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Autore: DolceGiuggy    11/04/2010    0 recensioni
Salve a tutti,il mio nome è MariaVittoria,Mavi per gli amici. Ho 17 anni,o almeno quella è l’età in cui ho smesso di crescere…è una storia lunga da spiegare,per adesso l’unica cosa che potete sapere è che io ogni giorno vado a scuola e non ne esco mai.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao ragazzi e ragazze...vi chiedo umilmente scusa per il ritardo ma ho avuto moooooolto da fare. Ecco qui il nuovo aggiornamento,ringrazio tutti gli angioletti che mi seguono. Quando potete lasciate un commentino ;)

Baci G.

Capitolo 5- Amici

Sebastiano POV

 

Che serata quella di ieri,ogni giorno si scoprono cose nuove. Non so se questo sia un bene,l’unica cosa che so è che questo è l’inizio di scuola più assurdo del mondo! E la cazzata più assurda l’ho fatta ieri sera baciandola. Mi sono pentito,baciare lei...ma come mi è venuto in mente?! Come ho fatto a baciarla? Sì,è una bella ragazza ma…ma è un’anima! Ok,tutto questo non ha senso meglio tornare in classe.

In questi giorni ho stretto amicizia con Nicola e Alessandro,due miei compagni di classe. Mi sono spostato e mi sono seduto vicino a Nicola,tipo molto simpatico e solare,biondino occhi verdi…un mostro a giocare a calcio. Mentre Alessandro capelli neri occhi verdi,un ragazzo molto sicuro di sé,determinato…forte praticamente in tutto,soprattutto nella lotta.

-Ehi,Seb…novità?- Nicola è appena entrato in classe,ha il fiatone.

-No,Nick…tu?-

-Io? Novità? Dai,sai che non ne ho.-

-Dopo partita di calcio?-

-Si…oh arriva la prof-

-Mamma mia e che palle,ma questa viene tutti i giorni?!-e così durante tutta la lezione sto in silenzio ripensando al bacio di ieri sera,e un po’ mi sento in colpa. Perché l’ho fatto? Perché proprio in quel momento che era il più sbagliato di tutti? Ma soprattutto,come mi dovrò comportare adesso con lei? La tecnica dell’indifferenza non ha mai funzionato,almeno con me. Cosa devo fare? Beh qualcosa la inventerò.

Suona la campanella e scendiamo in cortile per l’ora di educazione fisica,giochiamo a calcio e mentre sto per segnare vedo Mavi vicino alla porta e mi concentro su di lei per capire meglio la sua espressione,ma sbaglio il tiro.

-Seb ma a cosa pensi? Attacco su,forza!- mi incita Alessandro

Mi giro di nuovo verso la porta ma lei non c’è,eppure ero sicuro di averla vista. Forse non mi vuole più vedere,sono stato così egoista oggi,non ho pensato minimamente che lei potesse essere turbata per altro che per il mio stupido bacio. Maledizione Sebastiano,ma cos’hai in questa testa?! Così faccio cambio,esco e al mio posto entra Sergio,il peggior giocatore di calcio della nostra classe e ,penso,dell’istituto.

-Ma dove vai?- Urla Nicola

-Vengo subito voi continuate pure.-

-Fai presto qui Sergio se la fa sotto!- urla Alessandro

Corro via,corro e non so dove sto andando. Mi ritrovo al mio piano così vado nello sgabuzzino del bidello,entro,ma lei non c’è. Provo a chiamarla ma è tutto inutile,non vuole vedermi. Mentre esco sbatto contro un ragazzo.

-Scusa- dice lui

-No,scusa tu stavo pensando ad altro-

-Ehi,ma tu sei nuovo di qui giusto? Non ti ho mai visto da queste parti-

-Sì,in effetti sono nuovo. Mi chiamo Sebastiano.-

-Piacere,Marco,sono uno dei rappresentati d’istituto,sto in III D- Ed è lì che lo noto,capelli castano scuro,occhi simili al ghiaccio,alto,fisico muscoloso ma non troppo…insomma il tipo per cui tutte le ragazze sbavano.

