Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover
Ricorda la storia  |      
Autore: Fae    10/04/2010    3 recensioni
Sfatiamo una leggenda metropolitana: Brian non odia Matt Bellamy. Il problema, piuttosto, è che Matt lo inquieta. [Brian/Matt]
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Muse, Placebo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: I'm going bananas
Autrice: Fae
Beta/Pre-reader: Lisachan e la malcapitata twitlist
Prompt/Challenge: banana (Gen Week @ Fanfic Italia/WWF: Gen Week @ Fiumidiparole)
Fandom: RPF Placebo/Muse
Personaggi/Pairing: Brian Molko/Matt Bellamy, special guest stars Dom Howard, Alex Weston e la macchina del caffè
Rating: PG
Warnings: gen, crack, lol!slash
Parole: 1868 (FDP)
Disclaimer/Credits: tutti i personaggi sono realmente esistenti, non si intende dare rappresentazione veritiera di eventi, caratteri od orientamenti sessuali. Nessuna banana è stata maltrattata durante la stesura di questa fic.

Note: questa storia nasce - oltre che come tentativo di sfangare la gen week inserendo il prompt in modo più o meno legittimo - come reazione all'annosa domanda che più o meno tutti ci siamo posti all'uscita del singolo di Bright Lights: PERCHE' AGGIUNGERE QUELLA FRASE E SOPRATTUTTO, BRIAN, IN NOME DI DIO, *PERCHE'* PROPRIO 'BLACK HOLES'? *rotola* Sappiate che io non ho intenzione di darvi una risposta sensata, comunque, ma solo di lollare sulla questione :°D Per tutto il resto c'è Mastercard rivolgetevi presso il cervello del signor Molko, sempre che riusciate a localizzarlo \o/ Titolo rubato a Madonna :P


--


Tra le molteplici bizzarrie che hanno accompagnato quindici e passa anni di carriera - quel genere di aneddoti assurdi che qualsiasi musicista di una certa esperienza potrebbe passare ore intere a raccontare - ce n'è una di cui Brian è stato ripetutamente vittima e a cui non è mai riuscito a scampare, e che per questo lo innervosisce più di quanto sia disposto ad ammettere - ed è la viscerale antipatia tra lui e le sale di registrazione che non conosce.

Non ha mai capito il perché, se si tratti di una vendetta cosmica che il karma ha perpetrato ai suoi danni per fargli scontare un qualche peccato commesso in una qualche sala di registrazione sparsa per il globo - ma la cosa più turpe che abbia mai fatto in una sala di registrazione è stato scoparci dentro, e dubita fortemente di essere l'unico a dover espiare una colpa del genere - o se si tratti semplicemente di sfiga, fatto sta che, quando per una ragione qualunque è costretto a incidere in una sala diversa da quella dove aveva programmato di farlo, succede sempre, sempre qualcosa di strano - ed è per questo che imprevisti del genere non mancano mai di farlo stare sulle spine. Quando poi i suddetti imprevisti arrivano a funestargli la vita per motivi indipendenti dalla sua volontà, e che nessuno peraltro si degna di spiegargli con esattezza - "esigenze tecniche, Brian, non fare la primadonna e comportati come l'adulto che sei, grazie", e questi sono i momenti in cui si chiede perché mai nessuno abbia ancora licenziato Alex - è matematicamente sicuro che la sua giornata non potrà che andare storta.

Per cui, quando varca la soglia della piccola sala d'aspetto dove un tecnico dall'aria incompetente lo fa accomodare prima di tornare al suo gioioso far niente, si limita a contemplare con disperata rassegnazione la scena che gli si presenta davanti. Primo, l'arredamento è semplicemente atroce, le poltroncine foderate di tessuto leopardato - tessuto leopardato - sembrano uscite da una darkroom di quart'ordine e le tende che dovrebbero essere color bianco sfavillante tendono a un color giallino malsano. Secondo, la macchina del caffè alloggiata in un angolo emette piccoli ma inquietanti rumori, come se fosse sul punto di esplodere ed eruttare espressi e cappuccini ovunque. Terzo, seduto su una delle poltroncine leopardate, con l'aria assorta di chi sta contemplando i più remoti misteri dell'universo, c'è Matt Bellamy che mangia una banana.

