continuerebbe ad amarti Bella, ti spierebbe senza farsi vedere, ti proteggerebbe da lontano e maledirebbe il mondo intero per non poter stare con te. Le persone che lo vogliono bene gli direbbero di provarci, di uscire allo scoperto per porre fine alla sofferenza, ma lui sarebbe testardo, cocciuto e ti farebbe continuare a vivere una vita normale. Si odierebbe e sarebbe felice per te” concluse lasciandomi senza parole. Come faceva Alice? Come faceva a fare un esempio così reale, a renderlo reale, concreto.

“se solo fosse vero” dissi con un filo di voce.

“cosa? Cosa se solo fosse vero?” mi domandò.

“l‘esempio che hai fatto. Se solo fosse vero che lui fosse vivo e che non potessimo stare insieme solo per degli ovvi motivi” sospirai.

“lo preferiresti?”

“no, cioè si, preferirei che fosse vivo e farei di tutto Alice, di tutto”

“non capisco” ammise.

“Alice, io farei di tutto per stare con lui, per averlo al mio fianco, per amarlo. Non mi importerebbe il motivo per la quale il nostro amore non potrebbe esistere, me ne fregherei capisci? Sarei disposta a tutto per lui. Tutto. Se lui fosse buddista, diventerei buddista per stare con lui, se lui fosse un vegetale, diventerei vegetale, se fosse un fantasma, diventerei fantasma, se lui…se lui… se lui fosse un vampiro come te, diventerei vampiro anche io. Tutto. Tutto Alice” le spiegai e il mio viso ardeva tanto fossero sincere le parole.

“davvero? Davvero rinunceresti a tutto per lui? Bella lui non lo vorrebbe, lui non vorrebbe che tu sacrificassi te stessa per lui” cercò di farmi ragionare.

“non sarebbe un sacrificio Alice. Il sacrificio sarebbe saperlo vivo e non poterlo avere, sarebbe saperlo ancora in vita e rinunciarci.” le dissi. Lei non parlò, rimase a fissarmi con occhi persi nel nulla. Mi fissava e non diceva nulla.

“Alice?”la chiamai

“tu…lui…io…io devo fare qualcosa” concluse.

“e cosa potresti fare? Lui è morto e non tornerà più.”

“devo fare qualcosa” ripete.

“ma…?”

“ok adesso vestiti sta per venire Jacob” e così dicendo mi spinse in bagno. In mezz’ora fui pronta e lei andò via.

“Ciao” salutai Jacob uscendo nel vialetto di casa.

“c-c-ciao”balbetto lui.

“hai una polpetta in bocca?” scherzai.

“no è che…che sei…sei”

“sono?”

“bellissima” terminò finalmente il complimento facendomi arrossire.

“oh…grazie.” risposi entrando in macchina.

“allora dove andiamo?” gli chiesi curiosa.

“mmmh… allora a te la scelta o cinema e passeggiata in centro oppure pizza in spiaggia sotto il cielo stellato” disse proponendo le idee. In quel momento le parole di Alice mi rimbombarono nella testa: Mi troverei un ragazzo che non gli somigli, un ragazzo che sia l‘opposto di ciò che lui era, perché se avesse anche solo un minimo particolare, io non amerei lui, ma quel particolare che mi ricorda Jasper.

E la pizza in spiaggia e il cielo stellato mi ricordava troppo Edward.

“vada per il cinema” sentenziai.

“essia. Film romantico Bells?” chiese.

“no ti prego, non c‘è qualcosa di tremendamente schifoso?”

“tremendamente schifoso dici? Ahahahah certo c‘è Sotto tiro, davvero rivoltante” sghignazzò.

“vada per Sotto tiro allora” dissi.

Il viaggio fino a Portland fu davvero piacevole, Jacob era solare come sempre e chiacchierò per tutto il tempo. All’improvviso brividi di freddo mi percossero la schiena facendomi affondare nel sedile in cerca di calore. Dio se faceva freddo quella sera!

“qui ci sono 42 gradi solo per te” mi disse facendo cenno di avvicinarmi.

“dio, che bello non avere mai freddo” dichiarai buttandomi tra le sue braccia mentre lui tranquillo continuava a guidare.

“beh si, in effetti è davvero utile” confermò. Passai tutto il resto del viaggio incollata al suo corpo, la cosa non mi metteva molto a disagio, anzi mi sentivo bene, ma pensandoci bene chi amica si stringerebbe così sul suo migliore amico? Era inutile prenderci in giro, tra me e Jacob c’era qualcosa di più di una comune amicizia. Che lui fosse innamorato di me lo sapevo,me lo avevo fatto capire in tutti i modi, ma io? Cosa provavo io?

“Bells? Sarei davvero felice di rimanere così, ma siamo arrivati e il film inizia tra breve…ma se vuoi noi…”meglio interromperlo.