-Piacere mio,io sto in II E.-

-Sì,lo so. Comunque scusa ma io adesso vado in classe,ci si vede in giro.-

E così alle 13.02 suona quella maledetta campanella,segno di libertà per ogni alunno. Di Mavi neanche l’ombra,probabilmente non vorrà più vedermi. Dicendo questo metto in moto e parto verso casa e nel viaggio penso non solo a MariaVittoria,ma anche a Marco. E’ strano quel ragazzo mi ha colpito,da quando sono qui nessun ragazzo mi si è mai avvicinato per presentarsi pure sapendo che sono nuovo.

Arrivo a casa e miracolosamente trovo mio padre ai fornelli.

-Papà che è successo?-

-Oh figliolo sei tu,che c’è di strano,sto preparando la cena-

-Papà non prepari una cena da circa 10 anni!-

-Si ma stasera vengono la nostra vicina e la figlia a mangiare da noi. La figlia si chiama Silvia ha la tua stessa età,ma è al liceo scientifico.-

-Ah…una donna a cena…un’accoppiata terribile per un uomo. Devi essere interessato eh?!-

-Su Sebastiano,non esagerare è solo una cena per presentarci alla nostra vicina e magari potresti sfruttarla come occasione per trovarti una ragazza-

-Si e tu una nuova moglie- ma mentre mio padre sta per replicare bussano alla porta,sono loro.

Vado ad aprire e mi ritrovo davanti due figure femminili.

La signora,che suppongo sia la mamma,hai i capelli un po’ rossicci,gli occhi verdi e un fisico abbastanza magro,la figlia,invece, ha i capelli di un rosso acceso,le lentiggini e gli occhi verdi,peccato porti gli occhiali da vista.

-Che fai lì impalato alla porta,su…falle entrare!- urla mio padre dalla cucina

-Oh si scusate,prego entrate pure,mi chiamo Sebastiano,piacere.-

-Oh Sebastiano tuo padre mi ha tanto parlato di te,io mi chiamo Caterina e questa è mia figlia Silvia.-

-Piacere-

-Piacere-

-Buona sera signore- mio padre entra in salone e inizia a parlare subito con le due ospiti,ma soprattutto con Caterina. Noto che Silvia è molto timida,infatti parla poco e niente.

Dopo circa un’ora ci alziamo da tavola e ci accomodiamo in salone ad ascoltare la musica e in quel momento i miei pensieri vanno a Mavi. Mi manca,mi manca terribilmente.

-Tu fai qualche sport?- Caterina mi distoglie dai miei pensieri

-Si,faccio piscina,anche se mi piace molto giocare a calcio,e tu Silvia?-vediamo di far parlare anche un po’ lei

-I…io…faccio danza- dice con un soffio di voce,vorrei quasi dirle “non aver paura,non mangio mica!” Beh,almeno conosco una persona in più in questa strana città.

-Scusate ma ora è tardi,è tempo di andare che domani devo,anzi,dobbiamo alzarci presto- dice Caterina

-Si,benissimo a domani allora,grazie per essere venute- dice mio padre

-Grazie a voi per la splendida serata,buona notte-

-Buona notte-

La porta si chiude.

-Simpatiche vero?- esordisce mio padre soddisfatto

-Si,molto anche se Silvia è un po’ timida…-

-Già,beh vedrai che col tempo sarà più estroversa. Sai,penso che tu le piaccia-

-Ma papà,non ci conosciamo nemmeno-

-Si,ma vedrai che ho ragione io-

-Si,ok papà…buona notte-

-Notte figliolo-

Così salgo in camera mia,mi metto in pigiama e mi butto nel letto con l’i-pod sperando che il volume della musica super quello dei miei pensieri,ma uno si fa sentire fra tutti: domani la rivedrò?

  
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