Ora, sfatiamo una leggenda metropolitana: Brian non odia Matt Bellamy. Non lo ritiene un aborto della natura né lo disprezza o vorrebbe vederlo sparire dalla faccia del pianeta. Il problema, piuttosto, è che Matt lo inquieta. Forse per il modo incomprensibile in cui funziona il suo cervello - d'accordo, non che quello di Brian segua percorsi del tutto lineari e non che Brian possa dire di conoscere a fondo il cervello di Matt, avrà tutt'al più letto qualche sua intervista per sbaglio - o forse per lo sguardo perennemente vacuo che non si capisce mai se stia per dire una cagata o enunciare il segreto della vita sulla terra, o ancora perché - diciamo la verità - uno che si porta appresso banane allo scopo di mangiarle in pubblico tanto normale non può essere. Fatto sta, insomma, che Matt lo inquieta. E se in una giornata normale incontrarlo poteva essere per Brian un avvenimento da registrare distrattamente e poi ignorare, in una giornata del genere rischia di diventare uno dei segni premonitori dell'apocalisse.

Sta ancora ponderando se sia il caso di defilarsi silenziosamente e sfidare il karma chiudendosi in bagno, quando Matt alza gli occhi e si accorge di lui.

"Tu!" esclama, puntandogli contro la banana con fare vagamente minaccioso. Brian vive un momentaneo istante di terrore - non per la banana, chiaramente, che tra l'altro è già mezza mangiucchiata e non ha più nemmeno la punta, ma perché - ha già detto che quest'uomo lo inquieta?
"Bellamy" lo saluta con un sorriso tirato, muovendo qualche passo verso di lui e ripetendosi mentalmente che tutto quel che deve fare è assecondarlo. "Che sorpesa trovarti qui."
"Tu" lo ignora Matt, agitando la banana nella sua direzione "mi hai plagiato."

Brian rimane perfettamente immobile, fissando alternativamente lui e la polpa mangiucchiata e sentendo il suo cervello girare a vuoto nel tentativo di capire di cosa stiano parlando.

"Non so di cosa stiamo parlando" ammette alla fine, serafico.
"Sì che lo sai" ribatte Matt, ritraendo la banana e inarcando un sopracciglio. "A meno che tu non abbia già dimenticato cosa hai fatto la scorsa settimana, devi saperlo per forza."
"…cosa ho fatto la scorsa settimana?" domanda Brian, sinceramente perplesso. "Ho passato la maggior parte del tempo a dormire, non posso averti plagiato dormendo. Che poi cosa ti ho plagiato, di preciso?" si stranisce.
"Non cosa hai fatto tu" chiarisce l'altro. "Cosa ha fatto la tua band."
"La mia band non fa niente che io non sappia" puntualizza, cominciando a infastidirsi. "E comunque spiegati, per l'amor di dio."
"…black holes?" gracchia Matt all'improvviso, con il tono scandalizzato di chi sta pronunciando la più enorme delle assurdità. "Bright lights and black holes? Voglio dire - seriamente."

Brian rimane di nuovo perfettamente immobile, fissando soltanto Matt, questa volta, e pensando che tutto sommato sarebbe stato meglio rimanere nell'ignoranza.