“ok,susu scendiamo a vedere come si massacrano” dissi scendendo dalla macchina.

Il film era esattamente ciò che mi aspettavo. Non erano ancora finiti i titoli di testa che già la gente iniziava a saltare per aria. In sala c’era un silenzio tombale e appena una persona saltava per aria uscivano esclamazioni incontenibili. Una ragazza davanti a noi affondò il viso nel petto del suo ragazzo che sorrideva come a dire “te l‘avevo detto”

Io dal canto mio, per sopportare 2 ore di bombardamenti e fuoriuscite di sangue, mi feci coraggio e più che guardare il film cercai di concentrarmi sullo sfondo, cercando di non focalizzare la mia attenzione sulle sagome delle persone…anche perché dopo poco sarebbero morte. Tuttavia alla 20esima persona che perdeva un arto, il mio autocontrollo stava andando a farsi benedire, lo stomaco iniziò a contorcersi e la bile iniziò a fare su e giu…su e giù. Mi accorsi, con grande sorpresa, che ero stretta a Jake e lui tranquillo mi massaggiava la spalla per farmi calmare. Come avevamo assunto quella posizione?

Ormai priva di forze stavo per uscire fuori dalla sala,ma Jacob iniziò a ridacchiare.

“non c‘è niente da ridere Jake, quel tizio è stato praticamente diviso in due.” dissi ma lui continuò a ridere.

“che ‘è?” chiesi.

“e dai Bells, non puoi avere paura di queste stupidaggini. Quel tizio zampillava sangue a sei metri di distanza. Assurdo” decretò.

Continuò a ridere fin quando l’asta di una bandiera infilzò un uomo inchiodandolo ad un muro. In effetti era assurdo.

Da quel momento in poi iniziai a godermi lo spettacolo, ridendo insieme a lui ad ogni spargimento di sangue. Andare al cinema con Jacob era uno spasso…come tutto del resto.

“è stato il film più schifoso che abbia mai visto” mi lamentai appena fummo fuori dal cinema.

“si, decisamente rivoltante” mi appoggiò lui.

“d’ altro canto c‘era d‘aspettarselo, lo hai scelto tu,non poteva certo essere bello” aggiunse.

“grazie tante Jacob,hai davvero una bella considerazione di me” dissi irritata accelerando e allontanandomi da lui.

“ehi Bells ma dove vai?” domandò perplesso.

“via da te” dissi senza smettere di camminare.

“e dai scherzavo”disse correndomi in contro,per tutto risposta velocizzai i passi, sarei anche potuto correre,ma eravamo in centro e se fossi caduta non avrei fatto una bella figura.

“Bells” mi chiamò riuscendo a afferrare il mio polso.

“stupido licantropo dei miei stivali!” borbottai e lui rise di gusto.

“non c‘è niente da ridere,lasciami” dissi cercando di liberarmi, ma lui mi prese per i fianchi e mi costrinse a stare lì con lui.

“oh si che c‘è da ridere, se buffissima quando ti arrabbi” mi sussurrò all’orecchio mentre continuava a ridere di me. Sentivo il suo respiro sul mio collo, mi sentivo a disagio e volevo liberarmi.

“ahhh io sarei buffissima…mollami” quasi urlai e lui sghignazzando mi accontentò.

“e adesso dove vai?” domandò

“in macchina, sento freddo e no, non ho bisogno di 42 gradi da stringere”

Ci avviammo così in macchina, lui ancora divertito io ancora irritata. Entrati in macchina, mentre lui metteva in moto, mi abbassai per allacciare i lacci della scarpa, ma nel rialzarmi battei la testa sotto il cruscotto. Dannazione che male!

“non-ridere” lo avvertì fulminandolo con gli occhi. Lui serrò le labbra per non scoppiare e quando fu sicuro di riuscire a controllarsi mi rispose:

“non riderei mai di te” ma dopo neanche 5 secondi la sua fragorosa risata inondò l’abitacolo dell’auto.

“scusa ma sei uno spasso tesoro” sogghignò. La sua risata era talmente contagiosa e solare che non riuscì a trattenermi nel ridere con lui. Mi sentivo libera, serena, ancora una volta Jacob era riuscito a riscaldarmi.

E…se Giulietta si fosse innamorata del suo amico? Non come Romeo. Niente a che vedere, ma quanto basta per desiderare che anche lui sia felice? Se Romeo se ne fosse andato per non tornare mai più, non era forse meglio per Giulietta accettare l’offerta dell’amico? Forse così avrebbe raggiunto quel poco di felicità che le era ancora concessa, forse sarebbe stato meglio per lei ricucire i brandelli di quella vita che non sarebbe più tornata a bussare alla sua porta. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dai pensieri, mentre ancora ridevo con il mio Jacob.

   
 
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