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Autore: AlexaHumanoide    10/04/2010    8 recensioni
"Mamma, dov'è Bill?" Chiesi, con voce tremante.
Non mi rispose.
"Mamma, dov'è?" Una lacrima le rigò il viso.
"Mamma, ti prego rispondimi."
 Alzò di scatto la testa e mi guardò.
"Bill non c'è più."
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dei ringraziamenti ^.^

I dream you: come ti capisco, anche a me sembra di essere nella storia mentre scrivo ç_ç Ecco a te l'ultimo capitolo ! ç__ç ♥

Dragona: nooo, io non c'è l'ho con bill XD non ci avevo mai pensato veramente U_U sper che non ti incazzi ancora di più, visto che siamo alla fine ç_ç ♥

veroKuss: sisi, è l'ultimo ç_ç tu non capisci mai niente ù.u E io non so spiegartelo, quindi tiè xD Spero che leggerai anche questo ç__ç ti voglio bene pure io ♥

Schwarz_Engel483: mi dispiace dirtelo ufficialmente: questo è l'ultimo capitolo ç_ç sper che ti piaccia e grazie *_* ♥

angel12: nooo, anche tu no XD non ti devi suicidare, sennò non leggi l'ultimo capitolo ç_ç Spero che ti piaccia ♥

Si, siamo arrivati alla fine ç____ç Spero che non vi andrete a suicidare quando finirete di lettere XD Questa FF è strana lo so, il mio cervello non è messo molto bene U_U Sper che vi sia piaciuta e vi ringrazio adesso anche chi recensirà dopo
*_* Mi sento un pochino male. Ho già finito una ff xD Spero che mi seguirete anche nelle altre e bohn, vado ! GRAZIE MILLE A TUTTE e BUONA LETTURA, vi adoroooooo *_______________* ♥♥♥

Non riesco a vivere senza di lui.

Per alcuni secondi rimasi immobile.
La mia testa si rifiutava di decifrare quelle parole.
No. No. No. No.
Non ci potevo credere.
Bill era.. Non riuscivo neanche a pernsarlo.
Bill non c'era più.
Il mio fratellino non c'era più.
Iniziai a riconnettere tutti i muscoli.
Iniziai a tirare, ad urlare.
"Calmati, piccolo, calmati.." cercò di dire mia mamma, tra le lacrime.
"Nooo, non posso calmarmi." urlai.
Il mio cuore batteva troppo forte.
Mia mamma attraversò la stanza è pigiò un pulsantino rosso.
Quel piccolo bip che fece mi scatenò ancora di più la rabbia.
Iniziai a piangere.
Lacrime e singhiozzi irregolari, che non riuscivo a controllare.
Cercai di prendermi la testa tra le mani, ma i fili non me lo permisero.
Sbattei le gambe contro il materasso.
Mia mamma faceva dei gesti con le mani davanti a me, come per stopparmi.
Da quella porta bianca che già odiavo entrò una donna.
"Che succede qui dentro?" Chiese, con voce tremante.
Aveva paura, le si leggeva negli occhi.
Aveva paura di me.
Ero diventato un mostro, ma non smisi di dimenarmi.
La persona più importante della mia vita non c'era più.
Solo questo m'importava.
Senza nessuna risposta, la donna si avvicinò lentamente a me.
"Qui ci vuole una dose di tranquillante.."
No, non volevo nessun tranquillante.
Non volevo sprofondare di nuovo in quel nero e sognare ancora lui.
"NO!" Urlai con tutta la mia forza.
Non mi ascoltò.
Mise una sostanza transparente nell'aflebo.
Il tranquillante fece subito effetto.
I muscoli di tutto il corpo di fermarono.
Le palpebre iniziarono ad essere pensanti.
La testa mi cascò da una parte e chiusi gli occhi.
Non vedevo niente, solo quel nero insopportabile.
Sentivo solo una voce.
La sua voce.

Tom, ho paura..
Posso dormire vicino a te?
Perchè papà se ne sta andando?
Ti voglio bene, qualunque cosa succeda..
Non riuscirei a vivere senza di te, Tom..
Ma lo faresti nella realtà?
Tu ti stavi suicidando perchè io ero morto?
Non voglio che papà e mamma si separino Tom, non voglio..
Cos'ho di così stano? Perchè sono diverso dagli altri?
Non voglio lasciarti Tom..
Ma tu mi vuoi bene, vero?
Sono contento di averti vicino a me..
Tom, io e te per sempre, ok?
Sai, Tom, stavo pensando a una cosa..


Mi svegliai di nuovo urlando.
Tutte quelle frasi di mio fratello.
Stavo diventando pazzo.
Una frase mi aveva impresso, e svegliato.
L'ultima.
A cosa stava pensando Bill prima che il furgoncino si scontrasse?
Cosa voleva dirmi?
I miei respiri erano irregolari.
Il mio cuore pulsava troppo forte.
Guardai fuori dalla finestra: era notte.
Chiusi gli occhi e mi venne in mente quell'incubo.
Aprii di scatto gli occhi, per mandarlo via.
Bill era morto.
Io non ce la facevo già più.
Volevo raggiungerlo e subito.
Staccai tutti i fili e scesi velocemente dal letto.
Ora quell'incubo era impresso nella mia mente.
Era un sogno premonitore? Era un sogno reale.
Presi un foglio e scrissi due righe a mia madre, che ora non c'era.

Non riesco a vivere senza di lui.
Scusami.

                                 Tom.

Cercando di fare meno rumore possibile scesi le scale e uscii dall'ospedale.
Mi guardai intorno.
Proprio lì davanti c'era l'alto palazzo del sogno.
Mi vennero i brividi.
Inziai a correre.

Guardai di fronte a me.
Si, quella volta ero pronto.
Quella volta era la realtà.
-Scusa mamma, scusa papà, scusa Georg e scusa Gustav, ma non ce la faccio.- Pensai.
Con passi lenti arrivai allo strapiombo e salii.
Una voce mi sorprese ancora di più.
La sua voce, che cantava Spring Nicht, come nell'icubo.
Mi girai e lo vidi.
Ero diventato davvero pazzo, ma lui era lì.
Era un fantasma.
"Fratellino, arrivo." Sussurrai.
E mi lasciai andare, raggiungendolo.

 

"Sai Tom..Stavo pensando a una cosa.Se io morissi per davvero, non ti lascerei mai farti del male, farei qualunque cosa. Sicuramente verrei da te a cantarti Spring Nicht. Non voglio che tu muoia per me."






   
 
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