"…oh dio" sospira, affondando il viso tra le mani e poi passandosele tra i capelli. Per un attimo, nonostante non sia mai stato tipo da piangere sulle proprie disgrazie, gli viene spontaneo domandarsi cosa ha fatto di male e perché la vita vuole metterlo alla prova fino a questo punto. "Okay, senti" riprende lentamente, dopo averci ragionato un po'. "Io non so se ti sconvolgerò la vita o se distruggerò il tuo ego o qualcosa del genere, nel caso mandami il conto del tuo psicanalista - ma, Bellamy" prosegue, cercando di assumere un tono che possa suonare vagamente rassicurante "tu non hai un copyright sui buchi neri. Come non ce l'hai su, non so, la luce delle stelle, la sindrome di Stoccolma o la demenza spaziale, sempre ammesso che esista."
Matt resta in silenzio per un attimo, evidentemente molto colpito dalle sue parole. Dopodichè, con una specie di mezzo sorriso che gli curva improvvisamente le labbra, inclina la testa di lato. "Wow" mormora compiaciuto, sbattendo gli occhi. "Allora li ascolti i miei album prima di bruciarli. O almeno leggi le copertine."

Brian si trattiene a fatica dall'affondare il viso tra le mani un'altra volta.

"…Il punto è" riprende, ignorandolo volutamente e facendo del suo meglio per essere chiaro e lineare "che quando abbiamo riarrangiato quel singolo la tua discografia era lontana anni luce dai miei pensieri. Il che è comprensibile, visto che i miei pensieri e qualunque cosa ti riguardi sono due rette parallele che si incontrano a malapena quando io incontro te."
"Brian" replica dolcemente Matt, il mezzo sorriso ancora al suo posto. "Bright lights è una bella canzone."
"Grazie" annuisce Brian, lieto del fatto che la conversazione sembri avviarsi sui binari della normalità.
"Nella quale la parte che hai aggiunto non c'entra niente."

Brian spalanca gli occhi, sentendo i binari della normalità sfuggirgli di nuovo da sotto i piedi - e sentendosi anche vagamente punto sul vivo. La macchina del caffè emette un sibilo improvviso, dandogli l'irrazionale impressione di essere d'accordo.

"Non migliora il testo, spezza la melodia in modo fastidioso e banale e nell'economia del brano è totalmente inutile" prosegue Matt, impietoso. "Per cui la mia domanda, e ho l'impressione che non sia solo la mia, è - perché l'hai aggiunta?"
"…E la tua risposta è che non avevo niente di meglio da fare che plagiare te?" domanda, incredulo.
Matt annuisce. "O magari omaggiarmi, o prendermi per il culo, non lo so. In effetti sei complicato da capire" riflette, aggrottando la fronte.

Brian lo osserva voltargli le spalle, accomodarsi nuovamente sulla sua poltroncina e dare un altro morso alla banana, trattenendola per qualche istante tra le labbra prima di affondare i denti nella polpa. Potrebbe soffermarsi a trovarla una cosa vagamente oscena, se non fosse per il fatto che lo sconcerto, al momento, ha la prevalenza su qualunque altra possibile emozione.

"…e non ti è venuto in mente, per dire" tenta, avanzando fino a trovarglisi di fronte e massaggiandosi le tempie per impedire alla propria mente di implodere "che volessi semplicemente creare un contrasto concettuale accostando alla tematica principale della canzone il suo esatto opposto, e che il fatto che questo opposto sia a sua volta la tematica principale di una tua canzone che fra parentesi neanche mi piace sia soltanto una coincidenza?"

Matt si ferma a considerare l'ipotesi, masticando pensoso. La macchina del caffè borbotta una serie di sferragliamenti quieti e prolungati, evidentemente riflettendo anche lei.

"Non credo nelle coincidenze" dichiara infine, scuotendo la testa con una pacatezza molto zen. "E se non l'hai fatto volontariamente allora vuol dire qualcosa" prosegue, con gli occhi accesi di un brillio improvviso e la voce via via più animata. "Magari che c'è una connessione intellettuale tra di noi che non abbiamo mai esplorato. E magari dovremmo parlarne, e potremmo -"
I suoi propositi vengono interrotti dal gemito strozzato di Brian, che con un movimento repentino si inginocchia davanti a lui e gli prende le mani tra le sue. "Bellamy" pigola, il tono che tende pericolosamente al falsetto e gli occhi che implorano pietà "se io ti dico che l'ho fatto perché, non so, ammiro disperatamente la tua eloquenza chiaramente superiore alla mia, e soffro di un tremendo complesso di inferiorità nei tuoi confronti, e per di più sono segretamente innamorato di te e sogno di sposarti e adottare bambini cambogiani insieme" butta fuori tutto d'un fiato "possiamo dichiarare finita questa conversazione e magari non avere altre conversazioni da qui alla fine dei tempi?"

Il silenzio che segue le sue parole si protende per lunghi, drammatici secondi. Fino a quando un discreto colpo di tosse proveniente dalla porta non rivela la presenza di un Dominic Howard che fissa perplesso ed interessato il romantico intreccio delle loro mani, al centro del quale svetta, diritto e trionfante, quello che resta della banana.

"Siamo pronti" comunica, rivolgendo un cenno a Matt. "…Ma, uh, continuate pure" aggiunge comprensivo, alzando un braccio in segno di scusa. "Possiamo aspettare."

Brian fissa inebetito per qualche attimo lo stipite dietro il quale Dom è appena sparito, chiedendosi perché nessuno lo ha mai avvertito che scopare nelle sale di registrazione sia un peccato così tanto orrendo. Matt, dal canto suo, fissa Brian con aria quasi tenera, prima di districare le mani e batterne delicatamente una sulle sue.

"Sposarci è un po' eccessivo" dichiara, sottraendo la banana dalla sua presa e alzandosi con calma. "Ma tutto il resto era molto carino. Come ho detto, dovremmo parlarne."

L'eco dei suoi passi che si allontanano risuona morbido sul tappeto e poi scompare rapidamente nel corridoio, mentre la macchina del caffè si lascia andare ad un piccolo sbuffo quasi commosso. Brian prende un profondo respiro, dopodiché - per pura forza d'inerzia - si rialza in piedi e afferra con dita tremanti il proprio cellulare.

"Brian" risponde una voce infastidita non più di qualche secondo dopo. "Sono impegnata, cosa c'è?"
"Trovami un'altra sala."
"Brian, ti ho già detto di piantarla di…"
"Alex" la interrompe con voce flebile "io voglio un'altra sala. E una macchina per il caffè. Una che non ce l'abbia con me."

La macchina del caffè sibila qualcosa di molto simile a una risatina malvagia.


--


Risposte alle recensioni: rispondo sempre, qui in fondo alla storia: quindi se recensite poi ripassate a leggere la risposta, se vi va :P

Stregatta: vedo che siamo più o meno tutti concordi in merito a BL :°D io ho biecamente usato Matt per esprimere il mio pensiero in merito *indica la fic* Per fortuna abbiamo la versione dell'album da tenerci stretta \o/ e il singolo da tenerci altrettanto stretto per i momenti di fangirling. DICEVO!, grazie mille, sono tanto felice che ti piaccia ♥ (oh, involontarissima, figuriamoci. Non è che io volessi suggerire cose o, sai, crogiolarmi nell'immagine mentale di Matt che mangia banane. Assolutamente no.) (ajdfhakjfhsjMATTjfsjkflsjBANANAjkflsjfieOVERLOAD)
lolitosa: uhhhh, c'eri anche tu il 30 novembre? \o/ Io c'ero e NON MI SONO ACCORTA che la versione che stavano cantando fosse quella del singolo XD *vergogna immane* ha dovuto dirmelo una delle amiche che erano con me, pensa tu XD Ti ringrazio tanto e posso dirti che, per la gioia del mondo intero (seeeeh), ho già un'altra fic in progress su quei due :P Un bacio :*
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Fae